L'ape:
Un ape su di un fiore, come ne vediamo tante, ma molto spesso la nostra conoscenza di questo
meraviglioso insetto si ferma qui.
Seguiamo quindi quest'ape fino a casa per conoscerne la sua vita e scoprire i suoi segreti.
L'arnia:
L'ape è un insetto sociale, e vive in una colonia chiamata alveare, l'apicoltore offre alle api, in
cambio dei loro prodotti, una casa, l'arnia.
Davanti al predellino:
L'ingresso di un'arnia, il predellino, come una pista di atterraggio accoglie le api di ritorno dal
raccolto. Entriamo anche noi nell'alveare.....
I favi:
La vita dell'alveare su svolge tutta sui favi. Essi sono costruiti interamente dalle api con una
sostanza da loro secreta chiamata cera.
Sono disposti in senso verticale paralleli l'uno all'altro e distano tra di loro giusto lo spazio per
permettere il passaggio di due api.
Il favo:
Il favo è formato da centinaia di cellette esagonali che servono per accogliere le uova e le larve, la
covata, disposta nella parte centrale del favo, il miele ed il polline nelle zone superiori e laterali.
Possiamo anche individuare l'ape regina al centro del favo, andiamo ora a conoscere in dettaglio i
componenti di questa grande famiglia.
L'ape regina:
La regina è l'unica femmina fertile, si distingue dalle operaie per l'addome più lungo e voluminoso.
Il suo compito è quello di deporre le uova. Può vivere fino a 4 o 5 anni
Il fuco:
Il fuco è il maschio e non possiede il pungiglione. Il suo compito è quello di fecondare la regina,
vive all'incirca una stagione.
L'ape operaia:
L'operaia è una femmina sterile. Nell'alveare ne possiamo contare qualche decina di migliaia. Il suo
corpo è estremamente versatile infatti essa compie nell'arco della sua vita tutti i lavori necessari
nell'alveare.
Vive circa 40 giorni d'estate, sopravvive all'inverno durante la brutta stagione.
La regina controlla la celletta:
La regina controlla che la celletta sia pulita e adatta per ospitarvi un uovo.
Ne controlla anche le dimensioni, infatti deporrà un uovo fecondato nelle celle di dimensioni
normali e un uovo non fecondato nelle celle più grandi; il primo darà origine ad una femmina il
secondo ad un maschio.
La regina depone un uovo:
Introducendo l'addome nella cella la regina vi depone un uovo. Nel pieno della buona stagione essa
ne può deporre fino a duemila in un giorno.
L'uovo e la larva appena nata:
L'uovo si schiude dopo tre giorni e ne nasce una piccola larva. Li vediamo entrambi in queste celle
con una parete trasparente.
Uova e larve di varie età:
La larva durante la sua crescita cambia cinque volte (muta) la cuticola esterna.
Le nutrici alimentano le giovani larve:
Le larve dell'ape operaia vengono nutrite per i primi tre giorni con la gelatina reale e poi con polline
e miele.
La pappa reale viene secreta dalle ghiandole ipofaringee e mandibolari delle api nutrici.
La larva:
All'ottavo giorno dalla deposizione dell'uovo, la pupa è ormai matura, essa per tutto questo tempo
ha trattenuto gli escrementi per non sporcare la sua celletta. (si noti la macchia giallognola nel corpo
della larva)
Le cellette vengono opercolate:
Le cellette delle larve mature vengono ora sigillate con un tappo di cera detto opercolo.
Larve di varie età nelle celle in sezione:
Alcune di queste immagini sono state realizzate fotografando un favo con una parete di vetro in
modo da non disturbare lo sviluppo dell'ape.
La propupa:
La larva in questo stadio (10° giorno) ha espulso gli escrementi ed è pronta a subire la quinta e
ultima muta. Inizia ora la metamorfosi del corpo della larva in quello dell'ape adulta.
La pupa:
Tra l'11° e il 12° giorno la pelle della larva si rompe scoprendo la pupa, all'interno di essa i tessuti
della larva si trasformano in ape.
La pupa al 16° giorno:
La regina è l'unica femmina fertile, si distingue dalle operaie per l'addome più lungo e voluminoso.
Il suo compito è quello di deporre le uova. Può vivere fino a 4 o 5 anni
La giovane operaia si libera della pelle pupale:
Al 20° giorno l'operaia è ormai pronta e si libera dalla pelle pupale sfregandosi contro le pareti della
cella.
Sfarfalla l'ape operaia:
Dopo 21 giorni dalla deposizione dell'uovo la giovane ape rompe con le mandibole l'opercolo....
Sfarfalla l'ape operaia:
.... per uscire finalmente dalla celletta. (sfarfalla).
L'operaia appena sfarfallata:
L'operaia si concede qualche tempo di riposo per lasciar asciugare i suoi tegumenti.
Nell'arco della sua vita assumerà tutti i ruoli necessari al buon andamento della colonia.
La pulizia delle cellette:
Questo è uno dei primi lavori che svolgono le giovani operaie:
le cellette devono essere perfettamente pulite per accogliere la covata, il polline e il miele.
Le ancelle della regina:
La regina viene nutrita e pulita dalle operaie: nel continuo contatto con le sue nutrici essa trasmette i
suoi messaggi chimici in tutto l'alveare. (feromoni)
Le api nutrici:
Dal terzo al settimo giorno di vita l'operaia si dedica alla nutrizione delle larve.
L'ape magazziniera:
Le operaie ricevono il nettare dalle bottinatrici, lo trasformano in miele e lo immagazzinano nei
favi; quando raggiunge la giusta maturazione sigillano le cellette.
La trofallassi:
Viene detta trofallassi lo scambio di cibo tra le api.
In questo modo vengono scambiati anche i messaggi chimici che regolano la vita dell'alveare
La pulizia dell'alveare:
L'interno dell'arnia viene tenuto pulito dalle api spazzine che provvedono a trasportare al di fuori le
scorie.
In questa foto una farfalla, troppo grossa per essere trasportata fuori dalle operaie, è stata
imbalsamata con il propoli.
Costruzione di un nuovo favo::
Intorno al 16 giorno di vita le operaie di dedicano alla costruzione dei favi.
La cera viene secreta dalle ghiandole ceripare poste sotto l'addome.
Le api architetto:
Le operaie formano con i loro corpi una specie di impalcatura che servirà da guida per la
costruzione del nuovo favo.
L'ape ventilatrice::
Nelle giornate calde le operaie creano, con il battito delle loro ali, un flusso d'aria fresca
proveniente dall'esterno per regolare la temperatura interna dell'alveare.
L'ape ventilatrice:
Ventilando sopra i favi, le operaie favoriscono la maturazione del miele permettendo l'evaporazione
dell'umidità in eccesso.
I primi voli di orientamento::
Intorno al 18°, 20° giiorno di vita l'operaia iniza ad esplorare i dintorni dell'alveare.
L'ape guardiana::
Sul predellino la guardiana controlla che nessun intruso entri nell'alveare.
Essa è disposta a sacrificare la propria vita per il bene della colonia.
Le guardiane lottano con un'intrusa::
A volte, nei periodi di scarso raccolto, anche le api di un'altra colonia possono diventare nemiche,
esse sono dette saccheggiatrici.
L'ape bottinatrice::
L'operaia svolgerà dal 20° giorno circa sino al termine della sua breve vita, il compito più bello e
più duro: la bottinatrice.
L'ape bottinatrice::
E' questa l'ape che ha il compito di raccogliere all'esterno il necessario per la vita dell'alveare:
acqua, nettare, polline e propoli.
La raccolta dell'acqua:
La bottinatrice raccoglie l'acqua su di un abbeveratoio costruito dall'apicoltore.
La raccolta del nettare:
Il nettare viene "succhiato" con la ligula dal calice dei fiori. Per essere immagazzinato nella "sacca
melaria" e trasportato all'alveare.
La raccolta del polline:
Il polline viene raccolto dall'ape sugli stami, la parte maschile dei fiori, utilizzando le mandibole.
Per poi impacchettato e trasportato sulle setole delle zampe posteriori dette "cestelle".
La raccolta della melata:
Le bottinatrici raccolgono sulle foglie delle piante, le secrezioni zuccherine prodotte da alcune
specie di insetti. Si tratta della melata.
Rientro al nido:
La bottinatrice rientra all'alveare con il suo prezioso carico.
La deposizione del polline:
La bottinatrice cerca una celletta dove depositare il polline.
La trofallassi:
La bottinatrice cede il nettare all'ape magazziniera per essere subito pronta per un nuovo viaggio.
La danza:
Per comunicare alle compagne la direzione e la distanza della fonte di nettare la bottinatrice utilizza
una particolare danza.
L'impollinazione:
Tra le api ed i fiori c'è un patto simbiotico: in cambio di nettare e polline le api favoriscono
l'impollinazione incrociata delle piante.
I pericoli:
Dietro ad ogni fiore può nascondersi un pericolo: un ragno ha catturato l'ape nella sua tela.
Sui fiori:
La bottinatrice conclude la sua vita sui fiori, migliaia di viaggi per donarci una goccia di miele.