LA LIGURIA IL TERRITORIO E L’AMBIENTE UN ARCO E DUE RIVIERE La Liguria è una regione dell’Italia nord-occidentale costituita da una sottile striscia di territorio a forma di arco, che si affaccia sul Mar Ligure e che confina a ovest con la Francia, a nord con il Piemonte e Emilia-Romagna, a est con la Toscana. La costa a est di Genova prende il nome di Riviera di Levante, ed è caratterizzata da golfi, insenature e rocce a strapiombo sul mare, mentre a ovest viene chiamata Riviera di Ponente e si presenta bassa e sabbiosa, con piccole piane come quella di Albenga. Il territorio ligure è in gran parte montuoso e collinare per la presenza delle Alpi Marittime, che si estendono dal Colle di Cadibona fino al confine con la Francia, e dell’Appennino Ligure, che si incurva alle spalle del grande Golfo di Genova per proseguire poi verso sud-est. La cima più elevata della regione è il Monte Saccarello, sulle Alpi Marittime, che raggiunge appena i 2.200 metri d’altezza. La regione comunica con il Piemonte attraverso il Colle di Nava e il Passo di Cadibona, ed è collegata all’Emilia-Romagna attraverso il Passo della Cisa. CORSI D’ACQUA BREVI E IMPETUOSI Data la ristrettezza del territorio regionale e la presenza di rilievi a ridosso del mare i corsi d’acqua liguri sono piuttosto brevi ed hanno alvei ripidi nei quali le acque scendono violentemente nei periodi di piena dell’autunno e delta primavera, mentre in estate sono quasi del tutto asciutti. Il più importante fiume delta regione è il Magra, che sfocia a sud di la Spezia. Nel versante interno delle montagne liguri nascono alcuni affluenti del Po, come il Tanaro, il Bormida e lo Scrivia. I DELICATI EQUILIBRI DEL TERRITORIO LIGURE Il territorio ligure, ricco di preziosi ambienti naturali, da quelli dell’Appennino Ligure alle coste e al mare, è un territorio fragile. I corsi d’acqua durante le piene autunnali facilmente tracimano dai loro stretti letti provocando alluvioni disastrose soprattutto in corrispondenza dei corsi inferiori, dove gli alvei sono stati cementificati e chiusi da costruzioni. Le piogge, che spesso assumono carattere di rovesci violenti, contribuiscono a erodere i terreni e a provocare frane e smottamenti. D’estate poi i venti che soffiano da ovest alimentano incendi che distruggono i boschi. Le coste densamente urbanizzate e le acque costiere registrano fenomeni anche gravi di degrado ambientale. UN CLIMA MITE TUTTO L’ANNO L’influenza del mare e la presenza delle catene montuose, che riparano la regione dai venti freddi del nord, mantengono un clima mite tutto l’anno. Anche in dicembre le temperature non scendono quasi mai sotto lo zero, mentre te estati sono calde e ventilate. Le piogge sono abbondanti per l’influsso dei venti occidentali che scaricano la toro umidità sui rilievi liguri. Sensibili differenze si registrano comunque tra la costa occidentale (Riviera di Ponente), più calda e asciutta e quella orientate (Riviera di Levante), che risulta più esposta agli umidi venti occidentali. All’interno della regione, dove l’influsso del mare è minore, il clima è più continentale e rigido. La Liguria è la regione con la maggiore superficie forestale d’Italia: più del 50% del territorio regionale. L’unico Parco Nazionale è quello delle Cinque Terre, inserito dall’Unesco nei siti dichiarati patrimonio dell’umanità; numerosi sono i parchi regionali e le aree marine protette. RISPONDI ALLE DOMANDE • Quali sono la posizione, i confini e la forma della Liguria? • Quali sono le catene montuose e i monti più elevati? • Come è divisa la costa ligure? E come si presenta? • Quali caratteristiche hanno i corsi d’acqua liguri? • Perché la Liguria, pur essendo una regione settentrionale, ha un clima mediterraneo? Pagina 1 di 4 • Quali differenze climatiche ci sono tra la Riviera di Ponente e quella di Levante? LA POPOLAZIONE E LE CITTÀ IL TASSO DI NATALITÀ PIÙ BASSO D’ITALIA la Liguria è una regione ad alta densità demografica (294 ab/ km2), con una popolazione distribuita in modo ineguale e concentrata soprattutto sulla costa, dove si trovano i maggiori centri urbani e le aree industriali più sviluppate. Dopo esser stata in aumento per diversi decenni, la popolazione residente in Liguria ha registrato, a partire dalla metà degli anni Settanta, una progressiva diminuzione dovuta ad un tasso di natalità che è il più basso d’Italia. D’altra parte il saldo naturale negativo non è compensato dai flussi migratori che in questa regione risultano inferiori rispetto alle altre regioni del Nord. Vi è quindi un fenomeno di invecchiamento della popolazione e di spopolamento dei centri più interni, oggi in completo abbandono. L’ESPANSIONE E LA RIQUALIFICAZIONE DI GENOVA Genova, capoluogo della Liguria, si estende per circa 42 km di costa sul golfo omonimo. Nata nel 1926 dall’unione con altri 19 comuni circostanti, nel corso degli ultimi decenni la città si è allargata lungo la costa e oggi, con i suoi 605.000 abitanti, raccoglie sul suo territorio quasi il 40% della popolazione ligure. Importante polo industriale fino agli anni Settanta, ha il porto più importante d’Italia e uno dei maggiori del Mediterraneo, che si avvale di moderni terminal per la movimentazione dei container, attracchi per navi da crociera e traghetti al porto antico. Famoso è anche il quartiere fieristico che ospita ogni anno, oltre a numerose rassegne, il Salone nautico internazionale e, ogni cinque anni, l’esposizione internazionale di piante e fiori Euroflora. Il cuore di Genova, costituito dal centro storico con palazzi, chiese, vie e vicoli (carrugi), è stato recentemente restaurato. Anche il porto vecchio è stato riqualificato in occasione del cinquecentenario della scoperta dell’America e al sua interno è stata creata, dall’architetto Renzo Piano, una “città della cultura e del tempo libero” con l’Acquario, la Città dei bambini e il Museo nazionale dell’Antartide. TRE PROVINCE AFFACCIATE SUL MARE Savona sorge sulla Riviera di Ponente, nella piccola piana alluvionale formata dal torrente Letimbro. La città, che grazie al suo porto specializzato nella importazione di combustibili era diventata un polo chimico e siderurgico, oggi si è deindustrializzata e il porto è stato ristrutturato in funzione del traffico passeggeri. Le colture floreali della zona litoranea concorrono in notevole misura alla formazione del reddito del settore agricolo. Sulla costa savonese si sono sviluppate numerose stazioni balneari di fama internazionale. A ovest di Savona, dall’unione di Porto Maurizio e di Oneglia, i cui centri storici distano circa 3 km, è nata la città di Imperia. La sua provincia è una tra le più piccole d’Italia e comprende un tratto delle Alpi Marittime che, scendendo ripide fino al mare, creano una costa in cui si apre una serie di insenature separate tra di loro da pittoreschi promontori. Nella Riviera di Levante si trova La Spezia, una delle più industrializzate città liguri, con industrie meccaniche, chimiche e petrolchimiche. Per la sua posizione favorevole, fu scelta per Pagina 2 di 4 la costruzione della prima piazzaforte marittima del Regno d’Italia e dell’Arsenale Militare, tuttora attivo. LA STORIA L’origine del nome della regione deriva dai Liguri, una popolazione che qui viveva già nel I millennio a.C. Occupata nel II secolo a.C. dai Romani che fondarono le città di Genova, Ventimiglia, Savona ed Albenga, la Liguria, dopo il crollo dell’Impero romano, fu invasa prima dai Goti, poi dai Bizantini, dai Longobardi e dai Franchi. Durante il secolo XI andò affermandosi la potenza di Genova, che divenne una delle Repubbliche marinare più importanti di tutto il Mediterraneo. Alla fine del XVIII secolo la regione fu occupata dalle truppe napoleoniche e nel 1805 passò alla Francia. Nel 1815, dopo la sconfitta di Napoleone, la Liguria venne unita al Regno di Sardegna e nel 1861 entrò a far parte del Regno d’Italia. RISPONDI ALLE DOMANDE • Dove si concentra la maggioranza della popolazione? • Analizzando il tasso di natalità della regione, come risulta essere rispetto a quello nazionale? • Qual è il capoluogo di regione? Come e quando è nata questa città? • Quali sono le province che si trovano sulla Riviera di Ponente? Quali sono le loro caratteristiche principali? • Dove si trova la provincia di La Spezia? L’ECONOMIA E LA SOCIETÀ UN’AGRICOLTURA SU TERRAZZAMENTI E IN SERRE L’agricoltura ligure, nonostante la scarsità di territori pianeggianti, è un’attività economica tutt’altro che irrilevante: sui caratteristici terrazzamenti, costruiti lungo i pendii per diminuire la forte pendenza del terreno, si coltivano l’ulivo e la vite specialmente nella zona delle Cinque Terre. Nella zona compresa tra Imperia e Ventimiglia si è diffusa la coltivazione di fiori in serra grazie alla quale la Liguria produce la metà dei fiori coltivati in tutta l’Italia. Tra le colture in serre riscaldate, molto sviluppate sono anche quelle di ortaggi e frutta. L’allevamento è praticamente inesistente, mentre la pesca, pur essendo praticata dall’antichità dato che la Liguria è totalmente affacciata sul mare, è molto ridotta per la scarsa pescosità del Mar Ligure, e ricopre solo il 2% del totale del pescato nazionale. LA CRISI DELL’INDUSTRIA PESANTE L’attività dei porti di Genova, Savona e Imperia ha favorito il nascere di industrie siderurgiche, meccaniche e petrolchimiche, ma anche il consolidarsi di industrie cantieristico-navali. La maggior concentrazione di industrie si trova nell’area compresa tra Genova e Voltri e lungo la Val Polcevera. Negli ultimi quarant’anni si è però assistito ad un processo di “deindustrializzazione” che ha portato alla chiusura di stabilimenti dell’industria pesante (Italsider, Ansaldo). In compenso si è verificata una specializzazione nell’industria energetica (centrali termiche) e nelle imprese ad alta Pagina 3 di 4 tecnologia della Val Polcevera. Rimangono attive industrie meccaniche netta zona di La Spezia, aziende del comparto agroalimentare (oleifici e pastifici) e le produzioni dell’artigianato tradizionale, come le ceramiche, i pizzi, i merletti e le vetrerie di pregio. ATTIVITÀ PORTUALE E TURISMO BALNEARE La prevalenza del settore terziario nell’economia ligure è dovuto innanzitutto a due fattori: l’attività portuale e lo sviluppo turistico. Il sistema dei porti liguri gestisce il 16% del traffico italiano, fornendo un consistente lavoro alla regione. Il turismo si è sviluppato principalmente negli anni seguenti al secondo dopoguerra. Grazie al clima mite e alla particolare conformazione della costa, che vede alternarsi promontori a picco sul mare e deliziose insenature sabbiose, località come le Cinque Terre, Portofino, Portovenere e Rapallo sulla Riviera di levante e Alassio, Albenga e San Remo sulla Riviera di Ponente, sono diventate mete turistiche frequentate soprattutto da italiani. Molto diffuso in Liguria il turismo “di fine settimana” e quello basato sulle seconde case. Il turismo e le altre attività economiche si avvalgono di una buona rete autostradale costituita dall’autostrada dei fiori che attraversa tutta la regione da est a ovest e che è collegata da altre autostrade appenniniche al Piemonte e all’Emilia. RISPONDI ALLE DOMANDE • Cosa sono i terrazzamenti e per quale motivo sono stati costruiti? • Quali sono le principali colture praticate in Liguria? • Quale importanza hanno allevamento e pesca all’interno del settore primario? • Quali sono le principati industrie della regione? • In quale area si concentrano le industrie? • A quali attività è legato il settore terziario? • Quali sono i fattori che hanno permesso lo sviluppo dell’attività turistica? Pagina 4 di 4