Audit Energetico degli edifici di proprietà dei piccoli Comuni

Bando Fondazione Cariplo 2006
Audit Energetico degli edifici di proprietà dei piccoli Comuni
RELAZIONE FINALE
COMUNE DI LAVENO MOMBELLO
26 Novembre 2007
Il presente documento vuole essere un quadro finale di sintesi del lavoro svolto nel
Comune di Laveno Mombello con il supporto della società Energie s.a.s di Pierluigi Alari e
Andrew John Pindar.. La relazione finale è così articolata:
- Obiettivi perseguiti
- Attività realizzate
- Piano temporale di implementazione del progetto
- Risultati raggiunti
1. Obiettivi perseguiti
Analisi qualitativa “leggera” della prestazione energetica degli edifici del parco edilizio
comunale
Individuazione delle principali criticità del sistema edificio-impianto
Individuazione degli edifici con maggiori criticità, per i quali si è effettuata una analisi
approfondita. I principali criteri che hanno condotto alla scelta sono:

Prestazione energetica (indicatori sfavorevoli, bassi rendimenti d’impianto, alto valore
del FEUR);

edifici in cui è segnalato il maggior discomfort interno

edifici in cui è più probabile che gli interventi individuati vengano poi implementati in
tempi brevi (edifici su cui è comunque previsto che si debbano fare degli interventi di
ristrutturazione dell’involucro o di sostituzione dei componenti tecnologici)

edifici per i quali la visibilità degli interventi da parte della comunità è maggiore, in
modo da sfruttare il più possibile il ruolo di “buon esempio” e di “traino dei mercati” che
gli enti pubblici come i Comuni possono avere.
Presentazione di una serie di proposte per il miglioramento dell’efficienza energetica in
ogni edificio analizzato.
Ricostruzione di un quadro di insieme delle prestazione energetiche degli edifici, che
rappresenta una fotografia dello stato dell’arte del parco edilizio comunale. La peculiarità
di un’analisi energetica di questo tipo è che traccia un quadro completo dello stato di fatto
e mette in relazione tutte le caratteristiche che in altro modo sarebbero state analizzate
singolarmente, permettendo di migliorare anche il comfort degli occupanti. I dati raccolti e
gli indicatori calcolati sono stati raccolti in un apposito database, che riporta indicazioni,
per ogni edifico, relative a:
1. Tipologia costruttiva
2. Epoca di costruzione
3. Destinazione d’uso
4. Dimensione (superfici, volumi)
5. Ore di funzionamento edificio ed impianto
6. Compattezza (rapporto superficie disperdente/volume riscaldato)
7. Zona climatica di appartenenza (secondo i gradi giorno)
8. Caratteristiche impianti di climatizzazione invernale, riscaldamento acqua calda
sanitaria e climatizzazione estiva
9. Fabbisogno di energia primaria
10. kWh/m2 /anno (termico e elettrico)
11. kWh/m3 /anno (termico)
12. Indici energetici normalizzati termico (IENt) ed elettrico (IENe)
13. Rendimenti d’impianto (rendimento di emissione, di distribuzione, di regolazione, di
produzione e globale medio stagionale)
Confronto degli indici di prestazione di ogni singolo edificio con quelli di letteratura e di un
campione rappresentativo di edifici di una serie di Comuni dei quali la società Energie sas
ha svolto lavoro analogo. In particolare la società ha partecipato al bando Cariplo 2006
assistendo 11 comuni (3 dei quali in affiancamento alla società Siemens spa) nella
redazione di audit energetici per un totale di circa 90 edifici. Tale confronto è stato
effettuato con l’ausilio di una serie di grafici ad istogrammi restituiti grazie all’interfaccia
con il database di raccolta dati.
Formazione dei tecnici comunali sulle tematiche relative all’efficienza energetica degli
edifici ed alla redazione di un audit energetico. Le competenze sono state fatte proprie da
parte dei tecnici comunali che hanno seguito in prima persona il progetto, tanto nella fase
di raccolta dati, quanto in quella di realizzazione dell’audit energetico.
2. Attività realizzate
a) Analisi energetica leggera del patrimonio edilizio comunale
Diagnosi energetica, dopo un audit1 sugli edifici, per un prima caratterizzazione di
inquadramento di: prestazioni dell’involucro edilizio, impianti termici di riscaldamento,
impianti per la produzione di ACS, impianti di illuminazione per gli edifici non residenziali
del parco edilizio comunale. Tale diagnosi è stata stilata per ogni edificio dopo un
sopralluogo operativo, effettuata insieme ad un tecnico comunale e un impiantista
individuato dallo stesso Comune. In sintesi, la valutazione critica di un edificio ha previsto
un’analisi:
1
1.
dei consumi energetici (combustibili impiegati, energia elettrica)
2.
dell'involucro edilizio
3.
degli impianti installati
4.
delle apparecchiature di uso finale utilizzate
5.
delle metodologie di esercizio e manutenzione
La metodologia con la quale sono stati effettuati gli audit leggeri ed approfonditi verrà descritta nei paragrafi seguenti

Organizzazione delle informazioni e dei dati raccolti, calcolo di indicatori di
prestazione energetica degli edifici, realizzazione di un quadro di sintesi dello
stato del parco edilizio comunale, inserito in un apposito database “dinamico”
(realizzato da Energie) di facile consultazione e aggiornabile nel caso di
interventi strutturali o impiantistici sugli edifici schedati.

Indicazioni per ogni edificio di possibili interventi futuri sulle principali criticità
individuate
nella
fase
di
sopralluogo,
con
l’obiettivo
di
incremento
dell’efficienza energetica del sistema edificio-impianto e delle modalità di
gestione-utilizzo
b) Analisi energetiche di dettaglio

Diagnosi energetica di dettaglio e modalità di gestione

Simulazione
termo-energetica,
tramite
appositi
software
(Best
Class),
del
comportamento termico dell’edificio, degli impianti e delle apparecchiature nella
situazione attuale

Individuazione dei principali possibili interventi tecnologici e/o gestionali per
l’incremento dell’efficienza energetica

Analisi tecnica degli interventi individuati per la determinazione dei potenziali di
risparmio energetico

Valutazione economica, attraverso una precisa analisi costi-benefici, degli interventi
analizzati per individuare quelli a maggior convenienza e velocità di rientro dei capitali
investiti.

Analisi delle conseguenti possibili riduzioni delle emissioni di CO2
c) Formazione del personale tecnico comunale

Realizzazione di linee guida per l’efficienza energetica negli edifici pubblici,
strutturate a schede di facile consultabilità. In ogni scheda è stata presentata
una singola tecnologia, anche attraverso l’ausilio di materiale fotografico,
analizzata dal punto di vista tecnico (con indicazioni sulle potenzialità di
risparmio),
normativo
ed
economico,
focalizzando
l’attenzione
sulla
convenienza o meno di tale intervento

Realizzazione di un corso di formazione per il personale tecnico comunale di
durata e con orari concordati con l’Amministrazione comunale sulle tematiche
tecnico-economico-normative dell’efficienza energetica negli usi finali ed in
particolare negli edifici ad uso civile. Il corso è stato strutturato in 4 lezioni
distinte di 3 ore cadauna con la seguente scala temporale:
- LEZIONE 1: Legislazione e meccanismi di finanziamento degli
interventi di efficienza energetica
- LEZIONE 2: Tecnologie efficienti per il sistema involucro-impianto
- LEZIONE 3: Presentazione risultati degli audit effettuati
- LEZIONE 4: Analisi di software e metodologia per la stima delle
prestazioni termo-energetiche degli edifici
- LEZIONE 5*:Introduzione di buone pratiche gestionali negli edifici
comunali
*Durante l'incontro sono stati forniti elementi di conoscenza dello scenario globale, tratti
dai recenti rapporti dell'IPCC – Comitato Intergovernativo sul Cambiamento Climatico delle
Nazioni Unite, e dati tratti dagli studi dell'ENEA sulla situazione italiana. Nella seconda
fase dell'incontro, sono stati esposti i risultati dell'audit. A partire da questi, con
metodologia partecipativa, si sono evidenziate le criticità e potenzialità di risparmio
energetico relative ai comportamenti degli utenti e quale può essere un efficace percorso
per l'introduzione di buone pratiche gestionali.
Per tale corso è stato fornito anche del materiale di supporto:

slide utilizzate nelle lezioni

legislazione descritta durante il corso

documenti esplicativi sintetici


bibliografia e link siti utili

fogli di calcolo e software
Partecipazione del personale del comune al processo di audit come momento
di aggiornamento e acquisizione delle competenze tecniche per aggiornare il
database fornito

Fornitura di software e procedure per l’aggiornamento degli audit energetici e
formazione al loro utilizzo
d) Realizzazione degli audit energetici leggeri
La società Energie s.a.s, ha predisposto una serie di schede di rilievo che si sono rivelate
utili per riuscire ad avere una visione esaustiva degli edifici analizzati. Queste schede di
rilievo fanno parte di una procedura ormai consolidata.
Gli Audit leggeri possono essere suddivisi in 5 fasi:
1. Raccolta e analisi dati
2. Rilievi sui singoli edifici
3. Rielaborazione dati e definizione degli indicatori
4. Compilazione database
5. Analisi delle potenzialità d’intervento e proposte
1. Raccolta e analisi dati
La fase di raccolta e analisi dati è consistita nella ricerca della documentazione necessaria
per predisporre sia il rilievo che l’analisi dei dati.
L’importanza di questo step è stata quella di riuscire a raccogliere il maggior numero di
informazioni essenziali sui singoli edifici del patrimonio comunale.
Di seguito è riportato un elenco, seppur non esaustivo, della documentazione necessaria
che ci ha permesso di svolgere un audit preliminare:
A. Sottosistema involucro
Elaborati grafici
1. Planimetria generale con inquadramento territoriale dell’edificio nel quale è
possibile definire gli orientamenti e il contesto territoriale circostante (orientamento,
edifici vicini che possono essere causa di ombreggiamento, vegetazione ecc.)
2. Piante, prospetti e sezioni.
Relazioni
1. Verifica legge 10/91 (nella quale è indicato il Fabbisogno Energetico Normalizzato, il
coefficiente di dispersione termica, la stratigrafia delle chiusure verticali e orizzontali
con i relativi valori di trasmittanza).
B. Sottosistema impianto
1. Pianta del locale caldaia con indicazione della posizione del generatore di calore,
del sistema di distribuzione e delle pompe
2. Schema del sistema di distribuzione
3. Libretto di caldaia
2. Rilievi sui singoli edifici
La fase di rilievo è consistita nel prendere visione dell’edificio e individuare le criticità.
Come per gli elaborati grafici, anche in questo caso sono state predisposte le schede per
la raccolta delle informazioni riguardanti l’involucro edilizio, l’impianto di climatizzazione
invernale, estivo, l’illuminazione e le apparecchiatura da ufficio.
Per l’involucro edilizio è stata individuata la tipologia costruttiva, le caratteristiche delle
chiusure verticali sia opache che trasparenti e di quelle orizzontali. In questa fase è stato
molto utile avere analizzato la documentazione di cui al punto 1, in quanto, essendo un
audit preliminare, non sono stati utilizzati strumenti per la restituzione del valore di
trasmittanza dei singoli componenti.
Le criticità individuate per le chiusure verticali e orizzontali opache sono state:
1. Il livello di isolamento delle singole strutture
2. Individuazione dei fenomeni di condensa
3. Presenza di ponti termici
4. Livello di deterioramento della struttura
Per quanto concerne le chiusure verticali trasparenti le criticità analizzate sono state:
1. La tenuta all’aria
2. La manutenzione
3. La presenza e lo stato di protezioni solari
Per quanto riguarda invece l’impianto di climatizzazione invernale, il rilievo ha individuato
tutte le caratteristiche del generatore di calore, delle pompe di circolazione del fluido
termovettore (per il consumo si energia elettrica), del sistema di distribuzione, del tipo di
regolazione e i terminali di emissione. Anche in questo caso oltre alle specifiche tecniche è
stato fondamentale individuare le criticità dell’impianto e in particolare l’analisi di:

Stato del generatore di calore

Coibentazione del sistema di distribuzione

Posizione dei terminali di emissione all’interno degli spazi
Il rilievo sul posto ha riguardato inoltre l’impianto di illuminazione e di climatizzazione
estiva. Nel primo caso si è proceduto all’individuazione della tipologia delle
apparecchiature installate individuando le criticità e verificando la presenza di eventuali
dispositivi per il risparmio energetico (sensori di presenza nei locali di servizio,
parzializzazione dell’illuminazione). Per l’impianto di climatizzazione estiva sono stati
rilevati i dati di targa (potenza e modello), i locali raffrescati e il tipo di terminali di
emissione.
Questa fase è stata comprensiva di un’indagine sulla gestione dell’edificio, degli impianti
termici e di illuminazione. E’ importante capire il numero di giorni settimanali in cui viene
utilizzato l’edificio, l’orario di apertura e chiusura giornaliera e i giorni di chiusura. Per
quanto riguarda invece l’impianto di riscaldamento è importante capire le ore di
funzionamento giornaliere, i giorni di accensione e spegnimento.
Un altro aspetto importante che analizzato in questa fase è un’indagine sulle condizioni di
comfort degli occupanti per mezzo di interviste.
3. Rielaborazione dati e definizione degli indicatori
Questa fase è stata divisa in una serie di step, di seguito elencati, che hanno portato alla
definizione numerica degli indicatori energetici e all’individuazione delle classi di merito.
1. Calcolo dei consumi partendo dalle bollette (elettricità, gas) relative ai 3 anni
antecedenti a quello della diagnosi e calcolo dei consumi medi annui con
conversione dei m3 di combustibile per il riscaldamento in chilowattora termici
(kWht).
2. Partendo dalle piante, i prospetti e le sezioni, calcolo di:

Volumetria lorda riscaldata (V) compresa di muri esterni ma escluso i locali non
riscaldati

Superficie lorda ai piani (Ap) compreso muri divisori ma esclusi i muri perimetrali

Superficie disperdente (S) somma delle superfici laterali, tetti e solai che
avvolgono il volume lordo riscaldato (V).
3. Individuazione dei Gradi-Giorno del comune di riferimento, ottenuti come
sommatoria delle differenze tra la temperatura interna di progetto (20 °C) e la
temperatura media giornaliera, per tutti i giorni di riscaldamento della stagione
invernale di una determinata località (DPR n. 412/93).
4. Calcolo dei fattori di normalizzazione (S/V) per riscaldamento e per energia elettrica
(di tipo geometrico Fe e di tipo temporale Fh.
5. Calcolo degli indicatori energetici normalizzati per il riscaldamento (IENr) e per
l’energia elettrica (IENe)
6. Definizione classi di merito e collocazione delle prestazioni registrate degli edifici in
esame.
Della fase di calcolo ha fatto parte anche la stima dei rendimenti dell’impianto termico:

Rendimento di emissione

Rendimento di distribuzione

Rendimento di regolazione

Rendimento di produzione stimato

Rendimento globale medio stagionali stimato

Rendimento globale medio stagionale corretto (sulla base del caso specifico:
miglioramento ottenibile)
Questi valori sono stati calcolati con l’ausilio di un software che tiene conto di alcune
caratteristiche da non sottovalutare nel caso di edifici esistenti: anno di installazione del
generatore di calore, tipologia, tipo di sistema di distribuzione, consumo annuo di
combustibile.
A seguito di questa analisi è stato possibile calcolare il FEUN - Fabbisogno di energia utile
per il riscaldamento stimato (espresso in kWh/m2/anno e in kWh/m3/anno). Questo valore
si ottiene prendendo in considerazione il rendimento globale medio stagionale stimato e
corretto, la superficie lorda riscaldata e la media dei consumi di combustibile di almeno tre
anni.
4. Compilazione del Database
La fase successiva è stata la compilazione del database in cui sono presenti tutti i
parametri citati nel paragrafo precedente. Lo scopo del DB è quello di mettere a confronto
tutti gli edifici oggetto di studio e di valutare la situazione nel complesso. In maniera più
ampia è stato possibile confrontare i risultati con quelli di edifici che appartengono ad altri
comuni. Un altro vantaggio importante del DB è che, trattandosi di un foglio di calcolo, può
essere uno strumento aggiornabile in maniera semplice anche da parte dei tecnici
comunali in futuro.
5. Analisi delle potenzialità di intervento e proposte
A seguito delle suddette analisi, in base alle classi di merito di appartenenza, per ciascun
edificio sono state fatte delle proposte di intervento per il miglioramento della prestazione
energetica. Tali proposte sono delle indicazioni di massima accompagnate da una serie di
schede tecniche in cui vengono analizzate le varie tecnologie e i relativi costi di ciascuna.
Le schede tecniche sono state predisposte dalla società Energie s.a.s. su varie tecnologie
relative all’involucro edilizio, gli impianti di illuminazione, le apparecchiature elettriche e
elettroniche, gli impianti di climatizzazione invernale e estiva. Nelle indicazioni di massima,
oltre alle proposte circa le tecnologie, sono state fornite anche delle indicazioni sul
miglioramento del sistema di gestione. Il lavoro di audit leggero si è concluso con una
relazione di sintesi predisposta per ciascun edificio e sviluppata secondo il seguente
schema:
1. Descrizione del complesso edilizio
2. Riepilogo della documentazione disponibile
3. Descrizione dell’involucro edilizio
4. Descrizione dell’impianto di climatizzazione invernale
5. Descrizione dell’impianto di produzione dell’acqua calda sanitaria
6. Descrizione dell’impianto di climatizzazione estiva attivo
7. Indicatori energetici
8. Proposte di miglioramento
e) Realizzazione degli audit energetici approfonditi
Gli step con i quali si è proceduto alla fase di dettaglio sono i seguenti:
1. Raccolta e analisi dati dettagliate
2. Rilievo puntuale dell’edificio anche dal punto di vista di comportamenti più o meno
efficienti dal punto di vista gestionale
3. Simulazione software della prestazione energetica dell’edificio prima degli interventi
4. Individuazione di una classe energetica di appartenenza prima delle proposte
d’intervento a mezzo di software
5. Individuazione di una rosa di interventi adatti al caso specifico
6. Simulazioni incrociate con il software per stabilire la fattibilità tecnica e economica
di ciascun intervento
7. Definizione degli interventi
8. Simulazione software con le soluzioni scelte e definizione della classe energetica di
appartenenza a seguito degli interventi
9. Analisi economica dettagliata e valutazione delle possibilità di finanziamento degli
interventi.
10. Analisi della riduzione delle emissioni di CO2
Per svolgere l’audit approfondito è stata necessaria tutta la documentazione analizzata e
raccolta in fase di audit leggero con un’analisi più dettagliata delle eventuali relazioni di
legge 10/91 se presenti. Anche in questo caso è stata integrata la documentazione per
l’involucro e gli impianti di climatizzazione invernale e estiva. In aggiunta è risultato
necessario analizzare la documentazione riguardante gli impianti di illuminazione.
In particolare i documenti necessari all’analisi sono stati:
a. Sottosistema involucro (oltre agli elementi elencati nel paragrafo dell’audit leggero):

Particolari costruttivi delle strutture
b. Sottosistema impianto (oltre agli elementi elencati nel paragrafo dell’audit leggero):

Illuminazione (piante con indicazione dei corpi illuminanti)

Impianto (relazione tecnica di calcolo – piante di distribuzione dei terminali di
emissione - indicazioni nel libretto di caldaia relative agli ultimi controlli)

Impianto di climatizzazione estiva se centralizzato (relazione tecnica di calcolo –
piante con indicazione dei terminali di emissione)
L’analisi dei dati in questo caso è stata molto importante per effettuare i calcoli tecnici della
prestazione.
Il rilievo sul posto in questo caso è risultato più dettagliato di quello dell’audit leggero. Si
sono individuate tutte le caratteristiche dei componenti vetrati (tipologia di telaio e vetro)
analizzando meglio eventuali anomalie dovute alla mancanza di tenuta all’aria tra vetro e
telaio e tra telaio e muratura. Inoltre è stata valutata la presenza di ponti termici e le
tipologie di oscuramento qualora siano presenti (ad es. nel caso in cui i sistemi di
oscuramento siano tapparelle esterne si procede all’analisi del cassonetto per verificare
l’isolamento). Per quanto riguarda le strutture opache si è proceduto ad una valutazione
tramite qualitativa del valore di trasmittanza, alla misurazione dello spessore e
all’individuazione della stratigrafia.
Per quanto riguarda l’impianto, è stata analizzata nel dettaglio la presenza di eventuali
anomalie per individuarne le cause.
Infine, per cercare di trovare le soluzioni per ridurre i consumi di energia elettrica, si è
individuato tutto l’installato per l’illuminazione, analizzati tutti gli equipement e nel dettaglio
l’impianto di climatizzazione presente. Infine con l’ausilio della Cooperativa Eliante si è
svolto un audit gestionale per capire quali sono le pratiche di gestione dell’edificio dal
punto di vista del risparmio energetico da parte degli occupanti.
I dati acquisiti in fase di analisi della documentazione e di rilievo, sono stati elaborati con
un software di simulazione al fine di valutare la prestazione energetica del sistema edificioimpianto che, come già accennato nell’elenco sopra, consente di individuare una baseline
dalla quale partire per analizzare le potenzialità d’intervento. La simulazione è stata
ripetuta con differenti combinazioni di interventi, più volte fino all’individuazione di quella
più corretta e ottimale sia dal punto di vista tecnico che economico. L’analisi tecnica
pertanto è stata costantemente accompagnata da quella economica.
I principali fattori considerati per una corretta valutazione degli interventi sono stati:

le priorità del committente

i costi fissi e i costi variabili, ossia il costo iniziale e di gestione

i tipi di tecnologie presenti sul mercato che, combinate offrono maggiori prestazioni a
fronte di un minor costo

le possibili economie di scala (acquistare grosse quantità di apparecchiature simili può
comportare una riduzione dei costi)

la presenza di particolari incentivi (finanziamenti in conto capitale o in conto energia
come nel caso degli impianti fotovoltaici)

analisi degli effetti derivanti dall’utilizzo di tecnologie che apparentemente non
influenzano le altre:
-
feedback positivo, ad es. illuminazione efficiente: la riduzione del carico termico
riduce anche i consumi per il condizionamento estivo
-
feedback negativo, ad es. aumentare l’isolamento, riduce il possibile risparmio
ottenuto dalla sostituzione della caldaia

analisi degli effetti derivanti dalla combinazione degli interventi. In generale alcuni
interventi, se applicati singolarmente potrebbero risultare eccessivamente onerosi, ma
è possibile dimostrare che con la combinazione di alcune tecnologie si ottiene un
abbassamento dei tempi di ritorno degli investimenti. (ad esempio l’isolamento della
copertura di superficie pari a circa 800 m2 di un edificio di tre piani fuori terra ha un
tempo di ritorno di ritorno stimato di circa 8,5 anni, mentre tale intervento integrato con
l’installazione delle valvole termostatiche sui singoli terminali di emissione ha un tempo
di ritorno complessivo di 5 anni).
L’analisi economica è stata svolta con l’ausilio dell’analisi costi/benefici degli interventi
finalizzati alla riduzione dei consumi a parità di servizio reso. Gli indicatori utilizzati sono
quelli dell’analisi degli investimenti: VAN, indice di profitto, Costo dell’energia risparmiata,
tempo di ritorno dell’investimento, tasso di recupero del capitale.
Come risultato finale, le azioni di retrofit ipotizzate sono state raggruppate in sottoinsiemi e
graduate secondo:

la loro convenienza economica

la loro efficacia sulle prestazioni energetiche dell’edificio
Come per gli audit leggeri è stata predisposta una relazione di sintesi del lavoro svolto nel
quale sono state riassunte:
1. Descrizione del complesso edilizio
2. Riepilogo della documentazione disponibile
3. Descrizione dell’involucro edilizio
4. Descrizione dell’impianto di climatizzazione invernale
5. Descrizione dell’impianto di produzione dell’acqua calda sanitaria
6. Descrizione dell’impianto di climatizzazione estiva attivo
7. Descrizione dell’impianto di illuminazione
8. Risultati resi dal software di simulazione del caso base
9. Indicatori energetici
10. Proposte di intervento
11. Risultati resi dal software a valle dell’inrtervento
12. Analisi economica
13. Analisi della riduzione delle emissioni di CO2
14. Metodologie di finanziamento
A conclusione del lavoro è stata predisposta una relazione di sintesi nella quale è stata
esposta la situazione del parco edilizio comunale e gli interventi proposti, valutati anche
dal punto di vista gestionale grazie all’ausilio della cooperativa Eliante. Alla relazione è
stata inoltre allegata una serie di tabelle e grafici con i risultati sintetizzati
3. Tempi di realizzazione del progetto
Nei primi mesi del progetto è stata implementata la metodologia per la realizzazione del
lavoro e stesa una scaletta temporale di ogni fase dello stesso:
1. dicembre 2006-febbraio 2007: implementazione di schede tecniche per il rilievo del
sistema edificio-impianto, costruzione del database, individuazione degli indici
sensibili per le successive analisi, redazione di linee guida attraverso schede
tecniche facenti riferimento a tecnologie efficienti per l’involucro edilizio e gli
impianti di climatizzazione invernale, estiva, illuminazione ed apparecchiature da
ufficio;
2. marzo-aprile 2007: sopralluogo e raccolta dati sugli edifici dell’intero parco edilizio
fornito dal Comune. Individuazione dei due edifici più critici dal punto di vista termoenergetico e successivo sopralluogo per la redazione di audit approfondito;
3. maggio 2007: stesura delle relazioni di sintesi per ogni edificio (audit leggeri ed
approfonditi), compilazione del database, redazione di una relazione di sintesi delle
prestazioni termo-energetiche degli edifici;
4. giugno-luglio 2007: predisposizione di un percorso di lezioni per la formazione del
personale tecnico-comunale;
5. settembre-novembre 2007: svolgimento di 4 lezioni di formazione sull’efficienza
energetica degli edifici per i tecnici comunali.
Il lavoro è stato svolto nei tempi previsti.
4. Risultati raggiunti
Nel corso del lavoro svolto dalla società Energie sas nell’ambito del Bando della Fondazione
Cariplo: “Audit energetico degli edifici di proprietà dei piccoli comuni” è stato analizzato un
campione indicativo di 87 edifici, con differenti destinazioni d’uso, per un totale di 11 Comuni
ubicati interamente nella regione Lombardia. Dal database implementato sono stati
estrapolati tre indici energetici significativi da assumere come parametri “sensibili” per il
confronto con i dati medi del campione oggetto di analisi.
Tali indici sono:

IENt - INDICE ENERGETICO NORMALIZZATO TERMICO (Wht/m3/GG/anno)

IENe - INDICE ENERGETICO NORMALIZZATO ELETTRICO (kWhe/m2/anno)

FABBISOGNO DI ENERGIA UTILE NETTA PER IL RISCALDAMENTO STIMATO
(kWht/m2/anno)
Si è svolta un’analisi “settoriale” dividendo e confrontando gli edifici del parco edilizio per
diversa destinazione d’uso. Il Comune di Laveno Mombello ha messo a disposizione la
documentazione relativa a 5 edifici:
EDIFICIO
Scuola Gianoli
Scuola Scotti
Scuola Monteggia
Municipio (Villa Frua)
DESTINAZIONE D’USO
Scuola
Uffici
Palazzo comunale
Successivamente vengono presentati alcuni grafici ad istogrammi riportanti il confronto tra
la media dei valori degli indici di prestazione energetica calcolati per gli edifici del Comune
di Laveno Mombello e la media dei valori degli stessi indici sull’intero campione
rappresentativo degli edifici oggetto di analisi da parte di Energie sas. Ogni confronto è
stato effettuato sulla base della destinazione d’uso dell’edificio:

Uffici

Scuole
120,0
100,0
80,0
60,0
Villa Frua
Palazzo Comunale
40,0
Media Uffici
20,0
0,0
IENt - INDICE
ENERGETICO
NORMALIZZATO
TERMICO
(Wht/m3/GG/anno)
IENe - INDICE
ENERGETICO
NORMALIZZATO
ELETTRICO
(kWhe/m2/anno)
FABBISOGNO DI
ENERGIA UTILE
NETTA PER IL
RISCALDAMENTO
STIMATO
(kWht/m2/anno)
100,0
90,0
80,0
70,0
60,0
Scotti
50,0
Gianoli
Monteggia
40,0
Media Scuole
30,0
20,0
10,0
0,0
IENt - INDICE ENERGETICO
NORMALIZZATO TERMICO
(Wht/m3/GG/anno)
IENe - INDICE ENERGETICO
NORMALIZZATO ELETTRICO
(kWhe/m2/anno)
FABBISOGNO DI ENERGIA UTILE
NETTA PER IL RISCALDAMENTO
STIMATO (kWht/m2/anno)
Nella tabella della pagina seguente viene riportato il quadro sinottico di tutti gli interventi
proposti negli edifici del Comune di Laveno Mombello. Dall’analisi risulta che l’intervento
maggiormente consigliato è la sostituzione, o in alcuni casi l’installazione ex novo, dei
corpi luminosi dell’impianto di illuminazione. In tutti gli edifici è risultata evidente la
necessità della sostituzione dei serramenti attuali con serramenti dotati di vetro-camera
semplice e o basso-emissiva. Non in tutto l’edificio ma solo in alcune parti. Soprattutto
nelle palestre dove gli attuali serramenti risultano inadeguati e molto poco efficienti (si
sono riscontrate anche infiltrazioni d’aria). Da prendere in considerazione in tutti gli edifici,
esclusa Villa Frua, l’installazione di valvole termostatiche sui radiatori. Per quanto riguarda
l’involucro si è ipotizzato di coibentare il tetto in due casi e le chiusure verticali in altrettanti.
Interventi/Edifici
Villa Frua
Palazzo
Comunale
Abbassamento set point
Vetro camera doppio
X
Vetro camera selettivo/basso
emissivo
Scuola Scotti
Scuola
Gianoli
Scuola
Monteggia
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
X
Caldaia condensazione
Valvole termostatiche
Pannelli radianti
Termostato ambiente
Ventilazione meccanica
Illuminazione
Elettropompe
X
X
Isolamento pareti
Isolamento solaio
sottotetto/copertura
X
X
X
X
Protezioni solari
Coibentazione tubazioni
Sensori crepuscolari
Solare termico
FV
X
X
X
X