18 Fopponino 03.01.2016.pub

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AVVISI DELLA SETTIMANA
DOMENICA 3 GENNAIO - Dopo l’OTTAVA del NATALE
MERCOLEDI’ 6 GENNAIO - Solennità dell’EPIFANIA del SIGNORE
Ore 16, in Salone Ghidoli: TOMBOLATA per i bambini, i ragazzi e le famiglie
Giovedì 7 gennaio, ore 21, 3° incontro dei MODERATORI dei Gruppi di Ascolto
Venerdì 8 gennaio, PRIMO VENERDÌ DEL MESE
La s. Messa delle ore 9.00 sarà al FOPPONINO, seguirà l’adorazione eucaristica;
alle ore 10.30 recita dell’ora di Sesta. E’ sospesa l’adorazione pomeridiana.
DOMENICA 10 GENNAIO - FESTA del BATTESIMO del Signore
Ore 11.30 s. Messa con il Battesimo di PINNA LORENZO
Ore 16.00 ritrovo in Chiesa: PREGHIERA e BENEDIZIONE dei BAMBINI/E
Ore 16.30 in salone Ghidoli: INCONTRO e FESTA con le FAMIGLIE
I Lunedì del Fopponino
Lunedì 11 gennaio 2016, ore 21, in salone Ghidoli
Daria Bignardi
“Santa Rita, la Santa degli impossibili”
PERCORSO in PREPARAZIONE al MATRIMONIO CRISTIANO
Nella nostra Parrocchia avrà inizio MARTEDI’ 12 GENNAIO 2016, alle ore 21.
Si compone di 7 INCONTRI compreso un pomeriggio–sera (sabato 23 gennaio) e si
conclude con la santa Messa delle ore 11.30 di domenica 7 febbraio.
Ecco le date degli INCONTRI serali:
martedì 12, venerdì 15, martedì 19, giovedì 28 gennaio;
mercoledì 3 febbraio.
E’ necessario, un colloquio con il Parroco e l’atto di iscrizione.
Anche noi, come i Magi, possiamo trovare nel cielo della nostra vita una
stella che ci porterà dal Bambino Gesù. Nella Festa dell’Epifania del Signore così preghiamo:
“C’è sempre una stella nel tuo cielo,
se sai guardare, se vuoi guardare;
se sai conservare la speranza,
leva gli occhi, guarda e va’ avanti.
C’è sempre una stella nel tuo cielo
come un invito ad alzarsi e partire,
come un segno che non viene mai meno.
Allora rialzati, non sei solo, guarda:
è giunto Colui che attendevi.
Sì, ci sarà sempre una stella nel tuo cielo”
Il Fopponino
Aut. Trib. Milano 89/0 del 4/2/1989
Foglio di informazione della Parrocchia S. Francesco d’Assisi al Fopponino
Domenica dopo l’Ottava del Natale
3 Gennaio 2016
III-IV settimana Diurna Laus
IL NATALE DI GESÙ: DAI PASTORI DI BETLEMME AI MAGI DELL’ORIENTE
“I Magi sono entrati nel mistero”
“Quel Bambino, nato a Betlemme dalla Vergine Maria, è
venuto non soltanto per il popolo di Israele rappresentato dai pastori di Betlemme, ma anche per l’intera umanità rappresentata oggi dai Magi provenienti dall’Oriente. (..)
I Magi, secondo la tradizione, erano uomini sapienti: studiosi degli
astri, scrutatori del cielo, in un contesto culturale e di credenze cha
attribuiva alle stelle significati e influssi sulle vicende umane. I Magi
rappresentano gli uomini e le donne in ricerca di Dio nelle religioni e
nelle filosofie del mondo intero: una ricerca che non ha mai fine.
I Magi ci indicano la strada sulla quale camminare nella nostra vita.
Essi cercavano la vera Luce: seguendo una luce essi ricercano la luce. Andavano alla ricerca di Dio. (..)
Quella stella che ha accompagnato il loro cammino li fa entrare nel mistero. Guidati dallo Spirito, arrivano a riconoscere che i
criteri di Dio sono molto diversi da quelli degli uomini, che Dio non
si manifesta nella potenza di questo mondo, ma si rivolge a noi
nell’umiltà del suo amore. L’amore di Dio è grande, sì. L’amore di
Dio è potente, sì. Ma l’amore di Dio è umile, tanto umile! I Magi
sono così modelli di conversione alla vera fede perché hanno creduto più nella bontà di Dio che non nell’apparente splendore
del potere.
E allora ci possiamo chiedere qual è il mistero in cui Dio si
nasconde? I Magi sono entrati nel mistero. Sono passati dai calcoli umani al mistero e questa è stata la loro conversione. E la
nostra? Chiediamo al Signore il coraggio di liberarci dalle nostre
illusioni, dalle nostre presunzioni, dalle nostre “luci” e che cerchiamo questo coraggio nell’umiltà della fede e possiamo incontrare la
Luce, come hanno fatto i santi Magi. Che possiamo entrare nel
mistero. Così sia.”
Papa Francesco
(Dall’omelia nella Messa dell’Epifania del Signore – 6 gennaio 2015)
49^ GIORNATA MONDIALE DELLA PACE: 1 GENNAIO 2016
Sintesi del Messaggio di Papa FRANCESCO
“Vinci l'indifferenza
e conquista la pace”
E’ questo il tema scelto da Papa Francesco
per la preghiera e le iniziative dei costruttori di pace
Prendendo le mosse dalla constatazione che il nostro tempo è
caratterizzato da un atteggiamento generale di indifferenza –
che addirittura ha superato l’ambito individuale per assumere
una dimensione globale e produrre quel fenomeno che Papa
Francesco definisce “globalizzazione dell’indifferenza”– il
Messaggio descrive e delinea alcune forme di indifferenza che
caratterizzano il nostro tempo.
Innanzitutto l’indifferenza verso Dio“dalla quale scaturisce
anche l’indifferenza verso il prossimo e verso il creato.”“E’
questo, sottolinea Papa Francesco, uno dei gravi effetti di un
umanesimo falso e del materialismo pratico, combinati con un
pensiero relativistico e nichilistico. L’uomo pensa di essere
l’autore di sé stesso, della propria vita e della società; egli si
sente autosufficiente e mira non solo a sostituirsi a Dio, ma a
farne completamente a meno; di conseguenza, pensa di non
dovere niente a nessuno, eccetto che a sé stesso, e pretende di
avere solo diritti”.
Dopo aver dimostrato che oggi la pace è minacciata soprattutto
dall’indifferenza a tutti i livelli, il Messaggio offre una riflessione biblica/teologica, che permette di comprendere l’urgenza
e la necessità di superare l’indifferenza per aprirsi alla compassione, alla misericordia, all’impegno e, quindi, alla solidarietà.
La solidarietà è una virtù morale ed è un atteggiamento che chi
ha responsabilità di carattere educativo e formativo – come le
famiglie, gli educatori e i formatori, gli operatori culturali e dei
mezzi di comunicazione sociale – è chiamato a coltivare, ciascuno secondo i propri ruoli e le proprie competenze.Confidando nella capacità dell’uomo di vincere il male con
il bene, il Messaggio indica come nella nostra società siano
presenti molteplici forme di solidarietà e di lodevole impegno
a favore delle persone in difficoltà come le vittime dei conflitti
armati e delle calamità, i poveri e i migranti.
Il Messaggio si conclude con un appello del Santo Padre affinché ciascuno, nello spirito del Giubileo della Misericordia, adotti un impegno concreto per contribuire a migliorare la realtà in cui vive, a partire dalla propria famiglia, dal vicinato o
dall’ambiente di lavoro.
Un analogo appello viene rivolto ai Responsabili delle Nazioni
e degli Stati affinché compiano gesti concreti, se non veri e
propri atti di coraggio, nei confronti delle persone più fragili
delle loro società, come i prigionieri, i migranti, i disoccupati e
i malati. Occorre, dice il Papa, che questi Responsabili imparino a volgere lo sguardo al di là dei propri confini per rinnovare
le relazioni con gli altri popoli, permettendo a tutti una effettiva partecipazione e inclusione alla vita della Comunità internazionale, affinché si realizzi la fraternità anche all’interno della
famiglia delle Nazioni. Con un triplice appello:
a) astenersi dal trascinare gli altri popoli in conflitti o guerre,
b) cancellare il debito internazionale degli Stati più poveri o
favorirne una gestione sostenibile,
c) adottare politiche di cooperazione rispettose dei valori delle
popolazioni locali e che non siano lesive del diritto delle prossime generazioni.
Leggi l’intero messaggio su:
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/messages/peace/documents/papafrancesco_20151208_messaggio-xlix-giornata-mondiale-pace-2016.html
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