Polo Tecnologico IRCCS S. Maria Nascente La qualità dell'assistenza nelle RSA. Sfide e opportunità delle nuove tecnologie per il monitoraggio degli ospiti. Milano 19 aprile 2011 Aspetti etici dei sistemi di monitoraggio Flavia Caretta Dipartimento di Scienze Gerontologiche, Geriatriche e Fisiatriche Facoltà di Medicina e Chirurgia “Agostino Gemelli”, Roma Qualità di vita e qualità dell’assistenza nei luoghi di cura INGRESSO NELLE RESIDENZE GERIATRICHE passaggio senza ritorno rottura di una rete di afferenze psico-sensoriali • CAPOLINEA • LUOGO DI CUSTODIA • LUOGO DI DIPENDENZA • FATTORE PREDITTIVO DI MORTE Residenze geriatriche • Luogo sempre più frequente di morte • Evidenza di scadente qualità dell’assistenza • Mancanza di “valore sociale” • Influenza sui requisiti dell’istituzione in cui vivono gli anziani fragili Pleschberger S., 2007;36(2):197-202 Fragilità dei residenti Il nemico ultimo non è il dolore, la malattia o la disabilità. Quello che non si può sopportare è • l’assenza di senso • la convinzione di non essere necessari • di non dare un contributo • di vivere una vita senza significato. Petrini M., 2008 Fragilità degli operatori • Senso di impotenza per l’incapacità di indurre cambiamenti in positivo. • Mancanza di uniformità nell’approccio con il paziente. • Basso livello motivazionale degli operatori che relativizza sforzi e iniziative. . Fragilità dell’istituzione Quando l'organizzazione assorbe e fa propria una CONCEZIONE PESSIMISTICA E FATALISTA DELLA VECCHIAIA NON SI RICERCANO PIÙ CAMBIAMENTI E INNOVAZIONI. Fragilità dell’istituzione Stretto legame tra MANAGEMENT e VALORE DELLA PERSONA. Un management che trascura il valore della persona diviene un mero MECCANISMO DI CONTROLLO. Seedsman, 1994 Definition, Measurement, and Correlates of Quality of Life in Nursing Homes: Toward a Reasonable Practice, Research, and Policy Agenda Rosalie A. Kane, 2003;(2):28-36 The Omnibus Reconciliation Act of 1987 “ I residenti hanno il diritto di essere liberi da qualsiasi contenzione fisica o chimica imposta per motivi di disciplina o convenienza e non richiesta per trattare una sintomatologia medica ” Ridurre l’uso della contenzione nelle nursing homes La contenzione può comprendere, oltre ai mezzi fisici: CONTENZIONE CHIMICA: uso inappropriato di farmaci sedativi o antipsicotici. CONTENZIONE AMBIENTALE: scadente lay-out e progettazione della struttura. CONTENZIONE TECNOLOGICA: dispositivi di controllo elettronico. CONTENZIONE PASSIVA: assenza di supporto per potenziare le abilità residue. 2009 Ridurre l’uso della contenzione nelle nursing homes CONTENZIONE NON INTENZIONALE I SISTEMI DI MONITORAGGIO ELETTRONICO POSSONO DIVENIRE UNA CONTENZIONE INAPPROPRIATA, se impediscono alla persona di spostarsi liberamente, a motivo di mancanza di disponibilità dello staff a monitorare i suoi spostamenti. LA MANCANZA DI INTERAZIONI tra lo staff e i residenti: se gli operatori non comunicano con i residenti, non possono conoscerne i bisogni. Ridurre l’uso della contenzione nelle nursing homes CONTENZIONE NON INTENZIONALE La carenza di personale e la mancanza di un’adeguata formazione professionale. La mancata registrazione in cartella o la mancanza di rivalutazione periodica comporta l’impossibilità di elaborare piani di assistenza e cura individualizzati. 2009 Uso della contenzione Disabler/Enabler Il mezzo di contenzione può essere ambivalente. Un ausilio che limita la funzione dovrebbe essere classificato come un mezzo di contenzione “DISABLER” ma lo stesso ausilio usato per potenziare la funzione dell’ospite viene denominato “ENABLER” Cohen et al, 1996 Cambiamento “culturale” Superamento di protocolli e di conformità a un modello predefinito. Non solo eliminazione dei mezzi di contenzione, ma anche PROGETTAZIONE DELL’ AMBIENTE FISICO RISORSE ORGANIZZATIVE RISORSE UMANE CAMBIAMENTO CULTURALE Stabilire un percorso nel quale le residenze attuano varie fasi di cambiamento. Nel continuo miglioramento di qualità, vi è sempre spazio per fare di più e fare sempre meglio. Koren M.J., 2010 Ambiente e Alzheimer Il miglioramento dell’ambiente di vita - sebbene non incida probabilmente sulla durata biologica della malattia - certamente prolunga e migliora la qualità della vita dei pazienti e delle famiglie uno dei pochi risultati realmente terapeutici ottenibili ad oggi. Spazi per l’Alzheimer Il massimo grado di libertà con il massimo grado di sicurezza. Progettazione per l’Alzheimer Spazio fisico • Più l’ambiente è familiare, più semplice sarà il suo controllo da parte del paziente, • con la conseguente diminuzione di paure e ansie derivanti dalla sensazione di estraneità rispetto a un contesto fisico e umano diverso da quello di cui si ha esperienza. • La casa dovrebbe quindi rappresentare l’elemento ispiratore di ogni modifica ambientale. Moyra Jones, Lorna Seaman, 2006 Risorse organizzative e ruolo degli operatori Una buona organizzazione non produce deterministicamente buoni operatori. Vi è una componente soggettiva, di libera adesione dei singoli a un progetto di cura, che appartiene allo spessore professionale e culturale dell’operatore/persona. Itala Orlando, 2009 Risorse organizzative e ruolo degli operatori • Le organizzazioni pertanto non possono viversi solo come scena della tecnica, • ma come spazio di vita abitato da persone (pazienti e curanti), • luoghi di relazioni in cui ci si prende cura, • luoghi di attenzione alla qualità della vita, alla persona, alle sue scelte, ai suoi valori. Itala Orlando, 2009 Perdita dell’antropologia relazionale Tecnologia negativamente gestita Manipolatrice di cose e povera di filosofia Il concetto di "clima terapeutico" L’atmosfera che si respira in un luogo di cura , più o meno favorevole ad attivare processi trasformativi nei residenti, ma anche negli operatori e nei familiari. Uno dei concetti più complessi ed inafferrabili della "SCIENZA DELLE ISTITUZIONI DI CURA", che nessuno sa compiutamente definire ed osservare, ma che tutti individuano come la CHIAVE DI ACCESSO PER LA COMPRENSIONE DELL'EFFICACIA TERAPEUTICA DI UN'ISTITUZIONE. D'Elia, De Crescente, Pontalti , 2004 Complessità dell’assistenza geriatrica Requisiti degli operatori Necessità di una formazione specifica, oltre le singole competenze. Capacità di lavoro interdisciplinare. Saper valorizzare un rapporto con i residenti che dura nel tempo. Apprezzare la sfida della complessità. Obiettivo rivolto a cambiamenti limitati. Concetto di guarigione come ricerca di sempre nuovi equilibri e significati di vita. “Software gestionale” Funzioni umane, di rapporto, di “beni relazionali” Gestione dei processi di cura Organizzazione manageriale dei servizi Operatori Prima e più importante “terapia” per il paziente Indicatori di qualità • Libertà di scelta • Controllo sulla propria vita • Coinvolgimento nei processi decisionali • Diritto alla privacy e promozione della dignità umana • Continuità con il passato • Ambiente stimolante • Attività ed opportunità di divertimento e di creatività • Atmosfera familiare di casa, di vicinato, di comunità • Partecipazione alla vita sociale Alzheimer’s therapy allows patient anything they want, even chocolate Palliative Care for Advanced Dementia: Approaches that Work. Long C.O. Journal of Gerontological Nursing Volume 35;11:19-24 Obiettivi dell’assistenza • Rispetto della “soggettività” • Attenzione alla qualità di vita • Riconoscimento dell’autonomia sempre “possibile” anche in presenza di una dipendenza • Persona = partner di una relazione di cura in cui le scelte assistenziali, terapeutiche ed organizzative tengono conto della sua parola che bisogna saper ascoltare o decifrare • Scelte modulate sul variare dello stato di salute e delle esigenze terapeutiche e relazionali Obiettivi dell’assistenza Riconoscimento alla persona di un’interezza che va oltre i singoli sguardi professionali “integrati” solo attraverso una inter-relazione e inter-azione professionale RESIDENZA GERIATRICA Capolinea Comunità di vita Ambiente di custodia Ambiente terapeutico, anche per gli operatori