1001/1002 – L’Essenza del cristianesimo
Secondo modulo
Premessa
1) Il punto di partenza: CCC 185-197 in particolare 192-196 che qui viene citato per esteso
192 Nel corso dei secoli si sono avute numerose professioni o simboli della fede, in risposta ai bisogni
delle diverse epoche: i simboli delle varie Chiese apostoliche e antiche, [Cf DS , 1-64] il Simbolo
“Quicumque”, detto di Sant'Atanasio, [Cf ibid. , 75-76] le professioni di fede di certi Concili,
[Concilio di Toledo XI (675): DS, 525-541; Concilio Lateranense IV (1215): DS, 800-802; Concilio
di Lione II (1274): DS, 851-861; Pio IV, Bolla Iniunctum nobis: DS, 1862-1870] o di alcuni Pontefici,
come: la “fides Damasi” [Cf DS, 71-72] o “Il Credo del Popolo di Dio” di Paolo VI (1968).
193 Nessuno dei Simboli delle diverse tappe della vita della Chiesa può essere considerato sorpassato
ed inutile. Essi ci aiutano a vivere e ad approfondire oggi la fede di sempre attraverso i vari compendi
che ne sono stati fatti. Fra tutti i Simboli della fede, due occupano un posto specialissimo nella vita
della Chiesa:
194 Il Simbolo degli Apostoli, così chiamato perché a buon diritto è ritenuto il riassunto fedele della
fede degli Apostoli. È l'antico Simbolo battesimale della Chiesa di Roma. La sua grande autorità gli
deriva da questo fatto: “È il Simbolo accolto dalla Chiesa di Roma, dove ebbe la sua sede Pietro, il
primo tra gli Apostoli, e dove egli portò l'espressione della fede comune” [Sant'Ambrogio, Explanatio
Symboli, 7: PL 17, 1158D].
195 Il Simbolo detto di Nicea-Costantinopoli, il quale trae la sua grande autorità dal fatto di essere
frutto dei primi due Concili Ecumenici (325 e 381). È tuttora comune a tutte le grandi Chiese
dell'Oriente e dell'Occidente.
196 La nostra esposizione della fede seguirà il Simbolo degli Apostoli, che rappresenta, per così dire,
“il più antico catechismo romano”. L'esposizione però sarà completata con costanti riferimenti al
Simbolo di Nicea-Costantinopoli, in molti punti più esplicito e più dettagliato.
2) Il metodo: dalla storia della fede alla struttura del contenuto della fede.
Dalla rassegna indicata in CCC 192 verranno scelti i simboli di fede:
- niceno-costantinopolitano
- il Quicumque o pseudo-atanasiano
- la Professio fidei del Lateranense IV
- il Credo del popolo di Dio (Paolo VI)
Ciascun simbolo di fede viene presentato dapprima nell’ambito della storia della fede e poi
approfondendo i contenuti del testo riguardanti la struttura della fede.
Nota bibliografica: KELLY cc. VII-XI in particolare c. XI, 413-452 (con i testi in Appendice 530577). A. AMATO, I quattro concili: le grandi controversie trinitarie e cristologiche in E. DEL
COVOLO (a cura di), Storia della teologoa 1. Dalle origini a Bernardo di Chiaravalle (EDB,
Bologna 1995) 228-237. B. SESBOÜÉ in ID. (dir.) Storia dei Dogmi I. Il Dio della salvezza. I-VIII
secolo. Dio, la Trinità, il Cristo, l’economia della salvezza (Piemme 1996) 81-122. 237-254.
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1001/1002 – L’Essenza del cristianesimo
Il simbolo niceno-costantinopolitano1
Il simbolo apostolico T (receptus)
Credo [crediamo] in un solo Dio, Padre onnipotente
Credo in Dio Padre onnipotente
Creatore del cielo e della terra,
Creatore del cielo e della terra.
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
Unigenito Figlio di Dio,
E in Gesù Cristo, suo unico Figlio,
nostro Signore,
nato dal Padre prima di tutti i secoli:
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero,
generato, non creato,
della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di Lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza
discese dal cielo,
e per opera dello Spirito Santo
che fu concepito dallo Spirito Santo,
si è incarnato nel seno della Vergine Maria
nacque dalla Vergine Maria,
e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato,
patì sotto Ponzio Pilato,
morì e fu sepolto.
fu crocifisso, morì e fu sepolto,
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture,
discese agli inferi e il terzo giorno risuscitò dai morti,
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
salì alcielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente,
E di nuovo verrà, nella gloria
di là verrà
per giudicare i vivi e i morti,
a giudicare i vivi e i morti.
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo,
Credo nello Spirito Santo,
che è Signore e dà la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio.
Con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato,
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica.
la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi,
Professo un solo Battesimo
per il perdono dei peccati.
la remissione dei peccati,
Aspetto la risurrezione dei morti
la resurrezione della carne
e la vita del mondo che verrà.
e la vita eterna.
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Le sottolineaure indicano le parti di testo nuove
rispetto al simbolo di Nicea.
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