Syn Informa Opuscolo 02/04
22-09-2006
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Yoga tra terra e cielo
A CURA DI
MARIA TALLON
“Soltanto l’ Uno esiste: esso si
è dispiegato nel cosmo intero”
Rg.-Veda,VIII,58,2
“Per i risvegliati c’è un cosmo
unico, ma ciascuno dei
dormienti si involge in un
mondo proprio”
S
e osserviamo intorno a noi, nel tempo in cui viviamo, non di
rado ci accorgiamo come la spiritualità da molti sia confinata
ad un ruolo secondario, per lo più dissociata dalla vita. La
realtà concreta con il turbinoso affollarsi degli accadimenti, infatti,
coinvolge tutti noi e ci induce a credere che questa sia l’unica vera esistenza, pur limitata e spesso fonte di sofferenza e di contraddizioni.
Tuttavia nel cuore di ogni essere umano si ritrova l’aspirazione
profonda al benessere, alla serenità, alla sicurezza, il desiderio di
dare significato all’esistenza, di comprendere cosa si nasconda dietro
le apparenze del mondo. Ognuno, a modo suo, cerca di penetrare il
mistero della Vita.
Questa ricerca inizia sempre come partenza per un viaggio interiore,
nell’intuizione che la conoscenza di sé, del proprio microcosmo, sia la
porta d’accesso verso una comprensione più vasta e trasformante del
macrocosmo che ci avvolge e a cui apparteniamo stretti da un vincolo
misterioso. Molte sono le vie che possono rispondere all’aspirazione
interiore di ognuno, lo yoga è una di queste.
I primi accenni a questa disciplina si ritrovano nei Veda, testi sacri
dell’Induismo risalenti a più di quattromila anni fa. In questi antichi
inni ispirati appare il fondamento filosofico del pensiero orientale
indù, secondo cui l’essenza dell’Universo è Armonia, Ordine Cosmico,
che si dispiega in un fluire infinito di energie dando vita a tutti i
mondi fino a giungere all’essere umano, alla più piccola cellula della
sua struttura fisica e alla sua stessa interiorità, per poi ritornare
Yoga tra terra e cielo
Eraclito, Dell’Origine, (V sec. AC)
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incessantemente, in una danza perenne, alla pura energia spirituale
del Principio Primo. Nell’uomo è presente l’Universo intero come
l’Universo è immagine fedele dell’essere umano.
“Di fatto noi umani possediamo questo potenziale infinito di consapevolezza del nostro ruolo di ponte fra Materia e Spirito e la responsabilità di rinnovarne il sodalizio sacro.
Lo yoga su queste basi filosofiche a cui ho brevemente accennato, ha
come scopo, appunto, quello di risvegliare nell’essere umano la consapevolezza dell’unione col suo principio spirituale e Divino e, per giungere a questo obiettivo, ha messo a punto una disciplina ricchissima che
si accosta a tutti i piani dell’essere e si concretizza in una pratica che
tende a portare i suoi principi nella concreta esperienza del vivere.
Yoga tra terra e cielo
E’ utile superare, almeno all’inizio, la suddivisione in “rami” dello yoga
(Hatha, Tantra, Karma, Bhakti, Mantra, Jnana ecc.) che può ingenerare confusione e ancora dissociazione nella mente, mentre lo scopo
della disciplina è l’integrazione dell’essere.
Cominciare con la consapevolezza del corpo fino alla sua più piccola
cellula, ascoltare la sua voce è il fondamento di ogni ulteriore pratica
e contemporaneamente lo yoga ci insegna ad entrare in intimità col
nostro mondo interiore, emotivo e mentale, animati sempre da amoroso rispetto, perché tutto il nostro essere possa funzionare in armonia, come in un’orchestra in cui ogni suono si intreccia agli altri per
creare la bellezza. E’ proprio quest’armonia che, secondo lo yoga,
costituisce la vera salute che possiamo cercare per noi stessi, proteggere e nutrire e da qui possiamo accedere all’infinita ricchezza di
quel mondo spirituale che costituisce la nostra vera natura, il nostro
Sé che è in verità il Sé Universale.
Lo yoga ci invita a unire Cielo e Terra, Spirito e Materia, Purusha e
Prakriti (secondo i termini sanscriti). Solo così potremo veramente
entrare in intimità con noi stessi, incontrare gli altri nella pace,
gustare appieno la gioia della nostra appartenenza all’Universo.
Questa gioia, che possiamo chiamare anche Amore, è la potente forza
di integrazione che rende possibile e perennemente rinnova la Vita.
Concludo citando le parole di un grande Maestro: ”L’utilità vera dello
yoga e il suo ultimo fine non possono essere raggiunti che quando
lo yoga, cosciente nell’uomo, incosciente nella Natura, coincide con
la vita stessa, onde si possa dire luminosamente guardandone
insieme il cammino e l’adempimento: in verità tutta la vita è yoga!”
(SRI AUROBINDO, La sintesi dello yoga, I, pag. 16 )
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