Entrando nella struttura del planetario gonfiabile si ha la sensazione di essere catapultati al centro di uno spazio che si dilata, dove alzando lo sguardo si spalancano le finestre verso l'esterno della nostra galassia, concedendoci di scrutare nelle profondità dell'Universo, tra ammassi di stelle ai confini della Via Lattea e altre galassie lontane da noi nello spazio e nel tempo. E, se tutto ciò non bastasse, osservando il cielo di primavera scopriamo che ci fanno compagnia astri già noti: Giove, visibile al tramonto, Marte ormai alto nel cielo e Saturno, che lentamente si fa strada dall'orizzonte verso Est. E’ così che ha avuto inizio il nostro viaggio esplorativo nel sistema solare: una stella (il Sole), la Terra, otto pianeti con le loro lune, e moltissimi altri “oggetti”. Andando alla scoperta di questi mondi, e degli altri oggetti che fanno parte di questo sistema planetario, apprendiamo informazioni strabilianti. Ad esempio, che il diametro della Terra si può rappresentare come un segmento che si può replicare per undici volte sopra al diametro del Sole, ma il volume della “stella” è più di mille volte maggiore rispetto a quello della Terra. Il Sole, la Luna, i pianeti, il cielo stellato: tutto sembra muoversi ai nostri occhi. Ma sarà vero? La lezione ci porta alla scoperta di come non tutti i movimenti che noi osserviamo dal nostro pianeta siano in realtà "reali". Alcuni oggetti sono fermi, e li vediamo muoversi perché siamo noi stessi in movimento. Altri hanno moti ben diversi da quelli che potremmo immaginare scrutando il cielo, e in alcuni casi le loro velocità sono incredibili! Le orbite dei pianeti interni ed esterni (rispetto alla Terra) Tornando al titolo del nostro testo, qualche alunno obietta: “Ma che c’entra Dante, prof.?” Non si può, dunque, non ricordare la visione dell’universo dantesco, basata su una concezione antropologica che vede l’uomo come elemento centrale della creazione, ma ancora imperniata sulla teoria tolemaico– aristotelica del mondo limitato e finito, perché, di fatto, ancora sconosciuto. Tuttavia l’astronomia è una delle scienze più antiche: Aristotele già 300 anni prima della nascita di Cristo era convinto che tutto l’Universo fosse governato da leggi fisiche… ….ma bisognerà attendere fino al Seicento per confermare, attraverso gli strumenti che permisero l’osservazione diretta dei corpi celesti (perfezionati dal “nostro” Galileo Galilei) e l’applicazione del “metodo scientifico”, che un profondo cambiamento stava avvenendo. A questo punto la proiezione si focalizza sulle orbite planetarie, che ci vengono descritte con immagini in 3D, e ci ricordiamo di aver studiato Keplero, che nel momento dell’affermazione della “rivoluzione copernicana” cerca regole precise e capaci di dare ragione della loro forma e dimensione, formulando le tre leggi sul moto dei pianeti. http://www.youtube.com/watch?v=wRDdRDcnkuM Anche le eclissi, temutissime nell’antichità perché ritenute foriere di cataclismi e rovine, hanno una spiegazione scientifica la cui comprensione è abbastanza semplice, anche per uno studente delle scuole medie. Basta che si verifichi la condizione dell’allineamento di tre elementi: Terra, Luna, Sole. (Attenzione, però: “i tre” devono trovarsi SULLO STESSO PIANO!). http://www.youtube.com/watch?v=j1Lxt4VcyVw#t=31 E ancora più interessante ci appare esplorare, con l’aiuto dei più moderni telescopi, le lune di Giove, con quei nomi così particolari (che abbiamo scoperto appartenere alle numerose amanti di Zeus!) gli anelli di Saturno (che ogni quattordici anni “scompaiono” dalla nostra vista per effetto di una particolare inclinazione dell’orbita), la fascia degli asteroidi e la densa atmosfera di Venere, che essendo formata prevalentemente di anidride carbonica fa assumere al pianeta una particolare colorazione azzurra. Anche Deimos e Fobos, satelliti di Marte, hanno nomi di origine antica: significano, tradotti dal greco, “Terrore” e “Paura”. Due tipi davvero minacciosi! “Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna? ...” (G. Leopardi, dal “Canto notturno di un pastore errante dell’Asia”) Andando poi a visitare la compagna di viaggio della nostra Terra, abbiamo osservato la Luna, scoprendo il segreto delle sue fasi e il suo stretto legame con il nostro pianeta, che affonda le sue origini al momento della sua stessa nascita. L'aspetto della Luna cambia di giorno in giorno; quando si trova fra la Terra e il Sole essa è invisibile, poiché il Sole la illumina direttamente. Nel moto di traslazione del sistema Terra-Luna (attorno al Sole) è sottesa una legge che accomuna il periodo di rotazione e quello di rivoluzione del satellite, il quale ci mostra solo metà della sua superficie. Ecco dunque perché ci sembra che la luna abbia sempre… “la stessa faccia” (ma c’è anche un “effetto speciale”…). http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/c/c0/Lunar_libration _with_phase2.gif L’aspetto della faccia nascosta della Luna è completamente diverso da quello della faccia visibile. Sulla faccia nascosta sono praticamente assenti i mari, mentre predominano gli altopiani fortemente craterizzati. La Luna è anche l'unico corpo celeste sul quale l'uomo ha posato i propri piedi; i non più giovanissimi ricorderanno sicuramente la missione “Apollo” e il famosissimo Mare della Tranquillità, dove alle ore 4.57 (ora italiana) del 20 luglio 1969 avvenne il primo sbarco sulla Luna. Al termine della spiegazione abbiamo “riaperto gli occhi”, come se fossimo usciti da un sogno, e abbiamo ringraziato l’esperto con un applauso. Si è trattato di una vera lezione multidisciplinare, che ci ha permesso di ripercorrere elementi culturali dei secoli precedenti e rintracciare conoscenze sedimentate nella memoria, ma utili a compendiare il passato agganciandolo alle scienze dell’età moderna, alle teorie e alle leggi che spiegano i fenomeni celesti e la struttura del cosmo, una struttura essenzialmente “matematica”. Alla prossima uscita.... “SOTTO LE STELLE” classe 3 I - scuola media Betteloni a. s. 2013-2014