Vuoi dimagrire? Prima leggi i componenti della spesa energetica Ho seguito diverse lezioni del Dott. Filippo Ongaro, primo medico antiaging certificato in Italia e divulgatore della nutrizione potenziativa, per potervi raccontare uno dei cardini alla base di efficaci processi di dimagrimento: i componenti della spesa energetica dell’organismo. Sapere come il nostro organismo spende le calorie che introduciamo con la nutrizione, ci aiuta ad indirizzare meglio i nostri sforzi per dimagrire o mantenere il peso forma. Componenti della spesa energetica dell’organismo umano. Il 55-60 per cento delle calorie viene consumato dal metabolismo basale, ossia sono le calorie di cui l’organismo ha bisogno in condizioni di riposo per svolgere tutte le attività di base che ci mantengono vivi. Solo il 20-30 per cento delle calorie viene consumato dall’attività fisica ed, infine, il 10-15 per cento serve all’effetto termogenico del cibo. Il metabolismo basale. Il metabolismo basale è condizionato dalla massa muscolare, pertanto la perdita muscolare, derivante da sedentarietà o scarso utilizzo dei muscoli, determina una riduzione del metabolismo basale che ha come diretta conseguenza l’accumulo di peso. Ne deriva che, per perdere peso, è necessario aumentare il metabolismo basale, attraverso l’aumento della massa muscolare, ottenendo così un maggior consumo energetico a riposo. Aumentare la massa muscolare, pertanto, significa ridurre la massa grassa ed ottenere, di conseguenza, dimagrimento e forma fisica. L’attività fisica. Come abbiamo visto, l’attività fisica direttamente non incide tanto sulla spesa energetica dell’organismo. L’attività fisica aerobica, quindi camminare o correre o andare in bicicletta, non ha lo stesso effetto sull’organismo dell’attività con i pesi. L’attività fisica con i pesi è un’attività che aumenta la massa muscolare e, quindi, il metabolismo basale, mentre il footing o il running producono un limitato dispendio energetico e possono addirittura avere effetti deleteri sulla massa muscolare; succede questo durante una corsa: i carburanti di pronto impiego dell’organismo sono i carboidrati, gli zuccheri, così l’organismo consuma quelli per sostenere l’attività aerobica, ma quando non ce ne sono più, non va a prendere i grassi perché sono componenti a troppo lento assorbimento, va a prendere i carboidrati dai muscoli, riducendone così la massa. L’attività aerobica fa bene per il cuore, la respirazione, la pressione, ma ha scarsi effetti sulla riduzione della massa grassa e, se fatta troppo intensamente, risulta dannosa per la forza muscolare, se non viene alternata con attività con i pesi. L’obiettivo deve dunque essere quello di aumentare la cilindrata del carburante. nostro motore per fargli consumare più L’effetto termogenico del cibo è la quantità di calorie spese dall’organismo per trasformare i nutrienti in energia; per esempio, su 100 calorie potenziali, 20 sono consumate a produrle; le proteine animali sono quelle che hanno l’effetto termogenico maggiore. Epigenetica, cosa fa bene al nostro DNA Essere in forma fisica significa governare i processi di invecchiamento, per vivere il tempo che ci è dato con le nostre forze, a pieno fino alla fine. L’epigenetica ci insegna che i geni non determinano la nostra vita, ma sono solo le lettere di un alfabeto le cui parole ed il cui significato sono determinati da elementi esterni, in gran parte sotto il nostro controllo: nutrizione, attività fisica, contesto ambientale e benessere mentale e spirituale. I geni determinano casomai una predisposizione che può però rimanere spenta per tutta la vita. I 4 fondamenti della salute Per approfondimenti su questi ed altri temi legati alla nutrizione e all’epigenetica visita il sito web del Dott. Filippo Ongaro. Le foto che trovi in questa pagina sono slide tratte dal suo seminario dal titolo I 5 falsi miti sulla perdita di peso e sulla forma fisica. Cinzia Malaguti Bibliografia: F. Ongaro, Fino a cent’anni, Milano, Ponte delle Grazie, 2016