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A CHI RIVOLGERSI
PER AVERE INFORMAZIONI
I primi riferimenti sono il Medico di
Famiglia e il Pediatra di Libera Scelta.
Questi specialisti seguono nel tempo i loro
assistiti, conoscono la storia ed eventuali
problemi specifici, possono chiarire dubbi
e dare le indicazioni necessarie.
Per informazioni
sulla campagna
di vaccinazione antinfluenzale
e sulle modalità dell’offerta
ci si può rivolgere al
attivo dal Lunedì al Venerdì
dalle ore 9.00 alle ore 11.00
o consultando il sito dell’ulss 4
www.ulss4.veneto.it
Stab. Tip. FUGA • Arsiero
numero verde
800 544 477
Tutti gli anziani a partire dai 65 anni di età, gli adulti e i bambini con patologie croniche, gli operatori sanitari e gli addetti ai servizi di pubblica utilità sono le persone a cui il Servizio Sanitario Nazionale offre gratuitamente la vaccinazione antinfluenzale, una vaccinazione efficace e sicura.
L’influenza stagionale è una malattia grave?
L’influenza è una malattia provocata da virus influenzali che si trasmette
per via aerea. Può manifestarsi in ogni età; i sintomi principali sono: febbre superiore a 38°C, mal di gola, tosse, raffreddore, dolori muscolari. Le
persone anziane o appartenenti a categorie a rischio possono avere delle
complicanze quali polmoniti e problemi cardiaci, che possono richiedere il
ricovero in ospedale, e in alcuni casi provocare la morte.
Il vaccino antinfluenzale è efficace?
La vaccinazione antinfluenzale è il mezzo disponibile più efficace a disposizione per prevenire la malattia. La protezione si sviluppa due settimane
dopo la vaccinazione e dura per circa 6 mesi. Nelle persone anziane, e in
quelle affette da patologie croniche che pur vaccinati, sviluppano la malattia, il vaccino protegge dalle complicanze e riduce fino all’80% la probabilità di ricovero ospedaliero o di morte.
Per chi è necessaria la vaccinazione?
La vaccinazione antinfluenzale è consigliata ed è offerta gratuitamente alle
seguenti categorie di persone:
- anziani a partire dai 65 anni;
- bambini e adulti affetti da:
- malattie dell’apparato respiratorio, circolatorio, urinario;
- malattie del sangue;
- diabete ed altre malattie del metabolismo;
- persone che soffrono o hanno sofferto di processi oncologici;
- sindromi da malassorbimento intestinale;
- fibrosi cistica;
- malattie congenite e acquisite che causano una diminuzione delle
difese immunitarie;
- patologie per le quali sono programmati importanti interventi chirurgici;
- bambini con malattia reumatica soggetti a prolungata assunzione
di acido acetilsalicilico (aspirina);
- bambini affetti da patologie neurologiche e neuromuscolari;
- donne nel secondo o terzo trimestre di gravidanza;
- personale sanitario di assistenza;
- conviventi stabili di soggetti a rischio;
- soggetti addetti ai servizi pubblici di primario interesse collettivo;
- personale che per motivi occupazionali è a contatto con animali che
potrebbero costituire fonte di infezione da virus influenzali allevatori
(detentori di allevamenti, addetti all’attività di allevamento e al trasporto di animali vivi, macellatori e vaccinatori, veterinari pubblici e
libero professionisti).
Chi non deve vaccinarsi contro l’influenza?
Il vaccino antinfluenzale non deve essere somministrato a:
- lattanti al di sotto dei sei mesi;
- soggetti che abbiano manifestato reazioni di tipo anafilattico ad una precedente vaccinazione o ad uno dei suoi componenti.
In presenza di febbre o malattie gravi la vaccinazione deve essere rimandata.
Altre specifiche situazioni devono essere valutate assieme
al Medico di famiglia o al Pediatra di libera scelta.
La vaccinazione antinfluenzale può dare effetti collaterali?
Gli effetti collaterali della vaccinazione sono rari e di scarsa entità. I più
comuni sono: arrossamento, gonfiore e dolenzia nel punto di iniezione;
malessere generale e febbre leggera e di breve durata. Eccezionalmente si
possono manifestare: reazioni allergiche quali orticaria, asma, che si manifestano in genere subito dopo la vaccinazione; disturbi neurologici minori
come parestesie e nevralgie.
È possibile ammalarsi anche se si è vaccinati?
I virus influenzali cambiano di frequente e il vaccino può non proteggere
completamente dai nuovi tipi di virus dell’influenza che si sviluppano
durante la stagione. Le persone vaccinate, tuttavia, in caso di infezione
hanno sintomi più lievi e sono protette dalle complicanze della malattia. Il
vaccino stagionale non protegge dal nuovo ceppo A/H1N1 che ha caratteristiche diverse e per il quale sarà disponibile un vaccino specifico.
Nel periodo invernale ci sono anche altri virus non influenzali che
provocano febbre e raffreddore. Il vaccino in questi casi non è efficace
perché dà protezione solo contro i virus influenzali.
Cos’è la nuova influenza provocata da virus A (H1N1)?
La nuova influenza A(H1N1) è una infezione virale acuta dell’apparato
respiratorio con sintomi fondamentalmente simili a quelli classici dell’influenza: febbre ad esordio rapido, tosse, mal di gola, malessere generale.
Come per l’influenza classica sono possibili complicazioni gravi, quali la
polmonite. I primi casi della nuova influenza umana da virus A(H1N1) sono
stati legati a contatti ravvicinati tra maiali e uomo; il nuovo virus A(H1N1)
è infatti un virus di derivazione suina. Nell’uomo infezioni da virus influenzali suini sono state riscontrate occasionalmente fin dagli anni '50 e sono
legate ad esposizione e contatti ravvicinati (1-2 metri) con suini, ma il
nuovo virus A(H1N1) si è ora adattato all’uomo ed è diventato trasmissibile da persona a persona. L’influenza non viene trasmessa attraverso il cibo
e si sottolinea come, anche se i primi casi siano stati legati a suini, non vi
sia alcun rischio di infezione attraverso il consumo di carne suina cotta o
prodotti a base di carne suina.
Raccomandazioni per la prevenzione dell’influenza:
- evitare luoghi affollati e manifestazioni di massa;
- lavare regolarmente e frequentemente le mani con acqua e sapone; in
alternativa possono essere usate soluzioni detergenti a base di alcol o
salviettine disinfettanti;
- evitare di portare le mani non pulite a contatto con occhi, naso e bocca;
- coprire la bocca e il naso con un fazzoletto di carta quando si tossisce e
starnutisce e gettare il fazzoletto usato nella spazzatura;
- aerare regolarmente le stanze di soggiorno;
- in caso di febbre superiore a 38°C, tosse, mal di gola, malessere, consultare telefonicamente un medico.
IN ASSOCIAZIONE CON LA VACCINAZIONE ANTINFLUENZALE,
GIÀ DA QUALCHE ANNO VIENE OFFERTA AGLI ANZIANI
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BRONCOPOLMONITI E MENINGITI.
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