1 Economia politica I (prof. G.Garofalo) Prova del 25-02

Economia politica I (prof. G.Garofalo)
Prova del 25-02-08
1. Spiegare cosa sono le dispersioni e le aggiunte al circuito e da cosa dipendono. Su questa base
ricavare con i quattro grafici la curva …
2. La domanda di moneta secondo la teoria quantitativa della moneta e secondo Keynes: spiegare
bene chi domanda moneta, per quali scopi, in funzione di quali grandezze, … Illustrare il
significato dei parametri che legano MD alle rispettive determinanti.
3. La moneta: tipi di moneta, funzioni che svolge, determinazione dell’ammontare in circolazione
attraverso i moltiplicatori.
4.
Ricavare l’espressione della IS a partire dai seguenti dati e rappresentarla graficamente:
X = 100
S = Y – [0,8 (1 – 0,2)Y + 0,8 · 20] G = 300
M = 0,1 Y
I = 200 – 36,8 r
5. Scrivere la formula dell’elasticità della domanda al prezzo, spiegarla e indicare in un grafico i
valori che essa assume lungo una curva di domanda.
6. La curva di indifferenza: spiegare l’andamento, il significato della pendenza punto per punto
lungo la curva (e il valore che assume). Fare riferimento sia alla scelta del consumatore del
paniere di beni, sia della scelta del lavoratore riguardo all’utilizzo del tempo.
7. Scrivere la funzione di produzione di breve periodo e le corrispondenti funzioni di produttività
media e marginale del lavoro: rappresentare il tutto graficamente.
Scrivere la funzione di costo totale di breve periodo e le corrispondenti funzioni di costo medio
e marginale: rappresentare il tutto graficamente.
8. Noti i seguenti dati:
w = 20
Y = L0,7 ⋅ K 0, 4
C = 1.500
v = 60
Determinare K e L in equilibrio.
N.B. Grafici completi, con grandezze sugli assi!!
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Economia politica I (prof. G.Garofalo)
Prova del 24-1-2008
1. Siano noti i seguenti dati:
Y = 3.600
c = 0,8
YPO = 4.000
a. Calcolare la variazione della spesa pubblica che garantirebbe il pieno impiego
b. Calcolare la variazione del prelievo fiscale (grandezza esogena) che assicurerebbe analogo
risultato
2. Confrontare la domanda di moneta dei teorici di Cambridge e quella ipotizzata da Keynes.
3. Definire i seguenti saldi:
- bilancia dei pagamenti
- bilancio pubblico
Chiarire a proposito di quest’ultimo la differenza tra deficit pubblico e debito pubblico.
4. Data la seguente funzione di domanda inversa:
p = 10 - 5 x
rappresentarla graficamente e calcolare i valori dell’elasticità al prezzo in corrispondenza di
x = 0,5 e x = 1,8.
5. La scelta tra tempo di lavoro e tempo libero: impostazione del problema, determinanti, grafico.
6. Ricavo medio e marginale per un’impresa concorrenziale.
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Economia politica I (prof. G.Garofalo)
Prova del 19-10-2007
1. La funzione del risparmio e quella dell’investimento secondo gli autori neoclassici e quelli
keynesiani. Definire le due funzioni e costruire i grafici corrispondenti.
2. Noti i seguenti dati:
C = 20 + 0,8 Y
I = 10 – 80 r
X = 10
M = 0,2 Y
MD = 2 Y – 200 r
MS = 100
P=2
- ricavare le espressioni della IS e della LM
- costruire il grafico delle due curve
3. Con riferimento all’esercizio precedente, cosa accade se P diventa un’incognita da determinare,
dunque un’endogena? Quale curva possiamo ricavare? Mostrare graficamente la procedura
grafica di derivazione?
4. La funzione di produzione di un'impresa può presentarsi in una delle seguenti forme:
a.
X = L0,5
b.
X = L0,5 K 0, 6
- Come si spiega la differenza tra a e b?
- Come si rappresentano graficamente le due funzioni?
- Qual è il significato degli esponenti sopra le variabili L e K?
- Quali conseguenze derivano per quanto riguarda le funzioni dei costi?
5. Spiegare il significato e l’andamento della curva di trasformazione tra prodotti (frontiera delle
possibilità produttive).
6. A cosa corrispondono le curve individuali di:
- offerta di un prodotto [Suggerimento: far riferimento all’analisi del “quanto produrre” e
dell’equilibrio dell’impresa nel breve periodo]
- domanda di lavoro [Suggerimento: far riferimento all’analisi del mercato del lavoro]
In alternativa/aggiunta
7. Spiegare il significato e l’andamento della curva di Engel e introdurre il concetto di elasticità
appropriato in tale ambito. Quale riflesso sulla curva di domanda si ha considerando un
movimento lungo la curva di Engel?
Attenzione! Nei grafici riportare le grandezze sugli assi e spiegare il significato delle curve
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ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo)
Prova del 21-9-2007
1. Definire le seguenti grandezze:
a. spesa totale [sistema economico completo]
b. reddito disponibile
c. dispersioni
d. offerta di moneta
e. saldo del bilancio pubblico
2. Dopo aver definito cos’è il tasso di cambio, nominale e reale, indicare quali sono gli effetti di un
“euro forte” su esportazioni ed importazioni.
3. Dopo aver disegnato, in sequenza, reddito-spesa, IS-LM e AD-AS, mostrare, caso per caso, le
conseguenze di un aumento di:
a. spesa pubblica [quale processo si mette in moto?]
b. offerta di moneta [quale processo si mette in moto?]
c. costi di produzione, a seguito di variazione del tasso di cambio
4. Definire l’elasticità della domanda al prezzo e mostrare il suo andamento nel grafico.
5. Definire il saggio marginale di sostituzione nel consumo e nella produzione e mostrare il loro
andamento nel grafico.
6. Definire e tracciare le seguenti curve:
Costo totale
fisso
Costo medio
variabile
complessivo
Costo marginale
Utilizzare, eventualmente, i seguenti dati a disposizione:
1bis.
C = 400
G = 390
M = 90
T = 300
Q = 100
BM = 1000
I = 150
X = 80
α = 0,15
6bis.
β = 0,1
CT = 100 + x3 – 5 x2 + 8 x
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ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo)
Prova del 9-7-2007
1. Noti i seguenti dati:
C = 10 + 0,8 Y
MD = 2 Y – 200 r
P=3
I = 50 – 100 r
MS = 360
- ricavare le espressioni della IS e della LM
- costruire il grafico delle due curve
2. Cos’è il moltiplicatore della spesa? Dopo averlo definito ipotizzando un modello completo con quattro
operatori, chiarire come può variare a seconda che:
a. la tassazione sia supposta esogena o endogena
b. il tasso d’interesse sia supposto esogeno o endogeno.
3. Il mercato del lavoro può essere rappresentato nell’ambito della legge degli sbocchi o nell’ambito della
definizione dello schema AD-AS in un contesto keynesiano. Chiarire le differenze.
4. Noti i seguenti dati:
Q.tà
Prezzo Q.tà di Salario
Ammortamen- Valore materie
prodotta unitario lavoro
unitario
ti
prime
10
15 €
1
10 €
100 €
50 €
20
15 €
2
10 €
100 €
60 €
28
15 €
3
10 €
100 €
70 €
37
15 €
4
10 €
100 €
80 €
46
15 €
5
10 €
100 €
90 €
calcolare riga per riga le seguenti grandezze:
Produttività Produttività Ricavo Costo Costo Costo Costo Profitto
media del
marginale
totale fisso varia- medio margilavoro
del lavoro
bile
nale
[Riportare i valori numerici direttamente nello schema sottostante, mentre nel foglio a quadretti
si definiranno le diverse grandezze e si indicherà qual è la forma di mercato, del bene e del
lavoro, ipotizzata].
In alternativa a 4 Æ 4bis. Scrivere le funzioni e disegnare i grafici delle otto grandezze riportate nello
schema precedente.
5. Dopo aver tracciato una curva di domanda, chiarire in quali casi si ha:
- un movimento verso il basso lungo la curva
- una traslazione parallela della curva verso destra
- una rotazione della curva, che si appiattisce
6. Frontiera delle possibilità produttive: spiegare l’andamento della curva e il significato della sua pendenza
collegando bene il discorso sui rendimenti a quello sui costi.
N.B.: Nel grafici vanno sempre riportate le grandezze sugli assi
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ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo)
Prova del 22-6-2007
1. Qual è la differenza tra i seguenti saldi:
a. bilancia delle partite correnti
b. bilancio pubblico
c. bilancia dei pagamenti
Come viene coperto un saldo negativo di ciascuno?
2. Cos’è la curva AD e come si costruisce? Quand’è che la curva trasla verso sinistra?
3. Siano noti i seguenti dati
MD = 10 Y – 150 r
MS = 2.000
P=2
Dopo aver definito l’espressione della …. ed averla rappresentata graficamente, chiarire che
situazione si verifica sul mercato della moneta e dei titoli in corrispondenza dei seguenti
valori: Y = 110 e r = 0,5 e quali processi tende a mettere in moto.
4. Siano noti i seguenti dati:
L
K
Q.tà output
10
60
300
15
90
400
22,5
135
533
Che ne possiamo dedurre? Come si può rappresentare graficamente questa situazione? Che
riflessi essa avrà sui costi di produzione (chiarire se di breve o di lungo periodo)?
5. Dopo aver ottenuto la curva di Engel a partire dall’equilibrio del consumatore, chiarire il suo
andamento a seconda della natura dei beni, introducendo anche l’appropriato indicatore di
elasticità.
6. Ricavare la curva di domanda di lavoro chiarendo bene la funzione obiettivo e il vincolo del
soggetto e mostrando con cosa sia correlato il prezzo del fattore lavoro.
N.B. Nei grafici riportare le grandezze sugli assi, indicare il significato di ogni curva !
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ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo)
Prova del 8-6-2007
1. Cos’è il Pil e come viene calcolato? [Presentare i diversi metodi, senza ricorrere ad esempi
numerici]
2. Qual è la differenza tra riserve libere, obbligatorie e ufficiali? Quali grandezze concorrono a
determinare? Chi li può manovrare e con quali conseguenze?
3. A partire dai seguenti dati costruire il grafico reddito-spesa [specificando intercetta e pendenza]
C = 50 + 0,8 YD
I = 310 – 200 r
Q = 100
M = 0,2 Y
G = 200
T = 0,3 Y
X = 180
r = 0,06
e determinare il reddito di equilibrio.
Ipotizzando che r divenga 0,07 quale curva possiamo costruire [sempre specificando intercetta
e pendenza]?
4. Nella tabella è evidenziato come muta la domanda di due beni al variare dei rispettivi prezzi:
Bene A
Bene B
tempo 0
tempo 1
tempo 0
tempo 1
p0 = 10
p1 = 11
p0 = 5
p1 = 5,5
x0 = 200
x1 = 180
x0 = 100
x1 = 80
Quale dei due beni presenta una domanda più elastica? Qual è il significato del termine
“elasticità”?
5. La frontiera delle possibilità produttive: spiegare con molta cura l’andamento della curva e il
significato della pendenza. Indicare in quali casi si ha una traslazione di detta curva.
6. Disegnare:
a) una funzione di produzione di breve periodo con rendimenti solo decrescenti
b) le relative curve di prodotto medio e marginale
c) le relative curve di costo (totale, medio e marginale), spiegando il legame con i due punti
precedenti, a) e b)
In alternativa a 4, 5, 6 oppure in aggiunta:
7. Disegnare le curve dei ricavi e dei costi a seconda che la grandezza da definire sia per l’impresa:
a. la quantità di output
b. la quantità di lavoro
N.B. Nei grafici riportare le grandezze sugli assi, indicare il significato di ogni curva !
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ECONOMIA POLITICA I (prof. G.Garofalo)
Prova del 13-4-2007
1. Presentare la versione neoclassica e quella keynesiana della
- funzione del risparmio
- funzione di domanda di moneta
Costruire, ove possibile, i grafici e chiarire con quali grandezze le suddette funzioni vanno
confrontate per determinare l’equilibrio.
2. Quali sono le aggiunte e quali le dispersioni in un sistema economico? Da cosa dipendono le une
e le altre? Quale curva si può costruire (procedere alla rappresentazione con i quattro grafici
combinati)?
3. Noti i seguenti dati:
C = 150
I = 180
Q = 120
T = 200
X = 90
KE = 300
G = 300
M = 100
KU = 310
determinare:
- la spesa totale
- il reddito di equilibrio
- il reddito disponibile
- il saldo del bilancio pubblico
- il saldo della bilancia dei pagamenti.
Chiarire come può essere finanziato il saldo del bilancio pubblico e gli effetti del saldo della
bilancia dei pagamenti sulla base monetaria.
4. In un’economia si possono produrre le seguenti combinazioni di beni:
Bene 1
Bene 2
0
100
10
95
20
85
30
70
40
50
50
0
a. Quale curva si può costruire su questa base?
b. Qual è il valore del SM… e da cosa è determinato il suo valore?
c. Cosa indica la seguente combinazione di beni: x1 = 20 e x2 = 80?
d. Quali grandezze sono supposte, implicitamente, date e costanti?
e. Qual è il mix ottimale dei due prodotti allorché p1 = 20 e p2 = 10?
5. Scrivere l’espressione dell’elasticità della domanda al prezzo e chiarire i valori che può assumere.
6. Disegnare le curve dei ricavi e dei costi di breve periodo: in entrambi i casi le funzioni da
rappresentare sono quelle totale, media e marginale.
N.B. Riportare sempre le grandezze sugli assi nei grafici!
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Economia politica I (prof. G.Garofalo)
Prova del 26-2-2007
1. Note le seguenti grandezze:
MD = 1,5 Y
MD = 10 – 5 r
MS = 150
P=2
Determinare l’espressione della …. e costruire il grafico relativo.
[In alternativa o in aggiunta: procedere alla rappresentazione grafica (4 grafici combinati)
specificando intercette e pendenze delle diverse curve]
2. Illustrare gli effetti di un aumento di base monetaria nel sistema economico, anche con
l’ausilio degli schemi IS-LM e AD-AS. Chiarire in quali casi le conseguenze sul reddito sono
maggiori.
3. Spiegare il significato e le differenze tra riserva libera, riserva obbligatoria e riserve
ufficiali.
4. Come si ottiene la curva di domanda individuale di un bene?
5. Date le funzioni Y = 2 ⋅ L0, 4 ⋅ K 0, 6 e
U = x 0, 4 ⋅ y 0, 6
- spiegare a cosa si riferiscono e il significato dei parametri
- rappresentarle graficamente
- spiegare il significato della pendenza delle curve e il valore che esse assumono
- indicare quali altre grandezze occorre conoscere per determinare il valore delle
incognite nell’uno e nell’altro caso
6. Spiegare l’andamento della curva di costo medio di lungo periodo. Come si presenterebbe
nel caso estremo di rendimenti di scala costanti?
N.B. Nei grafici riportare le grandezze sugli assi
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Economia politica I (prof. G.Garofalo)
Prova del 16-2-2007
1. Note le seguenti grandezze:
C = 100 + 0,8 YD
T = 80
Q = 50
M = 0,2 Y
I = 250
G = 90
X = 60
BM = 1000
Determinare il reddito di equilibrio e costruire il grafico corrispondente.
Mostrare nel grafico cosa accade se si verifica: ΔBM = +40 [Suggerimento: tener presente, a tal
proposito, anche uno schema IS-LM]
2. Il mercato del lavoro viene descritto in modo diverso dagli autori neoclassici e da Keynes. Ne
conseguono differenze per quanto riguarda la curva AS: illustrare tali differenze.
3. Mostrare nel grafico reddito-spesa e in quello IS-LM le conseguenze di politiche fiscali
restrittive, distinguendo a seconda dello strumento usato.
4. Disegnare le curve di produttività media e marginale del lavoro, nonché di costo medio e
marginale, mostrando il legame tra di loro.
5. Data la condizione di equilibrio sul mercato, indicare (caso per caso):
a. se si evidenzia un surplus del consumatore e a cosa è dovuto
Cosa accade se:
b. aumenta il numero delle imprese presenti sul mercato
c. si verifica un miglioramento tecnologico con conseguente riduzione della struttura dei
costi
d. i consumatori si spostano su beni sostituti
e. aumenta il consumo di un bene complementare
f. aumenta il consumo di un bene indipendente
6. Data la funzione di domanda inversa p = 100 – 10 x
determinare il valore dell’elasticità della domanda al prezzo in corrispondenza di x = 4:
a. con il metodo grafico
b. tramite le derivate
N.B. Nei grafici indicare le grandezze sugli assi, accanto ad ogni curva cosa rappresenta, la sua
pendenza ed il valore delle intercette orizzontale e verticale.
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Economia politica I (prof. G.Garofalo)
Prova di MICRO del 5-2-2007
1. Siano noti i seguenti dati:
p = 12
CT = 2 + 4 x + 3x 2
---› Determinare:
a. la funzione dei costi medi
b. la funzione dei costi marginali
---› Calcolare:
c. i ricavi medi
d. i ricavi marginali
e. la quantità prodotta in equilibrio
f. i profitti corrispondenti
---› Indicare il valore dell’elasticità della domanda al prezzo [fornirne l’espressione] per
l’impresa in questione.
---› Chiarire, anche attraverso il grafico, se tale equilibrio tende a permanere nel lungo
periodo o quali processi si mettono in moto per variarlo.
2. Chiarire le caratteristiche della frontiera delle possibilità produttive fornendo:
a. l’espressione della funzione
b. la sua rappresentazione grafica, spiegando nel dettaglio l’andamento
c. il significato della pendenza e il suo andamento muovendosi verso destra lungo la curva
---› Indicare:
d. cosa può determinare uno spostamento della curva verso sinistra
e. come si caratterizzano rispetto ad essa un’impresa +/- efficiente
3. Con riferimento alla rappresentazione delle preferenze di un consumatore [fornire funzione e
grafico], chiarire:
a. cosa indica la sua disponibilità a variare il paniere di beni, a parità di soddisfazione, e da
cosa è influenzata
b. se tale disponibilità è costante o meno qualora si abbia a che fare con una Cobb-Douglas
c. se la disponibilità è in relazione con la natura dei beni
d. cosa accade se il soggetto non è interessato per nulla ad un bene
e. cosa accade se un bene procura al soggetto disutilità
f. quali limitazioni il soggetto incontra nella massimizzazione delle preferenze
---› Mostrare graficamente la derivazione della curva di domanda per il soggetto in
questione.
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Risposte
CF CV
+
x
x
ΔCV
1.b. C ' =
Δx
R
1.c. RMe = T = p
x
ΔRT
1.d. R ' =
=p
Δx
1.a. CMe =
1.e.
Equilibrio
→
→
CMe =
2
+ 4 + 3x
x
C'= 4 + 6x
→
Rme = 12
→
R ' = 12 [l’impresa è concorrenziale]
→
R' = C '
→
12 = 4 + 6 x
→
x=
8
= 1, 3
6
Π = RT − CT
→
Π = 15, 9 − (2 + 5, 3 + 5, 3) = 3, 3
Δx Δp
Δx p
1.g.
ε =− :
Nel caso specifico (coincidendo, in concorrenza perfetta, la
=−
⋅
x p
Δp x
curva di domanda per l’impresa con la curva di RMe = R’ = p) Æ ε = ∞
1.h. L’esistenza nel breve periodo di profitti attira nel mercato altre imprese con conseguente
traslazione verso destra della curva di offerta. Il conseguente ribasso del prezzo riduce
progressivamente l’entità dei profitti fino ad arrivare alla seguente condizione di
equilibrio di lungo periodo: p = CMe con conseguente annullamento dei profitti (o meglio
degli “extra-profitti”, dato che il “profitto normale” è compreso all’interno dei costi
perché corrisponde al costo opportunità dell’utilizzo del capitale nella produzione).
Poiché tale equilibrio si verifica nel minimo dei costi medi, l’impresa beneficia di tutte
le economie di scala, non deve sostenere diseconomie di scala e sfrutta l’impianto
produttivo (individuato dalla curva di costo medio di breve periodo) in modo ottimale.
Il grafico dell’equilibrio di lungo periodo è il seguente:
1.f.
p
p,
CMe
Mercato
x
x
######
2.a. T = T ( x1 , x2 , L , K , A )
→
x1 = a − bx2
2.b. La curva è decrescente e concava verso l’origine degli assi in ipotesi di rendimenti
decrescenti dei fattori e conseguenti costi marginali crescenti (il termine costo è inteso
come costo opportunità).
x2
x1
2.c. La pendenza indica il SMT, ossia a quante unità del bene 2 l’impresa deve rinunciare per
produrre un’unità in più del bene 1, date le risorse produttive e lo stato delle conoscenze
Δx2 Cma ( x1 )
tecnologiche. Il suo valore è dato da:
=
Δx1 Cma ( x2 )
12
Scendendo lungo la curva, tale valore tende via via ad aumentare.
2.d. La curva si sposta verso sinistra se diminuisce la disponibilità dei fattori produttivi e/o si
ha un regresso tecnologico.
2.e. Un’impresa efficiente è sulla frontiera, che individua soluzioni tutte Pareto ottimali nella
produzione e cerca di ottenere uno spostamento della stessa verso destra. Un’impresa
inefficiente produce una combinazione di prodotti che si situa al di sotto della curva.
######
Le preferenze di un consumatore sono descritte da una funzione di utilità, la cui
rappresentazione grafica è data da una curva (meglio, una mappa) di indifferenza.
3.a. La pendenza di una curva di indifferenza indica il SMS, ossia a quante unità del bene 2 il
soggetto è disposto a rinunciare per ottenere un’unità in più del bene 1, a parità di
Δx2 Uma( x1 )
soddisfazione. Il suo valore è dato da:
=
Δx1 Uma( x2 )
3.
3.b. Se la funzione di utilità è di tipo Cobb-Douglas, ossia U = x1a ⋅ x2b il SMS è decrescente
muovendosi verso il basso lungo la curva. Più in particolare assume via via tutti i valori,
da ∞ a 0, ad indicare una sostituibilità via via decrescente (dunque parziale).
3.c. Se i beni sono perfetti sostituti (per cui le curve di indifferenza sono linee decrescenti con
intercette sui due assi), il SMS assume un valore costante, in genere 1, ad indicare la
disponibilità a sostituire 1 unità di un bene con 1 unità di un altro perché perfettamente
identici.
Se i beni sono complementari (le curve di indifferenza sono ad angolo retto, ovvero a
forma di L), il SMS assume, indifferentemente, valore ∞ e 0, ossia perde di significato
dato che i beni sono utilizzati, appunto, in modo congiunto e in un preciso rapporto.
3.d. Se il soggetto non è interessato ad un bene, le curve di indifferenza si presentano come
linee verticali se egli apprezza solo il bene 1 (SMS = ∞) o, al contrario, orizzontali se
egli apprezza solo il bene 2 (SMS = 0).
3.e. Se un bene procura disutilità (è, dunque, un “male”), le curve di indifferenza sono
crescenti perché il consumatore è disposto ad acquisire dosi maggiori del male solo se
aumenta la disponibilità del bene. In genere le curve sono convesse perché la disutilità
marginale che il male procura è via via crescente e va compensata, quindi, con aumenti
più che proporzionali del bene (il SMS è, dunque, via via crescente). E’ il caso
dell’offerta di lavoro, la cui disutilità è compensata dalla disponibilità di beni da parte
dello stesso lavoratore-consumatore, o del rischio di portafoglio che viene compensato
da un rendimento atteso dall’investitore.
3.f. Le limitazioni riguardano il vincolo di bilancio, che pone l’eguaglianza tra la spesa e il
reddito del consumatore (in assenza di risparmio/indebitamento).
3.g. La curva di domanda del consumatore per il bene 1 è definita a partire dall’equilibrio
(stessa pendenza della curva di indifferenza e della linea di vincolo; quindi SMS = SMT,
Uma( x1 ) p1
ossia
=
), considerando variazioni del prezzo del bene stesso.
Uma( x2 ) p2
x2
I/p2
p1
I/p1
x1
x1
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Economia politica I (prof. G.Garofalo)
Prova di MACRO del 5-2-2007
1. Siano noti i seguenti dati:
Consumi (C) = 20 + 0,8 YD
Investimenti (I) = 60
Spesa pubblica (G) = 80
Import (M) = 0,24 Y
Prelievo fiscale (T) = 0,2 Y Export (X) = 72
Trasferimenti (Q) = 10
determinare il valore del saldo del bilancio pubblico in corrispondenza del reddito di equilibrio.
2. Dopo aver definito le dispersioni e le aggiunte rispetto al circuito economico, costruire con i
quattro grafici combinati la curva …..
3. Definire i moventi alla detenzione di scorte liquide, mostrando le differenze che a tal proposito si
manifestano tra l’approccio neoclassico e quello di Keynes.
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Economia politica I (prof. G.Garofalo)
Prova di Macro del 20-12-2006
Nei grafici riportare le grandezze sugli assi, indicare il nome delle curve ed
evidenziare con frecce gli spostamenti. Cercare di essere il più precisi possibile,
riportando i valori delle intercette
1. Il tasso di cambio passa
da 1 € = 1,25 $
a 1 € = 1,35 $
Chiarire:
a. che tipo di quotazione si è usato Certo per incerto… 1 punto
b. il modo alternativo di esprimere il tasso di cambio, specificando il suo valore numerico
Adottando il metodo “incerto per certo” si ha una riduzione del tasso di cambio: da
1$ = 1
€ = 0,8€ a 1$ = 1
€ = 0,74€ 1 punto
1,25
1,35
c. se l’euro vale di più o di meno e come si definisce tale maggior/minor valore
L’euro si è apprezzato: corrispondentemente il dollaro si è deprezzato… 1 punto
d. le cause della variazione del tasso di cambio
Si è avuta un eccesso di domanda di euro e/o un eccesso di offerta di dollari, imputabile ad
un surplus della bilancia dei pagamenti dell’area euro… 1 punto
e. le conseguenze di tale variazione sui flussi commerciali
Le merci europee diventano meno competitive sui mercati internazionali, mentre quelle
americane acquisiscono maggiore competitività dalla variazione del cambio ipotizzata
1 punto
f. cosa avrebbe comportato la variazione ipotizzata se i cambi fossero stati fissi e fosse scattato
l’obbligo di intervento
La banca centrale europea sarebbe dovuta intervenire sul mercato valutario con acquisto di
dollari (aumento delle riserve ufficiali) e vendita di euro ….1 punto
2. Data la funzione: x = 100 − 10 p , farne l’inversa e costruire il grafico specificando i valori delle
due intercette.
p
1 punto
La funzione di domanda inversa è: p = 10 − 0,1x
10
dove p esprime il prezzo di domanda, ossia il prezzo che i consumatori per acquistare una data quantità del bene… 1 punto
……………………………………………………………………………………………………
100 x
Chiarire cosa accade se:
a. invece di 100, si ha 50
La linea di domanda trasla parallelamente verso l’origine degli assi (si dimezza il valore di
entrambe le intercette)… 1 punto
………………………………………………………………………………………………
b. invece di 10, si ha 2 (indicando cosa rappresenta detto parametro) …
Il parametro esprime la reattività (elasticità) della domanda al prezzo. Se si riduce, si ha una
rotazione della linea di domanda con spostamento dell’intercetta verticale verso l’alto e
aumento della pendenza… 1 punto
…………………………………………………………………………………………………
………………………………………………………………………………………………
15
3. La propensione marginale al consumo è in formula ΔC
1 punto …da un punto di vista
ΔY
grafico è data da la pendenza che la tangente forma con l’asse delle ascisse…1 punto
Il valore che può assumere è compreso tra …0 e 1 .. 1 punto
Una sua riduzione produce il seguente effetto sulla curva rappresentativa
E
1 punto
e sulla funzione della spesa totale
C
1 punto
Y
Y
4. Chi crea base monetaria e in quali occasioni?
La banca centrale crea base monetaria quando finanzia: il Tesoro (il canale Tesoro è però
interdetto negli ultimi anni), le aziende di credito, il settore estero (convertendo valuta estera in
moneta nazionale) .. 1 punto
Chi la detiene?
La base monetaria è detenuta dalle aziende di credito (riserva) e dal pubblico (contante).. 1
punto
5. Indicare le detrazioni dal circuito economico e da cosa dipendono
Le detrazioni sono date da risparmio (S), prelievo fiscale (T) e importazioni (M). Tutte e tre le
grandezze dipendono direttamente dal reddito in base a tre parametri: propensione al risparmio,
aliquota fiscale e propensione all’importazione…. 1 punto
16
6. Tracciare uno sotto l’altro i tre grafici reddito-spesa, IS-LM e AD-AS.
Mostrare le conseguenze [evidenziando con frecce] di un aumento de:
a. l’offerta di moneta
E
A
…. 2 punti
Y
r
IS
LM
Y
P
AD
AS
b. la propensione all’import
E
Y
c(1-t)-m
Y
…. 2 punti
r
IS
LM
Y
E
P
E
AD
AS
Y
c. il reddito potenziale
r
LM
Y
IS
…. 2 punti
YPO Y
P
AS
AD
YPO Y
7. Le seguenti espressioni definiscono le due componenti della domanda di moneta, oltre a MS e P:
MD = 3 Y
MD = 10 – 500 r
MS = 1.000
P = 2,5
Calcolare le due espressioni della LM. Procedere alla costruzione dei quattro grafici relativi.
[Suggerimento: se si ha difficoltà rispetto al valore 10 che compare nella II equazione, lo si
cancelli. In realtà, però, aiuta per tracciare il grafico]
MD (Y)
M*/P
MD (Y)
400 − 10 = 3Y − 500r ⎯
⎯→ Y = 130 + 166, 6 r
r = −0,78 + 0,006Y
Y
2 punti
M*/P MD (r)
r
r
2 punti
130
Y
MD (r)
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8. Su quale grandezza si riflette l’aumento del reddito e in che senso opera ( ↑ o ↓ )?
Offerta di
Domanda di
Deficit pubblico Prezzo dei titoli
Immissioni
moneta
moneta
Spesa di
Spesa di
Esportazioni
Importazioni
Risparmio
consumo
investimento
5 punti
9. Noti i seguenti dati
C = 300
G = 140
BM = 1.000
X = 150
I = 200
T = 100
Q = 90
α = 0,2
β = 0,15
M = 160
definire le seguenti grandezze:
a. la spesa totale
……………………………………………………………………………………………
E = C + I + G + X – M Æ E = 300 + 200 + 140 + 150 – 160 = 630 1 punto
b. l’offerta di moneta
……………………………………………………………………………………………
1+ β
1,15
MS =
BM
−−>
MS =
1.000 = 3.285,7
1 punto
0,35
α +β
c. il reddito di equilibrio
……………………………………………………………………………………………
Y = E = 630 1 punto
d. la domanda di moneta in equilibrio
……………………………………………………………………………………………
MD = MS = 3.285,7 / P [P è una grandezza incognita] 1 punto
e. il saldo del bilancio pubblico
……………………………………………………………………………………………
BP = T – G – Q = 100 – 140 – 90 = – 130 1 punto
f. il saldo della bilancia delle partite correnti
……………………………………………………………………………………………
BPC = X – M = 150 – 160 = – 10 1 punto
10. Supponiamo che lo stock di capitale iniziale sia K 0 = 1.000 e che la spesa d’investimento sia
I = 50 . A quanto ammonta il capitale finale?
K1 = K0 + I = 1.000 + 50 = 1.050 1 punto
Cosa differenzia I da K?
…………………………………………………………………………………………………
I è una grandezza flusso (indica la variazione della spesa in un intervallo di tempo), mentre
K è una grandezza stock (indica la consistenza in un istante) 1 punto
11. Chiarire cosa indichiamo per:
- investimenti reali………………………………………………………………………………..
La spesa per l’acquisto di beni di produzione (beni capitali, beni di investimento) 1 punto
- investimenti finanziari………………………………………………………………………….
La spesa per l’acquisto di titoli (attività finanziarie, strumenti finanziari) 1 punto
Indicare quale dei due concorre alla determinazione del reddito
Gli investimenti reali 1 punto
12. Chiarire la differenza tra:
- bene finale………………………………………………………………………………………
E’ un bene che nel periodo considerato non rientra nel processo di produzione: esempi sono i
beni di consumo, di investimento, i beni pubblici, i beni esportati 1 punto
- bene intermedio…………………………………………………………………………………
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E’ un bene che, prodotto da un’impresa, nel periodo considerato rientra nel processo di
produzione di un altro bene 1 punto
13. Fornire una sintetica definizione dei seguenti concetti:
Efficienza marginale E’ il tasso di profitto atteso da un progetto d’investimento.
Alternativamente lo si può definire come il tasso di sconto
del capitale
incognito che, applicato al flusso di profitti attesi, eguaglia il loro
valore al costo per l’acquisto dei beni di produzione 1 punto
Sono le scorte liquide che il pubblico (imprese e famiglie)
Domanda di moneta
tengono sotto forma di contante o depositi a vista in c/c per
effettuare acquisti o come mezzo per detenere ricchezza 1
punto
Indica come varia il reddito al variare della spesa autonoma, cioè
Moltiplicatore della
spesa
ΔY
. Rispetto al variare della spesa autonoma, il reddito varia in
[non la formula]
ΔA
maniera più che proporzionale perché ΔY produce ΔC 1 punto
14. Completare la seguente frase: L’offerta di lavoro è da parte di lavoratori 1 punto, mentre la
domanda di lavoro è da parte di imprese 1 punto. Riguardo a ciò che determina l’una e l’altra
gli autori neoclassici e quelli keynesiani si differenziano perché per i
neoclassici…………………….. entrambe dipendono dal salario reale 1 punto …
A loro giudizio il salario corrisponde: nel caso del lavoratore a,
la disutitilità marginale del lavoro (il costo opportunità del tempo libero) 1 punto
nel caso dell’impresa, a
la produttività marginale del lavoro 1 punto
Per Keynes invece
……………………………………………………………………………………………………
l’offerta di lavoro dipende dal salario nominale 1 punto.
Al fondo vi sono ipotesi diverse circa l’illusione monetaria di cui soffrirebbero i lavoratori 1
punto a giudizio di …Keynes 1 punto.
15. Dopo aver tracciato la curva dell’investimento, indicare cosa accade se:
r
- aumenta la reattività degli investimenti al tasso d’interesse
………………………………………………………………………
…La curva diventa più piatta 1 punto
1 punto
- diminuisce il valore di un’esogena (specificando di quale può
trattarsi)
……………………………………………………………………… r
… La curva trasla parallelamente verso l’origine degli assi. La
riduzione ipotizzata può riguardare una riduzione del valore
dell’efficienza marginale del capitale 1 punto
1 punto
I
I
61 punti
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