L`Italia fascista pdf

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L’Italia fascista
Il consolidamento del regime e
la conquista del consenso di
massa
Alberto Aquarone, Sabino Cassese
Il fascismo non fu uno stato totalitario.
Conservò parte delle istituzioni liberali,
mantenendo la monarchia, il Senato, lo
Statuto albertino e venendo a patti con la
Chiesa cattolica, riattivando vari lasciti della
Destra storica
Parte della “Costituzione economica” fascista
sopravvisse
nell’età
repubblicana
(che mantenne le strutture della amministrazione parallela
– dall’Iri all’Imi – e conservò almeno due terzi delle vecchie
norme amministrative fasciste)
gli anni Venti
il regime autoritario è già una realtà
consolidata nelle strutture giuridiche
(partito unico, milizia, sindacati di regime, ecc.)
La tensione «totalitaria» del regime è
ben
riconoscibile nelle manifestazioni
esteriori
(adunate in uniforme, campagne propagandistiche,
amplificazione della parola e dell’immagine del capo,
ecc.)
lo Stato che conserva l’impalcatura
esterna di Stato monarchico
1
NB: l’apparato dello Stato per volere di Mussolini
preponderante sulla macchina del partito
- Gran Consiglio del fascismo
- Mussolini (capo del governo e duce del fascismo)
2
Il partito con le sue numerose
ramificazioni
lo svuotamento dall’interno
dello Statuto Albertino
la produzione normativa 1925-1926
1. colpire il lavoro
organizzato
• Patto di Palazzo Vidoni
(2 ottobre 1925)
gli industriali riconobbero i
sindacati fascisti come unici
rappresentanti dei lavoratori
• Divieto di sciopero (legge 3
aprile 1926)
solo i sindacati riconosciuti
possono stipulare contratti
collettivi
2. Cambiare le leggi, le
leggi «fascistissime»
•
-
Legge 24 dicembre 1925: tutti i poteri al capo del governo
Responsabile solo di fronte al Re
Potere di nomina e di revoca dei ministri
•
Legge 31 dicembre 1925: delega al governo per modificare le leggi di
-
Testo unico di pubblica sicurezza (6 maggio 1926, torna il confino di
polizia);
Tribunale speciale (ripristina la pena di morte);
leggi sulla stampa (il direttore deve essere riconosciuto dal prefetto)
•
Legge 31 gennaio 1926: sulla facoltà del potere esecutivo di emanare
-
Il governo può fare leggi
Il governo può rifiutare l’ordine del giorno di discussione proposto dal parlamento
•
Ottobre 1925-Febbraio 1926: Riorganizzazione in senso autoritario delle
pubblica sicurezza
norme giuridiche
amministrazioni locali
Abolita la figura del sindaco, sostituzione con la figura del Podestà
3.
Inasprire il controllo
poliziesco
Istituita la polizia politica
(Ovra, 1927)
Nasce il Tribunale speciale
per i crimini contro il fascismo
Istituito il confino di polizia
Esclusione sociale e
lavorativa per chi non si
adegua
4. Alimentare il
consenso
 Dilatazione e burocratizzazione del
Pnf (dalla fine dei ’20)
 Aumento della discrezionalità
politica nell’assegnare posti di lavoro
 Appartenenza al PNF per accedere
ai concorsi pubblici (dal 1931 anche
obbligo di giuramento)
 Costruzione di un imponente
sistema di organizzazioni collaterali
Le organizzazioni collaterali
 Opera Nazionale
Dopolavoro (OND)
 Opera nazionale maternità
 Comitato olimpico
Nazionale (CONI)
 Organizzazioni giovanili
del partito
 si occupa del tempo
libero di milioni di
lavoratori
 Crea un primo
sistema assistenziale
 Incoraggia, controlla
le attività sportive
 Impegna i giovani di
tutte le età e li
irreggimenta
i maschi
 Figli della Lupa (fino 8 anni)
 Balilla (8-16)
casacca nera, pantaloni corti grigio-verde, fez
alla bersagliera, foulard nero, fucile di latta con
tappo a sughero
 Avanguardisti (14-18)
pantaloni grigio-verde alla zuava con fasce,
giacca di panno verde, camicia nera, medaglione
Dux, cappello alpino; a 18 anni diventano
mitraglieri
 Giovani fascisti (dai 19)
le femmine
 Figlie della Lupa
(fino a 8 anni)
 Piccole italiane
(8-14)
 Giovani italiane
(15-21)
 Giovani fasciste
(dai 22 anni)
L’ideale maschile
fascista
Sportivo e atletico
attività sportiva nelle scuole, attraverso l'opera
propagandistica, la creazione di strutture
apposite e cospicui finanziamenti pubblici)
Semplice e austero
compostezza rispetto alla frivolezza e al
disordine, l’aspetto fisico del perfetto fascista
non deve essere trasandato e il volto deve
essere sbarbato
Tradizionalista
amante delle abitudini italiche dell’uomo
Il modello femminile
fascista
Il ruolo sociale femminile è
quello della madre di famiglia
La donna fascista ideale deve
avere un fisico prestante, che le
permetterà di esser madre di
tanti e sani figli
In linea con una politica di
sobrietà e semplicità
incoraggiata dal regime, la moda
del tempo scoraggia il trucco
Concordato
tra Stato italiano e
Chiesa Cattolica
I Patti Lateranensi
11 febbraio 1929
Trattato
internazionale
Convenzione
finanziaria
Concordato
 La Chiesa riconosce lo Stato
italiano e le viene
riconosciuta piena sovranità
 L’Italia s’impegna a pagare al
papa una forte indennità a
titolo di risarcimento per la
perdita dello Stato pontificio
 Regola i rapporti tra Stato e
Chiesa, intaccando il
carattere laico dello Stato
Vantaggi per la Chiesa
 Posizione di indubbio privilegio nei
rapporti con lo Stato
 Rafforzamento della propria presenza
nella società
 Autonomia operativa con l’Azione
Cattolica
 Possibilità di competere con il
Fascismo sul terreno dell’educazione
dei giovani
(scontro nel 1931, enciclica "Non abbiamo
bisogno")
Vantaggi per il Fascismo
Grande successo personale di Mussolini,
artefice della conciliazione e «uomo della
provvidenza»
Stabilizzazione definitiva del regime,
attraverso l’alleanza con l’unica autorità
morale – a parte la Monarchia, che ha già
fatto la sua scelta – rimasta fin lì indecisa
sul tipo di rapporto da instaurare con il
fascismo
Marzo 1929, elezioni plebiscitarie
il 90% degli aventi diritto vota e il 98% vota
Pnf
Irritazione del re dopo la costituzionalizzazione del Gran
Consiglio del Fascismo (1928)
Tuttavia:
 Il re non è subordinato al duce e i suoi titoli di
legittimità non derivano dal fascismo;
 Per quanto esautorato, il re resta la più alta carica
dello Stato;
 Al re spettano il comando supremo delle forze
armate, la scelta dei senatori e il diritto di nomina e
revoca del capo del governo (poteri teorici, ma
applicabili)
gli anni Trenta
Le condizioni del paese reale
 La popolazione passa da 38 milioni (1921)
a 44 milioni nel 1939
 Si accentua l’urbanizzazione
-
addetti all’agricoltura dal 58 al 51%,
occupati nell’industria dal 23 al 26.5%
addetti al terziario dal 18 al 22%
 La ripresa economica è pagata da operai e
contadini, con una forte contrazione dei salari reali
NB:
il reddito medio di un italiano è la metà di quello di
un francese, un terzo di quello di un inglese, un
quarto di quello di uno statunitense
NB:
consumo di carne e latte tre volte inferiore rispetto
all’ Inghilterra (beni di lusso il caffè e lo zucchero )
I diversi gradi del consenso
il regime mira a
creare un uomo
nuovo
Caratteristiche dell’uomo nuovo
fascista
1. Volontariamente
inquadrato nelle strutture
del regime
2. Pronto a rispondere agli
appelli del capo
3. pronto a combattere per la
grandezza della nazione
maggior successo
presso la media e la
piccola borghesia
(favorita dalle scelte economiche
fasciste, più sensibile ai valori
esaltati dal fascismo e più disposta a
metterli in pratica)
poca presa sulle classi
popolari e sull’alta
borghesia
(mantengono in realtà i rispettivi
schemi mentali e delle proprie
strutture sociali)
Educare,
irreggimentare
manipolare
sistema scolastico-universitario
La riforma Gentile (1923)
severità negli studi, primato delle discipline
umanistiche, stretta sorveglianza sugli
insegnanti, controllo dei libri scolastici,
imposizione di testi unici per le elementari
L’università
1931 = giuramento di fedeltà al regime (su 1200
soltanto 10 rifiutano di giurare); sostanziale
adesione al regime dell’ambiente dell’alta cultura
(Volpe, Mascagni, Piacentini, ecc.)
 Controllo della stampa
controllo stretto e soffocante
con censura e precise direttive
sul merito degli articoli. La
sorveglianza sulla stampa è
esercita dal Minculpop e
personalmente da Mussolini
 La radio
1927 nascita dell’Eiar. La radio
è dal 1935 il canale essenziale
di propaganda (notiziari
politici, canzonette, sceneggiati
radiofonici, ecc.).
 Il cinema
film d’evasione e cinegiornali
prodotti dall’Istituto Luce,
nonché Mostra del Cinema di
Venezia.
La politica
economica
il periodo liberista: 1922-1925
il ministro Alberto De
Stefani, è liberale
liberista
il problema italiano è
la debole produttività,
il nemico principale è
il sindacalismo
Obiettivi
 Raggiungere il pareggio di bilancio
- Tagli drastici sulla spesa pubblica
- Abolizione di molte imposte del tempo di
guerra
- Introduzione di nuove imposte dirette, che
colpiscono i redditi più deboli (così facendo
si allarga la base di contribuzione)
 Contenimento della dinamica
salariale
 Accorta riapertura dei canali di
credito
per funzionare il
progetto ha bisogno di:
1. Forte incremento
esportazioni
NB
2. Forte incremento
della produttività
media oraria
La svolta
protezionistica
(1926)
Giuseppe Volpi
ANTEFATTO: nel luglio 1926 il tasso di cambio con la sterlina è di 1/153
DECISIONE POLITICA: raggiungere un tasso di cambio di 90 lire per sterlina
Perché la svolta deflazionistica?
1. L’Italia ha contratto cospicui prestiti da banche
statunitensi, indispensabili per ristrutturare il
sistema industriale (non bisogna rischiare che se ne
vadano!)
2. Prestigio nazionale impone il ristabilimento del Gold
Exchange Standard
Conseguenze
1. Incremento
della
produzione di
massa rivolta al
mercato interno
2. «autarchia»
Come si attua?
1. Restringendo la massa monetaria circolante,
consolidando il debito pubblico
2. Le minori esportazioni sono compensate dai dazi,
dagli interventi fiscali, dalla mano libera rispetto alle
maestranze e alla possibilità di operare
concentrazioni industriali
(da qui la battaglia
del grano per il
raggiungimento
dell’autosufficienza
dei cereali)
Così era fatto il nostro podere, e tali e quali al nostro l’Opera
combattenti ne fece tremilacinquecento nell’Agro Pontino e li popolò
con tremilacinquecento diseredati uguali a noi dall’Alta Italia, presi
e trapiantati qui come un’armata biblica, a diventare finalmente,
noi stessi, proprietari della terra che coltivavamo. Ci hanno preso
col Mayflower e ci hanno portato qui, e caricati famiglia per
famiglia sui camion e sui carri con tutte le nostre masserizie. E ci
hanno ricaricati uno per uno dentro a questi poderi nuovi di zecca
coi muri ancora freschi di calce e – mi deve credere – ci hanno fatto
trovare i campi non solo già divisi per ogni capezzagna e con le
pendenze giuste […], ma ci hanno fatto trovare anche campi già
belli che arati, scassati per oltre un metro dalle Fowler, le Favole,
che si mettevano una di qua e una di là per tutta la lunghezza dei
campi, e con dei cavi attaccati all’argano si tiravano ora l’una ora
l’altra un aratro gigantesco che spaccava in profondità il terreno per
oltre un metro. […] E ci sentivamo davvero tutto il sangue degli
antichi eroi bollirci nelle vene, mentre iniziavamo la conquista della
Terra Promessa
la risposta del regime alla crisi
del 1929
SVILUPPO DEI LAVORI
PUBBLICI
1.
Nuove strade, nuovi tronchi
ferroviari, nuovi edifici pubblici
2.
Risanamento del centro storico
di Roma
3.
Bonifica dell’Agro pontino
4.
Fondazione di nuove città
(Littoria, Carbonia, Arborea,
Sabaudia)
5.
Intensificazione e sviluppo del
settore legato all’industria
bellica
INTERVENTO DIRETTO DELLO STATO
• ISTITUTO MOBILIARE ITALIANO
(1931)
Compito di sostituire le banche
nel sostegno delle industrie in
crisi
Lo Stato si ritrova
proprietario delle aziende, i
cui proventi azionari sono
depositati a titolo di garanzia
presso le banche
• ISTITUTO PER LA RICOSTRUZIONE
INDUSTRIALE ITALIANA (1933)
Per risanare e gestire tali imprese
il protagonismo dello Stato
 intervento che non comporta né la statalizzazione
dell’economia, né la sua fascistizzazione
 maggiori gruppi privati sono aiutati a rafforzarsi
 il governo preferisce non ricorrere a uomini di partito,
bensì a tecnici
(Arrigo Serpieri, Alberto Bebeduce)
NB: a partire dal 1935, la riorganizzazione è funzionale alla
preparazione della guerra
La politica estera
del fascismo
gli elementi
costitutivi della
politica estera
• Elementi di continuità con la politica estera liberale
Alleanza con Francia e GB, nel quadro della Società delle Nazioni; l’obiettivo è
fungere da “peso determinante”
• Un solo obiettivo preciso: modificare Versailles
• Protagonismo assolto di Mussolini (decisore ultimo, sempre)
 Particolare mentalità di Mussolini
Concezione darwiniana dei rapporti tra le nazioni
(giovani e vecchie, ognuna con un suo ciclo vitale); idea
che il procedere naturale della storia è legato al
cambiamento dello status quo, che può realizzarsi in
maniera più decisa attraverso la guerra
 Consapevolezza di Mussolini che per potere
adottare una politica aggressiva occorrevano
le condizioni adatte
1922-1934
 La politica estera ha un peso del tutto secondario
nei piani del regime
(es.
la diplomazia non è fascistizzata)
 Nei primi anni la diplomazia italiana ottiene
successi:
1.
Patto di amicizia italo-jugoslavo e accordi su Fiume
(1924)
2.
Reciproco riconoscimento tra URSS e Italia fascista,
relazioni diplomatiche e accordi commerciale (1924)
3.
Ruolo italiano nella firma del Patto di Locarno
(dicembre 1925): reciproco riconoscimento delle
frontiere tra Germania, Belgio, Francia
4.
Ottime relazioni diplomatiche con GB (rapporti
personali con Chamberlain e Churchill) e con USA
un partner «affidabile»
Mussolini appare come uno statista di livello
internazionale
Scopo della sua moderazione:
1.
fungere da “peso determinante”,
cioè di elemento di equilibrio
dell’ordine europeo senza modificare i
rapporti esistenti;
2.
svolgere il ruolo di mediatore nei
rapporti tra paesi vincitori, da
una parte, e Germania e Urss,
dall’altra
Fino al 1933, con la conquista della Germania
da parte del nazismo gli obiettivi
cambieranno
il fallito Anschluss, 1934

Maggio 1932: il referendum per l’annessione
alla Germania (99,7% favorevoli) è
annullato dalla SdN
 Regime autoritario di Dollfuss,
appoggiato da Mussolini (a capo di
squadre paramilitari legate alla polizia
italiana)
 Putsch nazista il 26 luglio 1934,
uccisione di Dollfuss
 Mussolini ordina a quattro divisioni
italiane di raggiungere il Brennero;
Hitler declina ogni responsabilità
1935-1940
Muta il quadro di riferimento
1. Condizioni interne
(regime ormai consolidato e
all’apice del successo)
2. Situazione internazionale
piena affermazione dei fascismi
e del nazismo
Diviene possibile l’attuazione del
programma espansionistico del
fascismo
 Guerra d’Etiopia (1935-1936)
 Guerra di Spagna (1936-1938)
guerra d’Etiopia
gli avvenimenti
Stato ammesso alla Società
delle Nazioni
1923-1928: completata la
conquista della Somalia
2 ottobre 1935: dichiarazione
di guerra
5.5.1936: Badoglio entra ad
Addis Abeba
9.5.1936: proclamato l’Impero
Italiano
direttive di Mussolini a Graziani
- Sta bene per azione giorno 29. Autorizzato impiego gas come ultima ratio
per sopraffare resistenza nemico e in caso di contrattacco [27 ottobre 1935].
Autorizzo vostra eccellenza all'impiego, anche su vasta scala, di qualunque
gas e dei lanciafiamme. [28 dicembre 1935]
Approvo pienamente bombardamento rappresaglia e approvo fin da questo
momento i successivi. Bisogna soltanto cercare di evitare le istituzioni
internazionali e la croce rossa. [2 gennaio 1936]]
Uno straniero mi segnala di aver veduto il giorno 15 aprile a Massaua un
sottufficiale della regia marina giocare amichevolmente a carte con un
indigeno. Deploro nella maniera più grave queste dimestichezze e ordino
siano evitate. Umanità sì, promiscuità no. [5 maggio 1936].
il razzismo coloniale
Costretti a continui contatti con l'indigeno, bisogna studiarne
attentamente la mentalità per poterlo guidare, senza urti ma con
mano sicura, a contribuire utilmente col suo lavoro ai fini che noi ci
ripromettiamo di conseguire. Caratteristica generale del negroide e
del negro dell'Africa equatoriale è la poca disposizione ad un intenso
e prolungato lavoro, un acuto senso della giustizia ed un
profondissimo rispetto della forza. La poca disposizione pel lavoro è
logica conseguenza delle scarsissime esigenze di vita dei popoli
primitivi e spesso della facilità con cui essi possono ottenere senza
grandi sforzi tutto quanto serve alla loro esistenza, per l'abbondanza
dei frutti della terra e degli animali, che procurano loro
spontaneamente ciò che occorre per il nutrimento, per il ricovero e
per il rudimentale abbigliamento. La giustizia e la forza sono
concetti così radicati nell'animo di tutti i popoli primitivi che devono
essere alla base di ogni rapporto con loro
Norme a cura dell’Istituto coloniale fascista, 1937
la strage di
Debra Libanos
19 febbraio 1937: attentato al
maresciallo Graziani
Tre giorni di stragi ad Addis
Abeba (tra i 6.000 e 30.000
vittime)
Decisione di eliminare tutta
l’intellighenzia etiope
(compresi indovini e cantastorie)
Notizia che due attentatori si
sarebbero addestrati a Debra
Libanos
19 maggio 1937: uccisi 2.523
etiopi, per lo più monaci
Guerra civile spagnola
Maggio 1936
vittoria del fronte popolare
il programma del Fronte
Popolare comprende:
1. difesa delle riforme sociali dei
primi governi progressisti
della Seconda Repubblica
(1931-1933)
2. la liberazione dei prigionieri
politici della Rivoluzione
Asturiana d’Ottobre (1934).
17-18 luglio 1936: levantamiento
Gen. José Sanjurjo
Gen. Francisco
Franco
Falange Española y de las Juntas de Ofensiva Nacional Sindacalista
(movimento politico di ispirazione fascista fondato nel 1933 da José
Antonio Primo de Rivera); monarchici tradizionalisti, Chiesa cattolica
l’intervento fascista
Corpo Truppe Volontarie, truppe
inviate da Mussolini (50.000
soldati); i militi non sanno dove
stanno andando e vengono molto
ben pagati
Gli aerei fascisti consentono di
portare in Spagna le truppe
coloniali di stanza in Marocco;
bombardamenti sulle città spagnole
repubblicane
Truppe fasciste, molto mal
comandate, vengono sconfitte nella
battaglia di Guadalajara
gli italiani nelle Brigate Internazionali
Carlo Rosselli propone ai repubblicani di concorrere
alla formazione di una legione italiana nelle brigate
repubblicane spagnole. Lo scopo fondamentale
è «Oggi in Spagna, domani in Italia»; nasce il
Battaglione Garibaldi, che combatte sul fronte di
Madrid
Camillo Berneri, Giuseppe Di Vittorio, Luigi Longo,
Emilio Lussu, Pietro Nenni, Carlo Rosselli, Palmiro
Togliatti…
1935-1940:
Obiettivo:
1. Espansionismo coloniale
(nel DNA del fascismo)
2. Rafforzare il consenso interno al
regime
È il periodo del
primato assoluto
della politica
estera
Conseguenze:
Ribaltamento delle alleanze ed
avvicinamento sempre più stretto aa
Germania nazista
NB: in questi anni Mussolini
continua a pensare di potere svolgere
una politica “del peso determinante”,
lucrando sul suo ruolo di mediatore
tra Germania nazista e paesi
democratici
La conferenza di Monaco,
29-30 settembre 1938
La relazione con Berlino
 Ottobre 1936: asse Roma-Berlino
(rafforzato dal comune impegno nella guerra civile
spagnola)
 Adesione al Patto anticomintern
(1937)
 Maggio 1939: il patto d’acciaio
Patto sia "difensivo" che "offensivo" fra i due Paesi; parti
erano obbligate a fornire reciproco aiuto politico e
diplomatico in caso di situazioni internazionali che
mettevano a rischio i propri "interessi vitali".
dazio o auspicio?
Le leggi razziali (1938)
l’Italia antifascista
 1925-1926: molti antifascisti affrontano il carcere o il confino
politico, l’esilio o la clandestinità
 Per i liberali un punto di riferimento è il filosofo Benedetto Croce.
 I comunisti tengono in piedi una rete di clandestinità
 Estate 1929, fondazione del movimento “Giustizia e libertà” di
Emilio Lussu e Carlo Rosselli, un organismo di lotta, un punto di
raccordo tra socialisti, repubblicani e liberali, tra liberalismo e
marxismo.
 1936: moltissimi antifascisti italiani in Spagna a difendere la
Repubblica nelle Brigate Internazionali («Oggi in Spagna, domani in
Italia»)
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