M. Alessandra Antonelli Produzione 1. La Funzione di Produzione Breve e lungo periodo Rendimenti decrescenti Prodotto Totale, Medio e Marginale Isoquanti Saggio Marginale di Sostituzione Tecnica tra fattori (SMST) 2. Rendimenti di Scala 3. Funzione di Produzione e Funzione di Utilità: analogie concettuali 4. Costi di produzione Tipologie di costi: costo fisso, costo variabile, costo totale, costo medio e costo marginale. Rappresentazione grafica delle curve di costo. 5. L’ottima combinazione dei fattori. 1 M. Alessandra Antonelli La retta di isocosto. Massimizzazione vincolata dell’output. 6. Economie di scala e curve di costo di lungo periodo. 7. Esercizi 1. La Funzione di Produzione La Funzione di Produzione indica la quantità massima producibile di un bene dati i fattori produttivi disponibili. Un’impresa opera in maniera tecnicamente efficiente se ottiene la massima quantità di prodotto dati gli input a disposizione. Breve e lungo periodo Il Breve Periodo e quel lasso di tempo nel quale uno o più fattori produttivi sono fissi. Nel Lungo Periodo invece tutti i fattori produttivi possono variare. La tipica funzione di produzione di breve periodo inizialmente cresce in misura più che 2 M. Alessandra Antonelli proporzionale, poi continua a crescere ma in misura meno che proporzionale. Output 0 Input L’andamento della funzione di produzione riflette la: Legge dei rendimenti decrescenti: secondo la quale man mano che si aggiungono ulteriori unità di un fattore produttivo (tenendo fissi tutti gli altri), in una prima fase il prodotto cresce più che proporzionalmente rispetto all’input. Oltre un certo punto, il prodotto continua a crescere ma in misura meno che proporzionale. 3 M. Alessandra Antonelli Prodotto Totale, Medio e Marginale Prodotto Totale: misura la quantità di output prodotta dagli input. Prodotto Medio (PMe) di un fattore: è dato dal rapporto tra la quantità prodotta e la quantità di input utilizzata per produrre quella quantità. Geometricamente, in un qualsiasi punto della Funzione di Produzione, il Prodotto Medio è pari alla pendenza della retta che esce dall’origine degli assi e incontra la curva del prodotto in quel punto. Output Q=Q(x2) PMe(X2) Q=Q(x1) PMe(x1) x1 x2 Input 4 M. Alessandra Antonelli Prodotto Marginale (PMg) di un fattore: è la variazione dell’output determinata da una variazione “piccola” (unitaria o infinitesima) dell’input, tenendo costante l’impiego di tutti gli altri fattori produttivi. Geometricamente, in un qualsiasi punto della Funzione di Produzione, il Prodotto Marginale è pari alla pendenza della retta tangente alla Funzione in quel punto. Output Q=Q(x2) PMg(x2) Q=Q(x1) PMg(x1) 0 x1 x2 Input 5 M. Alessandra Antonelli Graficamente: Output 0 x1 Input x3 x2 PMe PMg Max PMg Max PMe 0 PMg PMe x1 x2 x3 e Input 6 M. Alessandra Antonelli Isoquanti Un isoquanto della produzione rappresenta tutte le combinazioni di fattori produttivi che generano lo stesso livello di prodotto Input capitale Isoquanto 0 Input Lavoro Saggio Marginale di Sostituzione Tecnica tra fattori (SMST) Il SMSTK,L misura la quantità addizionale di un fattore produttivo, ad esempio L, necessaria all’impresa per continuare a produrre la stessa quantità di output in seguito alla 7 M. Alessandra Antonelli riduzione di un secondo fattore produttivo, ad esempio K. In altri termini, il SMSTK,L è il saggio al quale è possibile sostituire un fattore con un altro senza far variare la produzione. K SMST= K/ L 13 K=-3 10 5 4,5 0 K=-0,5 3 4 7 8 L L=1 Produttività marginale e SMSTK,L: il SMSTK,L è pari al rapporto tra le produttività marginali dei fattori produttivi, ossia: Pmg K L SMST K ,L L Pmg K 8 M. Alessandra Antonelli 2. Rendimenti di Scala I Rendimenti di Scala sono legati a variazioni proporzionali di tutti i fattori produttivi contemporaneamente. Il concetto di rendimenti di scala è applicabile quindi al lungo periodo. Esistono tre possibili alternative: Rendimenti costanti di scala:un dato aumento percentuale di tutti gli input produce lo stesso aumento percentuale di output. Rendimenti crescenti di scala:un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento più che proporzionale dell’ output. Rendimenti decrescenti di scala:un dato aumento percentuale di tutti gli input produce un aumento meno che proporzionale dell’ output. 9 M. Alessandra Antonelli 3. Funzione di Produzione e Funzione di Utilità: analogie Funzione di Produzione Funzione di Utilità Dipende dalla tecnologia Dipende dalle preferenze del consumatore Prodotto Marginale Utilità Marginale Isoquanto di produzione Curve di Indifferenza Saggio Marginale di Sostituzione Tecnica tra fattori produttivi Saggio Marginale di Sostituzione tra beni 10 M. Alessandra Antonelli 4. Costi di produzione Tipologie di costi Costo Fisso (CF): l’impresa lo sostiene indipendentemente dalla quantità prodotta. Ad es. l’affitto dei locali. Costo Variabile (CV): l’impresa lo sostiene in misura variabile a seconda del livello di produzione. Ad es. le materie prime. Costo Totale (CT): è la somma del costo fisso e del costo variabile. Costo Medio Fisso (CMF): CMF= CF / Q Costo Medio Variabile (CMV): CMV = CV (Q) / Q Costo Medio Totale (CMT): CMT = CMF + CMV = CF CV (Q) Q Geometricamente in un qualsiasi punto della Funzione di costo totale, il Costo Medio è pari alla pendenza della retta che esce dall’origine degli assi e incontra la curva del costo totale in quel punto. 11 M. Alessandra Antonelli Costo Marginale (CMg): misura la variazione del costo totale conseguente alla produzione di una unità aggiuntiva di output: CMg = CT / Q Geometricamente, in un qualsiasi punto della Funzione di costo totale, il Costo Marginale è pari alla pendenza della retta tangente alla Funzione in quel punto. 12 M. Alessandra Antonelli Rappresentazione grafica Costi totali Costi Totali Costi Variabili Costi Fissi 0 Output CMe CMg Costi Medi Totali Min CMe Costi Marginali Costi Medi Variabili 0 Output 13 M. Alessandra Antonelli 5. L’ottima combinazione dei fattori Retta di isocosto La retta di Isocosto individua tutte le combinazioni di Lavoro e Capitale che generano un dato livello di costi: C = rK + wL K = C/r – (w/r) L La pendenza dell’isocosto (-w/r) misura il prezzo relativo del lavoro rispetto al capitale. K Retta di Isocosto C/r Pendenza=-w/r 0 C/w L 14 M. Alessandra Antonelli Massimizzazione vincolata dell’output. L’impresa intende produrre quantità possibile dati i costi. Graficamente: K Isoquanti C0/r la massima Nel punto di ottimo: SMSTK,L=-w/r Q3>Q2>Q1 K* Q3 Q1 Isocosto L* C0/w Q2 L Nel punto di ottimo si ha: SMSTK,L = -PMgL/PMgK = -w/r La condizione di ottimo può anche riscriversi come: 15 M. Alessandra Antonelli PMgL/PMgK = w/r PMgL/w = PMgK /r Implicazione: nel punto di ottimo, la produttività marginale ponderata dei fattori deve essere la stessa. Economie di scala e curve di costo di lungo periodo. Il concetto di Rendimenti di Scala è legato alla produzione quello di Economie di Scala è legato ai Costi: Un’impresa gode di economie di scala quando può raddoppiare la quantità prodotta ad un costo meno che raddoppiato. Un’impresa ha diseconomie di scala quando raddoppiando la quantità prodotta, il costo più che raddoppia. Se un’impresa produce con economie di scala, i suoi costi medi decrescono. 16 M. Alessandra Antonelli Viceversa se un’impresa produce con diseconomie di scala, i suoi costi medi crescono. Esercizi 1) Un panettiere nota la seguente relazione tra ore destinate al lavoro e quantità di pane prodotta: Ore di Quantità lavoro prodotta (Kg) 0 0 1 12 2 20 3 26 4 30 5 32 Calcolare il prodotto medio e il prodotto marginale 17 M. Alessandra Antonelli Soluzione Ore di Quantità lavoro prodotta (Kg) 0 0 1 12 2 20 3 26 4 30 5 32 Prodotto medio Q/L 12 10 26/3 30/4 32/5 Prodotto marginale Q/ L 12 8 6 4 2 --------------------------2) La produttività marginale del lavoro è L , la produttività marginale del capitale K è K. L Determinare la formula del SMSTK,L e calcolare il valore del SMST in corrispondenza della combinazione di fattori (L=10; K=5). Soluzione SMST K ,L Pmg L Pmg K L L K K 10 10 5 5 2 2 18 M. Alessandra Antonelli 3) In una certa situazione produttiva il SMSTK,L=-1/5. Si sa inoltre che, aumentando di 20 unità la quantità di lavoro impiegato- data la quantità di capitale- la produzione aumenta di 8000 unità. Calcolare la produttività marginale del capitale Soluzione Sappiamo che SMSTK,L=-PmgL/PmgK =-1/5 e che Q 8000 400 P mg . L 20 L Sostituendo, si ha: 400 1 2000 P mg Pmg 5 K K ---------------------------- 19 M. Alessandra Antonelli 4) Un’impresa ha i seguenti costi fissi (CF) e costi variabili (CV): Q 0 CF 10 CV 0 CT CMe CMg 1 10 8 2 10 12 3 10 15 4 10 21 5 10 32 6 10 44 7 10 64 8 10 90 Completare la tabella inserendo i costi totali (CT), i costi medi (CMe) e i costi marginali (CMg) -----------------------------5) In un’impresa si stanno producendo 15000 pezzi alla settimana di un certo prodotto con un costo medio di 1200 a pezzo. Con lo stesso impianto, producendo 14000 pezzi si avrebbe un costo medio di 1100 a pezzo. Nella situazione attuale, il costo marginale è maggiore, minore o uguale a 1200? Soluzione 20 M. Alessandra Antonelli I dati dell’esercizio evidenziano che al diminuire della produzione (passando da 15000 pezzi a 14000 pezzi) il costo medio diminuisce (da 1200 a 1100) o, viceversa, all’aumentare della produzione, il costo medio aumenta. Ciò implica che siamo sul tratto crescente della curva dei costi medi. Costi marginali saranno quindi superiori ai costi medi. ----------------------6) La società Beta s.p.a. produce spazzole. La tabella illustra la relazione tra numero di addetti e produzione giornaliera. addetti prodotto PMg CF CV 0 0 200 0 1 20 200 100 2 50 200 200 3 90 200 300 4 120 200 400 5 140 200 500 6 150 200 600 7 155 200 700 CT CMe CMg Completate la tabella. 21 M. Alessandra Antonelli In che relazione si trovano prodotto marginale e costo marginale? In che relazione si trovano costo medio totale e costo marginale? Soluzione addetti prodotto PMg CF CV CT 0 0 - 200 0 200 1 2 3 4 5 6 7 20 50 90 120 140 150 155 20 30 40 30 20 10 5 200 200 200 200 200 200 200 100 200 300 400 500 600 700 300 400 500 600 700 800 900 CMe CMg - 15 8 5,6 5 5 5,3 5,8 5 3,3 2,5 3,3 5 10 20 Il prodotto marginale prima aumenta e poi, raggiunti i tre addetti, diminuisce. Di conseguenza, il costo marginale, che riflette l’andamento del prodotto marginale, prima decresce e poi, da tre addetti, inizia a crescere. Come avviene nelle tipiche curve di costo con forma ad “U”, quando il costo marginale è inferiore al costo medio, il costo medio è decrescente; se invece il costo marginale è superiore al costo medio, il costo medio è crescente. 22