Comunicato stampa Trio di Parma - Società del Quartetto di Vicenza

IL TRIO DI PARMA CELEBRA DVOŘÁK
Al Comunale di Vicenza Miodini, Rabaglia e Bronzi presentano la seconda
parte dell’integrale dei Trii con pianoforte del compositore boemo
Lunedì 10 marzo 2014 - Teatro Comunale Città di Vicenza, ore 20:45
- 104ª stagione concertistica della Società del Quartetto di Vicenza
- stagione di spettacoli 2013-2014 del Teatro Comunale Città di Vicenza
Dopo le calorose accoglienze ricevute l’anno scorso con la prima parte del “Progetto
Dvořák”, Alberto Miodini, Ivan Rabaglia ed Enrico Bronzi (ovvero il Trio di Parma),
tornano sul palco del Teatro Comunale di Vicenza per portare a compimento l’integrale dei
Trii con pianoforte del compositore boemo. L’appuntamento è in programma lunedì 10
marzo nell’ambito della stagione di concerti organizzata della Società del Quartetto in
collaborazione con la Fondazione del Teatro Comunale.
Nel corso della serata saranno eseguiti il primo e l’ultimo lavoro, in ordine cronologico,
composti da Dvořák per l’organico di pianoforte, violino e violoncello.
Il Trio n. 1 op. 21 viene considerato fra le composizioni “giovanili” di Dvořák, anche se nel
1875 il suo autore aveva abbondantemente superato i 30 anni. Fin dall’Allegro Molto
iniziale, in questo lavoro sono evidenti le influenze dei classici del passato, ma anche quelle
degli “innovatori” dell’epoca (Beethoven, Schubert e Mozart da un lato e il binomio
Wagner-Liszt dall’altro), con lo sguardo tuttavia sempre rivolto all’amico Brahms.
Quella fra Brahms e Dvořák fu un’amicizia sincera e leale – cosa assai rara negli ambienti
musicali di ieri e di oggi – contraddistinta da numerosi slanci di generosità di Brahms nei
confronti del più giovane e meno conosciuto collega boemo.
Il clou della serata sarà però il Trio n. 4 op. 90, meglio noto come “Dumky Trio”, composto
nel febbraio del 1891 ed eseguito la prima volta qualche mese più tardi a Praga con lo
stesso Dvořák al pianoforte.
Suddiviso in sei “quadri musicali”, questo Trio prende il nome dalla “dumka”, termine di
origine ucraina (ma adottato da molti altri Paesi slavi) che significa letteralmente
“pensiero”. Nel linguaggio musicale la “dumka”, soprattutto con Dvořák, assume le forme
di una composizione “erudita” che trae spunto da motivi popolari ed è contrassegnata da
continui e repentini cambi di atmosfera, dal melanconico all’esuberante: nella partitura del
Trio n. 4, ad esempio, si contano almeno 40 scarti di movimento.
Nato nel 1990 fra le aule del Conservatorio “Arrigo Boito”, il Trio di Parma – dopo quasi 25
anni di attività – è una delle più rinomate formazioni cameristiche europee. Vincitori di
numerosi premi internazionali (Firenze, Melbourne, Monaco di Baviera e Lione), Miodini,
Rabaglia e Bronzi sono regolarmente invitati ad esibirsi nei più importanti Festival
musicali in Europa e nelle Americhe. Il Trio ha inciso le opere integrali di Brahms per
l'UNICEF, di Beethoven e Ravel per la rivista Amadeus, Schostakovich per Stradivarius
(premiato come miglior disco dell'anno 2008 dalla rivista Classic Voice) ed infine Pizzetti,
Liszt, Schumann e Dvořák per l'etichetta Concerto.
Ivan Rabaglia suona un violino Giovanni Battista Guadagnini costruito a Piacenza nel 1744
ed Enrico Bronzi un violoncello Vincenzo Panormo costruito a Londra nel 1775.
Il concerto inizia alle 20,45. I biglietti sono in prevendita presso il botteghino del Teatro
Comunale, la sede della Società del Quartetto, le filiali della Banca Popolare di Vicenza e
online (www.tcvi.it).