FRANCO CERRI-ENRICO INTRA

FRANCO CERRI-ENRICO INTRA
DOUBLE TRIO
Il Doppio Trio rappresenta l’ultima definizione del quartetto di Franco Cerri ed Enrico Intra, che ha
trovato un nuovo equilibrio per rispondere alle attuali esigenze poetiche dei due leader di una
formazione ormai parte della storia del jazz italiano ed europeo. Un gruppo contraddistinto da un
eloquio armonicamente complesso, dalla sensibilità del dialogo interno e, soprattutto, dalla qualità
di un sound originale, la vera chiave dell’identità di ogni formazione jazzistica. A questo organico
sono legati i frutti migliori di un sodalizio musicale e umano tra i più longevi della scena del jazz
moderno in Italia, cominciato alla fine degli anni ’50, proseguito a fasi alterne sino agli anni ’70 e,
dall’inizio degli anni ’80, stabilizzatosi in una collaborazione il cui principale frutto è stato proprio
il quartetto. Collaborazione estesa, grazie ad interessi multiformi, anche all’ambito didattico e
all’organizzazione di eventi musicali e vissuta quasi sempre in parallelo alle altre vicende della loro
storia artistica, che hanno segnato in senso generale una parte della vita musicale dell’ultimo mezzo
secolo. La formula attuale del doppio trio consente ad entrambi di esprimersi con la massima
libertà, smontando il quartetto in due trii, nei quali chitarra e pianoforte si alternano sulla scena,
accompagnati dal basso e dalla batteria, ma anche trovando momenti comuni in cameristici duetti o
ricomponendo per intero il gruppo. In questo ambito Franco Cerri, musicista dallo stile
inconfondibile, che disegna melodie frammentate e ritmicamente pregnanti, ed Enrico Intra, pianista
e compositore che riunisce nel suo linguaggio la tradizione del jazz e alcune pratiche della musica
eurocolta del secondo novecento, affrontano un repertorio che spazia lungo un ampio arco
temporale per farlo rivivere, in maniera nuova, nella loro attuale dimensione espressiva, affiancati
nella loro conversazione in musica da una sezione ritmica di assoluto valore, capace di ascoltare e
rispondere alle sollecitazioni della chitarra e del pianoforte di questi due grandi maestri del jazz.