I CAMBIAMENTI
DELLA FISIOLOGIA DI
CIRCOLO FETALE
NEL I TRIMESTRE
S.C. GINECOLOGIA E OSTETRICIA 2U
Direttore: Prof.ssa Tullia Todros
A.O. Città della Salute e della Scienza
TORINO
CIRCOLAZIONE
FETALE
IMPIANTO DELLA BLASTOCISTI
7°GIORNO
DOPO LA
FECONDAZIONE
3 SETTIMANE
DI EG
LA BLASTOCISTI ADERISCE ALL’ENDOMETRIO TRAMITE
LE CELLULE TROFOBLASTICHE DEL POLO EMBRIONARIO
(adiacenti alla massa cellulare interna).
James et al, Placenta 2012
PLACENTAZIONE
ALCUNE CELLULE SI DISTACCANO DAL SINCIZIOTROFOBLASTO
(STRATO ESTERNO DEI VILLI)
E FORMANO IL TROFOBLASTO EXTRAVILLARE.
QUESTO INVADE LA PARETE UTERINA FINO AL MIOMETRIO,
SOSTITUENDO LA PARETE ENDOTELIALE
E MUSCOLARE LISCIA DELLE ARTERIE SPIRALI E AUMENTANDONE IL
CALIBRO.
L’INVASIVITA’ DEL TROFOBLASTO
EXTRAVILLARE HA UN PICCO
A 10-12 SETTIMANE
INVASIONE
INSUFFICIENTE
pre-eclampsia, IUGR
INVASIONE
ECCESSIVA
mola invasiva,
coriocarcinoma
MODIFICAZIONI EMODINAMICHE
DELL’ORGANISMO MATERNO
AUMENTO DELLA PORTATA CARDIACA FINO AL 40%-50%
(PER AUMENTO DELLA FREQUENZA E DELLA GITTATA)
AUMENTO DEL VOLUME EMATICO DEL 30%-40%
(PER AUMENTO DEL VOLUME PLASMATICO)
CAMBIA LA DISTRIBUZIONE DELLA PORTATA CARDIACA A
CARICO DEI DIVERSI ORGANI: MUSCOLI SCHELETRICI,
OSSO, CUTE E TESSUTO ADIPOSO (DA 76% A 66%)
MAMMELLA (DA 0,2% A 2%) UTERO (DA 0,5% A 8% A META’
GRAVIDANZA A 20% A TERMINE DI GRAVIDANZA)
MODIFICAZIONI EMODINAMICHE
DELL’ORGANISMO MATERNO
RIDUZIONE DELLE RESISTENZE SISTEMICHE E
POLMONARI
RIDUZIONE DELLA PRESSIONE SISTOLICA E
DIASTOLICA ( I MECCANISMI CHE DETERMINANO TALI
MODIFICAZIONI SONO PARZIALMENTE CONOSCIUTI,
MA CERTAMENTE GIOCA UN RUOLO FONDAMENTALE
LO SVILUPPO DELLA PLACENTA, SIA IN TERMINI
EMODINAMICI (IN QUANTO NUOVO DISTRETTO
VASCOLARE A BASSA RESISTENZA) SIA, IN MAGGIOR
MISURA, IN QUANTO PRODUTTRICE DIRETTA ED
INDIRETTA DI SOSTANZE VASOATTIVE)
SACCO VITELLINO
IN EPOCA GESTAZIONALE PRECOCE
E’ LA STRUTTURA DEPUTATA AL
NUTRIMENTO E ALL’OSSIGENAZIONE
DELL’EMBRIONE
EG 5-7 SETTIMANE:
AUMENTO DEL FLUSSO
ARTERIOSO A LIVELLO
DEL SACCO VITELLINO,
POI RIDUZIONE
FINO A SCOMPARSA
A 10 SETTIMANE DI EG.
EG 8-10 SETTIMANE:
AUMENTO PSV NELLE
ARTERIE OMBELICALI.
EG > 7 SETTIMANE:
SEMPRE IDENTIFICABILE
FLUSSO NELLE ARTERIE
CORIALI.
LA PLACENTA
RIMPIAZZA TOTALMENTE
IL SACCO VITELLINO
NELLE SUE FUNZIONI
NUTRIZIONALI ENTRO LE
10 SETTIMANE DI EG.
Makikallio et al, Ultrasound Obst Gynecol 1999
SISTEMA VENOSO SISTEMICO
sx
dx
REPERTI ANATOMICI ED
ECOCARDIOGRAFICI NEL I TRIMESTRE
9 SETTIMANE EG:
APICE CARDIACO ANTERIORIZZATO
VD E ARTERIA POLMONARE A DESTRA
DELLA LINEA MEDIANA
11 SETTIMANE EG:
APICE CARDIACO A SINISTRA
ARTERIA POLMONARE PUNTA A SINISTRA
DELLA LINEA MEDIANA
12 SETTIMANE EG:
IL RAPPORTO TRA I GRANDI VASI E IL CUORE,
SIA SPAZIALE CHE DIMENSIONALE,
E’ LO STESSO CHE NEL II TRIMESTRE
Allan et al Heart 1997
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
TRA 9 E 12 SETTIMANE EG
CALIBRO AORTICO > CALIBRO POLMONARE
A PARTIRE DALLE 18 SETTIMANE DI EG
SI INSTAURA UNA
DOMINANZA DEL VENTRICOLO DESTRO,
CHE RENDE CONTO DEL 60%
DELL’EFFLUSSO VENTRICOLARE TOTALE.
Allan et al Heart 1997
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
DETERMINANTI DELLA
FUNZIONE CARDIACA
1) PRECARICO (riempimento ventricolare)
2) POSTCARICO (resistenze)
3) CONTRATTILITA’
4) FREQUENZA CARDIACA
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
CIRCOLAZIONE FETALE
ATTIVITA’ CARDIACA 5
SETTIMANE DI E.G.
A 10 SETTIMANE DI ETA’
GESTAZIONALE LA FASE
EMBRIOLOGICA E’
COMPLETATA
F.C.F. 175 bpm A 9
SETTIMANE con riduzione
progressiva della frequenza,
che si stabilizza intorno ai
140 bpm nel III trimestre.
EIEZIONE SISTOLICA
IL MIOCARDIO FETALE È RIGIDO E IMMATURO:
PUÒ SFRUTTARE POCO
IL MECCANISMO DI FRANK-STARLING
(> DISTENSIONE DELLE FIBRE IN DIASTOLE =
> FORZA DI EIEZIONE IN SISTOLE).
INOLTRE I VENTRICOLI FETALI
SONO MOLTO SENSIBILI AL POST-CARICO:
UN LIEVE AUMENTO DELLE RESISTENZE DETERMINA
UNA DRASTICA RIDUZIONE DELL’EIEZIONE.
Matias et al, Hum Reprod Update 2000
TEMPO DI RILASSAMENTO
ISOVOLUMETRICO (IRT)
IRT DIMINUISCE TRA 6-7 SETTIMANE:
SI SPIEGA CON LA MODIFICAZIONE DEL MIOCARDIO
DA LISCIO E SPESSO A POROSO/TRABECOLARE.
TALE MIGLIORAMENTO DI FUNZIONE DIASTOLICA
CONSENTE AL CUORE FETALE DI ADATTARSI
ALL’AUMENTO DI VOLUME EMATICO.
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
Makikallio et al, Heart 2005
A 4 SETTIMANE EG
FIBRONECTINA, FIBRILLINA, FIBULINA 4 E 5 , EMILIN I
ESPRESSIONE GENICA E PROTEINCA NELLE VALVOLE SEMILUNARI
A 4 SETTIMANE EG
INIZIO ESPRESSIONE TROPOELASTINA/ELASTINA
A 7 SETTIMANE EG
INIZIO DEPOSIZIONE TROPOELASTINA/ELASTINA
IMPORTANZA DI ELASTINA E FIBRONECTINA
NELLO SVILUPPO PRECOCE DELLE VALVOLE SEMILUNARI
VOTTELER et al, Development 2013
RIEMPIMENTO DIASTOLICO
FINO A 9 SETTIMANE DI EG: ONDE MONOFASICHE
(manca la fase di riempimento
rapido protodiastolico – onda E)
DALLE 10 SETTIMANE DI EG: ONDE BIFASICHE
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
RIGURGITO ATRIOVENTRICOLARE
(AVVR)
E’ UN RISCONTRO COMUNE
A 9-10 SETTIMANE
IN FETI SANI, PROBABILMENTE A
SEGUITO DI UN RAPIDO
AUMENTO DEL VOLUME
EMATICO.
IL RIGURGITO TRICUSPIDALICO
A 11-13 SETTIMANE
INVECE SI ASSOCIA SPESSO
A TRISOMIA O CARDIOPATIA.
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
Makikallio et al, Heart 2005
Khalil et al, Seminars Fet Neon Med 2013
CIRCOLAZIONE FETALE
IL VENTRICOLO DESTRO E IL VENTRICOLO
SINISTRO
SCARICANO
NEL
CIRCOLO
SISTEMICO IN PARALLELO, E NON IN SERIE.
CIRCOLAZIONE FETALE
GLI SCAMBI GASSOSI SI VERIFICANO A
LIVELLO DELLA PLACENTA
CIRCOLAZIONE
FETALE
4 CORTOCIRCUITI:
- DUE SINISTRADESTRA: PLACENTA
E DOTTO VENOSO;
- DUE DESTRASINISTRA: FORAME
OVALE E DOTTO
ARTERIOSO.
PLACENTA
VENA
OMBELICALE
SATURAZIONE D’OSSIGENO 85% FLUSSO MEDIO 175 ml/Kg DI
PESO FETALE AL MINUTO
RAMO
SINISTRO
RAMO COMUNICANTE
CON LA PORTA
DOTTO VENOSO
V. SOVRAEPATICA
V. CAVA INFERIORE
ARTERIE
OMBELICALI
NEL I TRIMESTRE:
AED PER LE ELEVATE
RESISTENZE A LIVELLO PLACENTARE.
DOPO LE 11-12 SETTIMANE
IL PI OMBELICALE SI RIDUCE, PER UN
CROLLO DELLE RESISTENZE
PLACENTARI
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
Vena ombelicale
intraepatica
Dotto
d’Aranzio
DOTTO VENOSO DI ARANZIO
trasporta il 55%(8-92%) di sangue
ossigenato
Kiserud and Acharya 2004
DOTTO VENOSO:
determinanti emodinamiche del flusso
e dello shunting
Gradiente pressorio tra vena ombelicale e pressione
venosa centrale
Resistenza del sistema portale e del dotto venoso
Regolazione neuroendocrina (fibre α e β
adrenergiche)
Pressione venosa ombelicale (quando diminuisce
questa e /o quando aumentano HT e viscosità si
assiste ad una ridistribuzione del flusso dal fegato al
dotto venoso
aumento dello shunt).
DOTTO VENOSO:
VELOCIMETRIA
DOPPLER
Tipico pattern pulsatile di
flusso che presenta
un‘onda bifasica di flusso
anterogrado:
FASE SISTOLICA: la
sistole ventricolare risulta
nella più alta velocità di
picco
FASE DIASTOLICA:
riempimento attivo dei
ventricoli
DOTTO VENOSO PREFERENTIAL
STREAMING
DOTTO VENOSO: preferential streaming
FATTORE ANATOMICO – la
fossa del forame ovale è posta
sopra l’ingresso della vena C.I. che
con la valvola di Eustachio è
connessa al margine anteriore
della valvola del forame stesso.
FATTORE FUNZIONALE – alta
velocità cinetica del sangue che
mantiene una posizione posterolaterale sn all’interno della vena
C.I. e lo stesso flusso sbatte e
distende il flap del forame ovale.
Forame ovale
ASPETTO ECOGRAFICO DEL FORAME OVALE
CARATTERISTICO MOVIMENTO BIFASICO NELL’ATRIO
SINISTRO DURANTE OGNI CICLO CARDIACO
FLUSSO UNIDIREZIONALE DALL’ATRIO DESTRO
ALL’ATRIO SINISTRO
ASPETTO ECOGRAFICO DEL FORAME OVALE
I FETI NORMALI HANNO UN FLUSSO ATTRAVERSO IL
FORAME OVALE EVIDENTE AL DOPPLER PULSATO CON
CARATTERISTICA ONDA BIFASICA ESPRESSIONE DELLA
SISTOLE VENTRICOLARE E DELLA DIASTOLE
Dotto
arterioso
DOTTO ARTERIOSO DI BOTALLO
EMBRIOLOGICAMENTE DERIVA DAL 6°ARCO AORTICO
DI SINISTRA DA CUI ORIGINA IL RAMO SINISTRO DEL
TRONCO POLMONARE.
STUDIO MORFOLOGICO (FORMA, TRAIETTORIA ED
ANGOLO D’INSERZIONE) NON ATTENDIBILE SU
PREPARATI ANATOMICI. (Alvarez 1991. Hyett 1995 et altri).
L’ECOGRAFIA PERMETTE NON SOLO UNO STUDIO
MORFOLOGICO MA ANCHE FUNZIONALE.
DIAMETRO DEL DOTTO ARTERIOSO
(G.Mielke. Ultrasound Obstet Gynecol 2000, 15:219-225)
LA DETERMINAZIONE DEL DIAMETRO DEL DOTTO
ARTERIOSO PUO’ ESSERE UTILE NELLA DIAGNOSI DI:
CHIUSURA PRECOCE INTRAUTERINA
ANEURISMA
MALFORMAZIONI CARDIACHE
DOPPLER-FLUSSIMETRIA DEL DOTTO
ARTERIOSO
PRESENTA VELOCITA’ SISTOLICHE ELEVATE (50-140
CM/SEC) E DIASTOLICHE BASSE (6-30 CM/SEC)
IL FLUSSO E’ DIRETTO VERSO L’AORTA SIA IN
SISTOLE CHE IN DIASTOLE
LA VELOCITA’ DI PICCO SISTOLICO
AUMENTA NEL DOTTO ARTERIOSO:
OSTRUZIONE DEL TRATTO
D’EFFLUSSO DEL VENTRICOLO
DESTRO
ANEMIA
AUMENTO DELLA GITTATA CARDIACA
(SHUNTS ARTERO-VENOSI)
Vena cava
superiore
ATRIO DESTRO
VENTRICOLO DESTRO
ATRIO SINISTRO
VENTRICOLO SINISTRO
EFFLUSSO SINISTRO
aorta
14/02/2014
59
EFFLUSSO ARTERIA POLMONARE – DOTTO
ARTERIOSO DI BOTALLO
VELOCITA’ SISTOLICA NEL D.A.
VELOCITA’ DI PICCO
DIASTOLICO NEL D-A-
VELOCITA’ DI FINE
DIASTOLE NEL D.A.
G.Mielke. Ultrasound Obstet
Gynecol 2000, 15:219-225
ARTERIE OMBELICALI
DOPPLER-FLUSSIMETRIA DEL DOTTO
ARTERIOSO
i rapporti S/D , PI e RI non si modificano con
l’eta’ gestazionale
il loro valore diminuisce con l’aumento della
f.c.f.
il PI ha valori compresi fra 1,9 e 3,0
se inferiore a 1,9 e’ spia di costrizione e
rigurgito tricuspidale
POSIZIONE DEL CUORE
ESAME ECOCARDIOGRAFICO
FETALE
POSIZIONAMENTO DEGLI ORGANI ADDOMINALI
E DELLE STRUTTURE VASCOLARI
LOCALIZZAZIONE E ORIENTAMENTO DEL
CUORE NELLA CAVITA’ TORACICA
IDENTIFICAZIONE DEL SITUS
SOLITUS
SCANSIONE TRASVERSA DELL’ADDOME
Stomaco posto a sinistra
Aorta addominale situata anteriormente e a
sinistra della colonna vertebrale
Vena cava inferiore ancora più anteriore e
situata a destra della colonna
SCANSIONE TRASVERSA DEL TORACE
Apice cardiaco rivolto a sinistra
L’asse longitudinale forma un angolo di 45° ±
20 con l’asse antero-posteriore del torace fetale
SCANSIONE
TRASVERSA
DELL’ADDOME
SCANSIONE
TRASVERSA DEL
TORACE
LUNGHEZZA DEL D.A.
ANGOLO ISTMO-D.A.
ANGOLO D.A.-AORTA
DISCENDENTE
G.Mielke. Ultrasound Obstet
Gynecol 2000, 15:219-225
DIMENSIONE DEL CUORE
A 6 SETTIMANE: 1.81 ± 0.5 mm
A 13 SETTIMANE: 7.25 ± 1.4 mm
Leiva, Ultrasound Obstet Gynecol 1999
FREQUENZA CARDIACA
A 5 SETTIMANE DI EG: 110 BPM
A 9 SETTIMANE DI EG: 170 BPM
POI RIDUZIONE PROGRESSIVA DELLA FCF
per maturazione del SN parasimpatico
SI STABILIZZA INTORNO AI 140 BPM
NEL III TRIMESTRE
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
CICLO CARDIACO
1) EIEZIONE SISTOLICA
(ET = ejection time)
2) RILASSAMENTO ISOVOLUMETRICO
(IRT = isovolumetric relaxation time)
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
3) RIEMPIMENTO DIASTOLICO (FT = filling time)
• Onda E (fase diastolica precoce)
• Onda A (fase diastolica tardiva –
contraz.atriale)
4) CONTRAZIONE ISOVOLUMETRICA
(ICT = isovolumetric contraction time)
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
TEMPO DI RILASSAMENTO
ISOVOLUMETRICO (IRT)
TEMPO NECESSARIO AFFINCHÈ,
DOPO LA SISTOLE,
LA PRESSIONE VENTRICOLARE CROLLI
DAL VALORE DI PRESSIONE SISTEMICA
AL VALORE DI PRESSIONE ATRIALE.
E’ UN INDICATORE DI FUNZIONE DIASTOLICA
(FASE DIASTOLICA PRECOCE).
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
IL RILASSAMENTO DEL MIOCARDIO È UN
PROCESSO ATTIVO:
I MIOCARDIOCITI RIDUCONO LA
CONCENTRAZIONE CITOSOLICA DI CA2+
ATTRAVERSO TRASPORTATORI SPECIFICI.
RIEMPIMENTO DIASTOLICO
FINO A 9 SETTIMANE DI EG: ONDE MONOFASICHE
(manca la fase di riempimento
rapido protodiastolico – onda E)
DALLE 10 SETTIMANE DI EG: ONDE BIFASICHE
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
RIEMPIMENTO DIASTOLICO
NEL FETO
LA VELOCITA’ DI PICCO DIASTOLICO DELL’ONDA E
E’ SEMPRE MINORE RISPETTO ALLA
VELOCITA’ DI PICCO DIASTOLICO DELL’ONDA A,
AL CONTRARIO RISPETTO ALL’ADULTO
SISTOLE
ONDA E
ONDA A
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
TEMPO DI CONTRAZIONE
ISOVOLUMETRICA (ICT)
TEMPO NECESSARIO AFFINCHÈ,
DOPO LA DIASTOLE,
LA PRESSIONE VENTRICOLARE AUMENTI
FINO AL VALORE DI PRESSIONE SISTEMICA.
E’ UN INDICATORE DI FUNZIONE SISTOLICA
(FASE SISTOLICA PRECOCE).
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
TEMPO DI CONTRAZIONE
ISOVOLUMETRICA (ICT)
ICT DIMINUISCE TRA 8-9 SETTIMANE,
PER POI RIMANERE STABILE.
TALE CAPACITÀ DEL VENTRICOLO DI GENERARE
UNA PRESSIONE AL PROPRIO INTERNO
CONSENTE UN MIGLIOR SVUOTAMENTO
SISTOLICO, RIDUCENDO LE PRESSIONI
VENTRICOLARI IN PROTODIASTOLE E
CONSENTENDO IL RIEMPIMENTO DIASTOLICO
PASSIVO NELLA FASE DIASTOLICA PRECOCE.
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
Makikallio et al, Heart 2005
DOPPLERVELOCIMETRIA
DOTTO VENOSO
L’ONDA HA 3 COMPONENTI, TUTTE ANTEROGRADE:
ONDA S (SISTOLE)
ONDA D (DIASTOLE)
ONDA A (CONTRAZIONE ATRIALE)
Matias et al, Hum Reprod Update 2000
DOPPLERVELOCIMETRIA
DOTTO VENOSO
SE È MARCATAMENTE COMPROMESSA LA FUNZIONALITÀ
DIASTOLICA, LA CONTRAZIONE ATRIALE INCONTRA
FORTI RESISTENZE AL FLUSSO IN USCITA DAGLI ATRI
VERSO I VENTRICOLI. NE DERIVA UN TRANSITORIO
“REVERSE-FLOW” NEL DOTTO VENOSO
(ONDA A NEGATIVA).
Khalil et al, Seminars Fet Neon Med 2013
DOPPLERVELOCIMETRIA
DOTTO VENOSO
IL DV PRESENTA FLUSSO ANTEROGRADO DURANTE LA
CONTRAZIONE ATRIALE GIÀ NEL I TRIMESTRE
(ONDA A POSITIVA).
MENTRE NELL’ART.OMBELICALE L’AED È FISIOLOGICO NEL I
TRIMESTRE, L’ONDA A NEGATIVA È GIÀ PATOLOGICA.
Khalil et al, Seminars Fet Neon Med 2013
ECOCARDIOGRAFIA FETALE NEL
I TRIMESTRE: SICUREZZA
Indice termico
Indice meccanico
PLACENTAZIONE
AL POLO EMBRIONALE DELLA BLASTOCISTI TROVIAMO:
-SINCIZIOTROFOBLASTO PRIMITIVO
-CITOTROFOBLASTO PRIMITIVO, che si frappone tra massa cellulare
interna e sincizio
James et al, Placenta 2012
PLACENTAZIONE
IL SINCIZIOTROFOBLASTO SECERNE ENZIMI CHE DIGERISCONO LA
DECIDUA BASALE, E SI ESPANDE NELLE LACUNE DECIDUALI
ATTRAVERSO PROCESSI DETTI TRABECOLE.
IL CITOTROFOBLASTO MIGRA ALL’INTERNO DELLE TRABECOLE:
VILLI PRIMARI
James et al, Placenta 2012
PLACENTAZIONE
I VILLI PRIMARI VENGONO INVASI DA CELLULE MESENCHIMALI:
VILLI SECONDARI
IL MESENCHIMA PROLIFERA E SI DIFFERENZIA A FORMARE VASI:
VILLI TERZIARI
A 4 SETTIMANE
DI EG
LA STRUTTURA DI BASE
DELLA PLACENTA
E’ COMPLETA.
James et al, Placenta 2012
CIRCOLO FETO PLACENTARE
CELLULE TROFOBLASTICHE
VILLI PRIMARI
VILLI SECONDARI
VILLI TERZIARI
CIRCOLO FETOPLACENTARE
VILLO TERZIARIO
ALBERO VILLOSO
TRONCO
VILLI STAMINALI
VILLI INTERMEDI MATURI
VILLI TERMINALI
CIRCOLAZIONE FETOPLACENTARE
ALBERI VILLOSI O COTILEDONI FETALI 20-25
OGNI COTILEDONE CONTIENE 280000 VILLI
I VILLI SONO IMMERSI NELLE LACUNE IN
CUI CIRCOLA IL SANGUE MATERNO,
PROVENENTE DAI VASI UTERO-PLACENTARI.
LA VASCOLARIZZAZIONE DEI VILLI AVVIENE
ATTRAVERSO LE ARTERIE E LA VENA
OMBELICALE
CIRCOLAZIONE FETALE
ATTIVITA’ CARDIACA: INIZIA 3 SETTIMANE DOPO
IL CONCEPIMENTO
A 10 SETTIMANE DI ETA’ GESTAZIONALE LA FASE
EMBRIOLOGICA E’ COMPLETATA
LA FREQUENZA CARDIACA A 9 SETTIMANE E’ 175
bpm E RIDUCENDOSI PROGRESSIVAMENTE SI
STABILIZZA INTORNO AI 140 bpm NEL TERZO
TRIMESTRE
CIRCOLAZIONE FETALE
IL VENTRICOLO DESTRO E IL VENTRICOLO
SINISTRO SCARICANO NEL CIRCOLO SISTEMICO
IN PARALLELO, E NON IN SERIE.
GLI SCAMBI GASSOSI SI VERIFICANO A LIVELLO
DELLA PLACENTA
SONO PRESENTI QUATTRO CORTOCIRCUITI; DUE
SINISTRA-DESTRA: PLACENTA E DOTTO VENOSO,
DUE DESTRA-SINISTRA: FORAME OVALE E DOTTO
ARTERIOSO
Dotto arterioso
Forame ovale
Dotto venoso
placenta
CIRCOLO UTERO-PLACENTARE
IMPIANTO DELLA BLASTOCISTI NELLA DECIDUA
INVASIONE DELLE ARTERIE SPIRALI DA PARTE
DELLE CELLULE DEL CITOTROFOBLASTO
LE ARTERIE SPIRALI PERDONO LA TONICA
MUSCOLO-ELASTICA E LE TERMINAZIONI NERVOSE,
DIVENENDO COSI’ VASI BEANTI, DETTI VASI UTEROPLACENTARI, CHE NON REGISCONO ALLE SOSTANZE
VASOATTIVE E AGLI STIMOLI NERVOSI E SI APRONO
NELLE LACUNE INTERVILLOSE ALLA FINE DEL
PRIMO TRIMESTRE
Circolazione
Fetale
P.
A.O. Città della Salute e della Scienza di Torino
Dipartimento di Ostetricia e Neonatologia
Direttore Prof.ssa Tullia Todros
Università degli Studi di Torino
CIRCOLO UTERO-PLACENTARE
AUMENTO DEL DIAMETRO DELLE ARTERIE
UTERO-PLACENTARI 1000 mµ (30 volte)
AUMENTO DI NUMERO (da 150 a 300)
AUMENTO DEL DIAMETRO DELLE ARTERIE
ARCUATE (10 VOLTE) E DELLE UTERINE (1,5)
Quindi il circolo utero-placentare diventa un
distretto a bassa resistenza ed il flusso uterino nella
donna gravida aumenta da 50 ml/min. alla fine del
primo trimestre, a 200 ml/min. alla fine del secondo,
a 500 ml/min. a termine
RIGURGITO ATRIOVENTRICOLARE
(AVVR)
RIGURGITO ATTRAVERSO LE VALVOLE
ATRIOVENTRICOLARI.
INIZIA QUANDO P VENTRICOLARE > P ATRIALE
E CESSA QUANDO P ATRIALE > P VENTRICOLARE.
PERTANTO SI VERIFICA IN PROTOSISTOLE,
PRIMA CHE INIZI L’EIEZIONE VENTRICOLARE.
Valenti et al, J Prenatal Med 2011
Makikallio et al, Heart 2005