modulo 5 Sezione storico-religiosa Scheda di approfondimento per pagina 446 Dentro l’immagine: La Trimurti La scultura rappresenta la Trimurti o Triade divina indiana, costituita da Brahma, il creatore, Shiva, il riplasmatore e Vishnu il conservatore del modo. La figura centrale non è Brahma, come sarebbe lecito aspettarsi per la posizione preminente che ha nella teologia indu, ma è Shiva. Quelle laterali raffigurano Brahma alla sua destra e Vishnu alla sua sinistra. Ciò è dovuto al fatto che nella grande e storica città di Warangal, si adorava, nel periodo più antico della storia religiosa indiana il dio Rudra, di cui Shiva è il nome più recente. Il cerchio di pietra con incisi i teschi è il sedile su cui si appoggia Shiva. Esso sta a rappresentare il cerchio del samsara, ossia il ciclo morte-rinascita che caratterizza la dottrina indù della reincarnazione. Da tale necessità ci si può liberare con lo yoga, la devozione, la non-violenza ecc. Vishnu è rappresentato con in mano la mazza che indica la forza naturale da cui derivano tutte le altre e con la conchiglia, che rappresenta l’“Om”, il primo suono della creazione e anche l’inizio della materia. I devoti intonano l’“Om” come via di vibrazione interiore che permette il ricongiungimento dell’Atman (Anima) con il Brahman (la sostanza stessa di Dio). Il mezzo di cui Brahma si serve per spostarsi è un cigno, anch’esso simbolo della conoscenza. Brahma è la fonte di ogni sapienza. Brahma è raffigurato con quattro teste di cui si dotò per poter seguire ovunque andasse la sua bella sposa Saraswati, che è la dea della conoscenza. Anche Brahma è la fonte di ogni conoscenza per cui tiene in una delle sue otto mani il Veda, il testo sacro dell’Induismo, diviso in quattro parti. La Trimurti, XII secolo d.C. Warangal, India. Shiva è rappresentato con al collo filari di perle sacre chiamate Rudraksha, dall’antico suo nome, Rudra. Il picccolo filo di perle che ha nella sua mano destra rappresenta i suoi insegnamenti.