Iscrizione lapidea di Mihirakula a Gwalior (inizio del VI

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Iscrizione lapidea di Mihirakula a Gwalior (inizio del VI secolo d.C.)
Dopo la crisi del regno Gupta, il regno vassallo di Malwa dovette a sua volta sottomettersi, tra il 484 e il 510 dC, agli
Huna Hephthaliti. Tôramâna (448 - 510 d.C. ca.) è stato forse il primo governatore Huna ad estendere il proprio
dominio in India; è noto anche come Rajatarangini, e di lui si conservano monete ed iscrizioni. Nell'iscrizione di Kura
il suo nome è menzionato come Rajadhiraja Maharaja Toramana Shahi Jaula. L'iscrizione posta sull'immagine di un
cinghiale ad Eran (nel distretto di Sagar, stato di Madhya Pradesh), datata al suo primo anno di regno, riferisce che il
regno di Malwa era allora incluso nel suo dominio. Le monete d'argento da lui emesse si adeguavano ai canoni
ponderali ed iconografici della monetazione Gupta; la sola differenza, nel verso, consiste nella testa del re volta a
sinistra; il retro mantiene, invece, l'immagine del pavone e la leggenda con il nome del re. Secondo l'iscrizione di
Risthal, rinvenuta nel 1983, il re di Malwa Prakashadharma Aulikara lo avrebbe sconfitto nel 515 d.C. Gli succedette
suo figlio Mihirakula.
Possa egli (il Sole) proteggerti,
vittorioso, e dissipare le tenebre
dei banchi di nuvole con la forza
dei suoi innumerevoli raggi che
illuminano il cielo; (e) decorare
le cime e i fianchi della
montagna all'alba, con i (suoi)
cavalli lanciati, dalle criniere
scarmigliate, per la fatica della
corsa ... ; ... ( e) che, … hanno
(le) ruote (del) carro (?) …
ingerito (?) ... ... ... ....
La montagna dell'alba; disperdi
la paura; (sia) la luce della casa
che è il mondo, (e) caccia via la
notte, (illumina) la fresca
bellezza delle ninfee (con i suoi)
raggi che sono del colore dell'oro
fuso !
(C'era) un re [della terra], di
grande prestigio, che era noto
con il nome del glorioso
Tôramâna; grazie al (suo)
eroismo, e alla sua magnanimità,
la terra è stata governata con
giustizia.
Cammeo oggi al British Museum raffigurante il re Mihirakula di
Gandhara nell'atto di adorare il dio Shiva
La fama sua, e della sua
discendenza, vola in alto; il
valore del figlio (è) senza eguali;
il signore della terra, che è noto
sotto il nome di Mihirakula, (e) che, (da se stesso) ininterrottamente, [ha affrontato la potenza di]
Pashupati 1.
Anche [egli], il re, che ha debellato il male, dotato di occhi grandi e splendenti, e (che) oggi governa
la terra; ed ha ingrandito il suo regno, nel (suo) quindicesimo anno, il migliore dei re; nel mese
(santo) di Karttika 2, fresco e fragrante, con il profumo delle ninfee rosse e blu che sono spinte a
fiorire dal sorriso dei raggi della luna; mentre la luna splende senza ombre; e un giorno di buon
1 Pashupati, "Signore del bestiame", è uno dei molti epiteti con cui è nominato il dio Hindu Shiva.
2 Novembre - dicembre
auspicio, è proclamato dai capi delle classi dei “nati due volte”, con il clamore della proclamazione
di un giorno santo, giunti avendo i (propri) tithi e nakshatra e muhurta ... ... ... …
Il figlio del figlio di Matritula, e il figlio di Mâtridâsa, di nome Mâtrichêta, abitante di ... ... ... …
sulla collina, ha voluto che fosse effettuata, nel tempio splendido, il più grande tra i meravigliosi
templi del Sole, allo scopo di accrescere il (suo) merito religioso, degli antenati e di se stesso, e di
coloro che, dal ... ... ... … del re, di fermarsi su questa, la più maestosa tra le montagne.
Coloro che per aver eretto una bellissima casa per il Sole, come nel risplendere dei raggi della luna,
la loro dimora è in cielo, fino alla distruzione di tutte le cose !
(Questo) proclama, a celebrazione della vera religione, è stato composto attraverso la devozione al
Sole, da colui che è conosciuto con il nome di Kesava e da .... ditya.
Finché la luna splenderà sul boschetto che è il nodo dei capelli intrecciati del (dio) Sarva 3; e fino a
quando il monte Meru 4 continuerà ad avere (la sua) pendici adornate dai piedi delle ninfe del cielo;
e finché (il dio) Vishnu 5 porterà la radiante (dea) Shri 6 nel (suo) ventre che è come una nuvola blu
scuro; così a lungo (questo) le pietre di questi templi rimarranno sulla sommità di queste deliziose
colline !
3 Sarva, ovvero “l'Arciere” è uno degli epiteti di Rudra, una divinità Rigvedica associata al vento, alla tempesta, e alla
caccia. Il nome può essere tradotto come "Il Ruggente", o "L'Urlatore".
4 Montagna sacra della mitologia induista e buddhista; alta 80.000 yojana (circa 470.000/940.000 km) si trova al centro
dell'universo, nel continente mitologico di Jambudvipa.
5 Divinità maschile vedica che nei secoli ha assorbito altre figure divine come Purusa, Prajāpati, Nārāyana e K ṛṣna
acquisendo secondo la tradizione del Mahābhārata il ruolo di divinità protettrice del mondo e del Dharma (legge
cosmica), nonché la volontà di intervento per protezione dei suoi devoti. Si tratta dunque di una delle principali divinità
dell'Induismo, ed il suo culto va sotto il nome di Visnuismo o Vaisnavismo ("devoto a Visnu").
6 Altro nome per Lakshmi, consorte di Vishnu
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