AZIENDA OSPEDALIERA SAN CAMILLO FORLANINI DIPARTIMENTO DI MEDICINA SPECIALISTICA Unità Operativa di Dietologia e Nutrizione Resp. Prof. Maria Grazia Carbonelli Tel. 0658704383 Fax. 0658704711 Email [email protected] CENTRO MULTIDISCIPLINARE PER LA DIAGNOSI E TERAPIA DELLA GRAVE OBESITA Presentazione a cura della Prof.ssa M.G. Carbonelli Dr.ssa S. Paoloni e Dr.ssa A. Anzidei LA CHIRURGIA BARIATRICA Lobesità è definita patologica o grave quando lindice di massa corporea (rapporto tra il peso corporeo espresso in Kg e altezza in metri al quadrato) risulta superiore a 40 ed è tipicamente associata a disturbi debilitanti e pericolosi per la vita stessa del soggetto. Esempio di calcolo del BMI (Body Mass Index) o IMC (Indice di Massa Corporea): Peso (Kg) = 90 Altezza (metri) = 1,80 BMI o IMC = 90/(1,80 x 1,80)= 27,77 Kg/m2 Grado di Sovrappeso IMC kg m² Livello di rischio Normopeso 18.5 - 24.9 Non incrementato Sovrappeso 25 - 29.9 Incrementato Obesità I 30 - 34.9 Alto Obesità II 35 - 39.9 Molto alto Obesità severa > 40 Estremamente alto La chirurgia dellobesità, chiamata anche chirurgia bariatrica, rappresenta per la maggior parte dei pazienti affetti da obesità patologica lunica terapia in grado di consentire una perdita significativa e duratura del peso corporeo, insieme ad un miglioramento di tutti i disturbi associati all'obesità, quali il diabete, lipertensione, lipercolesterolemia, linsulino-resistenza e le apnee notturne. Non tutti i soggetti obesi sono candidati allintervento chirurgico. Le indicazioni alla chirurgia sono le seguenti: 1. Età compresa tra i 18 e i 60 anni. 2 2. BMI ! 40 kg/m 2 3. BMI tra 35 e 40 kg/m se sono presenti patologie associate (ad es. ipertensione, diabete, apnee notturne, ipercolesterolemia). 4. Fallimenti ripetuti di vari tentativi dietetici. 5. Assenza di disturbi del comportamento alimentare come abbuffate frequenti o bulimia, spiluccamento giornaliero o notturno, consumo frequente di dolci. 6. Buona disponibilità del paziente ad effettuare controlli dietologici ripetuti a breve e a lungo termine. I controlli sono, nel primo mese, una volta a settimana e, nel primo anno, una volta al mese. 7. Assenza di tossicodipendenza, alcolismo, infezione da HIV e gravi malattie intercorrenti (tumori, gravi infezioni) o pregressi interventi chirurgici sullapparato digerente (resezioni gastriche o intestinali). LE PROCEDURE NON CHIRURGICHE - Pallone intragastrico (BIB) CHIRURGICHE Gli interventi di chirurgia bariatrica possono essere suddivisi in: Ø interventi restrittivi che riducono la capacità dello stomaco e limitano l'introduzione di alimenti. Hanno lo scopo di dare un senso di sazietà precoce anche con lingestione di una piccola quantità di cibo. Quelli attualmente più effettuati sono: - Bendaggio gastrico regolabile - Sleeve gastrectomy Ø interventi malassorbitivi che consistono nella resezione di alcuni tratti di intestino provocando un malassorbimento di nutrienti. Lobiettivo è ridurre la quantità di grassi e amidi assorbiti. - Diversione bilio-pancreatica Ø interventi misti che prevedono sia una parte restrittiva che una piccola parte malassorbitiva - Bypass gastrico 1. PALLONE INTRAGASTRICO Il pallone intragastrico (BIB) è un dispositivo in silicone di forma sferica che viene posizionato vuoto nello stomaco attraverso una gastroscopia in lieve sedazione. Successivamente il BIB viene gonfiato con 400-700 cc di soluzione salina di colore blu. vantaggi - Non è un intervento chirurgico - Induce un costante senso di sazietà - E' un intervento reversibile - Può essere applicato ai ragazzi < 18 anni in attesa del compimento della maggiore età e alle persone con più di 60 anni che non rientrerebbero nella selezione per la chirurgia - La presenza di urine o di feci di colore blu permette al paziente di verificare una eventuale rottura del dispositivo medico - Può essere utilizzato nella terapia sequenziale cioè per iniziare a perdere peso prima di un intervento di chirurgia bariatrica. svantaggi - Periodo massimo di posizionamento: 6 mesi, oltre i quali deve essere rimosso - Crampi addominali - Nausea e Vomito - Reflusso gastroesofageo 2. BENDAGGIO GASTRICO REGOLABILE Questo intervento viene eseguito in via laparoscopica, non comporta asportazioni o resezioni di organi ed è completamente reversibile. Consiste nel posizionamento di un anello di silicone intorno allo stomaco con la creazione di una tasca gastrica molto piccola che funzionerà da "nuovo stomaco". L'anello è collegato mediante un tubicino ad un piccola valvola sottocutanea, posizionata a livello addominale. Attraverso la valvola, il bendaggio può essere regolato. Il medico, con una semplice puntura, può introdurre una soluzione fisiologica che permette di modificare il diametro dell'anello stringendolo se il paziente non percepisce il senso di sazietà. Se invece si presentano sintomi di vomito frequente o disturbi al passaggio dei cibi il bendaggio si può sgonfiare sempre tramite la stessa valvola. vantaggi Materiale biocompatibile Intervento reversibile Semplicità di esecuzione Rischio operatorio minimo Non altera i meccanismi della digestione svantaggi - La percentuale di dimagrimento dipenderà dalla disponibilità del paziente a seguire le indicazioni dietetiche e dalla qualità e quantità del cibo ingerito - Dilatazione della tasca gastrica in caso di aumento della quantità di cibo introdotto - Vomito, che se ripetuto assiduamente può portare allo scivolamento verso l'alto della parete gastrica attraverso il bendaggio o allo spostamento del bendaggio stesso - Episodi di reflusso alimentare con esofagite esofago tasca bendaggio duodeno stomaco valvola 3. SLEEVE GASTRECTOMY E un intervento che prevede una resezione gastrica con creazione di uno stomaco a forma di tubo ed eliminazione definitiva ed irreversibile dei 2/3 dello stomaco rimanente. Rispetto al bendaggio gastrico, è un intervento più impegnativo ma più efficace nel trattamento del diabete di tipo 2. È inoltre irreversibile e con possibile rischio di formazione di fistole lungo le cuciture chirurgiche, qualora il paziente non segua correttamente le indicazioni dietetiche del post intervento. vantaggi Efficace nella riduzione del peso corporeo Risoluzione del diabete di tipo 2 in unalta percentuale di casi svantaggi Irreversibile Rischio di formazione di fistole a livello delle cuciture per mancata adesione al regime dietetico prescritto nuovo stomaco stomaco resecato 4. DIVERSIONE BILIO-PANCREATICA L'intervento è caratterizzato dall'asportazione di 2/3 dello stomaco, della colecisti e dalla creazione di un condotto intestinale tra la tasca gastrica residua e il tratto terminale dell'intestino tenue. In tal modo il cibo non attraversa i tratti dell'intestino deputati all'assorbimento dei nutrienti e arriva senza essere digerito nellultima parte dellintestino. Questo provoca diarrea e malassorbimento, principali responsabili della perdita di peso. vantaggi - La perdita di peso non dipende dalla dieta seguita, fatta eccezione per gli zuccheri semplici il cui assorbimento ricomincia dopo qualche tempo dallintervento. - Rappresenta l'intervento più efficace per il calo ponderale e la cura delle malattie metaboliche associate all'obesità ma è anche quello più impegnativo e rischioso da un punto di vista chirurgico e di controllo nutrizionale. svantaggi Sarà necessario effettuare una supplementazione di calcio, ferro e vitamine a vita poiché, essendo un intervento malassorbitivo, comporta carenze nutrizionali che devono essere monitorate nel tempo. Possibili complicanze associate alla carenza dei suddetti nutrienti: anemia ed osteoporosi. 5. BYPASS GASTRICO Consiste in una resezione gastrica con formazione di una piccola tasca gastrica che contiene limitate quantità di cibo. Il cibo introdotto nella tasca gastrica salta una buona parte dellintestino e arriva direttamente nella parte dellintestino chiamata digiuno. In tal modo, una buona parte dello stomaco e del duodeno rimane escluso dal passaggio di cibo. vantaggi - Il calo ponderale si mantiene per un lungo periodo - Risoluzione di diabete, ipertensione e apnee notturne in unalta percentuale di casi svantaggi - Carenze di ferro, calcio e vitamine con necessità di supplementazione vitaminica a vita - Sindrome da rapido svuotamento gastrico chiamata dumping sindrome (nausea, coliche addominali, gonfiore, diarrea) TERAPIA SEQUENZIALE E di estrema importanza valutare la chirurgia bariatrica in termini di miglioramento della qualità di vita del paziente gravemente obeso. È per questo che nel nostro centro tutti i pazienti vengono trattati partendo dagli interventi terapeutici più semplici avanzando via via verso quelli più complessi, valutando il rapporto rischiobeneficio per ridurre al minimo le complicanze dellintervento. Tutti i pazienti seguono in primo luogo una riabilitazione nutrizionale allo scopo di mantenere o ridurre il peso corporeo in attesa dellintervento chirurgico (che avviene dopo circa circa 1 anno dalla prima visita). La perdita di peso prima dellintervento rende meno rischioso lintervento stesso e permette di ridurre le complicanze presenti e dovute alla percentuale di massa grassa. Lintervento nei pazienti gravemente obesi è tanto più facilmente eseguibile e con minor rischio di complicanze quanto più il BMI di partenza è basso; perciò è fondamentale procedere per gradi, partendo dalle metodiche chirurgiche meno invasive e più sicure, quali il posizionamento di un palloncino intragastrico o di un bendaggio gastrico regolabile ed eventualmente procedere in un secondo momento con interventi più impegnativi come la sleeve gastrectomy o la diversione bilio-pancreatica. ITER TERAPEUTICO Presso il Centro per la Grave Obesità dell'Azienda Ospedaliera S.Camillo Forlanini di Roma si recano sia i pazienti interessati alla sola terapia dietetica sia i pazienti interessati allintervento di chirurgia bariatrica. In entrambi i casi, i pazienti intraprendono un preciso percorso dietoterapico seguito da unequipe composta da Medici Dietologi, Nutrizionisti, Dietisti, Infermieri, Psicologi. Si parte dal presupposto che lintervento di chirurgia bariatrica non può prescindere da una corretta terapia alimentare preoperatoria e postoperatoria. Il percorso è suddivisibile nei seguenti step: 1. LA PRIMA VISITA a) Vengono rilevate le misure antropometriche (peso, altezza, circonferenze collo, vita, addome, fianchi) e la pressione arteriosa; b) Il paziente effettua un colloquio medico nel quale viene ricostruita la sua storia clinica e la storia del suo peso; viene sottoposto a visita medica e viene valutato il programma terapeutico. Il percorso può prevedere la terapia dietetica personalizzata da sola, con eventuale supporto psicologico e farmacologico, o accompagnata dalleventuale intervento chirurgico. c) Nel caso il paziente fosse interessato e candidato alla chirurgia verranno illustrati i diversi tipi di interventi eseguibili presso il centro e verrà aperta una prestazione ambulatoriale complessa (PAC), consistente in una serie di indagini che il paziente dovrà effettuare presso il centro al fine di programmare lintervento chirurgico e valutare correttamente lidoneità allo stesso. È possibile, qualora il paziente preferisse effettuare le indagini altrove, eseguirle in centri esterni. d) Sia i pazienti interessati alla chirurgia che alla sola dietoterapia effettueranno un colloquio con le dietiste nel quale verranno valutate le abitudini alimentari e verrà elaborata una dietoterapia personalizzata, con necessità di controlli periodici. 2. LE INDAGINI SPECIALISTICHE DA EFFETTUARE PER LA VALUTAZIONE CHIRURGICA Le seguenti analisi possono effettuarsi nell Azienda Ospedaliera tramite PAC o allesterno a) b) c) d) e) f) g) h) i) j) k) Calorimentria indiretta per la valutazione del metabolismo basale Esame bioimpedenziometrico per la valutazione della composizione corporea Analisi ematochimiche Visita endocrinologica Visita cardiologica con ECG Esame spirometrico per la valutazione della capacità meccanica respiratoria Visita anestesiologica Gastroscopia con ricerca dellhelicobacter pylori Ecografia tiroidea Ecografia delladdome superiore Visita psicologica 3. LA VISITA COLLEGIALE I risultati delle indagini sopraelencate verrano raccolti in una cartella specifica e verrà programmata una visita plurispecialistica con il Medico Dietologo, il Chirurgo Bariatrico e lo Psicologo, i quali stabiliranno insieme al paziente la possibilità di effettuare lintervento di chirurgia bariatrica (rilevamento di eventuali controindicazioni in base alle indagini effettuate) e quale sia lintervento più adatto alla situazione del paziente in esame. In questa occasione, verrà consegnata al paziente una dieta iperproteica ipocalorica personalizzata da iniziare 15 giorni prima dellintervento chirurgico, che serve a ridurre il volume del fegato e a favorire la tecnica laparoscopica. 4. I CONTROLLI Tutti i pazienti vengono sottoposti a controlli periodici sia da parte delle Dietiste che dei Medici Dietologi del nostro centro. Durante i controlli verranno rilevate nuovamente le misure antropometriche, valutato lo stato di salute del paziente, i risultati degli esami ematochimici e laderenza alla dieta, con eventuali modifiche, ove necessario, della stessa. 5. LINTERVENTO Lintervento viene eseguito presso il reparto di Chirurgia Bariatrica dellAzienda Ospedaliera S. Camillo Forlanini di Roma e prevede una degenza ospedaliera variabile in base al tipo di intervento (in media 3-5 giorni). In questi giorni le dietiste del nostro centro saranno a disposizione del paziente per seguirlo nella terapia nutrizionale. 6. LA DIMISSIONE Il paziente viene dimesso con una terapia farmacologica, in genere un gastroprotettore, prescritta dal Chirurgo, ed una dieta ipocalorica liquida o semiliquida, a seconda del tipo di intervento, prescritta dal Medico Dietologo, accompagnata da una supplementazione vitaminica e minerale. Inoltre verrà fissato con il paziente un appuntamento di controllo presso lambulatorio di Dietologia per continuare il percorso nutrizionale. LA DIETA DEI PAZIENTI CHE HANNO EFFETTUATO LINTERVENTO CHIRURGICO Dopo lintervento chirurgico tutti i pazienti verranno seguiti una volta la settimana per almeno un mese e successivamente una volta al mese, per almeno un anno dallintervento, dagli specialisti del nostro centro ospedaliero. La dieta da seguire sarà allinizio liquida o semiliquida (a seconda del tipo di procedura chirurgica eseguita) e poi di consistenza normale ma fortemente ipocalorica. Ciò permetterà di perdere tanto peso in poco tempo. Questo mette a rischio la parte muscolare del nostro corpo. E per questo che verrà consigliata unadeguata attività fisica e periodicamente verrà effettuata una bioimpedenziometria (BIA) per valutare la percentuale di grasso perso e la percentuale di massa magra residua. Durante il primo anno dopo lintervento è fondamentale che il paziente segua le indicazioni del Medico Dietologo per evitare linsorgenza di carenze nutrizionali. 7. I CONTROLLI DEL POST-OPERATORIO Dopo lintervento i pazienti verranno sottoposti ad ulteriori visite di controllo sia presso gli ambulatori della chirurgia bariatrica, che valuteranno le condizioni di postintervento, sia presso gli ambulatori della dietologia, dove verrà modificata la dieta fino ad arrivare ad uno schema dietetico definitivo, molto più simile ad una dieta convenzionale per lo più solida, la quale comunque richiederà un monitoraggio attento almeno per il primo anno. Questo periodo rappresenta il momento più delicato in cui si verifica la maggior parte della perdita del peso. È perciò richiesta una grande disponibilità da parte del paziente, che dovrà porre estrema attenzione alle indicazioni nutrizionali fornitegli per garantire il successo dellintervento ed evitare il recupero del peso. COME PRENOTARE UNA VISITA NUTRIZIONALE PRESSO IL NOSTRO CENTRO a. E possibile prenotare una visita presso il centro per la diagnosi e terapia dellobesità chiamando il numero 06.58704383 dal Lunedi al Venerdi dalle ore 11.00 alle ore 13.00. b. Possono prendere appuntamento i pazienti con BMI > 40 o con BMI > 35 con patologie associate (diabete, ipertensione, ipercolesterolemia, ecc..). c. E necessario portare, il giorno della visita, limpegnativa del medico di medicina generale che riporta la dicitura Visita Dietologica + Prescrizione Dietetica.