AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA CAREGGI FIRENZE CENTRO MULTIDISCIPLINARE PER LA TERAPIA CHIRURGICA DELL’OBESITA’ GRAVE (Responsabile: M.Lucchese) S.O.D. CHIRURGIA GENERALE 1 (Direttore: A.Valeri) Il Centro Multidisciplinare per la Terapia dell’Obesità è nato, primo in Italia, nell’Azienda Ospedaliera di Careggi nel 1997 divenendo poi Centro di Riferimento della Regione Toscana nel 2000. Di esso fa parte il nostro centro chirurgico in attività dal 1992. Lo scopo del trattamento del paziente con obesità grave deve mirare al raggiungimento di un peso compatibile con uno stato di benessere psico-fisico in grado di essere mantenuto nel tempo e di risolvere le malattie metaboliche ad essa correlate. Negli ultimi anni ad esempio si sta affermando sempre di più l’utilizzo degli interventi chirurgici di chirurgia bariatrica come terapia del diabete mellito di tipo 2. Il Centro nasce dalla convinzione che l’obesità sia una sindrome metabolica cronica multifattoriale che necessita quindi di un approccio terapeutico integrato pluridisciplinare in cui l’intervento chirurgico rappresenta l’anello di una catena terapeutica molto complessa. Le unità operative coinvolte nel centro chirurgico sono attualmente: Chirurgia Generale (Dr. Valeri) Psichiatria (Prof. Placidi) Endocrinologia (Prof. Forti) Gastroenterologia (Prof. Surrenti) Pneumologia (Dr. Corrado) Cardiologia (Prof. Gensini) Anestesia (Prof. De Gaudio) Chirurgia Plastica (Prof. Dini) Dietetica ( Dr.ssa Masini) PERCORSO ASSISTENZIALE Attualmente tutti i pazienti che afferiscono al centro vengono inizialmente valutati dal chirurgo, dallo psicologo clinico e dalla dietista. Le altre figure professionali vengono coinvolte in un secondo tempo a consulenza.I tre specialisti deputati all’inquadramento iniziale effettuano l’ambulatorio settimanalmente esaminando il paziente separatamente ma in unico appuntamento, in modo di ridurre il dispendio di tempo del paziente stesso e favorire il passaggio di informazioni all’interno del team. Al paziente in questa occasione viene consegnato un manuale informativo edito dall’Azienda Careggi, i tests psicologici, il diario alimentare con gli esami ematici e strumentali di screening da riconsegnare al successivo controllo. Il manuale contiene informazioni il più possibile comprensibili sulla malattia, i rischi, la morbilità e la mortalità ad essa correlati, le indicazioni e controindicazioni alla chirurgia cosiddetta “bariatrica”. Segue una breve presentazione della storia di questa chirurgia con l’illustrazione anche grafica delle varie procedure oggi in uso e la valutazione critica dei vantaggi e svantaggi degli interventi adottati dal centro. Una volta al mese il team si riunisce per la valutazione collegiale dei pazienti studiati nel mese precedente e viene elaborata la proposta terapeutica per il paziente che in alcuni casi, proprio grazie all’approccio multidisciplinare, non prevede l’intervento chirurgico. I casi candidati invece all’intervento vengono inseriti nella lista d’attesa e nel frattempo avviati alle terapie dietetico-comportamentali. Un mese prima circa della data prevista per l’intervento, il paziente viene di nuovo richiamato a colloquio dal chirurgo responsabile, per verificare l’effettiva volontà a sottoporsi all’intervento e la perfetta presa di coscienza dei rischi e delle possibili complicanze ad esso relative. Viene quindi concordata la procedura da eseguire e firmato il modulo di consenso informato che costituisce l’ultima pagina del manuale. Dopo la dimissione, il paziente viene indirizzato all’ambulatorio del centro per l’inizio di una serie di controlli che per tutti gli interventi di chirurgia bariatrica deve considerarsi “a vita”. INDICAZIONI E CONTROINDICAZIONI Vengono presi in considerazione solo persone con obesità che dipenda dall’alimentazione, che duri da almeno 5 anni, che abbiano tentato invano altre terapie per almeno 2 anni, che abbiano un’età compresa tra 16 e 6065 anni e che garantiscano una piena collaborazione all’equipe chirurgica. Non vengono invece candidati ad intervento i bambini, le persone di età avanzata con rischio operatorio troppo elevato, le persone affette da dipendenze da droga o da alcool e da gravi patologie psichiatriche. Inoltre vengono escluse le persone che possono avere problemi specifici in base alla tecnica operatoria scelta. L’avvento della laparoscopia ha radicalmente modificato la chirurgia bariatrica ponendo fine ad una serie di complicanze peri e post-operatorie tipiche del paziente obeso. Primo tra tutti il laparocele presente anche, in alcune casistiche, nel 30% dei pazienti in follow up, la trombosi venosa profonda degli arti inferiori drasticamente ridottasi per la precoce mobilizzazione e l’embolia polmonare, vero incubo nei pazienti obesi. Da non trascurare inoltre l’abbattimento dei costi sociali sotto il profilo della degenza ospedaliera nettamente ridottasi e la precoce ripresa lavorativa dei pazienti stessi. La sempre crescente attività di chirurgia bariatrica ha convinto da alcuni anni la Regione Toscana, unica in Italia, ad istituire un apposito DRG, il 288B. CASISTICA DEL CENTRO Come già accennato la nostra esperienza in chirurgia bariatrica è iniziata nel 1992 e finora sono stati operati più di 1000 pazienti tra procedure chirurgiche ed endoscopiche. Tra questi sono compresi anche circa 200 procedure di revisione o di conversione da una procedura ad un’altra. La procedura di base è il Bendaggio Gastrico Regolabile di cui sono stati effettuati circa 600 interventi (dal 1995 viene effettuato con metodica laparoscopica). Esso viene proposto sempre nei pazienti che presentino caratteristiche idonee (iperfagici, non sweet eaters, non binge eaters, non snachers ), con piena disponibilità alla collaborazione con l’equipe. Nei rari casi con vistosa ernia jatale (maggiore di 3 cm) abbiamo preferito la Gastroplastica Verticale sec Mc Lean, anch’essa eseguita in laparoscopia (10 casi). Nei pazienti ritenuti non idonei alle tecniche restrittive, specie se superobesi, viene eseguita la Diversione Bilio-Pancreatica. Dal 2006 anche questa procedura viene eseguita in laparoscopia. Ad oggi sono state effettuati circa 140 casi di cui 35 in laparoscopia. In quelli infine dichiaratamente sweet eaters viene oggi da noi preferito il By pass gastrico fin qui eseguito in 40 casi, di cui 25 in laparoscopia. In preparazione agli interventi abbiamo spesso eseguito il palloncino endogastrico, di cui abbiamo una casistica complessiva dal 2003 di 270 casi. CONSIDERAZIONI SULL’ATTIVITA’ L’esperienza maturata nella chirurgia laparoscopica avanzata unitamente allo sviluppo sempre crescente delle tecnologie applicate, ci ha permesso negli ultimi anni di affrontare procedure di altissima complessità chirurgica con metodica mininvasiva. Naturalmente la curva di apprendimento necessaria ha richiesto lunghi periodi di apprendimento e ha richiesto all’inizio l’allungamento dei tempi operatori. Allo stato attuale possiamo però affermare che i tempi operatori nel nostro centro per le procedure di chirurgia bariatrica laparoscopiche sono assolutamente sovrapponibili se non inferiori a quelle effettuate con metodica tradizionale. Purtroppo la mancanza di una struttura specifica con personale, letti di ricovero e spazi di sala operatoria dedicati rende da sempre estremamente difficoltosa la programmazione e la gestione di questi pazienti. Ciò naturalmente si ripercuote sull’allungamento della lista di attesa con la perdita di molti pazienti che preferiscono poi rivolgersi ad altre strutture, in alcuni casi meno qualificate, ma con scarsa se non nulla lista di attesa. In questo merita sottolineare che molti pazienti per questa chirurgia provengono da fuori regione con evidente danno anche di tipo economico