Struttura e sviluppo embrionale degli organi organizzati in sistemi e apparati — 2. Apparato cardiocircolatorio Prosencefalo 1° arco aortico Ansa dell’intestino anteriore Tubo cardiaco Faringe Pericardio Mesocardio dorsale Visione b-d Tubo neurale Cavità pericardica a Setto trasverso Cuore tubulare Cavità pericardica Archi aortici b Setto trasverso Efflusso di sangue arterioso Sezione craniale dell’ansa cardiaca Tronco arterioso Cono del cuore Ventricolo primitivo Atrio primitivo Sezione caudale dell’ansa cardiaca Tubo digerente c C Formazione dell’ansa cardiaca a Visione laterale sinistra; b-d la neoformata cavità pericardica, visione anteriore. Durante il ripiegamento craniale dell’embrione l’abbozzo del cuore e la futura cavità pericardica ruotano ventralmente e caudalmente. All’inizio della 4a settimana di sviluppo il tubo cardiaco si allunga e si piega, formando la cosiddetta ansa cardiaca che, mediante il mesocardio dorsale, è ancorata inizialmente alla parete posteriore della cavità pericardica. Il mesocardio dorsale va progressivamente a ridursi, cosicché alla fine viene a costituirsi il seno trasverso del pericardio. Il tubo cardiaco risulta ancora collegato alle vie di afflusso e di efflusso che si trovano nel pericardio (vedi c). Con la formazione dell’ansa cardiaca la sezione craniale del tubo Tasche faringee V. cardinale craniale Vv. cardinali comuni Afflusso di sangue venoso d cardiaco migra verso destra in posizione ventrocaudale, mentre la sezione caudale si sposta a sinistra in direzione dorsocraniale (d). Così la via di afflusso (porta venosa) dell’ansa cardiaca viene a trovarsi in posizione dorsale e quella di deflusso in posizione ventrale. Nello stesso tempo il tubo cardiaco, in seguito a restringimenti e a dilatazioni, si ritrova suddiviso in vari comparti: • • • • • tronco arterioso; cono del cuore; ventricolo primitivo; atrio primitivo; seno venoso. D Circolazione embrionale primitiva (secondo Drews) Visione laterale. In un embrione umano di circa 3-4 settimane l’apparato cardiocircolatorio è costituito da un tubo cardiaco muscolare capace di contrarsi e da tre diversi apparati circolatori: Aa. dell’arco faringeo (archi aortici) Aorta dorsale A. carotide interna V. cardinale comune Seno venoso V. cardinale caudale V. onfalomesenterica A. onfalomesenterica Aorta ventrale Tubo cardiaco Lamina coriale della placenta V. ombelicale Rete di vasi nel sacco vitellino Seno venoso A. ombelicale • un apparato circolatorio intraembrionale (aorte ventrale e dorsale, aa. branchiale e faringea, vv. cardinali craniale, caudale e comune); • una circolazione vitellina extraembrionale (aa. e vv. onfalomesenteriche/vitelline); • una circolazione placentare (aa. e vv. ombelicali). Il sangue dei sei grossi tronchi venosi (ciascuno percorso da due vene del sacco vitellino, dalle vene dell’allantoide, della placenta e dalle vene cardinali comuni), povero di ossigeno, confluisce in un compartimento venoso comune situato vicino al cuore, il seno venoso, prima di raggiungere, lungo il tubo cardiaco, il sacco vitellino e la placenta, e passare poi nell’aorta dorsale (per lo sviluppo del seno venoso vedi pag. 17). 15