torcicollo, basta metà dose di botulino se mirato alla

TORCICOLLO, BASTA METÀ DOSE DI BOTULINO
SE MIRATO ALLA PLACCA MOTRICE DEI
MUSCOLI CERVICALI
29 agosto 2014
Nei pazienti affetti da torcicollo o distonia cervicale (CD), iniezioni di neurotossina botulinica
(BoNT) a dosi dimezzate e mirate alla zona della placca motrice (MEZ) determinano un effetto di
trattamento simile a quello ottenuto con il protocollo standard di iniezioni di BoNT. Sono le
conclusioni di uno studio olandese, pubblicato online sull’European Journal of Neurology.
Il CD costituisce la più comune forma di distonia focale primaria ed è caratterizzata dalla
contrazione involontaria dei muscoli cervicali che portano ad anomalie posturali e del movimento
della testa e del collo» ricordano gli autori, guidati da Bart van de Warrenburg, del Redboud
University Medical Centre di Nijmegen (Olanda). «Il più delle volte si presentano casi di torcicollo
spasmodico rotazionale, ai quali contribuiscono soprattutto i muscoli sternocleidomastoideo (SCM)
e splenio del capo (SC)».
«L’iniezione intramuscolare di BoNT è attualmente la terapia di prima linea del CD, grazie alla
capacità di determinare un marcato miglioramento della postura del cranio e dei sintomi correlati
come il dolore» proseguono. «La BoNT agisce legandosi in sede presinaptica alle terminazioni
nervose colinergiche. Ciò causa un ridotto rilascio di acetilcolina e determina un efficace blocco
neuromuscolare, con un temporaneo indebolimento del muscolo iniettato».
Si tratta di una terapia invasiva da ripetere in genere ogni 3 mesi, fanno notare gli autori, e il
farmaco è relativamente costoso. Inoltre si osservano spesso eventi avversi quali disfagia, disfonia e
debolezza non voluta di muscoli adiacenti per diffusione della tossina alle terminazioni nervose
vicine. «Questi effetti» sottolineano i ricercatori «sono chiaramente dose-dipendenti» e per tale
motivo negli ultimi anni sono stati sperimentati vari metodi per ottimizzare il trattamento con
BoNT. «La strategia più intuitiva per ridurre effetti avversi e costi risiede nel somministrare la più
bassa dose possibile di BoNT». Questo lo scopo dell’attuale ricerca.
In un primo studio è stata effettuata una elettromiografia di superficie ad alta densità (HD-sEMG) a
livello dell’SCM e dell’SC in 18 pazienti avviati a trattamento con BoNT. Tramite questa misura è
stata determinata la localizzazione delle MEZ.
In un secondo studio, 9 pazienti aggiuntivi con torcicollo spasmodico rotazionale sono stati
coinvolti in uno studio di efficacia nel quale hanno ricevuto metà della loro dose regolare di BoNT
tramite iniezioni mirate alla placca motrice oppure la loro normale dose di BoNT mediante iniezioni
standard (disegno cross-over). La gravità della distonia è stata registrata 4 settimane prima e 4
settimane dopo ogni sessione di trattamento mediante il Toronto Western Spasmodic Torticollis
Rating Scale severity subscore.
A livello dello sternocleidomastoideo la MEZ era localizzata al bordo inferiore del terzo superiore
del muscolo, mentre nell’SC alla metà dell’estensione del muscolo. Il trattamento con iniezioni
mirate alla placca motrice di metà dose di BoNT hanno prodotto un effetto simile all’iniezione del
dosaggio pieno impiegato con la tecnica standard. In particolare si sono ottenuti miglioramenti
significativi in 5 pazienti trattati con la BoNT a metà dosi e in 6 con la tecnica standard.
«Il riconoscimento della MEZ pone il clinico di fronte ad alcune sfide tecniche, come la capacità di
un posizionamento accurato e tecnicamente ottimale della griglia di elettrodi e la corretta
interpretazione del segnale HD-sEMG» ammettono gli autori, sia per le dimensioni degli elettrodi
rispetto ai muscoli, sia per varianti anatomiche (posizionamento profondo dei muscoli, grandi
quantità di tessuto adiposo, rugosità della pelle, etc.)
«Questo studio» concludono de Warrenburg e colleghi «ha dimostrato che la HD-sEMG può essere
utilizzata per l’identificazione della MEZ in 2 muscoli cervicali clinicamente importanti, quali
l’SCM e l’SC, anche quando sono atrofici. Dato che l’iniezione mirata alla placca motrice di una
dose ridotta di BoNT determina un beneficio simile a quello del trattamento standard, è giustificato
affermare che l’iniezione di BoNT tra il terzo superiore e medio dell’SCM e alla metà dell’SC può
rappresentare una modificazione efficace dell’attuale approccio terapeutico dal punto di vista dei
costi».