[GIARDINAGGIO] 쎲 Per assistenza, consigli, suggerimenti e ideazioni: Studio Cammelli 20017 Rho - Mi, tel. e fax: 02.93.50.37.66; e-mail: [email protected] www.studiocammelli.it DI MARIA CHIORBOLI Le due forze naturali che interagiscono sulle piante sono il vento e la gravità. Molti danni causati alle nostre piante sono procurati dal vento. Per aiutarle a difendersi dagli agenti esterni occorre prima di tutto conoscere le strategie naturali che le differenti specie mettono in atto per sopravvivere: in base a queste conoscenze si deciderà anche il tipo di potatura che aiuti la pianta a sopportare meglio le eventuali avversità naturali. mi più piccoli che riducano l’oscillazione di rami grossi dovuta al vento. Questi rami secondari svolgono un’importantissima funzione nei confronti del vento e non devono essere potati, perché ne va della stabilità dell’albero. CONSIGLI DI POTATURA Importante, per la potatura, è conoscere le difese che la pianta costruisce per proteggersi dalle avversità ambientali. Solo così la potatura non indebolirà la struttura dell’albero garantendone una vita migliore. Una potatura sbagliata può creare alberi pericolosi, perché privati del loro sostegno naturale di sopravvivenza. STRATEGIE NATURALI ANTIVENTO Le piante caducifoglie hanno in genere quattro modi naturali di difesa: flessibilità, robustezza, amicizia e assorbimento delle forze. QUALI VENTI IL VENTO E GLI ALBERI In Italia le zone più ventose sono le coste di Sardegna e Liguria. I venti più impetuosi sono il libeccio e il maestrale sulle coste sarde e tirreniche e la bora su quelle adriatiche. Anche lo scirocco è un vento forte e nella Pianura padana è presente il favonio che si fa sentire con raffiche potenti. Il vento forte può essere intenso anche solo per breve tempo, causando in egual modo gravi danni. 쎲 Flessibilità: i rami sono flessibili, tanto che per spezzarli occorre fare forza. Ci sono alberi che hanno i rami assai flessibili, come capita per il salice, che si piega col vento senza spezzarsi; grazie alla flessibilità della chioma possono sopportare un carico di vento 16 volte maggiore prima di cedere. 쎲 Robustezza: riguarda alcune piante a crescita lenta ma solida, come la quercia, che è il tipico esempio di legno appressato e solido, di difficile rottura. 쎲 Amicizia: la pianta che utilizza questo stratagemma è in particolare il platano, le cui branche poco flessibili si spezzerebbero molto facilmente appena piegate. I rami disposti naturalmente molto vicini si sostengono l’uno con l’altro formando una fitta rete che impedisce alle branche più grosse di oscillare troppo. 쎲 Assorbimento delle forze: è la capacità, comune a tutti gli alberi, di distribuire equamente lungo l’asse delle branche più grosse ra- Il vento compie un lavoro importante: trasporta i pollini che attraverso uno scambio naturale permettono il ripopolamento vegetativo laddove avversità naturali o l’uomo hanno distrutto le piante. Dove la natura è andata distrutta, come dopo le colate laviche o il rogo di interi boschi o quando si costruisce un’autostrada o una ferrovia formando scarpate deserte, il vento, trasportando pollini, favorisce la rinascita di piante e alberature in modo naturale. Ma l’aria porta con sé anche tutti gli agenti inquinanti che oggi la caratterizzano, spostandoli da un luogo a un altro e solo apparentemente liberando e pulendo l’aria. È bene conoscere l’ambiente d’origine delle piante per far fronte ad agenti atmosferici che possono danneggiarle 132 GENNAIO 2008 CLUB3 IMPORTANZA DEL VENTO AIUTI ALLE PIANTE L’uomo può intervenire per ridurre i danni del vento: esistono pannelli frangivento che in giardini e terrazzi rendono più facile la vita delle piante, creando gradevoli angoli appartati con effetti ombreggiati. Barriere frangivento si possono realizzare anche con siepi che proteggono altre piante più delicate: adatta è la siepe di pittosforo. 왎