FIABE NEL VENTO.
di Elena Basile
I piccoli arrivano nel nostro mondo con manine vuote e occhi pieni di mondi surreali
ma i grandi li accolgono in soffici culle, barocche e materiali.
Tutto già stabilito:
nome, cognome, indirizzo, proprietà, gusti, ricchezza o povertà.
Ogni passo già stabilito, ogni scivolone già alleggerito,
il piccolo è invece ancora solo un fagotto d’amore che non vuole fare grande impressione.
Su quella culla si affacciano i volti più buffi e arlecchini mai visti più vicini:
colli si allungano per rimandare a legittimi proprietari somiglianze di naso, orecchie con commenti
vari,
mentre il piccolo urla la sua caduta da un cielo lontano e piange ancora più forte la sua unicità, su
quel pazzo mondo, che nessuno gli spiegherà.
Giunge il salvifico Morfeo che con tre salti acquieta voce, note, fiato e il corteo agitato
si allontana dal nido posando gli ingombranti pettegolezzi sul divano di zucchero filato.
Il piccolo finge un prolungato sonno, ma il bisogno dell' oro materno lo obbliga ad un fragoroso
risveglio.
Giunge la mamma, volto d'angelo che se lo guarda e se lo porta al cuore: un fremito e il piccolo è
nutrito d'amore .
I loro occhi si incrociano in un fuori dimensionale rapporto telepatico, il piccolo raccoglie
quell’antico cantico:
" Per ogni fiaba che ti leggerò tu non udrai finali, le conclusioni le inventerà il tuo cuore. Ogni fiaba
l'affiderò al vento tra braccia di alberi che ti solleveranno, tu le troverai una ad una, come foglie
cadute e frutti maturi, tu li raccoglierai con quelle manine curiose e li assemblerai in un quadro di
vita profumato e fuori da ogni luogo conosciuto. Vivi il TUO cuore piccolo mio! Che io ti possa dare
forza e calore per cristallizzare il tuo sentire così com'è ora, e che tu possa attraversare i fuochi
della vita senza sciogliere il tuo nucleo, che la tua volontà possa schermare ogni fulmine e
costrizione. Affida le tue fiabe al vento e ritorna al tuo nido solo quando tutti i tuoi nodi saranno
stati sciolti".
