Quaderno informativo per i Medici di Medicina Generale

Quaderni A.I.DEF – numero 1
«Dottore, mi hanno
impiantato un defibrillatore!»
Informazioni utili per il Medico di Medicina Generale
sul defibrillatore impiantabile (AICD)
A cura del Comitato Scientifico A.I.DEF
Egregio Dottore,
il numero di impianti di defibrillatori automatici impiantabili
(AICD) è in numero crescente in tutto il mondo occidentale.
Di conseguenza, è molto probabile che un Medico di
Medicina Generale abbia almeno un Assistito che è
portatore di AICD.
Questo dispositivo è sicuramente un salva-vita, ma non è
del tutto scevro da problemi e complicazioni, ed impone
alcuni
vincoli
nell’uso
di
tecniche
diagnostiche
e
terapeutiche.
L’A.I.DEF (Associazione Italiana portatori di Defibrillatore)
ha pertanto richiesto al proprio Comitato Scientifico di
elaborare
uno
snello
vademecum
che
contenga
le
informazioni che possono essere utili al Medico di Medicina
Generale nella gestione del Paziente portatore di AICD. Per
problemi
non
menzionati
nel
vademecum
o
quesiti
particolari, potrà esporli via e-mail al nostro indirizzo
[email protected], e sarà nostra cura inviarle la risposta
elaborata dal nostro Comitato Scientifico.
Con la speranza di aver fatto cosa utile, porgiamo cordialità
e distinti saluti
Il presidente A.I.DEF
(Signor Giancarlo Brancaleoni)
Il problema della morte improvvisa
La morte cardiaca improvvisa è un fenomeno estremamente
diffuso. Si calcola che l’incidenza, negli USA, sia di circa
450.000 eventi all’anno, seconda causa di morte dopo le
forme neoplastiche.
La morte improvvisa è la prima manifestazione di
cardiopatia nel 20-25% dei pazienti, ma la maggior parte
degli eventi avviene in pazienti con cardiopatia clinicamente
diagnosticata.
In particolare, in circa l’80% dei casi la causa determinante
un arresto cardiaco è la cardiopatia ischemica, meno di
frequente le forme non ischemiche di cardiomiopatia (15%),
e le patologie dei canali ionici a trasmissione genetica (ad
esempio sindrome di Brugada, Q-T lungo, etc).
In pazienti affetti da scompenso cardiaco congestizio, il
rischio di morte improvvisa è 6-9 volte più di quello della
popolazione generale; i pazienti con storia di infarto
miocardico hanno un rischio di morte improvvisa che è 4-6
volte quello della popolazione generale
L’unico trattamento efficace è lo shock elettrico rilasciato da:
•
Defibrillatori esterni automatici (AED)
•
Defibrillatori impiantabili (AICD)
Nel nostro paese gli AED non hanno ancora una diffusione
significativa, ma occorre sempre ricordare che anche la loro
5
efficacia ha dei limiti, e non tutti gli astanti si sentono di
diffusione degli impianti di AICD, anche per le evidenze
intervenire attivamente in presenza di un arresto cardiaco;
scientifiche che andavano accumulandosi sulla sua utilità.
purtroppo, ogni minuto di ritardo nella defibrillazione riduce
la probabilità di sopravvivenza di circa il 10%. Inoltre, nel
Come è fatto un defibrillatore?
paziente già noto essere cardiopatico, la maggior parte
degli episodi di arresto cardiaco avviene tra le mura
.
domestiche, dove non è disponibile un AED.
Nei pazienti a rischio elevato, quindi, il defibrillatore
impiantabile rappresenta la sola concreta possibilità di
trattamento della morte cardiaca improvvisa.
Storia del defibrillatore impiantabile (AICD)
L’inventore dell’AICD è stato Michel Mirowski. I primi
impianti di AICD ricevettero l’approvazione della FDA nel
Visto dall’esterno un moderno defibrillatore non appare
1985. I primi AICD erano voluminosi e venivano impiantati
molto diverso rispetto ad un semplice stimolatore cardiaco.
in anestesia generale, in tasca addominale. L’impianto
Con quest’ ultimo condivide la capacità di stimolare le
veniva effettuato solo in prevenzione secondaria, a pazienti
camere cardiache in presenza di una bradiaritmia. In più
sopravvissuti ad arresto cardiaco.
rispetto ad uno stimolatore cardiaco possiede invece la
La tecnologia è andata evolvendo, e le dimensioni degli
capacità
apparecchi sono diventate progressivamente più piccole,
defibrillazione in caso di fibrillazione ventricolare. Il
consentendo l’impianto sottocutaneo, che può essere
defibrillatore deve essere tuttavia collegato ad elettrocatateri
effettuato in anestesia locale; ciò ha significato il passaggio
speciali in grado di scaricare immediatamente la energia per
dell’impianto dalla sala operatoria cardiochirurgica al
lo shock di defibrillazione.
di
scaricare
una
laboratorio di elettrofisiologia. Né è derivata una crescente
6
7
grande
energia
per
la
Se la aritmia ventricolare non è una fibrillazione ventricolare
Evidenze successive hanno dimostrato l’efficacia della
ma una tachicardia ventricolare prolungata il defibrillatore
terapia con AICD in prevenzione primaria in pazienti ad
può essere programmato per erogare una sequenza di
alto rischio, in modo particolare quelli con disfunzione
stimolazioni ad alta frequenza che possono spesso
ventricolare
interrompere la aritmia intervenendo sul suo circuito
(al
funzionale (MADIT II, MUSST). Le attuali Linee Guida della
contrario dello shock questa “terapia” elettrica non è
Società Europea di Cardiologia pongono indicazione ad
dolorosa).
impianto di AICD in pazienti sintomatici (classe NYHA II-
I moderni AICD, oltre a monitorare in continuo il ritmo
III), in terapia medica ottimale, con frazione di eiezione
cardiaco ed intervenire in caso di aritmie ventricolari
severamente
maggiori, posseggono funzioni estremamente utili, sia dal
ragionevole aspettativa di vita di buona qualità per
punto di vista diagnostico che terapeutico. Sono infatti in
almeno un anno.
severa,
indipendentemente
depressa
(≤
≤35%),
che
dalla
abbiano
classe
una
grado di registrare tutti gli eventi aritmici, sia ventricolari che
sopraventricolari, e monitorano l’attività del paziente.
Oltre alle cardiopatie con disfunzione ventricolare sinistra,
altre forme, prevalentemente a trasmissione genetica, quali
Dalla prevenzione secondaria alla prevenzione
la cardiomiopatia ipertrofica, la displasia aritmogena del
primaria
ventricolo destro, le malattie dei canali ionici, configurano
E’ noto come i pazienti sopravvissuti ad un arresto cardiaco
situazioni ad elevato rischio di morte improvvisa, e possono
abbiano un’elevata probabilità di recidiva, che sfiora il 20%
richiedere l’impianto profilattico di AICD.
a tre anni.
Numerosi studi (AVID, CIDS, CASH, MADIT) hanno
dimostrato
la
superiorità
dell’AICD
in
prevenzione
L’indicazione ad AICD non va invece considerata:
•
Nei primi 40 giorni dopo infarto del miocardio, in quanto
secondaria nel prevenire la recidiva di morte improvvisa e
non si è ottenuta dimostrazione di efficacia nel ridurre
la mortalità globale in questi pazienti rispetto alla terapia
l’incidenza di morte improvvisa;
con farmaci antiaritmici.
8
9
•
Nella cardiomiopatia dilatativa idiopatica subito dopo la
posizionato per stimolare ventricolo sinistro risalendo il
diagnosi, in quanto con l’ottimizzazione della terapia
sistema venoso cardiaco per via retrograda.
medica una percentuale non trascurabile di questi
pazienti presenta un recupero della funzione ventricolare
•
La contrazione non coordinata
sinistra
Quando c’è un ritardo nella trasmissione del segnale
Nei pazienti gravemente sintomatici, in classe funzionale
elettrico attraverso la branca sinistra, ciò provoca il blocco di
NYHA IV.
branca sinistra. Il ritardo nella progressione dell’impulso
elettrico si traduce in una asincronia nella contrazione del
ventricolo. Altre anomalie della conduzione, quali il blocco di
La terapia di resincronizzazione cardiaca
Più di 22 milioni di persone nel mondo sono affette da
scompenso cardiaco. Fino a pochi anni fa le armi
terapeutiche a disposizione erano i cambiamenti dello stile
di vita, la terapia farmacologica, e in rari casi la chirurgia
cardiaca. I pazienti con sintomi severi di scompenso
La terapia di resincronizzazione cardiaca con stimolazione
biventricolare (CRT), associata o meno a defibrillatore,
in
pazienti
selezionati,
con
disturbi
della
conduzione cardiaca e disfunzione ventricolare sinistra di
agire sui sintomi di scompenso cardiaco migliorando la
coordinazione della contrazione cardiaca. La stimolazione
biventricolare si realizza con tre elettrocateteri: uno in atrio
destro, uno in ventricolo destro, ed inoltre un elettrocatetere
10
della contrazione cardiaca
La CRT cerca di ripristinare la normale coordinazione della
contrazione cardiaca, cercando di eliminare il ritardo della
conduzione dello stimolo elettrico. Infatti la stimolazione
biventricolare permette di stimolare contemporaneamente il
ricevevano pochi o nulli benefici da questo approccio.
consente
branca destro, possono contribuire ad una minor efficienza
ventricolo destro e sinistro, e ricostruire quindi una
contrazione sincrona tra i due. Riduce quindi il ritardo
elettrico tra i ventricoli, e risulta in una sistole cardiaca
coordinata e più efficace.
Indicazioni alla resincronizzazione cardiaca
L’indicazione alla CRT è attualmente posta in pazienti :
• con sintomi di scompenso cardiaco moderato o
severo (con classe funzionale NYHA III o IV),
11
nonostante le modifiche dello stile di vita e una
Risultati della CRT
terapia medica ottimizzata;
Numerosi studi clinici, condotti su oltre 2000 pazienti nel
• con severa disfunzione sistolica (FE≤35%);
mondo, hanno dimostrato il miglioramento della tolleranza
• con ritardo della conduzione dello stimolo (blocco di
allo sforzo, della severità dello scompenso cardiaco e della
branca sinistro completo con un complesso QRS di
qualità di vita in questa popolazione. Il miglioramento può
larghezza ≥ 120 msec)
essere rapido, o può richiedere molti mesi. Studi più recenti,
L’indicazione più frequente è all’impianto di un AICD con
condotti con un lungo periodo di follow-up,
hanno
stimolazione biventricolare (CRT-D).
dimostrato la riduzione della mortalità e della frequenza
La scelta di un pacemaker biventricolare (CRT-P) viene
delle ospedalizzazioni nei pazienti con scompenso cardiaco
riservata a pazienti nei quali, per età avanzata o patologie
trattati con CRT (studio CARE-HF).
concomitanti limitanti la prognosi, non viene ritenuto etico
Ancor più di recente si è dimostrato come l’AICD associato
ed indicato l’impianto di un defibrillatore, ma si privilegia il
a terapia di resincronizzazione cardiaca con stimolazione
miglioramento della sintomatologia e della qualità della vita.
biventricolare sia superiore alla terapia medica ottimale ed
Un’altra indicazione al pacemaker biventricolare è in
al solo AICD nel ridurre la mortalità e migliorare lo stato di
pazienti che abbiano necessità di un pacemaker per disturbi
compenso in pazienti con disfunzione ventricolare severa e
della conduzione e che abbiano gradi anche minori di
dissincronia di contrazione (studi COMPANION, SCD.HeFT
disfunzione ventricolare; in questi pazienti il blocco di
e MADIT-CRT).
branca sinistra derivante della stimolazione ventricolare
destra del pacemaker “classico” determina una asincronia di
Recenti sviluppi degli AICD: non solo aritmie
contrazione che può peggiorare nettamente il quadro
I modelli più recenti di AICD sono
clinico.
informazioni di utilità più clinica che elettrofisiologia:
in grado di fornire
l’impedenza intratoracica indicativa di l’accumulo di fluidi
nel distretto toracico; questo parametro consente di
12
13
riconoscere precocemente l’iniziale destabilizzazione del
quadro di compenso;
Inoltre i moderni dispositivi possono interfacciarsi con una
comparsa di fibrillazione atriale o di altre aritmie
consolle consegnata al paziente da connettere alla rete
sopraventricolari;
il
telefonica, che “interroga” la memoria del dispositivo e, a
trattamento aggressivo e precoce di questa complicanza
cadenza programmata o in caso di rilievi patologici,
o,
trasmettere quindi in rete in tempo reale le informazioni
all’opposto,
questa
la
funzione
sospensione
consente
della
terapia
anticoagulante quando per periodi protratti non vi siano
cliniche o legate al funzionamento del dispositivo.
nella memoria episodi, anche brevi, di fibrillazione
atriale;
I controlli AICD
andamento della frequenza cardiaca, diurna e notturna;
Ai Pazienti portatori di defibrillatore impiantato viene
attività fisica del paziente;
richiesto di sottoporsi periodicamente al controllo del proprio
in alcuni modelli presenza di ischemia miocardica
apparecchio,
(anche silente), che può preludere ad in stabilizzazione
funzionamento.
per
verificarne
corretto
ed
appropriato
del quadro, soprattutto aritmico.
Eventuali variazioni significative di questi parametri clinici
Valutazione strumentale dello stato del defibrillatore,
possono attivare allarmi acustici, o vibrazionali, riconoscibili
degli elettrocateteri e monitoraggio della batteria.
dal paziente.
Durante
il
controllo
l’operatore
effettua
vari
tipi
di
misurazioni. Si rileva, ad esempio la capacità da parte del
Questi allarmi sono caratterizzati dal fatto che la maggior
defibrillatore di rilevare i segnali elettrici provenienti dal
parte di essi sono programmabili ad orari prefissati, per cui
cuore: questo aspetto è particolarmente delicato, poiché il
anche il paziente con limitazione uditiva può prestare più
defibrillatore
attenzione in un breve intervallo di tempo. In caso di allarme
correttamente e prontamente il segnale (per sua natura
è opportuno contattare, ma senza panico, il Centro per un
molto debole) della fibrillazione ventricolare, per trattarla
deve
essere
in
controllo.
14
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grado
di
riconoscere
rapidamente ed in maniera aggressiva con lo shock di
Se la aritmia ha invece una frequenza estremamente alta
defibrillazione.
ed è quindi particolarmente maligna il defibrillatore scarica
Tutti i defibrillatori possiedono inoltre le funzioni di
immediatamente uno shock elettrico ad alta energia.
pacemaker, perciò l’operatore durante il controllo verifica
Naturalmente lo shock viene avvertito in questo caso come
anche che il defibrillatore sia in grado di stimolare il cuore
sintomatologia dolorosa.
correttamente e con un adeguato margine di sicurezza.
Vi sono alcune situazioni in cui si ha un intervento
Vengono poi effettuate misurazioni che danno indicazioni
inappropriato: si usa questa definizione per indicare il caso
sullo stato di integrità dell’elettrocatetere.
in cui il defibrillatore si attivi su aritmie non immediatamente
Infine viene valutata la probabile durata residua della
rischiose per la vita o aumenti normali della frequenza
batteria.
cardiaca in corso di sforzo intenso.
Il monitoraggio delle aritmie cardiache
Cosa
Naturalmente non tutte le aritmie cardiache sono pericolose
defibrillatore ed il successivo ?
per la vita. Quando insorge una aritmia che per le sue
L’intervallo fra un controllo e quello successivo può
caratteristiche viene interpretata dal defibrillatore come
dipendere da molti fattori. Ne elenchiamo alcuni:
potenzialmente pericolosa, questo inizia un suo schema di
• Lo stato di carica della batteria; Un defibrillatore appena
determina
l’intervallo
fra
un
controllo
del
trattamento elettrico per cercare di bloccarla.
impiantato ha una situazione meno stabile rispetto ad
La aggressività della terapia dipende dalla gravità della
uno impiantato da molti mesi. L’intervallo fra controllo
aritmia stessa. Se la aritmia non è particolarmente veloce, il
predimissivo ed il successivo in genere non supererà i 30
defibrillatore può iniziare con una scarica di brevi stimoli a
– 50 giorni.
bassa energia a frequenza più elevata della aritmia stessa,
• L’identificazione di aritmie o interventi inappropriati
nel tentativo di “soffocarla” sul nascere. Il vantaggio di
durante un controllo richiede spesso un controllo
questo trattamento è di essere indolore per il Paziente.
successivo relativamente
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ravvicinato per verificare la
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eventuale persistenza del problema o la sua risoluzione
che il paziente chieda e ricordi tali orari) oppure suonano in
e la efficacia di eventuali riprogrammazioni.
modo ripetitivo ad intervalli regolari.
• E’ possibile che un dato misurato durante il controllo non
risulti del tutto soddisfacente e tuttavia sia ancora
E’ sufficiente per il Paziente il solo controllo
compatibile con il buon funzionamento del defibrillatore.
strumentale del defibrillatore?
In questo caso l’operatore che ha effettuato il controllo
può ritenere opportuno una rivalutazione a breve periodo.
Generalmente no!. Il “controllo del defibrillatore” è alla fine
essenzialmente una valutazione strumentale ed il portatore
di AICD ha spesso problemi clinici complessi. Una volta
Gli allarmi acustici automatici
identificata una aritmia si pone il problema di prevenirla con
Gli AICD, con qualche differenza fra marche e modelli
diversi
dispongono
anche
di
allarmi
acustici
per
problematiche legate al funzionamento del dispositivo, quali:
farmaci o curando eventuali fattori scatenanti (alterazioni del
potassio, scompenso cardiaco, alterazioni della attività della
tiroide ecc, stati febbrili eccetera). E’ opportuno quindi che il
• Batteria prossima all’esaurimento (ma non occorre
Paziente portatore di defibrillatore venga periodicamente
allarmarsi. Il defibrillatore è ancora in grado di fare il suo
valutato da un punto di vista clinico e che esista un dialogo
dovere - per circa 3 mesi in condizioni normali - quando
fra il medico che effettua la valutazione strumentale
allerta! )
quello che esegue la valutazione di tipo clinico.
e
• Presenza di una possibile usura di un elettrocatetere
• Modifica sensibile dell’ampiezza di stimolazione, tale da
poter pregiudicare un corretto funzionamento della
funzione di stimolazione.
Cosa fare se “scatta” l’AICD?
L’intervento dell’AICD su aritmie ventricolari maligne può
essere di due tipi:
In questi casi è utile riferire il paziente con sollecitudine al
Centro di riferimento. Questi allarmi sono in genere
Stimolazione ventricolare ad alta frequenza (antitachicardia pacing – ATP), di solito non percepita al
paziente o rilevata come cardiopalmo;
programmati ad orari diversi dall’allarme “clinico”, (ed è utile
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Nel caso in cui l’ATP sia inefficace o per aritmie a
frequenza cardiaca più elevata, il device interviene
erogando uno shock di defibrillazione. Questo è
Inibizione della stimolazione, per cui nel paziente che sia
dipendente dal pacemaker si può avere una sincope.
Stimolazione asincrona, che mediante stimolazione di
percepito dal Paziente come un colpo violento nel
punti “pericolosi” del complesso QRS può indurre
mezzo del torace.
fibrillazione ventricolare.
Significativa variazione della frequenza di stimolazione.
In caso di shock:
Se lo shock è singolo e il Paziente non ha perso
Le possibili risposte della funzione AICD sono:
conoscenza, non ha dispnea né cardiopalmo né dolore
toracico, non è indispensabile precipitarsi in Pronto
Soccorso; è tuttavia opportuno contattare a breve il
Erogazione di shock inappropriati (in assenza di aritmie
ventricolari maligne).
Inibizione delle terapie di defibrillazione.
Centro di riferimento. Può essere utile blanda sedazione.
Se lo shock è ripetuto, oppure il Paziente perde
In particolare il paziente portatore di questi dispositivi deve
conoscenza, anche solo temporaneamente, o ha
evitare i metal detector “a porta”, quali quelli in aeroporto o
dispnea o cardiopalmo o dolore toracico, o è in
all’ingresso delle banche. Sarà sufficiente esibire la
condizioni emodinamiche alterate, è suggeribile l’invio
documentazione che attesta l’essere portatore di AICD per
immediato al Pronto Soccorso.
essere sottoposti ad un controllo manuale in aeroporto, o
avere accesso alla banca da una porta non controllata.
Un problema oggettivo è quello relativo ai moltissimi
Compatibilità ambientali dell’AICD
Gli
AICD
sono
sensibili
in
maniera
significativa
all’immersione in campi magnetici di elevata intensità.
apparecchi elettrici e spesso elettromedicali per uso
domestico. La maggior parte degli elettrodomestici non
produce interferenze significative se l’impianto è messo a
Le possibili risposte della funzione pacemaker sono:
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terra correttamente. Ogni rischio è comunque minimizzato
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mantenendo una distanza di sicurezza, di circa 1 metro,
Invece
dall’apparecchio durante il suo funzionamento.
radioamatori.
Per i sistemi di apertura a distanza dei cancelli non sono
Altri strumenti che possono dare interferenze esistono
segnalati problemi.
nell’ambiente di lavoro, ad esempio:
Viene sconsigliato l’uso delle coperte elettriche e degli
saldatori ad arco;
scaldaletto; è sufficiente usarli per scaldare il letto e
forti magneti (es. motori industriali, giostre di Luna Park);
spegnerli prima di coricarsi.
cacciaviti e trapani a batteria;
Da evitare l’uso del particolare tipo di bilance elettroniche
forni fusori;
che forniscono indicazioni sulla composizione corporea e la
stazioni radar.
massa grassa (bilance a impedenza); tali dispositivi
I motori in genere producono, durante il funzionamento, un
generano infatti un campo magnetico.
campo magnetico, per cui è raccomandato mantenersi a
Può essere difficile avere immediatamente un quadro chiaro
distanza; ciò implica anche non effettuare interventi sul
del rischio di interferenza elettromagnetica
motore dell’auto quando questo sia in funzione.
per tutte le
è
sconsigliato
l’uso
di
radiotrasmittenti
per
situazioni e per ogni tipo di apparecchio. Per i casi dubbi il
E’ bene mantenersi ad almeno 100 metri da antenne
Centro cardiologico che ha effettuato l’impianto può
trasmettitori radio/TV ad alta potenza.
interpellare direttamente i Servizio Tecnici delle Ditte
Altri strumenti da lavoro, quali i motori elettrici (es:
produttrici, le quali generalmente sono in grado di fornire
motosega, decespugliatore…) devono essere mantenuti a
dati utili in pochi giorni.
circa 30 cm di distanza dall’AICD.
Per i telefoni cellulari è raccomandata una distanza di
almeno 30 cm tra il telefono e l’AICD, realizzabile
Compatibilità dell’AICD con procedure
utilizzando il telefono dal lato opposto ed evitando di tenerlo
diagnostiche e terapeutiche
nel taschino della giacca (i telefoni emettono segnali
quando sono accesi anche se non sono in uso).
Alcune procedure diagnostiche utilizzano campi magnetici,
e sono quindi controindicate nel portatore di AICD:
• Risonanza magnetica
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23
• Uso di elettrobisturi (in caso di necessità si può
L’AICD alla fine
riprogrammare temporaneamente l’AICD in modo da
In pazienti terminali, per causa cardiaca o extracardiaca,
renderlo compatibile)
con
prognosi
a
breve
termine
infausta,
le
terapie
• Alcuni tipi di elettromiografia
antitachicardiche erogate dall’AICD possono configurarsi
• Correnti interferenziali
come accanimento terapeutico. E’ doveroso quindi che il
• Magnetoterapia
Paziente, insieme ai familiari, discuta con il Medico la
• Stimolazione magnetica transcranica
situazione.
• TENS
I dispositivi impiantati (sia PM che AICD) sono incompatibili
con la cremazione. Pertanto, qualora i familiari del defunto
Il rilascio della patente nel portatore di AICD
dovessero optare per questa scelta, sarà necessario
Le attuali norme del Codice della Strada prevedono che il
l’espianto del dispositivo.
Paziente con AICD debba sottoporsi a visita presso la
Commissione Medica.
In tale sede viene valutato:
• lo stato di compenso clinico del paziente
• L’assenza di aritmie maligne e di interventi appropriati
dell’AICD nei sei mesi precedenti la visita.
• Spesso la Commissione Medica richiede anche la
funzione contrattile ventricolare sinistra
all’ecocardiogramma.
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25
SOMMARIO
IL PROBLEMA DELLA MORTE IMPROVVISA .....................................5
STORIA DEL DEFIBRILLATORE IMPIANTABILE (AICD)....................6
COME È FATTO UN DEFIBRILLATORE?.............................................7
DALLA PREVENZIONE SECONDARIA ALLA PREVENZIONE
PRIMARIA ...............................................................................................8
LA TERAPIA DI RESINCRONIZZAZIONE CARDIACA.......................10
La contrazione non coordinata......................................................11
Indicazioni alla resincronizzazione cardiaca .................................11
RISULTATI DELLA CRT .........................................................................13
RECENTI SVILUPPI DEGLI AICD: NON SOLO ARITMIE ..................13
I CONTROLLI AICD ..............................................................................15
VALUTAZIONE STRUMENTALE DELLO STATO DEL DEFIBRILLATORE, DEGLI
ELETTROCATETERI E MONITORAGGIO DELLA BATTERIA. ..........................15
IL MONITORAGGIO DELLE ARITMIE CARDIACHE ........................................16
COSA DETERMINA L’INTERVALLO FRA UN CONTROLLO DEL DEFIBRILLATORE
ED IL SUCCESSIVO ?.............................................................................17
GLI ALLARMI ACUSTICI AUTOMATICI .......................................................18
E’ SUFFICIENTE PER IL PAZIENTE IL SOLO CONTROLLO
STRUMENTALE DEL DEFIBRILLATORE?.........................................19
COSA FARE SE “SCATTA” L’AICD? .................................................19
COMPATIBILITÀ AMBIENTALI DELL’AICD ......................................20
COMPATIBILITÀ DELL’AICD CON PROCEDURE DIAGNOSTICHE E
TERAPEUTICHE ...................................................................................23
IL RILASCIO DELLA PATENTE NEL PORTATORE DI AICD ............24
L’AICD ALLA FINE ...............................................................................25
26
27