Quaderni A.I.DEF – numero 1 «Dottore, mi hanno impiantato un defibrillatore!» Informazioni utili per il Medico di Medicina Generale sul defibrillatore impiantabile (AICD) A cura del Comitato Scientifico A.I.DEF Egregio Dottore, il numero di impianti di defibrillatori automatici impiantabili (AICD) è in numero crescente in tutto il mondo occidentale. Di conseguenza, è molto probabile che un Medico di Medicina Generale abbia almeno un Assistito che è portatore di AICD. Questo dispositivo è sicuramente un salva-vita, ma non è del tutto scevro da problemi e complicazioni, ed impone alcuni vincoli nell’uso di tecniche diagnostiche e terapeutiche. L’A.I.DEF (Associazione Italiana portatori di Defibrillatore) ha pertanto richiesto al proprio Comitato Scientifico di elaborare uno snello vademecum che contenga le informazioni che possono essere utili al Medico di Medicina Generale nella gestione del Paziente portatore di AICD. Per problemi non menzionati nel vademecum o quesiti particolari, potrà esporli via e-mail al nostro indirizzo [email protected], e sarà nostra cura inviarle la risposta elaborata dal nostro Comitato Scientifico. Con la speranza di aver fatto cosa utile, porgiamo cordialità e distinti saluti Il presidente A.I.DEF (Signor Giancarlo Brancaleoni) Il problema della morte improvvisa La morte cardiaca improvvisa è un fenomeno estremamente diffuso. Si calcola che l’incidenza, negli USA, sia di circa 450.000 eventi all’anno, seconda causa di morte dopo le forme neoplastiche. La morte improvvisa è la prima manifestazione di cardiopatia nel 20-25% dei pazienti, ma la maggior parte degli eventi avviene in pazienti con cardiopatia clinicamente diagnosticata. In particolare, in circa l’80% dei casi la causa determinante un arresto cardiaco è la cardiopatia ischemica, meno di frequente le forme non ischemiche di cardiomiopatia (15%), e le patologie dei canali ionici a trasmissione genetica (ad esempio sindrome di Brugada, Q-T lungo, etc). In pazienti affetti da scompenso cardiaco congestizio, il rischio di morte improvvisa è 6-9 volte più di quello della popolazione generale; i pazienti con storia di infarto miocardico hanno un rischio di morte improvvisa che è 4-6 volte quello della popolazione generale L’unico trattamento efficace è lo shock elettrico rilasciato da: • Defibrillatori esterni automatici (AED) • Defibrillatori impiantabili (AICD) Nel nostro paese gli AED non hanno ancora una diffusione significativa, ma occorre sempre ricordare che anche la loro 5 efficacia ha dei limiti, e non tutti gli astanti si sentono di diffusione degli impianti di AICD, anche per le evidenze intervenire attivamente in presenza di un arresto cardiaco; scientifiche che andavano accumulandosi sulla sua utilità. purtroppo, ogni minuto di ritardo nella defibrillazione riduce la probabilità di sopravvivenza di circa il 10%. Inoltre, nel Come è fatto un defibrillatore? paziente già noto essere cardiopatico, la maggior parte degli episodi di arresto cardiaco avviene tra le mura . domestiche, dove non è disponibile un AED. Nei pazienti a rischio elevato, quindi, il defibrillatore impiantabile rappresenta la sola concreta possibilità di trattamento della morte cardiaca improvvisa. Storia del defibrillatore impiantabile (AICD) L’inventore dell’AICD è stato Michel Mirowski. I primi impianti di AICD ricevettero l’approvazione della FDA nel Visto dall’esterno un moderno defibrillatore non appare 1985. I primi AICD erano voluminosi e venivano impiantati molto diverso rispetto ad un semplice stimolatore cardiaco. in anestesia generale, in tasca addominale. L’impianto Con quest’ ultimo condivide la capacità di stimolare le veniva effettuato solo in prevenzione secondaria, a pazienti camere cardiache in presenza di una bradiaritmia. In più sopravvissuti ad arresto cardiaco. rispetto ad uno stimolatore cardiaco possiede invece la La tecnologia è andata evolvendo, e le dimensioni degli capacità apparecchi sono diventate progressivamente più piccole, defibrillazione in caso di fibrillazione ventricolare. Il consentendo l’impianto sottocutaneo, che può essere defibrillatore deve essere tuttavia collegato ad elettrocatateri effettuato in anestesia locale; ciò ha significato il passaggio speciali in grado di scaricare immediatamente la energia per dell’impianto dalla sala operatoria cardiochirurgica al lo shock di defibrillazione. di scaricare una laboratorio di elettrofisiologia. Né è derivata una crescente 6 7 grande energia per la Se la aritmia ventricolare non è una fibrillazione ventricolare Evidenze successive hanno dimostrato l’efficacia della ma una tachicardia ventricolare prolungata il defibrillatore terapia con AICD in prevenzione primaria in pazienti ad può essere programmato per erogare una sequenza di alto rischio, in modo particolare quelli con disfunzione stimolazioni ad alta frequenza che possono spesso ventricolare interrompere la aritmia intervenendo sul suo circuito (al funzionale (MADIT II, MUSST). Le attuali Linee Guida della contrario dello shock questa “terapia” elettrica non è Società Europea di Cardiologia pongono indicazione ad dolorosa). impianto di AICD in pazienti sintomatici (classe NYHA II- I moderni AICD, oltre a monitorare in continuo il ritmo III), in terapia medica ottimale, con frazione di eiezione cardiaco ed intervenire in caso di aritmie ventricolari severamente maggiori, posseggono funzioni estremamente utili, sia dal ragionevole aspettativa di vita di buona qualità per punto di vista diagnostico che terapeutico. Sono infatti in almeno un anno. severa, indipendentemente depressa (≤ ≤35%), che dalla abbiano classe una grado di registrare tutti gli eventi aritmici, sia ventricolari che sopraventricolari, e monitorano l’attività del paziente. Oltre alle cardiopatie con disfunzione ventricolare sinistra, altre forme, prevalentemente a trasmissione genetica, quali Dalla prevenzione secondaria alla prevenzione la cardiomiopatia ipertrofica, la displasia aritmogena del primaria ventricolo destro, le malattie dei canali ionici, configurano E’ noto come i pazienti sopravvissuti ad un arresto cardiaco situazioni ad elevato rischio di morte improvvisa, e possono abbiano un’elevata probabilità di recidiva, che sfiora il 20% richiedere l’impianto profilattico di AICD. a tre anni. Numerosi studi (AVID, CIDS, CASH, MADIT) hanno dimostrato la superiorità dell’AICD in prevenzione L’indicazione ad AICD non va invece considerata: • Nei primi 40 giorni dopo infarto del miocardio, in quanto secondaria nel prevenire la recidiva di morte improvvisa e non si è ottenuta dimostrazione di efficacia nel ridurre la mortalità globale in questi pazienti rispetto alla terapia l’incidenza di morte improvvisa; con farmaci antiaritmici. 8 9 • Nella cardiomiopatia dilatativa idiopatica subito dopo la posizionato per stimolare ventricolo sinistro risalendo il diagnosi, in quanto con l’ottimizzazione della terapia sistema venoso cardiaco per via retrograda. medica una percentuale non trascurabile di questi pazienti presenta un recupero della funzione ventricolare • La contrazione non coordinata sinistra Quando c’è un ritardo nella trasmissione del segnale Nei pazienti gravemente sintomatici, in classe funzionale elettrico attraverso la branca sinistra, ciò provoca il blocco di NYHA IV. branca sinistra. Il ritardo nella progressione dell’impulso elettrico si traduce in una asincronia nella contrazione del ventricolo. Altre anomalie della conduzione, quali il blocco di La terapia di resincronizzazione cardiaca Più di 22 milioni di persone nel mondo sono affette da scompenso cardiaco. Fino a pochi anni fa le armi terapeutiche a disposizione erano i cambiamenti dello stile di vita, la terapia farmacologica, e in rari casi la chirurgia cardiaca. I pazienti con sintomi severi di scompenso La terapia di resincronizzazione cardiaca con stimolazione biventricolare (CRT), associata o meno a defibrillatore, in pazienti selezionati, con disturbi della conduzione cardiaca e disfunzione ventricolare sinistra di agire sui sintomi di scompenso cardiaco migliorando la coordinazione della contrazione cardiaca. La stimolazione biventricolare si realizza con tre elettrocateteri: uno in atrio destro, uno in ventricolo destro, ed inoltre un elettrocatetere 10 della contrazione cardiaca La CRT cerca di ripristinare la normale coordinazione della contrazione cardiaca, cercando di eliminare il ritardo della conduzione dello stimolo elettrico. Infatti la stimolazione biventricolare permette di stimolare contemporaneamente il ricevevano pochi o nulli benefici da questo approccio. consente branca destro, possono contribuire ad una minor efficienza ventricolo destro e sinistro, e ricostruire quindi una contrazione sincrona tra i due. Riduce quindi il ritardo elettrico tra i ventricoli, e risulta in una sistole cardiaca coordinata e più efficace. Indicazioni alla resincronizzazione cardiaca L’indicazione alla CRT è attualmente posta in pazienti : • con sintomi di scompenso cardiaco moderato o severo (con classe funzionale NYHA III o IV), 11 nonostante le modifiche dello stile di vita e una Risultati della CRT terapia medica ottimizzata; Numerosi studi clinici, condotti su oltre 2000 pazienti nel • con severa disfunzione sistolica (FE≤35%); mondo, hanno dimostrato il miglioramento della tolleranza • con ritardo della conduzione dello stimolo (blocco di allo sforzo, della severità dello scompenso cardiaco e della branca sinistro completo con un complesso QRS di qualità di vita in questa popolazione. Il miglioramento può larghezza ≥ 120 msec) essere rapido, o può richiedere molti mesi. Studi più recenti, L’indicazione più frequente è all’impianto di un AICD con condotti con un lungo periodo di follow-up, hanno stimolazione biventricolare (CRT-D). dimostrato la riduzione della mortalità e della frequenza La scelta di un pacemaker biventricolare (CRT-P) viene delle ospedalizzazioni nei pazienti con scompenso cardiaco riservata a pazienti nei quali, per età avanzata o patologie trattati con CRT (studio CARE-HF). concomitanti limitanti la prognosi, non viene ritenuto etico Ancor più di recente si è dimostrato come l’AICD associato ed indicato l’impianto di un defibrillatore, ma si privilegia il a terapia di resincronizzazione cardiaca con stimolazione miglioramento della sintomatologia e della qualità della vita. biventricolare sia superiore alla terapia medica ottimale ed Un’altra indicazione al pacemaker biventricolare è in al solo AICD nel ridurre la mortalità e migliorare lo stato di pazienti che abbiano necessità di un pacemaker per disturbi compenso in pazienti con disfunzione ventricolare severa e della conduzione e che abbiano gradi anche minori di dissincronia di contrazione (studi COMPANION, SCD.HeFT disfunzione ventricolare; in questi pazienti il blocco di e MADIT-CRT). branca sinistra derivante della stimolazione ventricolare destra del pacemaker “classico” determina una asincronia di Recenti sviluppi degli AICD: non solo aritmie contrazione che può peggiorare nettamente il quadro I modelli più recenti di AICD sono clinico. informazioni di utilità più clinica che elettrofisiologia: in grado di fornire l’impedenza intratoracica indicativa di l’accumulo di fluidi nel distretto toracico; questo parametro consente di 12 13 riconoscere precocemente l’iniziale destabilizzazione del quadro di compenso; Inoltre i moderni dispositivi possono interfacciarsi con una comparsa di fibrillazione atriale o di altre aritmie consolle consegnata al paziente da connettere alla rete sopraventricolari; il telefonica, che “interroga” la memoria del dispositivo e, a trattamento aggressivo e precoce di questa complicanza cadenza programmata o in caso di rilievi patologici, o, trasmettere quindi in rete in tempo reale le informazioni all’opposto, questa la funzione sospensione consente della terapia anticoagulante quando per periodi protratti non vi siano cliniche o legate al funzionamento del dispositivo. nella memoria episodi, anche brevi, di fibrillazione atriale; I controlli AICD andamento della frequenza cardiaca, diurna e notturna; Ai Pazienti portatori di defibrillatore impiantato viene attività fisica del paziente; richiesto di sottoporsi periodicamente al controllo del proprio in alcuni modelli presenza di ischemia miocardica apparecchio, (anche silente), che può preludere ad in stabilizzazione funzionamento. per verificarne corretto ed appropriato del quadro, soprattutto aritmico. Eventuali variazioni significative di questi parametri clinici Valutazione strumentale dello stato del defibrillatore, possono attivare allarmi acustici, o vibrazionali, riconoscibili degli elettrocateteri e monitoraggio della batteria. dal paziente. Durante il controllo l’operatore effettua vari tipi di misurazioni. Si rileva, ad esempio la capacità da parte del Questi allarmi sono caratterizzati dal fatto che la maggior defibrillatore di rilevare i segnali elettrici provenienti dal parte di essi sono programmabili ad orari prefissati, per cui cuore: questo aspetto è particolarmente delicato, poiché il anche il paziente con limitazione uditiva può prestare più defibrillatore attenzione in un breve intervallo di tempo. In caso di allarme correttamente e prontamente il segnale (per sua natura è opportuno contattare, ma senza panico, il Centro per un molto debole) della fibrillazione ventricolare, per trattarla deve essere in controllo. 14 15 grado di riconoscere rapidamente ed in maniera aggressiva con lo shock di Se la aritmia ha invece una frequenza estremamente alta defibrillazione. ed è quindi particolarmente maligna il defibrillatore scarica Tutti i defibrillatori possiedono inoltre le funzioni di immediatamente uno shock elettrico ad alta energia. pacemaker, perciò l’operatore durante il controllo verifica Naturalmente lo shock viene avvertito in questo caso come anche che il defibrillatore sia in grado di stimolare il cuore sintomatologia dolorosa. correttamente e con un adeguato margine di sicurezza. Vi sono alcune situazioni in cui si ha un intervento Vengono poi effettuate misurazioni che danno indicazioni inappropriato: si usa questa definizione per indicare il caso sullo stato di integrità dell’elettrocatetere. in cui il defibrillatore si attivi su aritmie non immediatamente Infine viene valutata la probabile durata residua della rischiose per la vita o aumenti normali della frequenza batteria. cardiaca in corso di sforzo intenso. Il monitoraggio delle aritmie cardiache Cosa Naturalmente non tutte le aritmie cardiache sono pericolose defibrillatore ed il successivo ? per la vita. Quando insorge una aritmia che per le sue L’intervallo fra un controllo e quello successivo può caratteristiche viene interpretata dal defibrillatore come dipendere da molti fattori. Ne elenchiamo alcuni: potenzialmente pericolosa, questo inizia un suo schema di • Lo stato di carica della batteria; Un defibrillatore appena determina l’intervallo fra un controllo del trattamento elettrico per cercare di bloccarla. impiantato ha una situazione meno stabile rispetto ad La aggressività della terapia dipende dalla gravità della uno impiantato da molti mesi. L’intervallo fra controllo aritmia stessa. Se la aritmia non è particolarmente veloce, il predimissivo ed il successivo in genere non supererà i 30 defibrillatore può iniziare con una scarica di brevi stimoli a – 50 giorni. bassa energia a frequenza più elevata della aritmia stessa, • L’identificazione di aritmie o interventi inappropriati nel tentativo di “soffocarla” sul nascere. Il vantaggio di durante un controllo richiede spesso un controllo questo trattamento è di essere indolore per il Paziente. successivo relativamente 16 ravvicinato per verificare la 17 eventuale persistenza del problema o la sua risoluzione che il paziente chieda e ricordi tali orari) oppure suonano in e la efficacia di eventuali riprogrammazioni. modo ripetitivo ad intervalli regolari. • E’ possibile che un dato misurato durante il controllo non risulti del tutto soddisfacente e tuttavia sia ancora E’ sufficiente per il Paziente il solo controllo compatibile con il buon funzionamento del defibrillatore. strumentale del defibrillatore? In questo caso l’operatore che ha effettuato il controllo può ritenere opportuno una rivalutazione a breve periodo. Generalmente no!. Il “controllo del defibrillatore” è alla fine essenzialmente una valutazione strumentale ed il portatore di AICD ha spesso problemi clinici complessi. Una volta Gli allarmi acustici automatici identificata una aritmia si pone il problema di prevenirla con Gli AICD, con qualche differenza fra marche e modelli diversi dispongono anche di allarmi acustici per problematiche legate al funzionamento del dispositivo, quali: farmaci o curando eventuali fattori scatenanti (alterazioni del potassio, scompenso cardiaco, alterazioni della attività della tiroide ecc, stati febbrili eccetera). E’ opportuno quindi che il • Batteria prossima all’esaurimento (ma non occorre Paziente portatore di defibrillatore venga periodicamente allarmarsi. Il defibrillatore è ancora in grado di fare il suo valutato da un punto di vista clinico e che esista un dialogo dovere - per circa 3 mesi in condizioni normali - quando fra il medico che effettua la valutazione strumentale allerta! ) quello che esegue la valutazione di tipo clinico. e • Presenza di una possibile usura di un elettrocatetere • Modifica sensibile dell’ampiezza di stimolazione, tale da poter pregiudicare un corretto funzionamento della funzione di stimolazione. Cosa fare se “scatta” l’AICD? L’intervento dell’AICD su aritmie ventricolari maligne può essere di due tipi: In questi casi è utile riferire il paziente con sollecitudine al Centro di riferimento. Questi allarmi sono in genere Stimolazione ventricolare ad alta frequenza (antitachicardia pacing – ATP), di solito non percepita al paziente o rilevata come cardiopalmo; programmati ad orari diversi dall’allarme “clinico”, (ed è utile 18 19 Nel caso in cui l’ATP sia inefficace o per aritmie a frequenza cardiaca più elevata, il device interviene erogando uno shock di defibrillazione. Questo è Inibizione della stimolazione, per cui nel paziente che sia dipendente dal pacemaker si può avere una sincope. Stimolazione asincrona, che mediante stimolazione di percepito dal Paziente come un colpo violento nel punti “pericolosi” del complesso QRS può indurre mezzo del torace. fibrillazione ventricolare. Significativa variazione della frequenza di stimolazione. In caso di shock: Se lo shock è singolo e il Paziente non ha perso Le possibili risposte della funzione AICD sono: conoscenza, non ha dispnea né cardiopalmo né dolore toracico, non è indispensabile precipitarsi in Pronto Soccorso; è tuttavia opportuno contattare a breve il Erogazione di shock inappropriati (in assenza di aritmie ventricolari maligne). Inibizione delle terapie di defibrillazione. Centro di riferimento. Può essere utile blanda sedazione. Se lo shock è ripetuto, oppure il Paziente perde In particolare il paziente portatore di questi dispositivi deve conoscenza, anche solo temporaneamente, o ha evitare i metal detector “a porta”, quali quelli in aeroporto o dispnea o cardiopalmo o dolore toracico, o è in all’ingresso delle banche. Sarà sufficiente esibire la condizioni emodinamiche alterate, è suggeribile l’invio documentazione che attesta l’essere portatore di AICD per immediato al Pronto Soccorso. essere sottoposti ad un controllo manuale in aeroporto, o avere accesso alla banca da una porta non controllata. Un problema oggettivo è quello relativo ai moltissimi Compatibilità ambientali dell’AICD Gli AICD sono sensibili in maniera significativa all’immersione in campi magnetici di elevata intensità. apparecchi elettrici e spesso elettromedicali per uso domestico. La maggior parte degli elettrodomestici non produce interferenze significative se l’impianto è messo a Le possibili risposte della funzione pacemaker sono: 20 terra correttamente. Ogni rischio è comunque minimizzato 21 mantenendo una distanza di sicurezza, di circa 1 metro, Invece dall’apparecchio durante il suo funzionamento. radioamatori. Per i sistemi di apertura a distanza dei cancelli non sono Altri strumenti che possono dare interferenze esistono segnalati problemi. nell’ambiente di lavoro, ad esempio: Viene sconsigliato l’uso delle coperte elettriche e degli saldatori ad arco; scaldaletto; è sufficiente usarli per scaldare il letto e forti magneti (es. motori industriali, giostre di Luna Park); spegnerli prima di coricarsi. cacciaviti e trapani a batteria; Da evitare l’uso del particolare tipo di bilance elettroniche forni fusori; che forniscono indicazioni sulla composizione corporea e la stazioni radar. massa grassa (bilance a impedenza); tali dispositivi I motori in genere producono, durante il funzionamento, un generano infatti un campo magnetico. campo magnetico, per cui è raccomandato mantenersi a Può essere difficile avere immediatamente un quadro chiaro distanza; ciò implica anche non effettuare interventi sul del rischio di interferenza elettromagnetica motore dell’auto quando questo sia in funzione. per tutte le è sconsigliato l’uso di radiotrasmittenti per situazioni e per ogni tipo di apparecchio. Per i casi dubbi il E’ bene mantenersi ad almeno 100 metri da antenne Centro cardiologico che ha effettuato l’impianto può trasmettitori radio/TV ad alta potenza. interpellare direttamente i Servizio Tecnici delle Ditte Altri strumenti da lavoro, quali i motori elettrici (es: produttrici, le quali generalmente sono in grado di fornire motosega, decespugliatore…) devono essere mantenuti a dati utili in pochi giorni. circa 30 cm di distanza dall’AICD. Per i telefoni cellulari è raccomandata una distanza di almeno 30 cm tra il telefono e l’AICD, realizzabile Compatibilità dell’AICD con procedure utilizzando il telefono dal lato opposto ed evitando di tenerlo diagnostiche e terapeutiche nel taschino della giacca (i telefoni emettono segnali quando sono accesi anche se non sono in uso). Alcune procedure diagnostiche utilizzano campi magnetici, e sono quindi controindicate nel portatore di AICD: • Risonanza magnetica 22 23 • Uso di elettrobisturi (in caso di necessità si può L’AICD alla fine riprogrammare temporaneamente l’AICD in modo da In pazienti terminali, per causa cardiaca o extracardiaca, renderlo compatibile) con prognosi a breve termine infausta, le terapie • Alcuni tipi di elettromiografia antitachicardiche erogate dall’AICD possono configurarsi • Correnti interferenziali come accanimento terapeutico. E’ doveroso quindi che il • Magnetoterapia Paziente, insieme ai familiari, discuta con il Medico la • Stimolazione magnetica transcranica situazione. • TENS I dispositivi impiantati (sia PM che AICD) sono incompatibili con la cremazione. Pertanto, qualora i familiari del defunto Il rilascio della patente nel portatore di AICD dovessero optare per questa scelta, sarà necessario Le attuali norme del Codice della Strada prevedono che il l’espianto del dispositivo. Paziente con AICD debba sottoporsi a visita presso la Commissione Medica. In tale sede viene valutato: • lo stato di compenso clinico del paziente • L’assenza di aritmie maligne e di interventi appropriati dell’AICD nei sei mesi precedenti la visita. • Spesso la Commissione Medica richiede anche la funzione contrattile ventricolare sinistra all’ecocardiogramma. 24 25 SOMMARIO IL PROBLEMA DELLA MORTE IMPROVVISA .....................................5 STORIA DEL DEFIBRILLATORE IMPIANTABILE (AICD)....................6 COME È FATTO UN DEFIBRILLATORE?.............................................7 DALLA PREVENZIONE SECONDARIA ALLA PREVENZIONE PRIMARIA ...............................................................................................8 LA TERAPIA DI RESINCRONIZZAZIONE CARDIACA.......................10 La contrazione non coordinata......................................................11 Indicazioni alla resincronizzazione cardiaca .................................11 RISULTATI DELLA CRT .........................................................................13 RECENTI SVILUPPI DEGLI AICD: NON SOLO ARITMIE ..................13 I CONTROLLI AICD ..............................................................................15 VALUTAZIONE STRUMENTALE DELLO STATO DEL DEFIBRILLATORE, DEGLI ELETTROCATETERI E MONITORAGGIO DELLA BATTERIA. ..........................15 IL MONITORAGGIO DELLE ARITMIE CARDIACHE ........................................16 COSA DETERMINA L’INTERVALLO FRA UN CONTROLLO DEL DEFIBRILLATORE ED IL SUCCESSIVO ?.............................................................................17 GLI ALLARMI ACUSTICI AUTOMATICI .......................................................18 E’ SUFFICIENTE PER IL PAZIENTE IL SOLO CONTROLLO STRUMENTALE DEL DEFIBRILLATORE?.........................................19 COSA FARE SE “SCATTA” L’AICD? .................................................19 COMPATIBILITÀ AMBIENTALI DELL’AICD ......................................20 COMPATIBILITÀ DELL’AICD CON PROCEDURE DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE ...................................................................................23 IL RILASCIO DELLA PATENTE NEL PORTATORE DI AICD ............24 L’AICD ALLA FINE ...............................................................................25 26 27