Cianciana ieri e oggi

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Cianciana ieri e oggi
Inviato da Paolo Sanzeri
Cianciana sorge sul lato meridionale del monte Calvario, a 390 metri s.l.m.. Da quest’altezza il paese domina la
valle del fiume Platani.
Cianciana sorge sul lato meridionale del monte Calvario, a 390 metri s.l.m. Da quest’altezza il paese domina la
valle del fiume Platani. Le terre bagnate da questo fiume, un tempo navigabile, facevano parte dei territori abitati dai
Sicani. Secondo Tucidide, storico greco del V sec. a.C. , questo popolo era di origine iberica, mentre secondo Timeo di
Taormina e Diodoro Siculo, che scrissero rispettivamente nel IV e nel I sec. a. C. , i Sicani erano una popolazione
autoctona. Nel corso del II millennio a.C. queste terre, ricche di materie prime quali lo zolfo e il salgemma, iniziarono ad
aprirsi al commercio con l’Egeo. Il sale e lo zolfo erano importantissimi per le popolazioni antiche. Lo zolfo, in
particolare, trovava vari impieghi, era usato, ad esempio, per colorare le stoffe o come disinfettante. La presenza di
numerose cave di zolfo e salgemma, portò ben presto questi luoghi al centro di importanti scambi commerciali. I primi
contatti con il mondo egeo , dunque, avvennero diversi secoli prima dell’avvio della colonizzazione greca in
Occidente, che si data all’VIII sec. a.C. Lo sfruttamento delle cave di zolfo e di salgemma continuò anche nel III
sec. a.C., quando, dopo la I guerra punica, la Sicilia passò in mano romana. Nel territorio dell’odierna Cianciana,
proprio in epoca romana, e precisamente in età imperiale, sorgeva una villa, denominata Villa Cinciana, che
probabilmente apparteneva al patrizio romano Lucio Cincio Alimento. La certezza dell’esistenza della Villa
romana si ha da una lettera che Papa Gregorio Magno spedì per la festività della Pasqua del 15 aprile 591 al rettore,
suddiacono Pietro, dei beni di Sicilia appartenenti alla Chiesa di Roma, in questa lettera, la “I 42”, parlando
di una sovvenzione economica da dare ad un mercante di nome Liberato che si era affidato alla Chiesa fa riferimento
che questi abitava nella “Massa Cinciana”.
e nelle terre ciancianesi sorge Kalat-Iblatanu. Dopo la conquista Normanna della Sicilia, nell’XI secolo, sarà la volta
di Ciancianìa, una signoria sorta alla periferia sud-est dell’odierno centro abitato. Cianciana, come primo nucleo
urbano, sorse per opera di Girolamo II Ficarra, che l'aveva acquistata dai coniugi Aloisa e Giovanni Lanza in data 23
novembre 1583. Ciò si evidenzia in quanto nella investitura feudale della baronia di Chincana che corre dal 1396 al 1584
non si parla che del feudo Chincana o Ciancianìa, però nella investitura del 28 novembre 1608 Donna Francesca Ficarra si
è investita della Terra di Cianciana e dei sette aratati di terre dei membri della suddetta Terra e ciò per la morte di
Girolamo II, suo padre. Poi nella investitura del 18 settembre 1636 il figlio Don Girolamo III si è investito che della sola
baronia e feudo di cianciana e non viene menzionata la nuova Terra di Cianciana. L’odierna Cianciana
“nasce” ufficialmente il 4 ottobre 1646, data in cui la nobildonna spagnola Sigismonda D’Honofrio
Joppolo, moglie di Diego Joppolo ottenne, per il figlio Antonio Giuseppe, dietro pagamento di 200 onze alla corte regia,
la Licentia populandi, «potestà di fabbricare e popolare nel feudo di Cianciana e nei 7 aratati di terre confinanti con facoltà
di far castello e fortezza e con la elezione di officiale», nel quale veniva fondata l'Università di S. Antonino che si chiamò poi
S. Antonino di Cianciana, finché, obliato il nome di fondazione, rimase unicamente la denominazione Cianciana, derivata
tra l'altro dall'antico casale Chincana, nome questo poi esteso al circostante territorio. La signoria di
Sant’Antonino di Cianciana divenne municipio nel 1812 . Oggi Cianciana è un paese di circa 3.700 abitanti, alcuni
dei quali praticano ancora gli antichi e nobili mestieri dell’allevamento e dell’agricoltura ed è presente un
fiorente artigianato. Ma per molti decenni Cianciana è stata soprattutto la terra dei surfarara, ciò di quei lavoratori che
estraevano lo zolfo dalle miniere del paese. La miniera per molti ciancianesi fu fonte di sostentamento ma anche luogo di
indicibili sofferenze. Le miniere furono anche terreno di lotta politica quando, nel 1953, i lavoratori delle miniere, stanchi
di essere sfruttati e sottopagati, si unirono in una lega facente parte della CGIL, per rivendicare maggiori diritti e
l’aumento nel magro salario che percepivano. La vertenza ebbe un esito favorevole a seguito
dell’occupazione delle miniere da parte degli stessi minatori , i quali furono sostenuti dai lavoratori di altri paesi
che inviarono camion di viveri. La vittoria ottenuta dai minatori non fu però senza conseguenze negative: i lavoratori
partecipanti agli scioperi furono processati, e gli esponenti più in vista subirono 31 giorni di detenzione. Nel 1962 le
miniere ciancianesi cessarono le loro attività, ma le loro vestigia sono ancora presenti nel territorio, e con esse il ricordo di
quello che fu per molti “Mpernu di li vivi” (inferno dei vivi), come le definì Alessio Di Giovanni, fine
intellettuale siciliano, che in queste terre visse, e padre dello scrittore Gaetano Di Giovanni, che di queste terre fu figlio e
appassionato cantore ed eminente storico. L’abbandono delle attività estrattive spinse molti ciancianesi ad
abbandonare il proprio paese per cercare miglior fortuna altrove, chi in Italia chi all’estero. Una delle mete
predilette fu la Gran Bretagna, e in particolar modo la città di Hoddesdon , dove vive una comunità di circa tremila
ciancianesi. Ogni anno, in estate, questi ciancianesi residenti all’estero tornano nel loro paese d’origine
per riabbracciare i loro cari , e spesso portano con sé amici britannici, alcuni dei quali rimangono talmente rapiti dalla
natura del paesaggio e dall’ospitalità della gente, da decidere di acquistare una casa per le vacanze a Cianciana, o
addirittura di trasferirsi qui. Questo è un fenomeno molto interessante per Cianciana e potrebbe offrire al paese la
possibilità di un florido futuro come piccolo centro turistico.
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Generata: 1 June, 2017, 12:11
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