CONDENSATORI I condensatori sono componenti elettronici che accumulano cariche elettriche tra due armature separate da uno strato isolante. Per costruire condensatori di volta in volta di piccola o grande capacità, per alte o basse tensioni, si usano diverse tecniche costruttive, ognuna con le sue particolarità e campo di applicazione. Struttura di un condensatore Se si applica una tensione tra le due superfici metalliche (dette armature) separate da uno strato isolante (detto dielettrico), si forma un campo elettrico all'interno dello strato isolante. L'armatura collegata al potenziale più alto si carica positivamente, negativamente l'altra. Le cariche positive e negative sono uguali ed il loro valore assoluto costituisce la carica Q del condensatore. Si ha che Q = C V , dove V è la tensione applicata alle armature e C è la capacità del condensatore (di immagazzinare cariche elettriche). La capacità si misura in farad [F]. Il farad è una unità di misura molto grande, pertanto la capacità di un condensatore è un sottomultiplo del farad e dipende dalla geometria con cui è costruito il componente e dal tipo di materiale isolante. Per esempio, per un condensatore piano (cioè realizzato con armature metalliche piane) la capacità si può calcolare con la formula: C = ɛ S/d , dove ɛ = costante dielettrica del materiale isolante ( è la caratteristica dell’isolante a polarizzarsi quando è sottoposto ad campo elettrico) S = superficie delle armature metalliche D = distante delle armature Quindi per ottenere una grande capacità bisogna considerare una grande area, un piccolo spessore dell’isolante e una grande costante dielettrica dello stesso isolante. Per questo motivo, diversi tipi di condensatori reali sono arrotolati o fatti in modo simile per comprimere il dispositivo nel più piccolo volume possibile VALORI COMMERCIALI DEI CONDENSATORI 1 1.2 1.5 1.8 2.2 2.7 3.3 3.9 4.7 5.6 6.8 8.2 Questi valori sono reperibili a partire dal pF fino ad arrivare ad alcune centinaia di μF in multipli che vanno di 10 in 10. CODIFICA DEI CONDENSATORI Purtroppo, a differenza dei resistori, esistono diversi tipi di codifiche per determinare l'effettivo valore di capacità; la tipologia di codice dipende anche dal tipo di condensatore considerato. � Sigla americana: il valore di capacità viene sempre espresso in μF, non viene utilizzato lo zero prima della virgola, la quale è rappresentata da un punto. Esempio: Una sigla come .022 indica una capacità di 22 nF. � Sigla europea: il valore di capacità viene scritto sostituendo alla virgola il simbolo del sottomultiplo relativo al valore. Esempio: Una sigla come 4p7 indica una capacità di 4,7 pF. � Sigla asiatica: è simile al codice colori ma, anziché stampare le bande colorate, vengono scritte 2 cifre valore ed una terza moltiplicativa che indica quanti zeri aggiungere dopo le cifre valore. Il valore finale che indica la capacità è espresso in pF. Esempio: La sigla 103 indica una capacità di 10.000 pF che equivale a 10 nF. Oltre alla sigla valore, sul corpo del condensatore si trovano altri simboli che indicano la tolleranza e la tensione di esercizio. Questi due valori sono standard per tutti i tipi di sigle e si compongono in questo modo: Tolleranza: Viene indicata da una lettera subito dopo la sigla valore, le lettere di uso più frequente sono J - K - M, ed indicano rispettivamente 5% - 10% - 20%. Tensione di esercizio: Viene espressa direttamente in volt stampando subito il valore. Esempi: � 332 J 250: La sigla indica un condensatore di 3300 pF, 5% di tolleranza e 250V di tensione massima. � .012 K 600: La sigla indica un condensatore di 12 nF, tolleranza 10% e 600V come tensione massima di funzionamento. � 5p6 J 63: La sigla indica un condensatore di 5,6 pF, tolleranza del 5% e 63V di esercizio.