IL MARKETING 09/04/2015 Dr Chiara Civera 1 IL MARKETING: Programma incontri • Introduzione al marketing • • • • • definizione e sviluppo del concetto interazione con le altre funzioni d'impresa gli elementi del marketing mix il marketing e le strategie d'impresa matrice SWOT come strumento statico d'analisi • La pianificazione strategica • • • • i livelli di strategic management strategia corporate e strategia di marketing strategie di sviluppo e strategie competitive il piano di marketing: cenni • L’analisi del macro e micro ambiente 09/04/2015 Dr Chiara Civera 2 IL MARKETING: Programma incontri • Il mercato e i consumatori • • • • • il comportamento del consumatore all'acquisto fattori che agiscono sulla decisione d'acquisto Customer Relationship Management il comportamento d'acquisto nel B2B relationship marketing e nuove opportunità • Segmentazione e posizionamento • • • • • • variabili di segmentazione marketing di massa segmentazione multipla concentrazione in un solo segmento criteri per una segmentazione efficace posizionamento e riposizionamento strategico 09/04/2015 Dr Chiara Civera 3 IL MARKETING: Programma incontri • L’analisi del portafoglio prodotti • • • • • Boston Consulting Group la matrice General Electric PIMS criticità e limiti delle matrici di portafoglio matrice SWOT come strumento dinamico d'analisi • Prodotto • • • • • • 09/04/2015 ciclo di vita del prodotto la marca il branding il packaging posizionamento di prodotto lo sviluppo di nuovi prodotti Dr Chiara Civera 4 IL MARKETING: Programma incontri • Promozione • • • • • principali forme di promozione Pubblicità obiettivi della promozione e mix piano di comunicazione: cenni nuove leve di promozione: la responsabilità sociale • Prezzo • definizione del concetto di prezzo ed obiettivi • come stabilire i prezzi? • Break even point e curva di elasticità • Distribuzione • scelta del canale distributivo • supply chain: cenni • intensità della distribuzione e strategie distributive 09/04/2015 Dr Chiara Civera 5 PIANO DI MARKETING GESTIONE DEL MARKETING 09/04/2015 Dr Chiara Civera 6 IL MARKETING E L’AMBIENTE: IL MACROAMBIENTE Le variabili del macroambiente: - non sono controllabili; - possono costituire opportunità e minacce; - devono essere tenute sotto costante controllo 09/04/2015 Dr Chiara Civera 7 IL MARKETING E L’AMBIENTE: IL MICROAMBIENTE Le variabili del microambiente: - sono parzialmente controllabili; - possono costituire opportunità e minacce su cui l’impresa può utilizzare alcune delle proprie leve; - devono essere tenute sotto costante controllo ed esistono mezzi ad hoc (database) 09/04/2015 Dr Chiara Civera 8 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO L’impresa che si trova di fronte al mercato dei consumatori, e cioè di tutte le persone e famiglie che acquistano beni e servizi per l’uso personale, deve conoscere due aspetti: 1) COME ACQUISTA IL CONSUMATORE (processo di decisione nell’acquisto) 2) QUALI FATTORI INFLUENZANO LA DECISIONE D’ACQUISTO 09/04/2015 Dr Chiara Civera 9 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO DUE DOMANDE: Il comportamento d’acquisto è univoco o varia ? In relazione a quali variabili può variare ? 09/04/2015 Dr Chiara Civera 10 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Il processo di acquisto inizia molto prima della decisione vera e propria e presenta conseguenze che durano nel tempo 09/04/2015 Dr Chiara Civera 11 IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO: fattori che lo influenzano A seconda che il cliente sia soddisfatto o no, il comportamento cambierà nei prossimi acquisti 09/04/2015 Dr Chiara Civera 12 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Caso Harley Davidson 09/04/2015 Dr Chiara Civera 13 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Caso Harley Davidson (segue) • Chi sono i consumatori? • Cosa pensano? • Come si sentono? • Perché comprano Harley piuttosto che Honda o Yamaha? • Cosa fa si che chi compra Harley sia fiero di essere un “harleysta”? DOMANDE DIFFICILI: spesso nemmeno gli harleysti sanno dare dei “perché” 09/04/2015 Dr Chiara Civera 14 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Caso Harley Davidson (segue) • Chi guida Harley? MORE “RUBBIES” THAN REBEL IL TARGET TRASVERSALE 09/04/2015 Dr Chiara Civera 15 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Caso Harley Davidson (segue) • Come capire chi guida un’Harley? • Focus group • 16000 surveys via mail (aspetti psicologici, sociali, demografici…) 09/04/2015 Dr Chiara Civera 16 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Caso Harley Davidson (segue) • I risultati: • 7 “core customer types” • adventure loving traditionalist • Sensitive pragmatists • Stylist-status seekers • Laid-back campers • Classy capitalist • Cool-head loners • Cocky misfits 09/04/2015 Dr Chiara Civera 17 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Caso Harley Davidson (segue) • MA……. OGNUNO APPREZZA HARLEY PER UN MOTIVO: “SENSO DI INDIPENDENZA, DI LIBERTA’ E FASCINO UNIVERSALE HARLEY” E’ UNO STILE DI VITA, NON E’ UN MOTOCICLO! 09/04/2015 Dr Chiara Civera 18 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Caso Harley Davidson (segue) DOMANDE: 1. Molti prodotti e personalità vanno e vengono, ma altri restano; Harley, James Dean, Marilyn Monroe….prechè questo accade? 2. Harley Davidson fa motocicli; cosa comprano i possessori di una delle sue moto? 3. Dove il processo d’acquisto si può differenziare rispetto all’acquisto di un altro prodotto da 20.000 euro? 09/04/2015 Dr Chiara Civera 19 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO L’impresa che si trova di fronte al mercato dei consumatori, e cioè di tutte le persone e famiglie che acquistano beni e servizi per l’uso personale, deve conoscere due aspetti: 1) COME ACQUISTA IL CONSUMATORE (processo di decisione nell’acquisto) 2) QUALI FATTORI INFLUENZANO LA DECISIONE D’ACQUISTO 09/04/2015 Dr Chiara Civera 20 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO • Il mercato è qui quello dei consumatori finali (individuali o con famiglia) che comprano beni/servizi • Il mercato dei consumatori consiste in circa 7 miliardi di persone (nel 2011), ma il miliardo di persone che vive in USA, Europa, Giappone rappresenta il 70% del potere di acquisto mondiale • McKinsey stima 1 miliardo di nuovi consumatori nei Paesi Emergenti entro il 2020 • UN 9 miliardi di popolazione totale entro il 2050 09/04/2015 Dr Chiara Civera 21 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO • NUOVI CONSUMATORI • NUOVI MERCATI • NUOVE ESIGENZE 09/04/2015 Dr Chiara Civera 22 FONTE: NIELSEN 2013 09/04/2015 Dr Chiara Civera 23 FONTE: NIELSEN 2013 09/04/2015 Dr Chiara Civera 24 FONTE: NIELSEN 2013 09/04/2015 Dr Chiara Civera 25 FONTE: NIELSEN 2013 09/04/2015 Dr Chiara Civera 26 FONTE: NIELSEN 2013 09/04/2015 Dr Chiara Civera 27 09/04/2015 Dr Chiara Civera 28 09/04/2015 Dr Chiara Civera 29 INDIVIDUARE E CONOSCERE IL PROPRIO MERCATO. IL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Il processo di acquisto inizia molto prima della decisione vera e propria e presenta conseguenze che durano nel tempo 09/04/2015 Dr Chiara Civera 30 COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO: STIMOLO- RISPOSTA Fonte: Kolter et al, 2009 La domanda centrale del responsabile marketing è: in che modo i consumatori rispondono agli sforzi da parte dell’impresa? Il punto di partenza è la comprensione delle risposte agli stimoli 09/04/2015 Dr Chiara Civera 31 CARATTERISTICHE CHE IMPATTANO SUL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO Fonte: Kolter et al, 2009 09/04/2015 Dr Chiara Civera 32 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI ESTERNI • CULTURA • CLASSI SOCIALI • GRUPPI SOCIALI DI RIFERIMENTO • FAMIGLIA • FATTORI ECONOMICI 09/04/2015 Dr Chiara Civera 33 FATTORI ESTERNI ALLA PERSONA CHE DECIDE: FOCUS SU FATTORI CULTURALI CULTURA: è quell’insieme di valori, norme e tradizioni che si trasmettono da una generazione all’altra • FATTORI ISTITUZIONALI • TENDENZA ALLA ISTANTANEA SODDISFAZIONE • DIFFUSIONE CREDITO AL CONSUMO • ASPIRAZIONE A MIGLIORARE LA QUALITA’ DELLA VITA • RAPPORTI TRA I SESSI • “SOCIETA’ GIOVANE” • EDUCAZIONE SCOLASTICA 09/04/2015 Dr Chiara Civera 34 FATTORI ESTERNI ALLA PERSONA CHE DECIDE: FOCUS SU CLASSI SOCIALI • REDDITI ALTI (percentuale bassa del totale) • REDDITI MEDI (40-50% del totale, secondo i diversi paesi) • REDDITI BASSI 09/04/2015 Dr Chiara Civera 35 FATTORI ESTERNI ALLA PERSONA CHE DECIDE: FOCUS SU GRUPPI SOCIALI DI RIFERIMENTO 09/04/2015 Dr Chiara Civera 36 FATTORI ESTERNI ALLA PERSONA CHE DECIDE: CICLO DI VITA FAMILIARE GIOVANE CON TITOLO DI STUDIO – SINGLE GIOVANI COPPIE SPOSATE NIDO PIENO I NIDO PIENO II NIDO PIENO III NIDO VUOTO SOPRAVVISSUTO SOLITARIO AGE’ SINGOLI O COPPIA 09/04/2015 Dr Chiara Civera 37 SEGMENTAZIONE SULLA BASE DEL CICLO DI VITA FAMILIARE COSTA CROCIERE • Single • Honey Mooners: coppie in luna di miele • o al primo viaggio importante in coppia • Agè: età medio alta • Gruppi: famiglie, aziendali o amici 09/04/2015 Dr Chiara Civera 38 FATTORI ESTERNI ALLA PERSONA CHE DECIDE: FOCUS SU FATTORI ECONOMICI • REDDITO • ATTESE RISPETTO AI REDDITI FUTURI • PREZZI DEI PRODOTTI SOSTITUTIVI E DEI PRODOTTI ACCESSORI • ELASTICITA’ DELLA DOMANDA 09/04/2015 Dr Chiara Civera 39 FOCUS SU FATTORI ECONOMICI: redditi, inflazione e mercato dell’auto Le previsioni macroeconomiche tracciano un percorso di recupero del reddito disponibile delle famiglie, già avviato nel 2014 (+1.3% reale), che dovrebbe proseguire nel biennio 2015-2016 (+1.5%). Un fattore positivo dello scenario è rappresentato dall’inflazione, che è attesa rimanere contenuta nel 2016 dopo un 2015 negativo. Agli effetti positivi sul potere d’acquisto dei consumatori, per il settore auto si sommano le conseguenze specifiche legate al rientro delle tensioni sui prezzi dei carburanti, giunti a livelli così elevati da disincentivare l’uso dell’auto Leggi: https://www.prometeia.it/it-it/l-atlante/il-reddito-e-i-consumi/le-previsioni-del-mercatoauto-al-2016-la-domanda-riparte-spinta-dalla-componente-business-ma-la-spesa-delle-famiglieprocede-a-marce-basse.aspx?idC=64652&idO=37013&LN=it-IT 09/04/2015 Dr Chiara Civera 40 CARATTERISTICHE CHE IMPATTANO SUL COMPORTAMENTO DEL CONSUMATORE ALL’ACQUISTO FATTORI INTERNI DECISIONE DI ACQUISTO FATTORI ESTERNI 09/04/2015 Dr Chiara Civera 41 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI- percezione Sono fattori personali che influiscono sulla decisione di acquistare. Sono quelli che riguardano più direttamente le persone. PERCEZIONE Il consumatore percepisce stimoli (input, informazioni, messaggi) dall’ambiente esterno e li traduce in decisioni d’acquisto. E’ SOGGETTIVA (diversa da soggetto a soggetto) E’ SELETTIVA (solo poche informazioni) 09/04/2015 Dr Chiara Civera 42 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI- percezione PERCEZIONE Il consumatore percepisce stimoli (input, informazioni, messaggi) dall’ambiente esterno e li traduce in decisioni d’acquisto. E’ SOGGETTIVA (diversa da soggetto a soggetto) E’ SELETTIVA (solo poche informazioni) 09/04/2015 Dr Chiara Civera 43 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI percezione (segue) Alcuni principi della percezione: •Immagine psicologica •Colori •Posizione •Movimento • Contrasto • Isolamento • Semplicità 09/04/2015 Dr Chiara Civera 44 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI - apprendimento APPRENDIMENTO: Si dice che il consumatore decida in base all’apprendimento quando la sua risposta è influenzata da precedenti esperienze. Consiste in: • Esperienze nell’uso di un prodotto • Informazioni da amici • Messaggi Sono esperienze del passato che stanno alla base delle decisioni di acquisto per il futuro 09/04/2015 Dr Chiara Civera 45 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI – apprendimento NEW OPPORTUNITIES APPRENDIMENTO: 09/04/2015 Dr Chiara Civera 46 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI MOTIVAZIONE: Quali sono le motivazioni in base alle quali il consumatore si muove ? Vi sono varie teorie, fra queste assume particolare rilevanza la teoria di MASLOW 09/04/2015 Dr Chiara Civera 47 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI – La gerarchia dei bisogni (Maslow - 1943) BISOGNI PERSONALI BISOGNI SOCIALI INTENSITA’ DEL BISOGNO BISOGNI FISIOLOGICI 09/04/2015 SVILUPPO DELL’INDIVIDUO Dr Chiara Civera 48 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI - motivazione MOTIVAZIONI PRODOTTO APPELLI DELLA PROMOZIONE FISIOLOGICHE CASA PICCOLA Abitazione poco costosa per la famiglia ma ben costruita SICUREZZA ALLARME ANTIFURTO Può salvare la vita della tua famiglia! PROTEZIONE: SENSO DI APPARTENENZA BRACCIALETTO D’ORO Dimostra il tuo affetto facendo un regalo per San Valentino STIMA AUTO DI LUSSO Fotografia di una vettura lussuosa davanti ad una casa elegante o un club REALIZZAZIONE DI SE STESSI MAZZA DA GOLF Sia per chi gioca tre volte a settimana, sia per chi cerca “solo di fare due colpi” 09/04/2015 Dr Chiara Civera 49 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI – motivazione. ES: IL CIBO BIOLOGICO GERARCHIA DEI BISOGNI INTERPRETAZIONE FISIOLOGICHE HA IL GUSTO ORIGINARIO SICUREZZA E’ MEGLIO PER I MIEI FIGLI, E’ PIU’ SICURO PROTEZIONE: SENSO DI APPARTENENZA/BISOGNI SOCIALI SOSTENGO GLI AGRICOLTORI LOCALI/STO FACENDO LA COSA GIUSTA STIMA E’ DI MODA ED E’ PIU’ SALUTARE REALIZZAZIONE DI SE STESSI CONCORRE ALLA SALVAGUARDIA DEL PIANETA. E’ UNA SCELTA MIGLIORE PER L’AMBIENTE 09/04/2015 Dr Chiara Civera 50 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO: FATTORI INTERNI - attitudine CREDENZE ED ATTEGGIAMENTI: Sono le attitudini dell’individuo cioè l’inclinazione ad agire in un certo modo. Ad esempio verso le novità , reazioni ai nuovi prodotti, tendenza a sperimentare o ad essere conservatori. ES: ABITUDINE AL LOW COST 09/04/2015 Dr Chiara Civera 51 FATTORI CHE AGISCONO SULLA DECISIONE D’ACQUISTO Il consumatore decide l’acquisto in modo sbrigativo quando si tratta di beni di consumo non costosi, ed in seguito a ragionamento per beni durevoli di alto costo. Inoltre: Capire il comportamento del potenziale compratore significa essere in grado di prevedere cosa farà in futuro e consente di influire sul processo di decisione del compratore stesso. 09/04/2015 Dr Chiara Civera 52 COME IL CONSUMATORE DECIDE L’ACQUISTO I criteri di decisione possono essere: Uno o più di uno Chiaramente identificabili o no Due modelli applicabili al comportamento del consumatore all’acquisto: • Una sola variabile (Modello della scatola nera) • Più variabili 09/04/2015 Dr Chiara Civera 53 IL MODELLO DELLA SCATOLA NERA Elaborazioni delle informazioni Inputs Il compratore (stimoli) Outputs (risposte) Sui messaggi agiscono: • Personalità • Percezioni • Motivazione • Attitudini 09/04/2015 Dr Chiara Civera 54 CASO: Alessi ed il sistema dei valori del cliente • Alessi, nata come officina per la lavorazione della lastra in ottone, è oggi “fabbrica di design” • Dalla produzione artigianale di articoli casalinghi all’offerta di veri oggetti artistici di uso comune 09/04/2015 Dr Chiara Civera 55 CASO: Alessi ed il sistema dei valori del cliente 09/04/2015 Dr Chiara Civera 56 CASO Alessi: 3 differenti marche TARGET E BISOGNI • “La fabbrica dei sogni”: Produzione di serie in acciaio di oltre 2000 articoli in catalogo realizzati con la collaborazione di più di 100 designer. • “Officina Alessi”: Laboratorio di ricerca nel campo del design applicato alle “arts de la table”. • A di Alessi: prodotti più accessibili 09/04/2015 Dr Chiara Civera 57 CASO: Alessi: 3 differenti marche Con i suoi prodotti Alessi soddisfa diverse tipologie di bisogni: quali? 09/04/2015 Dr Chiara Civera 58 CASO: Alessi: 3 differenti marche 09/04/2015 Dr Chiara Civera 59 CASO: Barbie evolve come le sue consumatrici Cambiano i modelli di riferimento: cultura e aspetti sociali 09/04/2015 Dr Chiara Civera 60 CRM: la gestione del cliente La soddisfazione del cliente è al centro di ogni programma di marketing. CRM= tecnologia + relazioni one-to-one Perchè? AUMENTO DEL NUMERO DI CLIENTI FIDELIZZATI (selezione dei clienti da fidelizzare) 09/04/2015 Dr Chiara Civera 61 CRM: la gestione del cliente (segue) Obiettivi della vendita basata sulla relazione Indiziati Candidati Candidati non qualificati 09/04/2015 Indiziati qualificati Nuovi clienti Clienti che Clienti fedeli ripetono l’acquisto Clienti affezionati/ procuratori Partner Clienti non attivi e non fedeli Dr Chiara Civera 62 IL COMPORTAMENTO DELLE ORGANIZZAZIONI ALL’ACQUISTO Sul mercato dei beni industriali si affacciano molte organizzazioni distinguibili in vario modo. La distinzione più efficace: • Imprese industriali e di servizi • Utilizzatori (macchinari, impianti…) • Compratori di componenti • Pubblica amministrazione • Rivenditori (grossisti e dettaglianti) 09/04/2015 Dr Chiara Civera 63 LE FASI DEL PROCESSO DI ACQUISTO DI UN BENE INDUSTRIALE: RELAZIONI TRA PRODUTTORI E COMPRATORI Grossisti Produttori P.A. 09/04/2015 Dettaglianti Consumatori Dr Chiara Civera 64 LE FASI DEL PROCESSO DI ACQUISTO DI UN BENE INDUSTRIALE 09/04/2015 Dr Chiara Civera 65 LE FASI DEL PROCESSO DI ACQUISTO DI UN BENE INDUSTRIALE RACCOLTA E VALUTAZIONE DELLE PROPOSTE (scritte) VARIABILI AMBIENTALI: NATURALI, TECNOLOGICHE, POLITICHE (Es: Chernobyl) Due tecniche frequentemente usate: Analisi del valore (prestazioni e prezzo) Analisi del venditore (caratteristiche di chi fornisce) 09/04/2015 Dr Chiara Civera 66 LE FASI DEL PROCESSO DI ACQUISTO DI UN BENE INDUSTRIALE DECISIONEEFORMALE: INTENZIONE COMPRARE RACCOLTA VALUTAZIONE DELLE DI PROPOSTE E’VARIABILI COMUNICATA IN FORMANATURALI, SCRITTA (scritte) AMBIENTALI: TECNOLOGICHE, POLITICHE (Es: Chernobyl) Due tecniche frequentemente LA DECISIONE DI ACQUISTOusate: E’ PIU’ LENTA RISPETTO AL MERCATO CONSUMER Analisi del valore (prestazioni e prezzo) Analisi del venditore (caratteristiche di chi fornisce) 09/04/2015 Dr Chiara Civera 67 LE FASI DEL PROCESSO DI ACQUISTO DI UN BENE INDUSTRIALE: differenze con il comportamento del consumatore ORGANIZZAZIONI CONSUMATORE FINALE MOTIVAZIONE Razionale. Esigenza effettiva dell’istituzione. Di varia natura RESPONSABILITA’ Di più persone con gradi di autorità differenti Propria della persona che decide in relazione al proprio acquisto AZIONE Disponibilità del prodotto acquistato tramite un processo lungo e complesso. Es: fornitura di un impianto industriale: collaudi e periodi di prova. Disponibilità del prodotto per la maggior parte delle volte simultanea all’acquisto NUMERO COMPRATORI Pochi Dipende dal mercato, in ogni caso il numero è superiore rispetto alle organizzazioni CONCENTRAZIONE GEOGRAFICA In aree precise. Questo vale per l’industria e per i singoli settori Varia a seconda del target. Spesso non in aree precise 09/04/2015 Dr Chiara Civera 68 LE FASI DEL PROCESSO DI ACQUISTO DI UN BENE INDUSTRIALE: differenze con il comportamento del consumatore ORGANIZZAZIONI CONSUMATORE FINALE QUANTITA’ DI ACQUISTO Si compra molto (Boeing) Quantità più modeste perché servono al consumo del singolo DOMANDA DERIVATA L’acquisto dipende dalla domanda dei beni di consumo. Ritardo rispetto al cambiamento della domanda del consumatore finale ELASTICITA’ RISPETTO AL PREZZO Inelastica rispetto al prezzo 09/04/2015 Dr Chiara Civera Dipende dal prodotto/servizio. In ogni caso più elastica rispetto a quella delle organizzazioni 69 CARATTERISTICHE PRINCIPALI DEL MARKETING INDUSTRIALE Caratteristiche del mercato Domanda derivata, motivazione razionale, piccolo numero di compratori, concentrazione geografica (compratori e venditori), forti volumi di acquisto, responsabilità Di più persone all’acquisto Caratteristiche del prodotto Aspetti prevalenti: quelli tecnologici. Specializzazione nei dettagli tecnici. Procedure di acquisto formalizzate. Standardizzazione modesta. Caratteristiche operative Canali di distribuzione corti. Pubblicazioni dettagliate su caratteristiche di prodotti/servizi. È il venditore che prende contatti con il compratore. Altre caratteristiche Forza vendita molto addestrata. Basse spese di vendita. Forte peso delle MP e dei prodotti semilavorati. 09/04/2015 Dr Chiara Civera 70 COME COMPRA LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE Caratteristiche: obbligo di seguire particolari procedure e grande peso sull’economia dei Paesi Occidentali (consumi 20-25% del PNL) Come compra? • Controlli • Limitata autonomia • Competizione • Specifiche tecniche • Molte persone 09/04/2015 Dr Chiara Civera 71 COME COMPRANO I RIVENDITORI Caratteristiche: comprano solo quello che pensano di rivendere. Bisogna distinguere tra piccolo dettaglio e grande dettaglio Come comprano? • Assortimento di prodotti • Relazioni con i fornitori 09/04/2015 Dr Chiara Civera 72 TRE TIPI DI SITUAZIONI ALL’ACQUISTO • ACQUISTI RIPETUTI=bassa novità del problema, poche info richieste, nessuna nuova alternativa considerata • ACQUISTO DI FORNITURE IN PARTE DIVERSE RISPETTO AD ORDINI PRECEDENTI = media novità del problema, modeste info richieste, poche alternative nuove considerate • ACQUISTO DI QUALCOSA DI NUOVO= elevata novità del problema, molte info richieste, molte alternative nuove considerate 09/04/2015 Dr Chiara Civera 73 I CRITERI DI SCELTA DELLE ORGANIZZAZIONI • PREZZO • QUALITA’ • AFFIDABILITA’ • SPECIFICHE TECNICHE (il settore dei computer chip) • SERVIZI AI CLIENTI • FATTORI NON ECONOMICI (prestigio, carriera, riconoscimenti sociali, altri fattori personali) • DECISIONE DI GRUPPO 09/04/2015 Dr Chiara Civera 74 POLITICHE DEGLI ACQUISTI: RECENTI SVILUPPI • JUST-IN-TIME • ACQUISTI CENTRALIZZATI • REVERSE MARKETING NUOVE TENDENZE • LEASING (Es: Boeing) • RELATIONSHIP MARKETING (approccio collaborativo) 4 + 3= 7 “P” 09/04/2015 Dr Chiara Civera 75 RECENTI SVILUPPI: RELATIONSHIP MARKETING APPROCCIO CONFLITTUALE APPROCCIO COLLABORATIVO PIU’ FORNITORI IN COMPETIZIONE POCHI FORNITORI REVISIONE FRQUENTE DEI PREZZI RELAZIONI DI LUNGO TERMINE NEGOZIAZIONE TRA PARTI CONTRAPPOSTE PIANI DI INVESTIMENTO CONGIUNTI COMUNICAZIONI AD INTERVALLI IRREGOLARI PARTNERSHIP OBIETTIVI DI QUALITA’ E TEMPI VERIFICATI COSTANTEMENTE OBIETTIVI INCORPORATI IN PROGRAMMI CONGIUNTI RICERCA DI COSTI UNITARI PIU’ BASSI RICERCA DEL COSTO COMPLESSIVO PIU’ BASSO 09/04/2015 Dr Chiara Civera 76 LA RICERCA DELLE OPPORTUNITA’ PASSO NECESSARIO: DEFINIZIONE DEL MERCATO: • Mercato generico • Prodotto/mercato • Mercato rilevante 09/04/2015 Dr Chiara Civera 77 COME INDIVIDUARE LE OPPORTUNITA’: il mercato potenziale CERCARE DI CAPIRE QUAL’E’ IL POTENZIALE MASSIMO DEL MERCATO CHE INTENDE SERVIRE OPPORTUNITA’ NON SFRUTTATE. Raramente il mercato potenziale emerge totalmente: 1. I potenziali clienti non conoscono il prodotto 2. I potenziali clienti conoscono il prodotto ma questo in determinate aree geografiche non è disponibile 3. Conoscono il prodotto, non sono in grado di usarlo 4. Alcuni attributi del prodotto non sono rilevanti per il consumatore 5. Costo troppo alto 09/04/2015 Dr Chiara Civera 78 COME INDIVIDUARE LE OPPORTUNITA’: sviluppo del mercato Quale può essere il ritmo di crescita del mercato effettivo verso il potenziale massimo del mercato? • Il mercato potenziale • La penetrazione del mercato • Il ritmo di entrata • Caratteristiche del target • Posizionamento • Politiche di marketing 09/04/2015 FORZE CHE TRACCIANO LA CURVA CHE ESPRIME IL RITMO DI SVILUPPO (v/t) FATTORI CHE AGISCONO SUL RITMO DI SVILUPPO DEL MERCATO Dr Chiara Civera 79 COME INDIVIDUARE LE OPPORTUNITA’: cicli di vita del prodotto Il modello del ciclo di vita di prodotto/settore. Unità vendute Riposizionamento o cambiamento nel mercato Introduzione Sviluppo Maturità Declino Tempo 09/04/2015 Dr Chiara Civera 80 COME INDIVIDUARE LE OPPORTUNITA’: cicli di vita del prodotto Lo sviluppo può essere la risultante della capacità di attrarre nuovi clienti e di convincere a vecchi clienti a non abbandonare la marca/il prodotto/l’azienda Spesso i cicli di vita dei prodotti introdotti nel mercato da una stessa impresa si sovrappongono 09/04/2015 Dr Chiara Civera 81 COME INDIVIDUARE LE OPPORTUNITA’: la quota di mercato Occorre confrontare la quota di mercato effettiva con quella Acquista il prevista. Quota di mercato: risultante di: Intende 1. Conoscenza del prodotto comprare Il prodotto lo attrae (0,46) (0,63) 2. Attrattività del prodotto Conosce il prodotto Il prodotto è disponibile (0,57) Non intende comprare (0,37) Il prodotto non è disponibile (0,43) prodotto (0,65) INDICE DELLA QUOTA DI MERCATO* Non acquista il prodotto (0,35) (0,71) 3. Intenzione diprodotto comprare da parte del cliente Il non lo attrae (0,54) 4. Disponibilità del prodotto Non conosce il prodotto (0,29) 5. Acquisto del prodotto *L’indice al termine di ogni percorso si ottiene moltiplicando i dati indicati lungo il percorso stesso 09/04/2015 Dr Chiara Civera 82 COME INDIVIDUARE LE OPPORTUNITA’: combinazione prodotto/mercato Analizzando la tipologia dei prodotti venduti/che si vuole vendere ed i mercati affrontati e da affrontare nel futuro, le ipotesi che si configurano sono: PENETRAZIONE DI MERCATO SVILUPPO DI MERCATO SVILUPPO DI PRODOTTO DIVERSIFICAZIONE 09/04/2015 Dr Chiara Civera 83 MATRICE DI ANSOFF Prodotti attuali Prodotti nuovi Mercati attuali Penetrazione del mercato Sviluppo del prodotto Mercati nuovi Sviluppo del mercato Diversificazione 26/03/2015 Dr Chiara Civera 84 MATRICE DI ANSOFF Penetrazione di mercato. Obiettivo: aumentare le vendite dei prodotti attuali nei mercati in cui l’impresa opera, attraverso: marketing aggressivo, politiche di prezzi, promozioni delle vendite o pubblicità. • Rischi bassi, ma è necessario andare alla ricerca di ulteriori opzioni. 26/03/2015 Dr Chiara Civera 85 MATRICE DI ANSOFF Sviluppo del mercato. Lo scopo è trovare nuovi mercati (geografici, distributivi, segmenti) per i prodotti attuali. 26/03/2015 Dr Chiara Civera 86 MATRICE DI ANSOFF Sviluppo del prodotto. Migliorare i prodotti esistenti o innovare nelle loro prestazioni, per cercare di mantenere l’offerta competitiva. Es. Starbucks con l’instant coffee “Via” Diversificazione. Entrare in attività/settori non conosciuti o poco conosciuti. La diversificazione può essere correlata oppure non correlata (attività completamente nuove). Es: Kindle dx, IPod della lettura. 26/03/2015 Dr Chiara Civera 87 COME INDIVIDUARE LE OPPORTUNITA’: combinazione prodotto/mercato 09/04/2015 Dr Chiara Civera 88