UNIVERSITÀ DEGLI STUDI GUGLIELMO MARCONI FACOLTÀ DI SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE CORSO DI LAUREA MAGISTRALE IN INGEGNERIA INDUSTRIALE VERIFICA DELL'EFFICIENZA DELL'IMPIANTO DI TERRA DI UNA CABINA PRIMARIA: SCOPO E METODOLOGIA DI PROVA Relatore: Chiar.mo Prof. Marcello Marconi Candidato: Carlo Picozzi Matr. n°: STA01051/LM33 ANNO ACCADEMICO 2012/2013 a mio nonno Ruggero Vergani operaio in Sesto San Giovanni La cosa più difficile è saper fare una cosa e vederla fare nel modo sbagliato senza commenti Henry White Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Introduzione L'impianto di terra di una Cabina Primaria, utilizzato per disperdervi correnti elettriche, è l'insieme dei corpi metallici (dispersori di fatto, ad esempio i ferri d'armatura del cls.) e dei dispersori intenzionali posti in intimo contatto con il terreno, dei conduttori di terra e dei conduttori equipotenziali. Le funi di guardia e gli schermi metallici (dispersori ausiliari) possono contribuire a ridurre il valore dell'impedenza di terra. Il collegamento a terra (o, come si suole dire, la "messa a terra") può essere: di protezione, quando serve per limitare le eventuali tensioni verso terra di quelle parti che, normalmente non in tensione, potrebbero esserlo a causa di guasti; sono realizzati a tale scopo, ad esempio, i collegamenti a terra delle carcasse del macchinario, dei cassoni dei trasformatori, delle incastellature dei sezionatori e degli interruttori, dei pali di sostegno delle linee elettriche di funzionamento, quando ha lo scopo di permettere il funzionamento degli apparecchi o un più regolare e sicuro esercizio degli impianti collegando a terra un determinato punto del circuito elettrico; sono messe a terra di funzionamento quella del neutro delle reti ad alta e bassa tensione, quella del complesso Petersen, quella di un polo dei TV monofasi e quella dei circuiti secondari dei TA e TV. Nella pratica non esiste una distinzione netta fra la messa a terra di protezione e quella di funzionamento: ad esempio, la messa a terra degli scaricatori di sovratensione serve per il loro funzionamento, ma anche per la sicurezza dell'impianto. L'impianto di terra della Cabina Primaria è chiamato a deviare con sicurezza nel suolo la corrente generata da un guasto a terra, che avviene nella propria sezione AT, e che sempre va ad interessare anche il terreno circostante, di libero accesso. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 1 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 A differenza ad esempio dei conduttori di alimentazione per i quali una disfunzione dell'impianto ne rivela con immediatezza una dimenticanza o un difetto, nell'impianto di terra questi possono rimanere latenti fino al manifestarsi di un infortunio: ecco allora l'esigenza di eseguire periodicamente la verifica degli impianti con scienza, coscienza e diligenza. D'altra parte la buona esecuzione di un impianto di terra è intesa ad ottenere, nel miglior modo tecnicamente possibile, la protezione delle persone, degli animali e delle cose dalle offese e dai danni che le correnti di guasto, circolanti nel terreno, possono ad essi arrecare. E a tale scopo, più che la tensione totale verso terra dell'impianto di terra percorso dalla corrente massima di guasto (prodotto della resistenza di terra per la corrente di guasto = tensione che assume il dispersore rispetto a un punto del suolo così lontano da potersi ritenere a potenziale zero) vanno considerate le tensioni che quella corrente di guasto può determinare fra punti fisicamente vicini, così che possano venire contemporaneamente toccati da una persona. 1 Il valore delle tensioni di contatto permesse in caso di guasto sulla rete AT sono ben maggiori della tensione di contatto limite convenzionale UL 2 degli impianti in bassa tensione, laddove non vengono considerate né l'impedenza della persona, né le resistenze addizionali. È notorio sin dagli anni '50 (progetto di norme V.D.E. 0141/1954) che l'uso di calzature con suole in gomma da parte delle persone che accedono alle Cabine Primarie innalza il valore delle tensioni ammissibili. 1 2 Noverino Faletti, Carlo Rossignani, Giovanni Malaman Conferenza dal titolo: Impianti di terra nelle centrali e stazioni elettriche, Milano, 13 maggio 1955 CEI 64-8/2:2012-06, commento all'Art. 22.4 Nella presente Norma come tensione di contatto limite convenzionale UL si considera il valore massimo a vuoto, che convenzionalmente si ritiene possa permanere per un tempo indefinito nelle condizioni ambientali specificate e alla tensione nominale di alimentazione, senza pericolo per le persone. Si assume UL= 50 V per i sistemi in c.a. e 120 V per i sistemi in c.c., tranne che per alcuni ambienti ed applicazioni particolari a maggior rischio per i quali si rimanda alla Parte 7. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 2 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Il valore limite della tensione pericolosa dipende dunque dalla resistenza del corpo umano la quale, come è noto, varia molto da persona a persona e, per lo stesso individuo, a seconda che la si consideri tra mano e mano o tra mano e piedi e soprattutto a seconda dello stato delle mani, se umide o secche, e dei piedi, a seconda del tipo delle calzature; diminuisce, inoltre, a parità di altre condizioni, al crescere della tensione applicata. 3 Ad esempio la Norma CEI EN 50522 riporta una serie di curve tensione a vuoto/durata del guasto per resistenze aggiuntive diverse RF = RF1 + RF2 (RF1 resistenza delle calzature e RF2 resistenza verso terra del luogo di sosta). Figura 1: esempi di curve UvTp per resistenze aggiuntive diverse 4 - curva (1) : RF1 = RF2 = 0 Ω 3 4 Noverino Faletti, Carlo Rossignani, Giovanni Malaman Conferenza dal titolo: Impianti di terra nelle centrali e stazioni elettriche, Milano, 13 maggio 1955 CEI EN 50522:2011-07, Figura B.2 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 3 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Questa Tesi si sofferma sullo scopo della verifica e sulla metodologia da utilizzarsi nella "prova di terra" di una Cabina Primaria del Distributore di energia, connessa alla rete AT esercita alla tensione di 132 kV, e segue la Tesi di Laurea (triennale) a cui si rimanda per l'approfondimento sul rischio elettrico e la qualità delle misure. 5 Resta inteso che gli impianti che si vanno a verificare debbono essere stati progettati e realizzati a regola d'arte: la verifica allora è di conferma non per "l'accomodatura". Per la redazione ho attinto in particolare da: • L'Elettrotecnica, rivista associativa dell'AEIT che ringrazio della disponibilità per la consultazione dell'archivio storico • l'Unificazione e le Guide di ENEL S.p.A. • gli appunti, i dati e le informazioni raccolte in 18 anni di verifiche e manutenzione di impianti AT • il materiale preparatorio per la revisione della Guida CEI 11-37 5 Carlo Picozzi Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: rischio elettrico e qualità delle misure. Tesi di Laurea in Ingegneria Industriale - Università degli Studi Guglielmo Marconi, A.A. 2007-2008 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 4 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Denuncia e verifica degli impianti di terra 6 La Cabina Primaria è considerata una Officina Elettrica 7 ed il suo impianto di terra, per quanto attentamente studiato e realizzato, richiede che su di esso siano effettuate accurate misure per accertarne l'efficacia, prima di essere messo in servizio ed in seguito ad intervalli di tempo regolari: tali misure sono obbligatorie per legge e vanno completate con l'esame dello stato dei conduttori di terra e dei giunti, con particolare riferimento alla presenza di eventuali fenomeni di corrosione. L’articolo 11 del Decreto Ministeriale del 12/9/1959 (attualmente vigente) esonera dalla denuncia gli impianti di terra delle officine elettriche in esercizio presso aziende produttrici o distributrici di energia, per le quali continua a valere il Modello O. Nelle Officine Elettriche il Distributore, rispettando le cadenze stabilite dalla Legge, può pertanto effettuare le suddette verifiche in proprio. Ciò è stato ribadito: • dal Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali con nota Prot. 15/VI/0018639 del 2/11/2009 • dall’ISPESL con nota n. 06262 del 12/11/2009 • dall’INAIL tramite la pubblicazione "DPR 462/01 - Guida tecnica alla prima verifica degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e impianti di messa a terra" Capitolo 4.5 Aziende produttrici e distributrici di energia elettrica. Ne consegue che l’esecuzione delle verifiche degli impianti di terra delle Cabine Primarie e delle opere annesse è affidata ai datori di lavoro che le esercitano a mezzo di personale specializzato dipendente o da essi scelto (DM 12/9/59 Titolo III). 6 7 vedasi: Enel Divisione Generazione ed Energy Management, Safety e Ambiente, Safety Linee guida denuncia e verifica degli impianti di terra nei luoghi di lavoro CEI 64-8/2:2012-06, commento all'Art. 21.8 cabine: officine elettriche connesse a sistemi di I o II categoria e destinate ad almeno una delle seguenti funzioni: trasformazione, conversione, regolazione, smistamento dell’energia elettrica. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 5 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Le verifiche periodiche devono essere effettuate ogni cinque anni per gli impianti di terra installati nelle officine elettriche non comprendenti locali ad uso medico o ambienti a maggior rischio in caso di incendio (con verifica biennale ed eventualmente limitata a tali impianti); verifiche straordinarie devono essere effettuate in caso di modifica sostanziale dell’impianto. Sulla base dei risultati delle verifiche il datore di lavoro compila e sottoscrive il Modello O che deve essere conservato per almeno sei anni. È opportuno conservare anche la seguente documentazione: • relazioni consegnate dalla Unità Operativa (o dalla ditta) incaricata dell’esecuzione delle verifiche periodiche • planimetria generale con destinazione d'uso dei locali • planimetria dell'impianto di terra, con indicazione delle caratteristiche e posizionamento dei vari elementi • schemi elettrici (schema generale di alimentazione, schema dei quadri elettrici) • eventuali dichiarazioni di conformità relative ad interventi di installazione, ampliamento, ristrutturazione, manutenzioni straordinarie • documentazione relativa ai criteri adottati ai fini della protezione dei contatti indiretti (coordinamento delle protezioni) • documentazione relativa a manutenzioni periodiche, ad ispezioni, a prove di continuità dei conduttori effettuate sull'impianto di terra; a verifiche e prove del sistema di protezione contro i contatti indiretti in BT • documentazione relativa ad eventuali modifiche apportate (progetti, schemi, relazioni, dichiarazioni di conformità ...) • verbali rilasciati dagli organi ispettivi, in occasione di eventuali controlli. In caso di denuncia di impianti di messa a terra di immobili adibiti ad uffici, laboratori, centri direzionali non annessi alla Cabina Primaria, ma con l'impianto di terra in comune, il tecnico INAIL, nel caso di impianto soggetto a campionamento, durante il sopralluogo acquisirà copia del Modello O e procederà alle verifiche. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 6 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Requisiti per il verificatore 8 È fondamentale un'adeguata preparazione ed esperienza al fine di avere risultati affidabili, in specie per la misura di parametri di valore molto ridotto come appunto la resistenza totale di terra e le tensioni di passo e contatto. Il profilo professionale del verificatore che il Datore di Lavoro deve garantire si può così riassumere: • avere buona formazione tecnico-professionale • essere libero da qualsiasi pressione o incentivo, soprattutto di carattere finanziario • avere buona conoscenza delle prescrizioni relative agli esami o ai controlli da eseguire e pratica di tali controlli ed esami • svolgere la sua attività in modo indipendente e la sua retribuzione non può essere commisurata né al numero di controlli effettuati né al loro risultato. Il verificatore deve essere a conoscenza di tali obblighi e deve aver seguito un percorso formativo che gli consenta di acquisire la professionalità necessaria a svolgere con competenza e perizia la verifica degli impianti; deve inoltre partecipare periodicamente ed in modo continuo all’aggiornamento dell’evoluzione tecnica e normativa inerente l’impiantistica che attiene il campo delle verifiche di sua competenza. Al fine di evitare problemi (culpa in eligendo) ed ogni possibile contenzioso, è opportuno che il Datore di Lavoro, alla luce della propria competenza, valuti l'attività dei propri verificatori tenendo conto non soltanto dell’aspetto economico o delle risorse impiegate, affinché le verifiche siano condotte, in funzione delle caratteristiche dell'impianto, con modalità tali da consentire l'emissione di un parere affidabile. 8 vedasi: CEI 0-14, Guida all'applicazione del DPR 462/2001 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 7 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Nel diritto il concetto di sicurezza non è recepito in termini probabilistici, ma ad ogni modo la responsabilità dell'infortunio tocca tutti i partecipanti alla progettazione, alla realizzazione ed alla verifica dell'impianto. Figura 2: ottimizzare sì le risorse economiche, ma nel rispetto del rischio e della funzionalità Per quanto il Decreto Ministeriale del 12 settembre 1959 non obblighi la firma è consuetudine firmare i verbali delle verifiche. Nel Decreto i soggetti "denuncianti" sono i Datori di Lavoro, pertanto è inopportuna sul Modello O la firma del verificatore. Trattandosi di aziende produttrici e distributrici di energia elettrica non vi è problema a riguardo della competenza del Datore di Lavoro, così come definito dal Dlgs. 81/08 (datore di lavoro dell'unità produttiva o suo delegato tecnicamente idoneo), a firmare il Mod. O. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 8 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Protezione contro i contatti indiretti in Alta Tensione 9 Negli impianti utilizzatori in bassa tensione la sicurezza delle persone nei confronti dei contatti indiretti è realizzata mediante il coordinamento tra il dispositivo automatico di interruzione del circuito di alimentazione e l'impianto di terra al quale sono collegate le masse delle apparecchiature (sistemi TT). A favore della sicurezza ci si riferisce alla tensione di contatto a vuoto, ipotizzando che essa sia uguale alla tensione totale di terra. Ciò porta a determinare la minima resistenza di terra RE del dispersore in dipendenza delle caratteristiche del dispositivo di protezione. L'efficacia dell'impianto di terra in tal caso non dipende dalla particolare geometria del dispersore, che può essere facilmente realizzato con elementi disperdenti semplici (picchetto, anello, ecc...) inoltre, se il dispositivo di protezione è un interruttore differenziale ad alta sensibilità, la resistenza di terra può avere anche valori elevati. In Media e Alta Tensione il riferimento per la sicurezza delle persone non può più essere la tensione totale di terra, ovvero la resistenza del dispersore, come per i sistemi in bassa tensione. Questo perché in tali sistemi la corrente a terra è spesso talmente elevata da non rendere possibile, in relazione al valore assunto dalla tensione totale di terra, l'interruzione del guasto in tempi sufficientemente brevi per la protezione delle persone. D'altra parte, sia il valore della corrente di guasto a terra, sia il tempo di intervento dei dispositivi di protezione dipendono dalle caratteristiche del sistema di alimentazione del Distributore e vanno considerati come parametri indipendenti del sistema. 9 vedasi: S. Mangione, Dispensa del Corso di Tecnica della Sicurezza Elettrica Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 9 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Ai fini della sicurezza delle persone, riferendosi necessariamente per tali sistemi alle tensioni di contatto e di passo (tensioni pericolose), occorre realizzare un adeguato impianto di terra che, in tutta l'area interessata dalla dispersione della corrente a terra, mantenga le tensioni pericolose a valori inferiori ai limiti stabiliti dalle norme, in dipendenza del tempo di intervento del dispositivo di protezione. Le tensioni di contatto e di passo dipendono sia dalla tensione totale di terra del dispersore, e quindi dalla sua resistenza di terra, sia dai potenziali che si stabiliscono sulla superficie del terreno. Pertanto, l'efficacia del dispersore nel contenere le tensioni pericolose è tanto più elevata quanto minore è la sua resistenza di terra e quanto più esso è in grado di realizzare una elevato grado di equipotenzialità sulla superficie del terreno. In particolare, nei sistemi in Alta Tensione, dove si hanno dimensioni spesso notevoli dell'impianto e valori molto elevati della corrente di guasto a terra, il dispersore deve necessariamente essere complesso e avere una geometria tale da garantire un livello di sicurezza quanto più uniforme in tutta l'area dell'impianto. Il dispersore più adatto in tal caso è quello costituito da un insieme di elementi disperdenti lineari interrati orizzontalmente e connessi tra di loro in modo da formare una maglia uniforme, eventualmente integrato da altri elementi disperdenti verticali (dispersori a picchetto posizionati lungo il perimetro della maglia e/o dispersori profondi). Figura 3: diagramma collinare Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 10 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Scopo Scopo della verifica è accertare l'affidabilità dell'impianto di terra con particolare riguardo: alla fedeltà al progetto alla sicurezza delle persone alla resistenza meccanica ed alla corrosione (anche in termini di verifica dell'integrità della maglia) al buon funzionamento dei componenti elettrici (in termini di un corretto dimensionamento elettrico e termico). Nel secondo dopoguerra il problema della sicurezza elettrica delle Cabine Primarie è stato fortemente dibattuto, come testimoniano i numerosi articoli, i simposi ed i convegni presenti in letteratura; oggigiorno invece si ritrovano solo articoli e software riguardanti la corretta progettazione dei dispersori. In Italia, con la nazionalizzazione delle imprese distributrici e la nascita dell'ENEL, si è giunti ad uno standard costruttivo efficace (confortato da 50 anni di esercizio), che ha portato un poco al disinteressarci della interezza degli scopi della verifica: in particolar modo viene frettolosamente risolta la verifica dell'integrità della maglia, forse complice il Mod. O che fa cenno solo alla misura di resistenza. Pare quasi che tutta la letteratura recente sia rivolta ad evitare la misura voltamperometrica, di certo impegnativa e costosa, con due temi che meritano un richiamo: • la terra globale • il dispersore ausiliario a distanza ridotta, che verrà ripreso in seguito. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 11 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 La normativa sulla Media Tensione è la medesima dell'AT: della terra globale c'è ancora traccia in capitoli interi, ma con l'avvento della messa a terra del neutro MT tramite impedenza (complesso Petersen) l'interesse è scemato in quanto nel punto di guasto la corrente effettiva ora è limitata a poco meno di 40 A (impianti a 15 kV) dalla resistenza parallelo ed è pertanto agevole ritrovarsi con UE < 4 UTp ed evitare la verifica voltamperometrica vera e propria. A chiosa ricordo che a neutro isolato i tempi di intervento delle protezioni sono inferiori ai 400 ms, mentre a neutro compensato, nel caso di guasto sostenuto (FNC), il tempo di eliminazione è molto maggiore di 10 secondi.10 Figura 4: Progetto di un impianto di terra, che non fa parte di un impianto di terra globale 11 10 11 CEI 0-16:2012-12: Art. 8.5.5.1 Dimensionamento (ndr: dell'impianto di terra Utente MT) CEI EN 50522, Corrige 1 CEI 2011-10 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 12 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Fedeltà al progetto È evidente che un progetto completo, coi disegni "come eseguito", mette il verificatore nelle condizioni ideali per analizzare l'impianto e da subito individuare i possibili punti critici su cui approfondire le indagini. Dal progetto si ricavano i parametri progettuali: • resistività del terreno • schema stratigrafico semplificato e caratterizzazione geotecnica • valore della corrente di guasto a terra previsionale 12 • valore della corrente di guasto a terra e tempo di eliminazione del guasto (da confermare prima della prova) • caratteristiche dell'impianto di terra (ad esempio: maglia rettangolare di lati variabili in conduttore di rame di sezione 63 mm2 interrato ad una profondità di mezzo metro e con l'anello periferico interrato ad un metro) • planimetria dettagliata dell'area di cabina con evidenziata la maglia • stato degli schermi delle linee AT • stato degli schermi ("piombi") delle linee MT • stato della fune di guardia delle linee AT • resistenza teorica complessiva dell'intero dispositivo dispersore • scelta della pavimentazione dell’area di cabina contenente apparecchiature e masse metalliche in modo da aumentare sensibilmente la resistenza di contatto con il suolo (pietrisco, conglomerato bituminoso, autobloccanti in cls.) • stato dei servizi entranti in Cabina Primaria (condotte acqua, linee elettriche, telefoniche, di comando e di segnale) • stato delle masse metalliche a bordo maglia (il cancello e le recinzioni metalliche) 12 la corrente di guasto previsionale è il valore della corrente di guasto a terra che il Gestore della Rete prevede verrà raggiunto nel medio periodo nel nodo di cabina, ad esempio a isola AT completata. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 13 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 • stato di eventuali impianti di terra vicini (metallicamente interconnessi, connessi di fatto o isolati) • stato delle masse metalliche all'esterno, ma prossime all'area della cabina (pali di illuminazione pubblica, recinzioni dei frontisti, guardrail e segnaletica stradale) • stato dei servizi posti nelle vicinanze della Cabina Primaria (condotte acqua e gas, linee e cabine elettriche, contatori ed impianti di telecomunicazione). La Cabina Primaria è progettata per venir inserita in un particolare ambiente che ne verrà perturbato, non verrà realizzata nella pampa argentina, ma in un luogo reale con tanto di indirizzo, numero civico e coordinate GPS. Il progettista non può confezionare un progetto standard avulso dalla realtà ma, ad esempio, deve perlustrare il sito ancor prima dell'apertura del cantiere e con speciale riguardo ai frontisti. In particolare il progettista deve includere nel progetto le modalità di collegamento all'impianto di terra della Cabina Primaria degli schermi dei cavi e delle funi di guardia, come pure analizzare e mitigare l'impatto di un guasto in Cabina Primaria sui servizi e gli impianti vicini. Una recinzione che, causa guasto a terra in Cabina Primaria, per mezzo secondo va al potenziale (a vuoto) di 1.000 V, è potenzialmente pericolosa perché può venir toccata da un passante, che potrebbe anche essere scalzo. D'altro canto il giunto dielettrico al contatore del metano del frontista che, causa guasto a terra in Cabina Primaria, per mezzo secondo assume un potenziale (a vuoto) di 3.000 V è sicuramente pericoloso perché il giunto si rompe. 13 13 Nei giunti l'isolamento trasversale è ottenuto utilizzando vari materiali assemblati assieme: anelli isolanti rigidi, guarnizioni di tenuta e resine colate in forma liquida. Le giunzioni tra questi vari materiali, inglobando aria, non possono garantire nel tempo la resistenza a tensioni elettriche elevate del prodotto nuovo (max 10 kV nei prodotti migliori, solitamente max 3 kV). I sistemi di isolamento longitudinale, invece, sono eseguiti con rivestimenti isolanti protettivi. Questi rivestimenti possono avere dei decadimenti nel tempo (erosione, attacco chimico, ecc.) o più frequentemente possono subire un danno in cantiere in fase di installazione. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 14 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Il progettista deve curarsi di quanto è all'esterno della recinzione di cabina e lasciarne abbondante traccia nella documentazione di progetto. Se accanto alla Cabina Primaria c'è una stalla è molto probabile che durante il guasto una giovenca stia in piedi in un'area non pavimentata, magari beva da un abbeveratoio metallico e fors'anche è gravida: ecco che se poi perde il vitello la colpa non è certo dell'inquinamento elettromagnetico! 14 Non è semplice rapportarsi coi frontisti, ma il committente ha modo di mediare e agevolare soluzioni. Nel caso la Cabina Primaria sia parte di un'area industriale è di fondamentale importanza coinvolgere e responsabilizzare i "vicini di casa". In uno stabilimento, che per sua natura può presentare notevoli deficienze nell'equipotenzialità della rete di terra o delle varie masse metalliche superficiali, correnti di guasto anche non elevate, pur se difficilmente determinano già tensioni di contatto o di passo pericolose per le persone, possono sempre causare sensibili differenze di potenziale sufficienti a determinare scariche fra masse adiacenti con conseguente pericolo di incendi, scoppi ed inneschi in impianti ove sussiste tale pericolo (impianti chimici, raffinerie, cartiere, discariche, ecc.). Se da un lato la corrente di guasto può causare disfunzioni in impianti preesistenti (ad esempio se una parte se ne va attraverso le calze dei conduttori schermati può mettere fuori uso la rete informatica), è assodato che qualsiasi disfunzione verrà inevitabilmente associata in prima battuta al nuovo impianto di Cabina Primaria, non agli impianti progettati, eseguiti ed altrettanto eserciti male! 14 Bisogna tener presente che le tensioni pericolose siano proporzionali alle diverse dimensioni dei soggetti a rischio. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 15 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Cavi AT Le guaine metalliche dei cavi AT sono collegate a terra attraverso le cassette di sezionamento poste lungo il collegamento ed alle estremità dello stesso. Figura 5: schema di collegamento in cavo 150 kV XLPE La filosofia dei collegamenti degli schermi 15 (o guaine metalliche) dei cavi unipolari negli impianti AT prevede, a seconda del numero di tratte, il collegamento a terra di entrambe le estremità degli schermi (schermi in circuito chiuso) o di una sola (schermi in circuito aperto), collegando a terra tramite scaricatori gli eventuali punti intermedi. Nel sistema degli schermi a circuito chiuso le modalità di posa (disposizione a trifoglio, trasposizione degli schermi) riducono le correnti di circolazione indotte negli schermi e quindi le perdite di energia per effetto Joule. Nei sistemi con schermi in circuito aperto non vi possono essere ovviamente correnti di circolazione, ma in occasione di corto circuiti le tensioni indotte ai capi liberi degli schermi possono assumere valori piuttosto elevati e pertanto anche al sezionamento vanno installati degli scaricatori. Per quanto sopradetto il sistema degli schermi in circuito aperto viene per lo più adottato soltanto nel caso di collegamenti brevi, costituiti cioè soltanto da una o due tratte di cavo. 15 CEI 11-17:2016-07, Art. 5.3.2 Messa a terra del rivestimento metallico dei cavi Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 16 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Con modalità in circuito aperto, durante un corto circuito fase-terra la corrente di ritorno, non potendo fluire attraverso gli schermi, è costretta a chiudersi soltanto attraverso il terreno. Per evitare ai capi degli schermi tensione indotte pericolose viene posato un opportuno cavo di terra, "trasposto" tra i cavi AT, per costituire una via di bassa impedenza attraverso la quale fluisca la maggior parte della corrente di ritorno. Il cavo deve essere installato in parallelo al collegamento in cavo AT e messo a terra ad entrambe le estremità: è un conduttore isolato anziché una corda nuda, sia per motivi di sicurezza del personale, sia per motivi di protezione da qualsiasi rischio di corrosione. La sezione del cavo di terra deve essere come minimo in grado di sopportare la piena corrente di guasto monofase a terra della rete e la sezione viene aumentata al fine di ridurre l’impedenza elettrica e creare per la corrente di guasto fase-terra una via preferenziale rispetto al terreno: una sezione di 240 mm2 viene considerata una soluzione di compromesso accettabile. Il progetto deve chiaramente indicare le caratteristiche degli scaricatori, la sezione equivalente degli schermi e quella del cavo di terra, nonché la tipologia di collegamento degli schermi scelta, che va assolutamente accertata dal verificatore prima dell'inizio delle prove, pena il rischio d'invalidarle. Infatti durante la prova voltamperometrica la messa a terra di un lato del cavo AT utilizzato quale sonda amperometrica deve essere comunque sezionata (altrimenti la parte più consistente della corrente di prova, se non la totalità, ritornerebbe attraverso lo schermo, non interessando il terreno), e gli scaricatori devono essere estratti in quanto ai loro capi potrebbe essere raggiunta la tensione massima di generazione (es. 900 V) e per tutto il tempo in cui si inietta la corrente di prova. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 17 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Dal cavo Emanueli di Pirelli ai cavi attuali la tecnologia, i materiali e le modalità di posa sono mutate: l'installato presenta una molteplicità di soluzioni che solo la consultazione dei manuali di manutenzione ed esercizio può far comprendere. Oggi gli scaricatori possono avere soglie di intervento intorno ai 2 kV, ma a chi scrive è capitato, neofita, durante una prova voltamperometrica di far esplodere quasi una serie intera di varistori non etichettati. Gli schermi dei cavi AT contribuiscono in modo considerevole al drenaggio della corrente di guasto monofase a terra in quanto sono un collegamento a bassa impedenza tra due impianti di terra: nel caso che il cavo AT si attesti fuori cabina ad un traliccio d'amarro, per proseguire poi con linea aerea, è più utile lasciare le messe a terra del cavo nelle condizioni d'esercizio, così da non perderne il contributo alla dispersione della corrente di guasto. Funi di guardia e tralicci AT È bene, a vantaggio della sicurezza, non tener conto dell'effetto disperdente delle funi di guardia e nel caso ispezionare i primi tralicci in uscita dalla Cabina Primaria, per i quali possiamo distinguere tre gradi decrescenti di rischio 16 : a. luoghi dove sono prevedibili raggruppamenti importanti o la presenza periodica e prolungata di persone b. luoghi abitati, nelle immediate vicinanze di costruzioni isolate o lungo le vie di comunicazione, dove le persone sostano periodicamente per breve tempo rimanenti luoghi. c. Il progetto che preveda il collegamento delle funi di guardia alla terra di cabina deve essere accompagnato dall'analisi del rischio e dei provvedimenti per la sua riduzione a valori accettabili (inaccessibilità dell'area, asfaltatura, integrazione della maglia di terra, ecc.). 16 734.2, Art. 54 Ordinanza sugli impianti elettrici a corrente forte, Consiglio Federale Svizzero Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 18 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Stato di impianti e servizi Lo stato di eventuali impianti di terra vicini e delle masse metalliche all'esterno, ma prossime all'area della cabina, nonché lo stato dei servizi posti nelle vicinanze della Cabina Primaria, deve essere determinato all'atto del progetto così da affrontarne e risolvere fin da subito le problematiche. Così come ci si rivolge a programmi di calcolo, tabelle ed abachi per la determinazione della tensione totale di terra, altrettanto va fatto per individuare l'area di influenza dell'impianto di terra di Cabina Primaria. Ipotizzando per semplicità le linee equipotenziali di forma circolare con centro nel mezzo della maglia e sovrapponendole ad un rilievo fotogrammetrico, è immediata l'individuazione delle eventuali criticità. Il dispersore a maglia del caso reale si differenzia infatti da quello del dispersore ideale semisferico solo nelle vicinanze degli spigoli: non appena ci si allontana di pochi metri dall’anello periferico, i comportamenti tendono a divenire simili. Nei casi più critici, ad impianto realizzato può essere utile, quale conferma, la mappatura dei potenziali di terra. Figura 6: Area di influenza di un dispersore a maglie integrato con un picchetto di profondità 17 (i valori di tensione sul terreno sono espressi in percentuale della tensione totale di terra) 17 Enel Distribuzione - Unificazione DK 4281, Gennaio 2000 Edizione I, Figura 20 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 19 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 È un progetto errato quello che costringe ad integrazioni più o meno onerose (tipo la posa dei dispersori profondi) per sanare quanto alla verifica di primo impianto viene rilevato potenzialmente pericoloso: se è facile bonificare punti all'interno della cabina, meglio se a cantiere ancora aperto, è all'opposto molto critico, se non impossibile, intervenire sui punti esterni, in casa d'altri. Ad esempio, fin da subito vanno contattati il Distributore del gas e l'Acquedotto così da definire, per il futuro, gli stacchi dalla rete di distribuzione ai contatori dei frontisti in PVC e, nell'immediato, la bonifica degli eventuali punti potenzialmente pericolosi rilevati nella verifica di primo impianto. Il Distributore del metano è sicuramente a conoscenza della tensione di isolamento dei giunti dielettrici ai contatori dei frontisti: il dato è di fondamentale importanza per la verifica dell'impianto di terra e deve essere incluso nella documentazione di progetto. Figura 7: esempio di giunto dielettrico monolitico 18 Tutti i provvedimenti adottati per annullare o risolvere condizioni critiche devono essere realizzati in modo da garantire la loro efficacia nel tempo, prevedendo anche eventuali interventi periodici di manutenzione. Sono ammesse recinzioni o parti metalliche plastificate, ma il rivestimento plastico è efficace solo in assenza di screpolature o parti metalliche scoperte: ecco quindi che al prodotto, scelto ed installato, deve essere garantita per costruzione una durata quasi illimitata. 18 Giunto isolante modello NGx/c - NuovaGiungas srl Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 20 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Sicurezza delle persone È lo scopo delle misure di passo e contatto: appurare che, al passaggio della corrente di terra che l'impianto è chiamato a disperdere, in nessun punto del terreno interessato dall'impianto o nelle sue adiacenze (in particolare strade e costruzioni) insorgano tensioni di contatto (e di passo) superiori ai valori ammissibili UTp individuati, in funzione della durata del guasto, sulla curva tensione/tempo della CEI EN 50522, curva costruita considerando nessuna resistenza aggiuntiva ed un valore di impedenza del corpo umano avente una probabilità pari al 50% di non essere superata dalla popolazione (1.000 Ω). Figura 8: Tensione di contatto ammissibile 19 Negli impianti in Alta Tensione la corrente di guasto a terra è ragguardevole: una persona può trovarsi in pericolo per il solo fatto di toccare una massa o di calpestare contemporaneamente due punti del terreno a potenziale diverso. 19 CEI EN 50522:2011-07, Figura 4 ÷ CEI EN 61936-1:2011-07, Figura 12 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 21 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Il potenziale preesistente non è la tensione applicata alla impedenza ZT del corpo umano, perché a quest'ultima vengono sommate almeno le resistenze del contatto dei piedi verso terra. La differenza con le misure a vuoto può essere molto elevata e dipende in particolar modo dalla resistività dello strato superficiale del terreno, che conviene rendere il più isolante possibile, ad esempio mediante asfaltatura o posa di ghiaietto. A parità di condizioni di contatto col terreno la differenza tra tensioni a vuoto e quelle "caricate" è maggiore per le tensioni di passo: questo perché nella persona soggetta ad una tensione di contatto le resistenze dei piedi verso terra si pongono in parallelo tra loro ed in serie all'impedenza del corpo umano, viceversa, nella persona sottoposta ad una tensione di passo le resistenze dei piedi si pongono entrambe in serie all'impedenza del corpo umano. Nel circuito equivalente del contatto va aggiunta la resistenza verso terra della massa che, se è trascurabile quando questa è collegata alla maglia di terra di cabina, non lo è più nel caso di masse estranee, quale ad esempio una staccionata metallica o un guardrail: un palo in un campo non trasferisce alcun potenziale, ma è ad un potenziale e di fatto, grazie al plinto, ha una resistenza di terra bassa (ipotizzabile inferiore ai 100 Ω), ecco allora che il contatto palo-guardrail è più pericoloso del contatto classico piedi-guardrail ed è indipendente dalle condizioni del terreno. La misura di contatto, rispetto a quella del potenziale, è più soggetta alle condizioni del terreno e molto è lasciato all'esperienza ed alla bravura del tecnico verificatore. A questo proposito è opportuno ricordare che se talora si rivelano a vuoto d.d.p. elevate in corrispondenza di parti metalliche a potenziale libero (inferriate e reti in metallo specie se ossidate, serramenti, ecc.), la loro natura elettrostatica viene facilmente rilevata "caricando" la misura, operazione che porta al loro pratico annullamento. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 22 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Non è il tema della memoria, ma ad esempio: gli elettrodi vanno posti generalmente in senso radiale all'impianto di terra, in caso di guardrail la misura non va fatta alla base dei sostegni, e così via. Le tensioni di passo e contatto sono ovviamente legate all'efficacia dell'impianto di terra, il quale è caratterizzato dal valore della propria resistenza totale di terra e dalla corrente che lo può interessare. La corrente di guasto fluisce verso terra attraverso l'impedenza ZE , "parallelo" di tutte le possibili vie verso terra (funi di guardia, schermi conduttori AT e MT, ecc.): nel caso ci interessa solo la quota parte che viene drenata a terra direttamente in cabina, di questa una ulteriore parte indicata come IRS è la "corrente nella resistenza di terra del dispersore a maglie". Le tensioni di passo e contatto sono causate da quest'ultima in quanto è l'unica che interessa il terreno sotteso alla maglia; punti particolari sono i dispersori profondi che si comportano come pozzi, perturbando i potenziali superficiali. La finalità della misura è la sicurezza delle persone: se è accettabile che il verificatore meno esperto faccia più misure "inutili", non lo è affatto che tralasci dei punti critici, se non addirittura di pericolosi. Trattandosi di dispersori molto estesi, i valori da rilevare sono generalmente molto piccoli ed i sistemi di misura utilizzabili sommano una serie notevole di errori, ma è inutile ricercare nelle misure di contatto la precisione del 5% o del 10% quando è il bagnare abbondantemente o meno il terreno che dimezza o raddoppia le tensioni misurate! La Buona Tecnica chiede di bagnare piastre e terreno o, nel caso, di infiggere dei picchetti, così facendo la misura risentirà in minima parte delle condizioni climatiche. Una buona misura è quella ripetibile e non influenzata dalla stagione: la verifica deve valere per tutte le condizioni normali di esercizio pertanto, anche nei giorni di pioggia e di neve, le condizioni di sicurezza devono essere soddisfatte puntualmente. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 23 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Resistenza meccanica ed alla corrosione (anche in termini di verifica dell'integrità della maglia) L'uso, comune in passato, di maglie interrate in bandella di acciaio zincato le ha esposte a gravi fenomeni di corrosione, mentre oggi col rame la problematica è ancora attuale solo per terreni particolarmente corrosivi e per gli impianti percorsi da correnti continue vaganti, dove è preferibile l'acciaio legato (INOX 1.4301 e similari). In Cabina Primaria le corde di terra normalmente non hanno protezione meccanica, ma questa va prevista quando c'è la possibilità di urti ad esempio con la trinciasarmenti. A cantiere aperto, con la maglia non ancora del tutto ricoperta dalla terra è per nulla difficile né pericoloso rubarne intere porzioni: il difficile è il ripristino a regola d'arte. I ladri sono di tipo seriale: rubano una volta, tornano e poi ritornano. Ripristinare una prima volta il baffo di terra uscente da una platea in cls. si può fare, ma la seconda volta bisogna recuperare col martello pneumatico un qualche centimetro per poter usare il crimpit (la pressa a matrici esagonali è costosa, ma è l'unica che dà garanzie che la connessione regga la corrente di guasto). 20 La documentazione di progetto è "come costruito" e pertanto al momento della prima verifica non dovrebbero esserci sorprese; ad ogni modo in caso di "riparazioni" la relativa documentazione va aggiornata. L'integrità della maglia di terra viene confermata con esami a vista, le misure di potenziale, la misura della resistenza totale di terra e la prova di continuità elettrica: nel caso, la maglia va ispezionata con scavi in punti scelti. 21 20 21 Causa i continui furti di rame si stanno sperimentando soluzioni per rendere inappetibile l'impresa, quali ad esempio la posa a vista di conduttori in alluminio opportunamente giuntati con manicotti bimetallici (o con effetto equivalente) alla corda di rame interrata. CEI EN 50522:2011-07, Art. 9.1 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 24 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Per verificare la rispondenza della maglia al progetto (è ben difficile commettere errori nella progettazione, ma non è raro che venga interrata una maglia incompleta, interrotta o comunque con interposta una resistenza di contatto ai giunti) e dopo ampliamenti, rifacimenti e/o modifiche, viene mappata la distribuzione del potenziale così da accertarsi che la maglia non sia stata danneggiata, che sia ancora idonea o che non debba essere ampliata. La resistenza totale di terra RE, fatto salvo il caso di una variazione importante del tetto di falda, risulta stabile nel tempo e pertanto le misure periodiche danno lo stesso valore: la misura è indice dell'integrità della maglia. Nel caso di maglia eseguita con bandelle di acciaio zincato, l'avanzare della corrosione fa aumentare il valore della resistenza (se il terreno è secco i prodotti di corrosione non sono conduttivi e possono ridurre la funzione disperdente della maglia): l'impianto tende a cedere al terreno lo zinco, che è l'elemento più elettronegativo, lo spessore protettivo si riduce fino a scomparire e l'acciaio può corrodersi fino a compromettere la continuità dei conduttori. In presenza di dispersori profondi la corrente IRS dispersa dalla maglia si ricava per differenza: IRS = IE - I dispersori Calcolata RE, la resistenza della maglia e dei singoli dispersori è data per proporzionalità diretta con la rispettiva corrente: se nulla è cambiato rispetto alle misure precedenti, si può ragionevolmente pensare che l'impianto di terra di Cabina Primaria sia integro. Per cabine con l'impianto di terra non indipendente (non costituito unicamente da dispersori intenzionali, dispersori di fatto, da conduttori di terra e da conduttori equipotenziali), si parlerà più propriamente di impedenza totale di terra ZE : nel caso si devono misurare direttamente le correnti drenate a terra per altre vie (funi di guardia, altri impianti di terra e schermi di cavi) ricavando, sempre per differenza, la corrente drenata dalla maglia. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 25 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Le misure devono essere fatte, per quanto possibile, con l'impianto nelle ordinarie condizioni di funzionamento: l’impedenza di terra ZE è perciò determinata anche dalle funi di guardia, collegate direttamente all’impianto stesso con effetto di dispersori, e da altri impianti di terra elettricamente collegati all’impianto per mezzo di schermi di cavi, armature, conduttori PEN o in altro modo. Figura 9: esempio quote di interro della rete di terra Semplificando possiamo avere quattro casi caratteristici. Cabina con maglia indipendente: RE = Rmaglia + Σ Rdispersori A meno di ampliamenti o lavori sulla maglia, la misura di RE è stabile negli anni e non pone problemi a riguardo dei disturbi. Un calo del 3% di RE è già sintomo di maglia degradata: il degrado di una maglia in bandella zincata e dei dispersori verticali, sempre in acciaio zincato, è fisiologico e pertanto merita più attenzione. Cabina con maglia interconnessa: ZE = Rmaglia + Σ Zfuni di guardia È da evitare l'esercire una Cabina Primaria con le funi di guardia che pesano oltre il 50%. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 26 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Nel caso di funi di guardia che pesano ad esempio per il 50% è normale trovare variazioni di ZE fino al ± 10% e questo impone l'eseguire le misure in maniera ancora più accorta. Quando si collegano le funi di guardia, in genere lo si fa per tutte le linee AT asservite alla cabina: se sulla maglia si appoggia un entra ed esci delle funi di guardia, nella maglia stessa possono transitare correnti indesiderate. Le funi di guardia portano in cabina anche correnti di disturbo continue, in specie per le linee AT parallele a ferrovie: è curioso predire con la pinza amperometrica l'arrivo di un treno e poi osservare al suo allontanarsi lo scemare della corrente ad esempio da 20 a 5 A Fare misure in qualità vuol dire anche misurare queste correnti continue e proporre al committente soluzioni per salvaguardare nel tempo l'integrità dell'impianto di terra. Cabina con maglia interconnessa: ZE = Rmaglia + Σ Rdispersori + Σ Zfuni di guardia Il peso delle funi di guardia non è più così significativo, soppiantato da quello dei dispersori. La misura di ZE è più stabile, in compenso il peso della maglia interrata (calcolato per differenza) può scendere al 20÷10% e pertanto la misura non è sufficiente a garantire l'integrità della rete magliata. Per la verifica del degrado dei dispersori profondi si ha direttamente la lettura di corrente drenata, mentre per la verifica della maglia ci si deve affidare - oltre che alla determinazione dell'andamento del potenziale - alla prova di continuità, da eseguire, nel caso, con più attenzione alla variazione della corrente impressa. Cabina con maglia interconnessa: ZE = Rmaglia + Σ ( Rdispersori , Zfuni di guardia , Zpiombi MT ) La misura di ZE è stabilissima e tende a 0,1 Ω ; la maglia interrata contribuirà alla dispersione di corrente solo per il 2 ÷ 3% (calcolato per differenza) e pertanto non è con la voltamperometrica che se ne verifica lo stato di conservazione. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 27 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Buon funzionamento dei componenti elettrici I componenti elettrici oltre che per vetustà si guastano per sovracorrenti o sovratensioni. Con la misura (diretta o indiretta) della corrente drenata vengono determinate e pesate le vie di fuga della corrente di guasto a terra (maglia vera e propria, piombi cavo, dispersori di fatto, dispersori profondi, funi di guardia, ecc.). Posto che dal generatore viene iniettata nel circuito di prova una corrente costante, è comodo esprimere la corrente di guasto drenata dai vari rami in percentuale rispetto alla corrente di prova e riportare il tutto al valore effettivo della corrente di guasto IF, così da averne immediato il peso e verificare, con riguardo alla portata termica, la corretta scelta dei componenti. Un dispersore profondo può disperdere anche il 50% della corrente di guasto (2 ÷ 4.000 A): ecco allora che è fondamentale l'ispezione della testa e la verifica termica e meccanica delle sue connessioni alla maglia. Non sono solo i dispersori ed i conduttori che devono essere in grado di disperdere la corrente di guasto senza subire danni dal punto di vista termico! È ovvio che è inverosimile che il piombo di un cavo MT disperda 3.000 A (ci sarà di certo un ritorno nel circuito della corrente di prova), ma nel caso si leva spontanea la meraviglia per un impianto di terra di Cabina Secondaria capace di disperdere 3 kA in maniera efficace e sicura: valori di qualche centinaio di ampere sono più realistici, ma nell'occasione vanno verificate le portate termiche degli schermi e l'assenza di tensioni potenzialmente pericolose. L'identica situazione può riproporsi nel caso di una centrale idroelettrica: ammesso e non concesso che la condotta forzata possa disperdere quasi tutta la corrente di prova, è doveroso verificare le tensioni di passo alle selle e quelle di contatto ai punti intermedi, nonché ricercare eventuali discontinuità. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 28 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Il verificatore da un lato deve accertarsi che le portate in regime di guasto siano sopportabili da tutte le derivazioni e d'altro canto non può disinteressarsi di quel che succede alle altre estremità: al bordo libero si possono raggiungere tensioni indotte elevate, con rischio di guasti, inneschi e corto circuiti. Andamento del potenziale direzione D 7000 bordo maglia 6000 5000 cinta CP Volt 4000 3000 2000 1000 0 0 100 200 300 400 500 600 700 800 Metri Figura 10: esempio di andamento del potenziale di terra (ZE = 0,390 Ω) Sempre, ed in funzione della distanza dalla maglia in prova, vengono trasferiti all'esterno della Cabina Primaria potenziali di terra che possono nuocere agli impianti telefonici, elettrici ed elettronici posti nelle immediate vicinanze della cabina. Riguardo agli impianti in bassa tensione (sistema TT) e con durata del guasto a terra MT o AT inferiore a 5 secondi, la normativa internazionale sull'AT 22 prescrive una tenuta di tensione, di 1.200 V ovvero 1.200 + 230 = 1.430 V verso terra (d.d.p. misurata localmente). Diversamente la normativa italiana, derogando l'ambito applicativo delle norme sulla bassa tensione 23 , permette la MAT del neutro in Cabina Secondaria solo se la tensione totale di terra non supera i 500 V. 22 23 CEI EN 50522:2011-07, Tabella 2 CEI 64-8;V1:2013-07, Art. 442.3 Sistema TT ÷ Guida CEI 64-14:2007-02, Capitolo 2 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 29 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Una riflessione meritano i limitatori di sovratensione connessi ai sistemi di bassa tensione che ormai sono installati in tutte le tipologie d'impianto: • di fatto, dalla Legge 46/90 gli SPD sono "obbligati" all'ingresso degli impianti negli edifici • sono installati massivamente sulle apparecchiature elettroniche, sia per protezione che per renderli conformi alla normativa sulla compatibilità elettromagnetica • sono installati negli impianti fotovoltaici a protezione degli inverter, per giunta con impianti di terra sicuramente efficienti ed inserzione a regola d'arte. Figura 11: esempio dell'andamento delle tensioni nel tempo in SPD combinati 24 A prescindere dalla classe, dalla tipologia e dalle modalità di connessione, è evidente che il limitatore collegato tra la terra locale del cliente e la linea elettrica (al conduttore di fase o di neutro e con il riferimento a terra nella Cabina Secondaria del Distributore) in caso di guasto sulla rete AT viene sottoposto ad una sovratensione temporanea (TOV) di durata maggiore a quanto previsto dalla relativa prova secondo la norma di prodotto 25 , subendo un invecchiamento precoce che può perfino provocare il suo danneggiamento. 24 25 Carpaneto SATI Quaderno n° 3, La protezione contro le sovratensioni con l'impiego degli SPD… edizione 2004 CEI EN 61643-11:2013-03, Table B.1 - TOV test values for systems complying with IEC 6034 series Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 30 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Metodologia di prova La verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria si può operativamente articolare in tre parti: 1. una fase preparatoria di raccolta e studio dei dati 2. le prove vere e proprie in impianto 3. il completamento dei dati e la stesura della relazione finale. Figura 12: schema dell'uomo campione 26 26 R. Dalla Verde: Gli impianti di terra. Descrizione di una notevole realizzazione in Italia (1953) Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 31 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Come detto in precedenza, l'aver disponibile un progetto completo e tutta la documentazione inerente all'impianto aggiornata è il fondamento per una verifica accurata, sicura e, non da ultimo, senza costi aggiuntivi. Una volta raccolta la documentazione relativa alle precedenti verifiche periodiche e concordato il periodo di esecuzione delle prove in sito, vanno richieste al Gestore della Rete: • il valore della corrente di guasto previsionale (la verifica è quinquennale e pertanto va tenuto conto un previsto cambiamento nel medio/breve periodo) • il valore della corrente di guasto IF alla data della verifica • il tempo di eliminazione del guasto tf Al Gestore dell'Impianto vanno invece chiesti, a conferma, lo stato alla data della verifica: • della fune di guardia e dei cavi AT • dei cavi MT (con riguardo ai giunti di isolamento e possibili cavi sezionati per lavori) • dell'impianto AT in generale (con riguardo a eventuali lavori edili o elettromeccanici in corso). Con scavi aperti, erba alta, dopo un furto di rame o a lavori in corso, conviene posticipare la verifica che sarebbe da un lato pericolosa e d'altro canto inutile, dovendo poi essere ripresa. Devono essere disponibili per la verifica, in formato cartaceo ed elettronico: • la pianta generale dell’impianto di terra e i disegni di dettaglio dei conduttori, dei giunti e dei collegamenti al dispersore, in modo da poter verificare sia la correttezza del dimensionamento termico, sia la tenuta alla corrosione 27 • la planimetria dell'area circostante l'impianto • il rilievo su mappa aerea della distribuzione MT e bt dell'intorno: se i cavi MT sono privi di giunti di isolamento l'intorno comprende tutte le Cabine Secondarie asservite alla Cabina Primaria. 27 Guida CEI 11-37:2003-07, Art. 13.8 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 32 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Qualità delle misure 28 La qualità delle misure è definita dal loro livello di affidabilità, precisione, ripetibilità, riproducibilità, dipendendo anche dalla qualità della strumentazione. I risultati delle misure devono venir riportati in un rapporto di prova integrato da schede tecniche e planimetrie. Tale documentazione ha lo scopo di esplicitare la metodologia utilizzata, la procedura operativa seguita e l'esito delle misurazioni in maniera accurata, chiara ed oggettiva. Altrimenti detto, il rapporto di prova deve essere completo e di facile comprensione, così da consentire ad un terzo la ripetizione delle prove in condizioni analoghe a quelle originarie (e di pervenire ai medesimi risultati). Durante la prova voltamperometrica per eliminare le tensioni di disturbo dovute a correnti continue è opportuno inserire in serie al voltmetro un condensatore in poliestere di adeguata capacità, in modo da ridurre al minimo la caduta di tensione sul condensatore: il condensatore si comporta da blocco per le tensioni continue, mentre non determina alcun disturbo sulla misura del potenziale in quanto l'elevata impedenza di ingresso del voltmetro rende trascurabile quella del condensatore. Figura 13: schema adattatore con voltmetro 29 28 29 vedasi la Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09 C. Picozzi: Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: rischio elettrico e qualità delle misure. op. cit. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 33 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Disturbi nel terreno - Erbacher Il disturbo, o "rumore", è un fattore esterno agli strumenti, ma influisce sul valore delle grandezze misurate. Nel terreno infatti esistono sempre correnti di varia natura che possono confondersi e sommarsi con la corrente generata durante la prova: ciò è più evidente in ambito o nei pressi di impianti con presenza di forni ad induzione e/o forni ad arco, in aree cittadine, in vicinanza di grandi complessi industriali e, riguardo la corrente continua, in ambito o nei pressi di impianti di trazione elettrica ferroviaria e ad impianti con protezione catodica. È necessario ridurre tali disturbi almeno a un ordine di grandezza inferiore a quello della misura, così da avere un'ottima sensibilità di misura (rapporto elevato tra il segnale dovuto alla corrente di prova ed il segnale di disturbo): • azzerando le componenti di disturbo continue filtrando il voltmetro e, se necessario, inserendo una batteria di condensatori in serie al generatore di corrente • riducendo le componenti di disturbo alternate in valore relativo, aumentando il valore della corrente di prova. Esaminando con un oscilloscopio le tensioni di disturbo, risulta che di norma le componenti alternate sono isofrequenziali con le tensioni indotte dalla corrente di prova e che la loro fase si mantiene costante per tutta la durata delle misure. Tali disturbi si osservano sia in assenza della corrente di prova (rilievo della tensione di disturbo), che con correnti di prova di ugual valore, ma sfasate di 180°. La depurazione delle componenti di disturbo viene fatta utilizzando il metodo vettoriale proposto da Erbacher. 30 30 W. Erbacher: Probleme der Erdung Höchstapannungsstationen unter besonderer Berücksichtigung der Mesaung - O.Z.E. Januar 1955 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 34 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Il metodo risulta tanto più valido quanto più è costante nel corso della misurazione il rapporto tra la tensione di disturbo e le tensioni diretta ed invertita. La procedura di depurazione prevede: • la misura della tensione Udisturbo a vuoto (circuito amperometrico aperto) • la misura della tensione Udiretta mentre circola la corrente di prova IM • la misura della tensione Uinversa circolando la corrente IM invertita di 180° La tensione U, depurata dal disturbo, risulta dalla formula: U2diretta U= 2 U2inversa + 2 - U2disturbo I quattro valori vengono composti graficamente come nella figura seguente: U è la mediana del triangolo avente come lati Udiretta , Uinversa e 2 volte Udisturbo La depurazione vettoriale sopra descritta è valida solamente nel caso che il disturbo si mantenga costante durante le tre letture di tensione (a vuoto, diretta e con corrente di segno inverso). Anche il valore della corrente di prova dovrebbe, per quanto possibile, mantenersi costante durante le misure. Nel caso la differenza vettoriale tra Udiretta e Uinversa sia maggiore di 2 volte Udisturbo , è necessaria la ripetizione delle tre letture. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 35 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Relativamente al rilievo delle tensioni di contatto può capitare ad esempio che nella verifica di una Cabina Primaria asservita ad un autoproduttore - alimentata in antenna causa utilizzo dell'altra linea AT per il circuito amperometrico - le tensioni di disturbo non siano isofrequenziali con la corrente di prova, ma che la tensione risultante sia di valore oscillante tra un valore massimo ed un valore minimo. Ai fini della sicurezza si potrebbe considerare il solo valore massimo, pur con i problemi di sincronizzazione con la lettura di corrente, solitamente pure questa oscillante, altrimenti, come riportato in letteratura 31 , l'effettivo valore delle tensioni di contatto è desunto come: U= Umax + Umin 2 Campi elettrici e magnetici Rappresentano un tipo di disturbo che come il precedente in genere va a sommarsi al valor vero, fornendo una sovrastima ad esempio della resistenza di terra. Si rivelano in assenza della corrente di prova ed infatti non dipendono da essa. I campi elettrici e magnetici possono interferire direttamente sia sugli strumenti che sui conduttori del circuito di prova. Gli strumenti (amperometro e voltmetro) di ottima qualità sono già schermati per costruzione e pertanto il problema è significativo solo per i conduttori di connessione e le sonde. Nella misura di impedenza i conduttori del circuito voltmetrico possono avere lunghezze notevoli e, funzionando da antenne, convogliano sul voltmetro i disturbi con cui si concatenano (tensioni indotte): tali disturbi introducono un errore tanto maggiore quanto minore è la distanza tra il circuito voltmetrico ed i conduttori o le apparecchiature che li generano. 31 F.P.Bassani, A.Clerici: Esperienze CESI su impianti di terra di complessi industriali (1975) Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 36 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Nel distendere i cavi di collegamento del circuito voltmetrico è bene disporre affinché la loro posa non sia parallela a linee elettriche AT e MT, aeree od interrate. La sonda di tensione deve essere posta il più lontano possibile dai tralicci AT e MT, in particolar modo a quelli della linea utilizzata come sonda di corrente. Anche nella misure delle tensioni di passo e contatto la vicinanza a linee aeree AT e MT, o il solo stare sulla maglia di una Cabina Primaria, espone la misura a questo tipo di disturbi e ciò è particolarmente evidente nelle misure presso i tralicci AT. Analogamente, nella misura della corrente drenata dagli schermi dei cavi MT, non di rado il valore della corrente a circuito amperometrico aperto è comparabile a quello con corrente iniettata. La soluzione ai problemi evidenziati sta nell'aumentare la corrente di prova, così da ridurre il disturbo ad un ordine di grandezza inferiore al misurando. Causa l'impedenza interna elevata del voltmetro, nella misura dei potenziali i campi elettrici possono influenzare sensibilmente le misure quando la resistenza superficiale del terreno è elevata per la presenza di asfalto, cemento senza armatura o terreno ghiaioso. Caso particolare, anche il circuito di prova può generare campi magnetici di disturbo: sono prodotti dal circuito amperometrico e sono quelli che creano maggiori difficoltà perché compaiono quando viene fatta circolare corrente nel circuito di prova e di conseguenza sono sempre associati alla tensione di misura. L'errore è particolarmente sensibile se si utilizzano due conduttori della stessa linea AT o MT come collegamenti l'uno alla sonda di corrente e l'altro a quella di tensione: la tensione di disturbo, che è causata dall'accoppiamento elettromagnetico, è tanto più elevata quanto maggiore è la corrente di prova. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 37 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Campionatura e misure a campione La Norma CEI EN 50522 recita testualmente: "È sufficiente eseguire tali misure (ndr: tensioni di contatto) in una cabina elettrica come prove di campionatura". 32 La Norma CEI 11-11 escludeva per la verifica di primo impianto le prove di campionatura 33 e probabilmente il CT 99 riproporrà il medesimo giudizio nella nuova edizione della Guida CEI 11-37, attualmente in revisione, ovvero che è sufficiente eseguire misure a campione in misure successive allorquando non si evidenzino variazioni significative dell'impedenza di terra misurata rispetto allo storico (se è cambiato qualcosa lo debbo misurare e capirne il perché). Intendiamoci: è pacifico che per rilevare i valori (campioni) assunti dalla grandezza differenza di potenziale sulla maglia AT, debbo misurare la d.d.p. per ogni massa, ma è da farsi solo una misura a punto (ad esempio per il TA AT una misura, per il castello MT una misura per ogni asta, ecc.), non che ad ogni pezzo di ferro debbo farne 2-3-360 (una per ogni grado, un metro a raggera nell'intorno): sta alla bravura del tecnico trovare subito la più significativa, di solito dal lato più esterno della maglia. Per fare prove di campionatura il verificatore deve esplicitarne i criteri e dichiararli in relazione: misure a bordo maglia, punti "leggibili" individuati dalle precedenti relazioni, nuove strutture, punti che il tecnico in base alla sua esperienza ritiene significativi (non è detto che debbano risultare pericolosi o quasi: un palo di illuminazione pubblica in fronte ad una Cabina Primaria è da verificare sempre e comunque, perché la proprietà dall'ultima verifica potrebbe aver rinnovato l'impianto non più a doppio isolamento, lo stesso dicasi per l'attacco del contatore gas col frontista che potrebbe, nel frattempo, aver reso efficiente il suo impianto di terra). 32 33 CEI EN 50522:2011-07, Allegato H CEI 11-1;V1/Ec:2001-10, Fascicolo 6241 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 38 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Nella mia attività capita spesso di leggere relazioni di colleghi e noto che sovente c'è più dispendio (sicuramente di carta) a giustificare lo "sconto" sulle misure che a descrivere appieno l'impianto. Se ad esempio la maglia è interconnessa con le funi di guardia ed ha i dispersori di profondità come posso, senza misure di continuità/potenziale/contatto/passo, dichiarare che la rete interrata è integra? I rilievi si eseguono nelle zone, che per la loro ubicazione, si possono considerare statisticamente più pericolose. I punti di prova possono essere determinati con il metodo della reticolazione per le superfici libere: su una planimetria del sito in esame, si suddivide l’area in zone di forma quadrangolare in cui si individuano tutti gli elementi che potrebbero determinare un potenziale pericolo per le persone. Lo scopo è quello di non dimenticare alcuna delle aree da controllare ai fini della sicurezza per le persone e nello stesso tempo di individuare le eventuali aree omogenee su cui, qualora fosse necessario, intervenire con provvedimenti di bonifica dello stesso tipo. In particolare l’indagine "tipo" comprende le apparecchiature nel piazzale all’aperto delle stazioni AT, i quadri di media tensione, i pali metallici dell’illuminazione, gli idranti, i ganci dei carri ponte e delle gru, i quadretti, i rubinetti, le prese elettriche, le tubazioni e le canalizzazioni, i tralicci, le tettoie, le grandi masse metalliche, i macchinari, i cancelli e le recinzioni. 34 È chi verifica l'impianto che dichiara di non aver trovato punti potenzialmente pericolosi: bene! ma dimostri di averli cercati con ragionevole cura. La prova di terra è complessa e l'andamento può essere imprevedibile, non ci si faccia scrupolo a proseguire con le misure in sito per qualche giorno in più del preventivato. 34 Guida CEI 11-37:2003-07, Allegato E - Misura delle tensioni di passo e di contatto Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 39 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Riguardo la corrente di prova La misura della resistenza totale di terra RE deve essere eseguita col metodo voltamperometrico con iniezione di corrente di valore elevato, adatto per impianti estesi 35, così facendo inoltre si è già predisposti per le misure di passo e contatto. La corrente di prova deve essere di valore tale da ottenere un elevato rapporto segnale/disturbo: per sistemi con neutro a terra è prassi consolidata un valore di almeno 50 A. 36 Per ottenere risultati più attendibili è opportuno svolgere le verifiche utilizzando il massimo valore di corrente iniettata possibile dal dispositivo di prova: nel terreno possono infatti essere presenti altre correnti che danno luogo a tensioni di disturbo che sono capaci di falsare anche notevolmente i risultati. Quando non risulti praticamente possibile raggiungere i minimi valori di corrente di prova normativamente previsti (ndr: 50 A) si possono utilizzare correnti di prova inferiori controllando l’esistenza di una linearità tra la tensione del circuito e corrente di prova, per alcuni valori indicativi, fino al massimo raggiungibile. È necessario inviare gradualmente nel circuito di prova, per la prima volta la corrente Ip, controllando che il valore delle tensioni di contatto e di passo, esaminate nelle condizioni più gravose, non sia pericoloso, fino ad ottenere il valore di Ip previsto, a meno che non siano previste misure precauzionali adeguate (avviso di pericolo, guanti isolanti, ecc.). 37 Di fatto negli impianti AT non sempre c'è questa proporzionalità, vuoi per gli elementi del circuito di prova non puramente resistivi, vuoi per gli accoppiamenti sempre esistenti con le funi di guardia ed i cavi MT. 35 36 37 CEI EN 50522:2011-07, Allegato L CEI 0-16:2012-12 ÷ CEI EN 50522:2011-07 ÷ Guida CEI 11-37:2003-07 ÷ Guida CEI 64-14:2007-02 Guida CEI 64-14:2007-02, Art. 2.3.5 Misura delle tensioni di contatto e di passo per guasti in media e alta tensione Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 40 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Scelta dell'elettrodo ausiliario di corrente (dispersore lontano) Quale elettrodo ausiliario di corrente viene utilizzato: • una Cabina Primaria, Stazione o Centrale (eccezionalmente una Cabina Secondaria), collegata alla cabina in prova mediante un elettrodotto AT (o MT) che per l'occasione viene messo fuori servizio e utilizzato per tal scopo • solo per la verifica di un impianto in costruzione e senza alcuna linea AT o MT disponibile, una serie di picchetti infissi nel terreno e collegati con una linea di collegamento posata ad hoc. Nella scelta del dispersore lontano va considerato che anche questi viene attraversato dalla corrente di prova e che merita ancor più attenzioni, riguardo la sicurezza, in quanto viene coinvolto un impianto "sconosciuto": a chi scrive è capitato di trovare i pozzetti di una Cabina Secondaria saturi di biogas. Le misure delle tensioni di passo e di contatto possono rappresentare una situazione intrinseca di pericolo, in specie nel caso di interconnessione della rete di terra di cabina (Primaria o Secondaria) con la rete di un impianto utilizzatore, quale ad esempio uno stabilimento, che per sua natura può presentare notevoli deficienze nell'equipotenzialità della rete di terra o delle varie masse metalliche superficiali. La corrente durante il guasto reale permane non più di 500 ms, mentre la corrente di prova viene iniettata per lunghi periodi: l'effetto Joule non è più trascurabile e ad ogni modo, causa la maggior durata, il rischio ad esempio di inneschi aumenta. Quando l'impianto è interconnesso a quello d'altri bisogna prestare particolare attenzione alla distribuzione della corrente di prova, che spesso viene per lo più drenata verso una rete di terra, quella dello stabilimento, non conosciuta né monitorata. Le condizioni di prova non sono quantitativamente uguali a quelle di un guasto reale, ma la corrente iniettata potrebbe già essere sufficiente a causare una disfunzione in impianti non eseguiti a regola d’arte. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 41 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 È vero che si simula il guasto, ma questo in precedenza può non essere mai avvenuto o comunque sia in passato la colpa può esser stata data al temporale, di notte, e pertanto qualsiasi disfunzione verrebbe inevitabilmente associata in prima battuta al verificatore! Ad esempio durante la prova, di giorno e con la fabbrica in piena attività, parte della corrente di prova può circolare nei piombi dei cavi MT dell'impianto utilizzatore: se questa corrente viene rilevata da un toroide non correttamente installato, la protezione apre la linea MT sottesa. Figura 14: corrette modalità di installazione del trasformatore omopolare 38 I trasformatori omopolari (toroidi) sono sempre più diffusi: al fine di salvaguardare la sicurezza, la continuità e la qualità del Servizio Elettrico la Norma CEI 0-16 impone agli Utenti attivi e passivi almeno la protezione omopolare e d'altro canto anche il Distributore, man mano che prosegue nell'automazione della rete MT, diffonde sempre più la protezione direzionale di terra anche nelle Cabine Secondarie. 38 Enel Green Power, Istruzione operativa N. 33 del 18/07/2011, Figura 1 - Modalità di installazione TO Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 42 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Cabina AT utilizzata quale elettrodo ausiliario; cavi AT - fune di guardia L'iniezione di corrente di valore elevato sollecita anche il dispersore lontano che viene chiamato disperdere la medesima corrente, di valore elevato. Una corrente di 50-100 A iniettata in un impianto di terra AT, progettato per disperderne cento volte tanto, almeno su questo aspetto non dà preoccupazione alcuna. Gli schermi cavi della linea AT utilizzata quale sonda amperometrica interferiscono con la misura: la parte più cospicua della corrente di prova, se non la totalità, ritornerebbe attraverso lo schermo, non interessando il terreno. Di necessità si deve sezionare la messa a terra da un lato del cavo AT: così facendo si riesce a fare la misura, ma senza un consistente contributo alla dispersione della corrente di guasto. Questo contributo si può ricavare da calcoli, ma è più opportuno estrarlo dallo storico, così come dalle precedenti verifiche si può ricavare il valore della impedenza totale di terra ZE dell'impianto. La voltamperometrica eseguita coi piombi del cavo AT scollegati è significativa perché viene misurata la resistenza di terra dell'impianto, ma è bene che sia seguita, specie se evidenzia punti pericolosi, da una prova di terra canonica utilizzando un'altra linea AT (aerea), se non addirittura una linea MT. L'azione disperdente dei tralicci AT si manifesta sui primi sostegni della linea (quelli per cui vengono eseguite le misure di passo e contatto) e si può ritenere praticamente esaurita entro alcuni chilometri di distanza dalla cabina sede del guasto. La fune di guardia dei tralicci della linea AT utilizzata quale sonda amperometrica può interferire con la misura: per linee corte e con la fune di guardia collegata da ambo i lati si può avere una riduzione del contributo alla dispersione della corrente di guasto, questo è comunque a favore della sicurezza. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 43 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 In pratica, e con riferimento alla figura sottoriportata, deve esserci una zona intermedia tra i due impianti dispersori in cui più tralicci sono neutri, una serie di campate in cui potrei sezionare la fune di guardia senza alcuna conseguenza sulla distribuzione della corrente di prova. Figura 15: circuito di ritorno per la fune di guardia 39 Con linea corta e impianto di terra ausiliario di resistenza elevata, nel dubbio che parte della corrente di prova ritorni dalla fune di guardia senza interessare le terre dei tralicci, può essere d'utilità staccare i baffi di terra, lato sonda di corrente, ed accertarsi che la corrente drenata lato impianto non diminuisca. In generale si può affermare che il rapporto tra la corrente dispersa da ciascun traliccio e la corrente di guasto convogliata sulla corrispondente fune di guardia è pressoché indipendente dalla lunghezza della linea a partire da linee superiori a dieci chilometri, mentre è sensibilmente dipendente dal valore della resistenza di messa a terra dei sostegni, dal materiale e dal numero complessivo delle funi di guardia che si attestano alla cabina sede del guasto e dalla sua resistenza. 39 C. Picozzi: Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: rischio elettrico e qualità delle misure. op. cit. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 44 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 I conduttori e la fune di guardia della linea AT possono essere rappresentati da una impedenza con una discreta componente induttiva, mentre la corrente iniettata o di ritorno dal terreno interessa solo componenti resistive. L'impianto di terra dei primi tralicci di solito è più efficace dei seguenti (RET < 5 Ω). Materiale fune di guardia Acciaio Alumoweld Copperweld Impedenza di ingresso ZP di una fune di guardia con campate di 300 metri e tralicci con resistenza di terra RET pari a 5 Ω RET pari a 50 Ω 2,5 Ω / 10° 7,0 Ω / 16° 1,7 Ω / 20° 5,5 Ω / 27° 1,4 Ω / 31° 5,0 Ω / 36° Figura 16: impedenza di ingresso fune di guardia 40 Se la corrente deviata sulla fune di guardia viene dispersa tutta entro i primi tralicci, è trascurabile la componente induttiva della corrente in uscita dalla Cabina Primaria attraverso la fune: utilizzando le sonde amperometriche si può verificare che la corrente in questione ha la medesima fase della corrente iniettata in maglia. Normalmente l'alimentatore viene posizionato nella cabina in prova, ma nel caso la potenza elettrica disponibile sia insufficiente si può tranquillamente alimentare il circuito di prova dal dispersore ausiliario. L'alimentatore è in genere a corrente costante per compensare piccole fluttuazioni della tensione di alimentazione e rendere la misura stabile. 40 G.Favero: Norma CEI 11-37 - Roma 1997 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 45 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Cabina MT utilizzata quale elettrodo ausiliario; indipendenza - corrente iniettata - tensione di contatto Il dispersore ausiliario del circuito di prova deve essere sufficientemente lontano rispetto all'impianto in misura (almeno 5 volte la diagonale maggiore dell'impianto di terra in esame), ma soprattutto ne deve essere indipendente e questo per la Cabina MT è più difficoltoso: l'impianto di terra della Cabina Secondaria utilizzata come dispersore ausiliario non deve risultare concatenato all'impianto della cabina in prova. Durante la verifica si inietta per lunghi periodi la corrente, eventualmente alternandone il verso, e pertanto se non si prendono precauzioni il valore massimo a vuoto della tensione di contatto è: Tensione massima a vuoto = 25 V Infatti, ad esempio, abbiamo che la situazione di contatto con una parte metallica collegata a terra, quale la porta o una griglia di aerazione della Cabina Secondaria, è simile a quella del contatto diretto con parti accessibili in tensione in condizioni ordinarie, anche se il tempo di esposizione al rischio è limitato al tempo necessario per la prova. Questa tensione non è la tensione di contatto limite convenzionale UL (50-25 V) né la tensione di contatto ammissibile UTP (80 V), è invece il limite di sicurezza per un contatto diretto, poiché l'elettrodo ausiliario è in tensione in condizioni ordinarie (non occorre un guasto!). 41 42 In altro modo la Guida CEI-ISPESL CEI 0-11 43 considera necessario adottare idonee misure di sicurezza (sorveglianza, barriere, ecc.), per evitare il rischio di folgorazione, quando la caduta di tensione al dispersore ausiliario supera la tensione di contatto limite per ambienti ordinari UL = 50 V 41 42 43 TUTTONORMEL, Lettere al Direttore: Misure di terra - Ottobre 2008 L.Alimandi, G.Saputi Impianti elettrici di messa a terra: la mancata protezione dai contatti diretti - Maggio 2006 Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09, Appendice B.1.3.5 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 46 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Sempre nel caso dell'utilizzo di una Cabina Secondaria quale dispersore ausiliario di corrente, e prima di iniettare la corrente di prova al valor pieno, è opportuno eseguire misure di contatto a valori di corrente ridotti, ad esempio limitando a 50 V la tensione ai capi del generatore. Le Cabine Secondarie hanno, lato Cabina Primaria, il giunto di isolamento ad interrompere la continuità dello schermo dei cavi MT (anche se fosse assente, per poter fare circolare corrente nel terreno va interrotto il collegamento a terra) e di conseguenza il loro impianto di messa a terra non usufruisce del contributo dell'impianto della Cabina Primaria. Se gestito a neutro compensato l'impianto di terra è chiamato a disperdere i 40 A nominali (in venti secondi), con neutro isolato in media tre/quattro volte tanto (però in un secondo): ecco allora che se vengono iniettati 50 A l'impianto può necessitare di segregazioni e sorveglianza continua, nonché subire surriscaldamenti e palesare difettosità. Il rischio è maggiore durante le misure di passo e contatto in quanto, richiedendo un tempo maggiore di svolgimento, il dispersore ausiliario e tutto il circuito amperometrico si vengono a trovare ripetutamente in tensione per lunghi periodi. Durante la prova, utilizzando una linea AT quale sonda di corrente ho la corrente di guasto AT decurtata in proporzione (con benefici per la sicurezza degli operatori), mentre utilizzando una linea MT ho la corrente di guasto piena. Sonda ausiliaria a distanza ridotta; sicurezza - instabilità valore resistenza Per la verifica di un impianto in costruzione e senza alcuna linea AT o MT disponibile, viene utilizzata per la sonda di corrente una serie di picchetti infissi nel terreno: la misura diventa relativamente semplice (non si hanno rischi dovuti ad un guasto AT o MT nel mentre si esegue la prova voltamperometrica), ma può comportare difficoltà operative e indurre a incertezze ed errori anche rilevanti. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 47 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Dal punto di vista operativo si riscontrano difficoltà nell’individuare aree a distanza utile (private e pressoché sempre non di proprietà) ove installare il dispersore ausiliario e far transitare le interconnessioni tra i dispersori, e nel realizzare un dispersore ausiliario di resistenza adeguata che permetta la circolazione della corrente di prova senza ricorrere a tensioni di alimentazione eccessivamente elevate. Per motivi di sicurezza occorre inoltre presidiare il tracciato dei cavi e rendere inaccessibile il dispersore ausiliario, dove certamente si stabiliscono tensioni di contatto pericolose per le persone. Diversamente dai due casi precedenti, il terreno ed i picchetti sicuramente si surriscaldano, i conduttori pure; pertanto la resistenza ai capi del generatore è per nulla stabile. Il generatore ha un range ed un ritardo nella regolazione della corrente, inoltre è bene limitarne, per questioni di sicurezza, a 300 ÷ 400 V la tensione di uscita: ecco allora che alla lettura di tensione deve sempre essere associata la contemporanea lettura di corrente, complicando il tutto. Quando risulta difficile se non impossibile collocare la sonda di corrente (dispersore ausiliario) al di fuori dell'area di influenza dell'impianto dispersore in prova, è preferibile ricorrere alla misura delle sole tensioni di contatto e di passo, in quanto è dimostrabile 44 che le misure effettuate in un settore angolare di 160°, avente come asse la congiungente del dispersore in prova con la sonda di corrente ed orientato verso il dispersore ausiliario posto a distanza ravvicinata, sono conservative ovvero risultano maggiori di quelle che si sarebbero determinate con sonda di corrente posta all'infinito. 44 Umberto Grasselli, Giuseppe Parise Misura delle tensioni di contatto e di passo con sonda ausiliaria a distanza ridotta L'Energia Elettrica, Novembre 1993 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 48 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 L'errore che si commette, a favore della sicurezza, è massimo al centro e nullo sui bordi del suddetto settore. Errore minimo A 160° B Errore massimo Figura 17: dispersore ausiliario B posto a distanza ridotta dal dispersore in prova A Pertanto, se le tensioni di contatto ricavate dalle misure realmente effettuabili con gli accorgimenti sopra richiamati risultano non pericolose ai fini della sicurezza delle persone, lo saranno ancor meno in caso di guasti reali. Per effettuare la misura delle tensioni di contatto e passo in un impianto di terra A (in figura sotto), si possono allora infiggere tre dispersori ausiliari B1, B2, B3 posti a distanza ravvicinata (minore di 5 volte la dimensione massima di A), disposti a 120° tra loro. Figura 18: dispersore ausiliario a distanza ridotta 45 45 U.Grasselli, G.Parise: Tensioni di contatto e di passo - TUTTONORMEL, Aprile 1995 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 49 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Scelta Punto "0" di iniezione della corrente Per l'iniezione della corrente di prova viene scelto un punto di messa a terra "0" sulla maglia della cabina in esame, baricentrico rispetto alla sezione AT: questo sarà il punto di simulazione del guasto a terra. È bene scegliere una massa con almeno due "baffi" di messa a terra: • il primo verrà utilizzato per il circuito amperometrico • il secondo per la sonda di tensione (circuito voltmetrico) così da escludere dalla misura la resistenza di contatto. In alternativa, per il circuito voltmetrico si può usare un altro punto di messa a terra, vicino a quello da cui si esegue l'iniezione di corrente. Figura 19: Punto "0" di iniezione della corrente Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 50 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Criteri di sicurezza Si deve prestare attenzione al fatto che possono manifestarsi tensioni di contatto pericolose mentre si effettuano le misure e nel corso dei preparativi, ma specialmente durante le misure su e tra parti messe a terra, anche quando scollegate. Va sempre ricordato che: 1) Si opera su Cabine Primarie in servizio e l'impianto di terra anche durante le prove può essere interessato: da un guasto AT in cabina o sulle linee entranti (monofase a terra, bifase, trifase) da fulminazione diretta, in cabina o sulle linee entranti dalla corrente di compensazione del complesso Petersen da correnti di guasto o da fulmine in impianti interconnessi (metallicamente collegati) da correnti di guasto o da fulmine in impianti metallicamente separati, ma posti nell'area di influenza della Cabina Primaria da correnti vaganti e disturbi. Anche il circuito di prova può essere perturbato: da un qualunque guasto negli impianti dispersori da una corrente da fulmine, sul circuito amperometrico o su quello voltmetrico da correnti vaganti e disturbi, mutui accoppiamenti sul circuito amperometrico o su quello voltmetrico. 2) Le terre di funzionamento possono essere non più efficienti e questo senza che le protezioni dell'impianto ne rivelino con immediatezza la difettosità. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 51 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Ad esempio il conduttore di messa a terra può interrompersi ed in tal caso il lato apparecchiatura non è più vincolato a terra e può raggiungere tensioni pericolose: se viene interrotta la messa a terra della Petersen, questa va al potenziale del neutro MT (centro stella TR) ed il sistema di fatto ridiventa a neutro isolato se viene interrotta la messa a terra degli scaricatori AT (o MT), questi perdono d'utilità se viene interrotta la messa a terra del primario dei Trasformatori Voltmetrici AT (o MT), questi perdono la misura. Accedere al punto di (non) messa a terra del complesso Petersen equivale a tastare, trascurando l'impedenza del complesso, il passante del neutro MT sul trasformatore 132/15 kV. 3) Per le prove si utilizzano generatori di corrente con separazione galvanica dalla fonte di alimentazione: di potenza ridotta (0,5 kW - PELV) per la verifica della continuità, portatile: di fatto è possibile operare a circuito aperto, utilizzando i normali DPI (pericolo archi elettrici paragonabili a quelli di un incisore elettrico) di potenza elevata (fino a 50 kVA trifase e tensione secondaria monofase fino a 900 V a vuoto) per la misura della resistenza di terra: l'arco elettrico generato dall'apertura del circuito è sostenuto dai 50 kVA del generatore ed è paragonabile, se l'operazione non è effettuata con adeguati interruttori, a quello di una saldatrice, con l'aggravante della tensione di innesco pari a 900 V 4) La modalità più sicura di generazione è utilizzare un telecomando creando una comoda postazione lungo il tracciato del cavo amperometrico dal Laboratorio Mobile al Punto "0", sulla maglia ma lontano da masse e baffi di terra: il cavo amperometrico è isolato per la tensione nominale di 1.000 V ed in aggiunta si può misurare la corrente generata con una pinza amperometrica doppio isolamento, invece, se è il caso, per la misura di tensione la sedia ed il tavolino della postazione vanno posti su di un tappeto isolante. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 52 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Di seguito alcuni criteri generali di sicurezza. Per quanto possibile non portare fuori maglia alcun potenziale Limitare tempo e spazio per l'esecuzione della prova vera e propria 46 L'esperienza induce a ritenere che, per l'elemento "spazio", quanto maggiore è la lunghezza dei conduttori di collegamento alle sonde, tanto minore è il controllo che l'operatore riesce ad esercitare sugli stessi, sia in termini di campi magnetici, sia per l'integrità dei circuiti ausiliari (danni meccanici, interruzioni, ecc.). Anche l'espansione dell'elemento "tempo" (il protrarsi delle misure) gioca sfavorevolmente. Dopo ciascuna interruzione (pausa pranzo, rinvio al giorno successivo) è opportuna la ripetizione di esami a vista e di misure per assicurare, tra l'altro, l'integrità dei circuiti. Prestare attenzione alle misure di corrente Se il valore di corrente letto è 1/150 di quello effettivo in caso di guasto, quando durante la misura della corrente drenata dal dispersore profondo sulla pinza amperometrica leggo 50 A, dovrò di certo preoccuparmi a che il capocorda che sto "pinzando" regga 150 x 50 = 7,5 kA per i 500 ms della durata del guasto e senza effetti termici. Ad ogni buon conto c'è anche da considerare il rischio che durante la semplice misura il capocorda si spezzi interrompendo i 50 A, con indubbio arco elettrico. Prestare attenzione alle misure di tensione Se il valore di tensione letto è 1/150 di quello effettivo in caso di guasto, quando durante la misura della resistenza di terra leggo 50 V, dovrò di certo preoccuparmi affinché il multimetro, il circuito di misura ed io medesimo, siamo isolati per 150 x 50 = 7,5 kV Il circuito amperometrico di prova deve essere considerato alla tensione massima di generazione (es. 900 V) Non c'è alcun "salvavita" a proteggere dai contatti indiretti e tantomeno da quelli diretti. 46 Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09, Appendice B.1.4.2.3 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 53 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Prova di continuità elettrica I conduttori di protezione che servono a mettere a terra gli apparecchi o le parti di impianto a tensione maggiore di 1 kV vanno assimilati a tutti gli effetti ai conduttori di terra. La prova di continuità elettrica in Cabina Primaria riguarda dunque tutti i collegamenti equipotenziali e tutti i conduttori di terra delle sezioni AT e MT. Tale prova è sempre richiesta 47 48 , sia all'attivazione che durante la verifica periodica: massiva e senza campionamento. 49 Nelle cabine non ancora in servizio la prova di continuità viene preceduta da un accurato controllo a vista dello stato dei conduttori e dei giunti, con particolare attenzione alle eventuali corrosioni; nel caso invece dei controlli periodici, la verifica a vista viene eseguita in contemporanea. La prova consiste nell'accertare la continuità dei conduttori di terra (e di tutte le parti metalliche accessibili) e non deve dare alcun valore di resistenza particolare, peraltro comunque significativo. È opportuno utilizzare una sorgente in grado di erogare una corrente di 10 A 50 in corrente alternata o continua, con tensione a vuoto minore od uguale a 25 V: in corrente continua è necessaria meno potenza in quanto non ci sono da sostenere componenti induttive. Non dovendo misurare alcuna resistenza viene utilizzato il metodo di misura a due fili collegando il primo al Punto "0" ed il secondo alla massa da verificare. 47 48 49 50 CEI EN 61936-1:2011-07, Art. 10.6.2 Misure Il progetto e l’esecuzione di un impianto di terra devono permettere misure da eseguire periodicamente o a seguito di importanti modifiche riguardanti i requisiti fondamentali o anche prove di continuità. Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09, Appendice B.4.2 Obbligo della prova Le prove di continuità fanno parte integrante della verifica dell’impianto elettrico e di messa a terra "a regola d’arte". Pertanto l’importanza della loro conduzione non può essere trascurata. Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09, Tab. B.4.6.1 Prove di continuità elettrica nell'impianto di terra alla posizione N°1: Locale cabina MT - 100% testate Enel Divisione Infrastrutture e Reti, Guida per le connessioni alla rete elettrica di Enel Distribuzione Ed. 2.2 Dicembre 2011, Art. J.14.2.5 b) Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 54 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Operativamente vengono Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 svolti per intero i due aspi e, collegata l'apparecchiatura, si percorre l'intera Cabina Primaria: col primo cavo di collegamento, lungo pochi metri, è realizzata la connessione al Punto "0" mediante pinza autopulente con serraggio a morsa, mentre il secondo termina con un elettrodo di prova a puntale. Fissata ad un valore opportuno la potenza del generatore, si parte dai punti vicini al Punto "0" e man mano che ci si allontana verso la periferia della maglia la corrente diminuisce con proporzionalità. Misurando direttamente al puntale il valore di corrente, con una semplice pinza amperometrica analogica, l'operatore può valutare lo stato del collegamento a terra ed in caso di ragionevoli dubbi sulla possibile corrosione deve sollecitare una indagine più approfondita, facendo scavare fino al punto di connessione alla maglia così da scoprirlo e verificarne a vista lo stato di conservazione. A riguardo della sicurezza dell'operatore vale la regola generale di non portare fuori maglia alcun potenziale, pertanto la prova è limitata alle masse poste sulla sola rete di terra della Cabina Primaria; vanno inoltre adottati tutti gli accorgimenti per evitare correnti vaganti o scintillii all'atto delle misure. DPI: calzature, vestiario e guanti da lavoro, elmetto con visiera e guanti isolanti, da indossare sotto i guanti da lavoro, in caso si renda necessario scollegare dalle masse un baffo di terra per verificarne il collegamento franco alla maglia. La prova di continuità (continuità elettrica di tutti i collegamenti equipotenziali e di tutti i conduttori di terra) va sempre eseguita, e per prima 51: specie per cabine dove la maglia vera e propria disperde il 5-10% (il resto i piombi, i dispersori di profondità e le funi di guardia) questa è l'unica misura, complementare/alternativa alle tensioni di passo e di contatto "massive", per saggiare l'integrità della maglia. 51 Guida CEI 64-14:2007-02, Art. 2.3.1 La prova della continuità dei conduttori di terra (CT), di protezione (PE) e dei conduttori equipotenziali (EQP, EQS) si raccomanda sia sempre eseguita prima di qualsiasi altro controllo del sistema di protezione ed è condizione necessaria (pur se non sufficiente) del corretto accertamento delle loro funzioni. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 55 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Prova voltamperometrica 52 Le misure devono essere fatte, per quanto possibile, con l'impianto nelle ordinarie condizioni di funzionamento: l’impedenza di terra ZE è perciò determinata anche dalle funi di guardia, collegate direttamente all’impianto stesso con effetto di dispersori, e da altri impianti di terra elettricamente collegati all’impianto per mezzo di schermi di cavi, armature, conduttori PEN o in altro modo. Per cabine con l'impianto di terra indipendente, costituito unicamente da dispersori intenzionali, dispersori di fatto, da conduttori di terra e da conduttori equipotenziali, si parlerà invece più propriamente di resistenza di terra RE Le misure vengono effettuate utilizzando il metodo di iniezione di corrente di valore elevato per il quale sono necessari un generatore di corrente alla frequenza di rete, un elettrodo ausiliario di corrente ed una sonda di tensione. Iniettando una corrente IM nel dispersore in esame (in particolare nella zona in cui è prevedibile il guasto) e misurando la tensione UEM stabilitasi tra questo e la sonda di tensione, è possibile valutare la resistenza di terra data dal rapporto: RE = UEM IM RE è la resistenza che il terreno presenta al passaggio della corrente dal dispersore fino ad un punto del terreno, detto terra di riferimento (terra lontana), sufficientemente lontano dal dispersore stesso. Il dispositivo utilizzato per l'esecuzione di questa misura consente di invertire velocemente il senso della corrente di prova: noti i valori delle tre prove (diretta, a vuoto, con corrente di segno inverso), è possibile, secondo il metodo Erbacher, depurare le misure dalle tensioni di disturbo. 52 vedasi: Guida CEI 11-37:2003-07, Allegato E, Misura della resistenza totale di terra Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 56 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Figura 20: schema misura voltamperometrica 53 Per la misura voltamperometrica vengono utilizzati una linea in alta o media tensione in entrata nella Cabina Primaria stessa e l'impianto di terra della Cabina AT o MT, dall'altro estremo della linea, quale elettrodo ausiliario di corrente. Per collegare i due dispersori, quello di prova e quello ausiliario, è perciò utilizzata la linea trifase di collegamento tra le due cabine: le tre fasi di questa linea vengono appositamente cortocircuitate e messe a terra sul dispersore ausiliario. Solitamente si tende a disporre la sonda di tensione in direzione opposta rispetto alla cabina che viene utilizzata come dispersore ausiliario, o comunque non allineata nella stessa direzione 54: questo provvedimento viene preso per evitare che la corrente dispersa vada ad alterare gli andamenti dei potenziali del terreno circostante alla cabina in prova. 53 54 ENEL DK 4281, Figura 25 - Misura della resistenza di terra Guida CEI 11-37:2003-07, Allegato E 2) Criterio dell’iniezione di corrente (classico voltamperometrico) Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 57 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Figura 21: potenziali sulla superficie del terreno lungo tre direttici a-a', b-b' e c-c' 55 Vengono inoltre rilevate sulle masse e sulle masse estranee le tensioni che nascono tra le stesse ed appositi elettrodi: le tensioni misurate durante queste prove non saranno le effettive tensioni di passo e di contatto presenti in caso di guasto reale. Infatti durante la prova non si fa ovviamente circolare la piena corrente di guasto, ma una corrente notevolmente inferiore. Si ammette che esista una proporzionalità diretta tra i valori di tensione misurati con la corrente di prova ed i valori di tensione che possono insorgere per effetto della corrente di guasto. Le tensioni misurate devono essere riportate alla massima corrente di terra che l'impianto è chiamato a disperdere: K = IF (Guasto) UT = K UMT IM (Misura) US = K UMS Lo stesso per le correnti e la tensione totale di terra: I = K IM 55 UE = K UEM S. Mangione: Dispensa del Corso di Tecnica della Sicurezza Elettrica, Fig. 2.5 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 58 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Si distinguono due circuiti: l'amperometrico ed il voltmetrico. Richiudendosi nel terreno, il circuito amperometrico mette in serie l'impianto in prova, il generatore, il collegamento al dispersore ausiliario (sonda di corrente) e la sonda di corrente stessa. Il circuito voltmetrico è costituito dall'adattatore voltmetrico coi suoi fili di collegamento, l'uno al picchetto sonda di tensione e l'altro all'impianto di terra in prova. È evidente che il ramo voltmetrico non debba essere percorso da corrente apprezzabile nei confronti del circuito amperometrico: oggigiorno il problema è risolto con l'uso di voltmetri digitali ad alta impedenza di ingresso. È d'obbligo dotare il generatore di tutti gli accorgimenti per evitare che un'accidentale rottura del cavo amperometrico, o comunque l'apertura della serie, determini un rischio di folgorazione per le persone (es. relè di minima corrente e/o relè a massima impedenza). Sempre a riguardo del circuito amperometrico, questi necessita di: un isolamento superiore alla massima tensione a vuoto del generatore, ottenuto anche con schermi e barriere isolanti a protezione totale dei punti di connessione doppio isolamento dei cavi di collegamento (non isolamento rinforzato) e connettori di sicurezza vigilanza continua, in specie durante l'iniezione, e interdizione d'accesso alle aree pericolose. In caso di guasto AT con circuito amperometrico collegato, ai capi del generatore si somma la tensione totale di terra e pertanto è necessario uno scaricatore che in genere viene posto direttamente sul punto di connessione alla linea AT, così da proteggere tutta l'apparecchiatura a lui successiva (generatore, interruttori, cavi e quant'altro). Nel caso, con uno scaricatore ad alta capacità di scarica e tensione d'innesco 1.500 V, si riesce a proteggere l'apparecchiatura anche da una fulminazione diretta sulla linea AT di collegamento alla sonda amperometrica. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 59 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Per la sonda voltmetrica si evidenziano tre criticità in merito alla sicurezza: l'isolamento verso il terreno (in caso di guasto AT viene portato fuori cabina il potenziale totale di terra) la vigilanza dei tratti fuori cabina, sia in ordine al possibile guasto AT che per l'intralcio alla viabilità del filo posato la lunghezza. Mitigate: dal tempo di posa limitato dall'uso dei DPI dalla segregazione dell'adattatore voltmetrico dalla sezione ridotta del filo e quindi dalla sua maneggevolezza e facilità di posa dalla semplicità di infissione della sonda dal metodo operativo scelto. Il metodo operativo suggerito prevede: 1) che l'operatore con l'adattatore voltmetrico stia coi piedi sulla maglia di cabina, ma lontano da masse; meglio col comando a distanza e vicino al cavo della sonda amperometrica, così da misurare agevolmente con la pinza amperometrica il valore della corrente iniettata e comandare di lontano il generatore 2) la connessione fissa dell'adattatore al Punto "0" 3) la connessione dell'adattatore alla sonda voltmetrica per il solo tempo necessario alla lettura, previa verifica dell'integrità del filo e vigilando che nessun "curioso" s'avvicini (con l'operatore bardato di tutto punto per maneggiare senza pericolo il capo della sonda di tensione: tappeto o tronchetti isolanti, guanti isolanti, elmetto con visiera calata se la tensione in misura, rapportata alla corrente reale di guasto, supera quella di prova dell'adattatore voltmetrico) 4) il doppio isolamento 0,6/1 kV del tratto di filo conduttore dal salto maglia alla cinta di cabina, con posa attenta a non incrociare masse (regola generale); l'isolamento normale 450/750 V e per servizio mobile in cantiere il filo restante 5) negli attraversamenti stradali e lungo vie trafficate la posa del filo il solo tempo necessario, e con presidio. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 60 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Misura della resistenza di terra Per effettuare una misura corretta della resistenza di terra è necessario disporre la sonda di tensione in una zona neutra, una zona cioè dove il potenziale di terra risulta costante perché non influenzato dalla corrente di prova dispersa: per verificare questo è necessario eseguire più misure di resistenza di terra allontanandosi radialmente dal dispersore in prova. La zona neutra è caratterizzata dalla rilevazione di una differenza di potenziale costante rispetto al dispersore in misura. Figura 22: voltamperometrica 56 La resistenza di terra è concentrata soprattutto nelle immediate vicinanze del dispersore e di conseguenza lo stesso accade per la caduta di tensione, dovuta alla corrente di guasto: la caduta di tensione sulla prima resistenza elementare è maggiore che sulla seconda e così via, fin quasi ad annullarsi per i punti lontani. 56 S.Atanasio: Misure di resistenza di terra e di tensioni di contatto e di passo, esempi pratici Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 61 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 L'andamento dei potenziali nel terreno corrisponde alla distribuzione delle resistenze elementari. Figura 23: resistenze elementari e andamento del potenziale in uscita da una Cabina Primaria 57 Le tensioni man mano che ci si avvicina al bordo della rete di terra aumentano e la rapidità o meno della curva di salita dà un'indicazione di com'è lo stato di degrado dell'anello periferico e se vi possono essere tensioni di passo elevate ai bordi. La misura è a vuoto e per la sonda di tensione, data l'alta impedenza d'ingresso dei voltmetri digitali oggi in uso ( > 1 MΩ), non necessita un picchetto a croce infisso due metri: è più che sufficiente un normale picchetto, in tondino di acciaio o rame Ø 25 mm, infisso per 40 cm. È conveniente che la resistenza del picchetto (resistenza del contatto parete picchetto-terreno) sia inferiore ai 700÷1.000 Ω , così da non rischiare di andare a misurare il nulla. Infatti la sonda per il rilievo della tensione può comportarsi da antenna o risentire delle mutue induttanze: non è raro misurare con circuito aperto tensioni simili a quelle attese. 57 C. Picozzi: Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: rischio elettrico e qualità delle misure. op. cit. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 62 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Un metodo semplice per verificare che il picchetto sia infisso è di caricare la tensione in misura con la resistenza di 1.000 Ω , che verrà poi utilizzata per le tensioni di contatto. Trascurando quota parte della resistenza in prova, di solito minore di 1 Ω , si ha la serie dei 1.000 Ω detti sopra e la resistenza del picchetto, che si può determinare approssimativamente: con una resistenza di 1 kΩ la tensione caricata dimezza, con una resistenza di 500 Ω la tensione diminuisce di 1/3. A margine si ricorda che per un picchetto semplice vale: R = ρ/L e di conseguenza, con una profondità di infissione in un terreno vegetale pari a 40 cm, si ha una resistenza inferiore ai 1.000 Ω , come suggerito. È conveniente partire dal Punto "0" di iniezione della corrente di prova con passo di due metri fino alla recinzione perimetrale (con l'intorno del salto maglia battuto di metro in metro, così da localizzarlo in maniera precisa), quindi continuare ogni 10 metri per altri 100 metri ed in seguito a 50-100 metri alla volta proseguendo per almeno due-tre misurazioni oltre il flesso orizzontale. Per la parte fuori la recinzione di cabina con questa sequenza: a) steso il filo la squadra fuori cabina infigge la sonda, la collega, si allontana e presidiando il posto autorizza l'iniezione di corrente b) avuta l'autorizzazione, l'operatore in cabina collega la sonda all'adattatore, fa le necessarie letture a corrente normale, nulla ed invertita, quindi riscollega l'adattatore e ne dà conferma alla squadra esterna c) la squadra esterna, avuta l'autorizzazione, scollega la sonda, disinfigge il picchetto e si porta più avanti. Per la parte dentro la cinta spostandosi direttamente con l'adattatore voltmetrico: in questo caso, nella necessità di andare oltre la maglia col Punto "0", tutta la squadra deve indossare guanti e tronchetti isolanti. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 63 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Nel caso, per le misure intermedie su superfici in cls. o non picchettabili, sta bene pure la piastra, previa abbondante innaffiata. Infatti non vi è motivo di misure "precisissime" quando queste sono richieste dalla norma solo al flesso orizzontale 58 (laddove si determina il valore della resistenza di terra) e come già dettoci sono raccomandate dalla Buona Tecnica al salto maglia. Intendiamoci: l'accuratezza nelle misure è da ricercarsi sempre, ma fuori la Cabina Primaria le misurazioni sono sempre orientative se non altro perché la sonda non è stesa lungo un rettilineo ed il "metraggio" è sommario. Trattandosi di misure "a vuoto", queste non dovrebbero avere "l'impronta" del verificatore e di conseguenza i grafici corrispondenti alle varie prove periodiche quinquennali dovrebbero essere facilmente sovrapponibili. Obiettivo della sonda voltmetrica è giungere a costruire un grafico il più possibile rappresentativo dell'andamento del potenziale in uscita dalla cabina ovvero, duale, dell'andamento della resistenza. Punti singolari di siffatti grafici sono il ginocchio in corrispondenza dell'anello esterno della maglia interrata, la discontinuità in corrispondenza della cinta di cabina ed infine il flesso orizzontale. 59 Nelle pagine seguenti due esempi riferiti rispettivamente ad una cabina urbana (senza giunti di isolamento ai cavi MT) e ad una extraurbana. 58 59 Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09, Appendice B.1.7 Esempi di applicazione … A proposito del Mod. RT3, nella ricerca del punto di flesso non è necessario procedere alla valutazione dell’errore strumentale, mentre è fondamentale la valutazione degli errori operativi (geometria del dispersore, individuazione di zone a potenziale indisturbato, ecc.). Successivamente, una volta individuato il punto di flesso, diviene opportuna anche la puntuale valutazione degli errori strumentali. Guida CEI 11-37:2003-07, Allegato E, Misura della resistenza totale di terra Con in punti così rilevati, si costruisce la curva dell’andamento della tensione, allo scopo di verificare che i valori misurati del potenziale del terreno possano tendere ad un valore nullo rispetto a quello del dispersore in prova: si possono ritenere accettabili valori che si discostano meno del 5% ogni 100 m di allontanamento della sonda di tensione. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 64 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Andamento del potenziale 1200 1000 cinta CP Volt 800 600 400 200 0 0m 100 m 200 m 300 m 400 m 500 m 600 m 700 m 500 m 600 m 700 m Andamento della resistenza 0,10 0,09 0,08 0,07 Ohm 0,06 0,05 cinta CP 0,04 0,03 0,02 0,01 0,00 0m 100 m 200 m 300 m 400 m Figura 24: andamento del potenziale e della resistenza in una Cabina Primaria urbana L'impianto di terra della Cabina Primaria a cui si riferisce la figura è costituito da una rete a maglia quadrata di lato pari a circa 8 metri, in corda di rame della sezione di 63 mm2, interrata ad una profondità di metri 0,7. Alla maglia risultano collegati: • n° 3 dispersori di profondità di 120 metri ciascuno, infissi internamente alla maglia • n° 23 puntazze lunghe 10 metri ed infisse nel terreno da una profondità di 2 metri, lungo tutto il perimetro della maglia • le funi di guardia delle linee AT afferenti la Cabina Primaria • i piombi dei cavi delle linee MT in uscita dalla cabina. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 65 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Andamento del potenziale 9000 salto maglia generale 8000 7000 Volt 6000 cinta CP 5000 4000 3000 2000 1000 0 0m 100 m 200 m 300 m 400 m 500 m 600 m 700 m Andamento della resistenza 0,90 0,80 0,70 Ohm 0,60 0,50 0,40 0,30 cinta CP 0,20 0,10 salto anello periferico 0,00 0m 100 m 200 m 300 m 400 m 500 m 600 m 700 m Figura 25: andamento del potenziale e della resistenza in una Cabina Primaria extraurbana L'impianto di terra della Cabina Primaria a cui si riferisce la figura è costituito da una rete a maglia quadrata di lato variabile, in corda di rame della sezione di 63 mm2, interrata ad una profondità di 0,6 metri e con uno sviluppo totale di circa 1.650 metri. L’anello periferico è approfondito di 0,6 m rispetto alla maglia generale che risulta integrata lungo tutto il perimetro da puntazze lunghe 3 metri e all'interno del perimetro da 6 dispersori verticali lunghi 15 metri; la fune di guardia risulta collegata alla maglia di terra della cabina. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 66 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Misura della tensione totale di terra UE La tensione totale di terra UE è il prodotto tra l'impedenza (resistenza) dell'impianto di terra e la corrente che questi è chiamato a disperdere in caso di guasto. UE = ZE x IE Quello che rappresenta è il potenziale che durante il guasto assumono le masse collegate alla maglia di terra della Cabina Primaria, rispetto alla terra lontana. La terra lontana è la zona della superficie del terreno al di fuori dell'area di influenza dell'impianto di terra, nella quale tra due punti qualsiasi non si hanno percettibili differenze di potenziale dovute alla corrente di terra. Se l'impedenza dell'impianto di terra è bassa, a parità di corrente di guasto la tensione totale di terra è relativamente piccola. Le correnti di guasto monofase a terra sono nell'ordine dei kA e pertanto ne diviene che la tensione totale di terra può comunque assumere valori elevati, nell'ordine dei kV. Figura 26: tensione totale di terra 60 60 S.Atanasio: Misure di resistenza di terra e di tensioni di contatto e di passo, esempi pratici Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 67 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Misura della corrente di guasto drenata dagli elementi metallici Misurata l'impedenza totale di terra ZE si devono "pinzare" le correnti drenate a terra per altre vie (funi di guardia, altri impianti di terra e schermi di cavi), ricavando per differenza la corrente drenata dalla maglia e quindi la sua resistenza RRS e quella dei dispersori profondi. Il confronto coi dati delle precedenti verifiche dà un'indicazione sullo stato della maglia e dei singoli dispersori, permettendo di intervenire con tempestività in caso si renda manifesto un loro deterioramento. Il limitarsi alla misura della impedenza di terra senza discernere con diligenza i singoli componenti è insufficiente perché, ad esempio, il degrado della maglia è agevolmente compensato da un piccolo aumento percentuale della conducibilità dei dispersori profondi o può essere camuffato dal contemporaneo cambiamento dell'assetto rete AT (funi di guardia). È comodo esprimere la corrente di guasto drenata dai vari dispersori in percentuale rispetto a IF e riportare il tutto in tabella indicando anche il valore effettivo della corrente dispersa, così da averne immediato il peso (per la verifica termica). CP verde (RE = 0,499 Ω) dispersore A dispersore B maglia di terra CP rosso (ZE = 0,412 Ω) fune di guardia L. AT 01 schermi cavo MT 0002 dispersore 1 dispersore 2 maglia di terra Percentuale corrente rispetto a IF 35,8 % 42,3 % 21,9 % Valore effettivo della corrente dispersa 1.780 A 2.106 A 1.094 A Percentuale corrente rispetto a IF 14,0 % 1,5 % 26,5 % 30,0 % 28,0 % Valore effettivo della corrente dispersa 1.483A 159A 2.806A 3.177A 2.965A Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 68 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi CP blu (ZE = 0,088 Ω) fune di guardia L. AT 1 fune di guardia L. AT 2 dispersore 1 dispersore 2 dispersore 3 schermo linea MT 01 schermo linea MT 02 schermo linea MT 03 schermo linea MT 04 schermo linea MT 05 schermo linea MT 06 schermo linea MT 07 schermo linea MT 08 schermo linea MT 09 schermo linea MT 10 schermo linea MT 11 schermo linea MT 12 schermo linea MT 13 maglia CP Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Percentuale corrente rispetto a IF 17,5 % 2,0 % 9,0 % 7,5 % 7,0 % 4,0 % 4,0 % 0,0 % 5,2 % 3,8 % 1,8 % 2,4 % 8,5 % 4,7 % 5,3 % 2,2 % 6,9 % 5,7 % 2,5 % Valore effettivo della corrente dispersa 2.177 A 249 A 1.120 A 933 A 871 A 498 A 498 A 0A 647 A 473 A 224 A 299 A 1.057 A 585 A 659 A 274 A 858 A 709 A 309 A Dalle tabelle sopra balza subito all'occhio che l'operatore deve porre particolare attenzione nell'eseguire la misura ad esempio della corrente dispersa dal dispersore profondo B, che in caso di guasto può arrivare a 2.000 A: ecco allora che prima di fare "esperimenti" è il caso di bardarsi di elmetto, visiera, guanti isolanti e quant'altro. A ciò si aggiunga che iniettando in prova 100 A il dispersore profondo B ricordato poc'anzi ne disperde il 42,3% , ovvero l'operatore pinza 42,3 A: già col protrarsi della prova le connessioni si scaldano e se sono anche malmesse può accadere che, durante le operazioni di "pinzatura", il capicorda si rompa col relativo innesco di un arco elettrico, non di poco conto. Fortunatamente in assetto di prova la corrente di guasto a terra perde il contributo della linea AT utilizzata per il circuito amperometrico e pertanto è relativamente agevole provvedere, ad esempio, al rifacimento delle connessioni alla maglia di terra. Riguardo la linea MT 08: è stata verificata l'idoneità dell'impianto di terra della prima Cabina MT, che fungeva da partitore per le altre, e degli schermi dei cavi. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 69 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Per la misura delle correnti drenate dai dispersori profondi e dai cavi MT si possono utilizzare trasformatori di corrente a nucleo apribile, ma per la misura delle correnti drenate dalle funi di guardia e dai cavi AT è di fatto necessario l'utilizzo di captatori flessibili con bobina di Rogosky, collegati in modo opportuno. Per la fune di guardia quattro captatori vengono allacciati con ugual verso alle basi del traliccio AT ed i secondari portati ad un adattatore sommatore che li chiude semplicemente in anello col voltmetro. Figura 27 : misura con captatori flessibili (Rogosky) È di fondamentale importanza il determinare la corrente drenata dalla maglia: siccome tale misura viene ricavata per differenza, ecco che tutte le misure di corrente acquistano importanza e vanno fatte con attenzione e professionalità. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 70 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Analizziamo lo schema simbolico della distribuzione della corrente di prova nell'esempio che segue: 100% ZE = 0,25 Ω) Funi di guardia linee AT 1 – 2 – 3 47,5% DISPERSORE A 22% DISPERSORE B 19,5% Maglia interrata 11% Tutte le misure sono state depurate col metodo di Erbacher. Corrente al generatore Fune di guardia L.AT 1 Fune di guardia L.AT 2 Fune di guardia L.AT 3 DISPERSORE A DISPERSORE B Maglia interrata diretta 75,0 19,7 11,1 5,3 14,9 13,3 - disturbo 0 1,6 1,6 1,3 2,0 1,7 - inversa 74,9 19,3 8,2 7,7 18,2 16,1 - depurata 75,0 19,4 9,6 6,5 16,5 14,7 8,3 distr. percentuale 26,0 % 13,0 % 8,5 % 22,0 % 19,5 % 11,0 % Per ottenere dati omogenei è opportuno utilizzare una sola strumentazione, lasciandone inalterata la selezione della portata: se di necessità si utilizzano i captatori Rogosky, ne viene che tutte le misure in tabella vanno eseguite con le sonde Rogosky, tra l'altro meno sensibili ai campi esterni delle classiche pinze amperometriche e con errore di fase trascurabile (< ±1°). Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 71 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Verifica dell'integrità dei giunti di isolamento Laddove all'ingresso dei cavi MT in Cabina Primaria con appositi giunti di isolamento è interrotta la continuità degli schermi metallici, viene eseguita la misura delle correnti di dispersione. La prova è simile a quella della misura della corrente drenata dai cavi MT, con la differenza che qui ci si attende una corrente nulla: identicamente la corrente di prova deve essere tanto più elevata quanto più è bassa la ZE perché, se il giunto è integro, si va a misurare il disturbo raccolto dal tronco di schermo, a mo' di antenna. L'assenza di correnti di dispersione dà un'indicazione, ma non è sufficiente a certificare la integrità e l'efficacia del giunto: di fatto la tensione di prova è pari alla UEM , non più di 50 V Figura 28: giunto diritto unipolare per l'interruzione dello schermo metallico (giunto di isolamento) in esecuzione per cavo aereo e con l'interruzione del conduttore 61 61 Enel Distribuzione, Tavola M4.2 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 72 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Rilievo dell'andamento del potenziale sulla superficie del terreno Il rilievo dell'andamento del potenziale è necessario nel caso si voglia verificare l'integrità della rete magliata e per avere un'indicazione a riguardo dei potenziali trasferiti fuori maglia: dall'analisi dei grafici della caduta di tensione lungo le direttrici principali dell'impianto in prova si possono individuare possibili punti critici riguardo le tensioni di passo e contatto. Nella verifica periodica è vantaggioso e per nulla impegnativo eseguire il rilievo lungo la direttrice della sonda voltmetrica e sovrapporlo per confronto allo storico. Durante verifica di primo impianto (ed in occasione di rifacimenti o modifiche alla rete di terra) viene eseguito il rilievo completo lungo le principali direttrici così da avere: in futuro la possibilità di un riscontro in caso insorgessero anomalie nel presente la verifica puntuale dell'estensione ed interezza della maglia. Quale esempio è riportato nella figura che segue il rilievo eseguito causa modifica alla rete di terra di una cabina. La direzione B presentava una criticità in corrispondenza ad un traliccio AT non collegato alla maglia di terra in misura, puntualmente confermata dalla verifica delle tensioni di contatto: collegando provvisoriamente il traliccio alla maglia di terra della CP sono state nuovamente misurate le tensioni di contatto ed il risultato è stato espresso nella seconda colonna. rif. traliccio AT n° 2 Tensione riportata a IF A B C D spigolo traliccio - picchetto spigolo traliccio - picchetto spigolo traliccio - picchetto spigolo traliccio - picchetto 1.547 1.112 1.027 1.365 Tensione riportata a IF misurata dopo il collegamento provvisorio del traliccio alla maglia di terra di cabina 343 53 33 289 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 73 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi V / kA Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 V / kA DIREZIONE A 600 600 500 500 400 400 300 300 200 200 100 100 locale MT 0 0 10 20 30 40 50 DIREZIONE B traliccio n°2 salto cinta 0 60 70 80 0 10 20 30 50 60 70 80 Metri Metri DIREZIONE C V / kA 40 DIREZIONE D V / kA 600 600 500 500 400 400 300 300 200 200 100 100 0 0 0 10 20 30 40 50 Metri 60 70 80 0 10 20 30 40 50 Metri 60 70 80 Figura 29: planimetria e valori delle c.d.t. misurate rispetto al Punto 0 di immissione della corrente Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 74 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Misura delle tensioni di contatto (e di passo) 62 La misura delle tensioni viene eseguita con un voltmetro ad alta impedenza, utilizzando due elettrodi ausiliari (costituiti entrambi da una piastra metallica di superficie pari a 200 cm2) che durante la prova devono essere appoggiati al suolo e premuti con una forza pari ad almeno 250 N (~ 25 kg) ciascheduno, così da simulare il contatto piede-terreno. Tensione di contatto Viene misurata la differenza di potenziale esistente tra la parte metallica sotto esame e le due piastre, affiancate e collegate in parallelo tra loro, disposte alla distanza di un metro dalla struttura considerata; le misure di contatto vengono normalmente effettuate in corrispondenza delle strutture metalliche esistenti all'interno dell'area di pertinenza e nell'intorno, con particolare attenzione alla sezione AT, al bordo maglia, alle masse estranee, ai servizi (acqua, luce, gas e telefono), all'illuminazione delle aree pubbliche, ai guardrail, alle recinzioni ed ai cancelli, ai tralicci delle linee AT. 62 CEI EN 50522:2011-07 Art. 8 Misure Si devono eseguire misure dopo la costruzione, quando necessario, per verificare l’adeguatezza del progetto. Le misure devono comprendere l’impedenza dell’impianto di terra, le tensioni di passo e contatto nei luoghi pertinenti e i potenziali trasferiti, se appropriato. Quando si misurano le tensioni di passo e contatto in condizioni di prova, es. la prova di inizione di corrente, sono possibili due scelte. Misurare le tensioni di passo e contatto a vuoto utilizzando un volmetro ad alta impedenza oppure misurare le tensioni di passo e contatto reali che si manifestano ai capi di una resistenza appropriata che simula il corpo umano. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 75 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Tensione di passo Viene misurata la differenza di potenziale esistente tra le due piastre posizionate a distanza di un metro l'una dall'altra; le misure di passo vengono normalmente effettuate lungo le diagonali e nei pressi del contorno della maglia di terra, esternamente al terreno di cabina in corrispondenza dei tralicci vicini, qualora la relativa fune di guardia fosse messa a terra in cabina. Figura 30: tensione di passo e tensione di passo a vuoto per una persona prossima ad un traliccio 63 Operativamente, per la misura le tensioni a vuoto vengono "caricate" con una resistenza di 1.000 Ω , a simulazione della resistenza del corpo umano: il ramo voltmetrico è percorso da una corrente di pochi milliampere, ancora non apprezzabile nei confronti del circuito amperometrico, ma sufficiente ad abbattere le tensioni di contatto UvT e di passo UvS a vuoto, ovvero quelle preesistenti al contatto della persona. Per i limiti delle tensioni di passo, maggiori di quelli di contatto a causa del diverso percorso della corrente attraverso il corpo, si può assumere 3 volte il valore delle tensioni massime ammissibili di contatto. 64 63 64 G.Massacci: Elementi di sicurezza elettrica, Fig. 21 (estratto) Guida CEI 64-14:2007-02, Capitolo 2 I valori ammissibili delle tensioni di passo e di contatto sono rispettati se: (…) d) le misure delle tensioni di contatto e passo risultano: UT < UTp e US < 3UTp Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 76 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Ogni misura viene eseguita dopo aver bagnato abbondantemente il suolo; in alternativa agli elettrodi a piastra, e favore della sicurezza, sul terreno nudo possono essere usati picchetti infissi per almeno 20 cm. Sta all'esperienza e all'abilità del verificatore, tenuto conto del valore della tensione totale di terra, valutare fin dove valga la pena estendere le misure. La misura di contatto, rispetto a quella del potenziale, è più soggetta alle condizioni del terreno e molto è demandato alla professionalità del tecnico verificatore. Ad ogni buon conto, è opportuno valutare e riportare per completezza nei rapporti di prova le condizioni ambientali di riferimento (quali ad esempio l'umidità del terreno e la temperatura ambiente registrate durante le misurazioni) e la tipologia di elettrodo utilizzata (piastra o picchetto). Durante le misure è agevole con un commutatore passare dalla tensione a vuoto a quella "caricata", ed è evidente che solo in presenza di tensioni a vuoto superiori ai limiti ammessi si potranno avere punti critici, se non pericolosi: la tensione a vuoto è meno soggetta al "piede" del verificatore e perciò è meno "ballerina". È buona regola prendere sempre nota anche del valore delle tensioni a vuoto che oltre a garantire, a firmare la qualità delle misure eseguite, è di massima utilità per la valutazione delle aree potenzialmente critiche, o comunque da tenere d'occhio nella successiva verifica: è più che utile! non solo per saggiare la bontà del ghiaietto. 65 Riguardo la sicurezza con l'utilizzo, in prossimità se non oltre il bordo della maglia di terra di cabina, del potenziale di riferimento (cioè col voltmetro collegato al Punto "0"), tutti gli addetti alla verifica sono tenuti ad indossare guanti isolanti, calzare i tronchetti isolanti e calare la visiera; finché si rimane sulla maglia è come portarsi dietro una prolunga 66 e non dovrebbero esserci problemi. 65 66 Guida CEI 11-37:2003-07, Allegato E, Misura delle tensioni di passo e di contatto Può essere utile eseguire anche alcune misure con la resistenza di 1 kΩ disinserita, (tensione indisturbata) allo scopo di valutare la resistività dello strato superficiale del terreno. vedasi: Errata Corrige 1 Marzo 2004 alla CEI 11-37 pag. 90 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 77 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Misura delle tensioni contatto alle Cabine Secondarie (CP urbane) Gli schermi dei cavi delle linee MT in uscita dalla Cabina Primaria, se sono collegati a terra ad entrambe le estremità e se non sono interrotti da giunti d'isolamento, drenano una consistente quota della corrente di guasto a terra, alleggerendo di detta quota l'impianto di terra della Cabina Primaria, ma questo assetto non è scevro da gravami. Il coinvolgimento degli schermi nel ritorno della corrente di guasto a terra comporta l’obbligo di verificare la sicurezza delle prime Cabine Secondarie afferenti le linee MT in uscita dalla Cabina Primaria. Figura 31: pianta topografica con le linee MT in uscita dalla Cabina AT alle Cabine Secondarie Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 78 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Poiché i cavi hanno normalmente una guaina isolante protettiva anticorrosione esterna, non ci saranno tensioni di passo o di contatto lungo il percorso; i rivestimenti metallici dei cavi si comportano in tal caso come dei conduttori di terra isolati che collegano impianti di terra separati. 67 È necessario quindi verificare che la corrente drenata dallo schermo metallico sia inferiore a quella ammissibile nello schermo stesso. Per informazioni conviene rivolgersi al costruttore, tenendo presente che il termine generico di schermo metallico comprende le eventuali armature metalliche. 68 Operativamente, e con riferimento alla topografia del territorio servito dalla Cabina Primaria in prova, si vanno a verificare le tensioni di contatto presso tutte le prime Cabine MT con particolare riguardo a quelle poste più lontano o in aree poco urbanizzate, ai Posti di Trasformazione su Palo: non si può stabilire a priori una distanza dalla Cabina AT oltre la quale cessa ogni pericolo (non è applicabile l'equivalenza col dispersore ideale semisferico), così il verificatore può aver ragione nel proseguire lungo la linea MT oltre la prima Cabina Secondaria ad esempio fino ad un palo di amarro. Figura 32: Elettrodi metallicamente collegati all'elettrodo disperdente 69 67 68 69 Guida CEI 11-37:2003-07, Art. 9.3 Schermi metallici dei cavi Guida CEI 11-37:2003-07, Art. 6.4 Contributo delle funi di guardia e degli schermi metallici dei cavi S. Mangione: Dispensa del Corso di Tecnica della Sicurezza Elettrica, Fig. 3.10 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 79 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 In genere alla dispersione della corrente di prova contribuiscono solo gli impianti di terra delle Cabine MT/BT più vicine all'impianto in misura perché, con l'aumentare della distanza, la resistenza dei piombi dei cavi MT che collegano gli impianti di terra delle varie Cabine Secondarie assume valori dell'ordine o superiori a quelli dell'intero impianto di terra. D'altro canto per le prime Cabine MT la misura dell'impedenza di terra (quella del Mod. O) beneficia largamente del contributo alla dispersione della corrente di guasto MT offerto dall'impianto di terra della Cabina AT, ma se la corrente di guasto arriva dalla Cabina Primaria, questo contributo "sparisce". Detto altrimenti, se con la misura della corrente drenata viene determinata una corrente verso la Cabina Secondaria di 500 A, c'è motivo sufficiente per andare a verificare le tensioni di contatto nonostante si abbia ZE Cabina Secondaria = 0,5 Ω La misura puntuale delle correnti drenate dai piombi dei cavi MT non è agevole in specie per la presenza di accoppiamenti induttivi, ritorni tra le sbarre, sfasamenti; per forza di cose è soggetta a semplificazioni ed arrotondamenti, inoltre i valori letti sono per la maggiore dello stesso ordine di grandezza dei disturbi. L'ideale è poter raccogliere tutti i cavi in uscita da ogni sbarra MT con una sola sonda Rogosky (di qualche metro di circonferenza), ma vanno ugualmente bene 4-5 sonde (poi sommate con l'adattatore) ad abbracciare i soli piombi con maggiore drenaggio. Ad ogni buon conto, di ritorno o no, se nel piombo di un cavo si ritrova una corrente che, riportata alla massima corrente di terra che l'impianto è chiamato a disperdere, è pari a qualche centinaio di ampere, ci sono già motivi sufficienti per la verifica termica. 70 70 CEI 11-17:2006-07, Art. 4.2.3 Dimensionamento degli schermi, delle guaine e delle armature metalliche Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 80 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Misura delle tensioni di contatto (e di passo) ai tralicci AT Comunque sia, lo scopo dichiarato di un collegamento totale di tutti gli impianti di terra della rete si può assimilare ad una prestazione di mutuo soccorso: ogni guasto a terra in un punto qualsiasi della rete si ripercuote su tutti gli elementi della rete, ma con intensità minore e facilmente controllabile. Se l’arco a terra nella stazione coinvolge anche i primi sostegni delle linee, facenti capo alla stazione o all’impianto utilizzatore, è anche vero che gli stessi sostegni, quando interessati a loro volta da una scarica a terra, si possono avvantaggiare della vicinanza di un dispersore di resistenza inferiore d’un ordine di grandezza a quello del sostegno stesso. 71 La scelta se collegare o meno le funi di guardia all'impianto di terra della Cabina Primaria va considerata fin dalla stesura del progetto: nel caso si renda indispensabile debbono essere presi da subito accordi col proprietario dell'elettrodotto così da avere ai primi tralicci un impianto di terra più efficace e far posare almeno per i primi chilometri una fune di guardia a bassa impedenza (es. Copperweld). Il drenaggio per altra via di una consistente quota della corrente di guasto a terra non modifica il diagramma collinare, ma riduce in proporzione la corrente drenata dalla maglia di terra di cabina e quindi la tensione totale di terra (è come se la corrente di guasto fosse minore). Affidare la sicurezza del proprio impianto a terzi senza garanzie è un azzardo, in specie perché il collegamento alla fune di guardia dei tralicci non è a portata di mano, di facile verifica, né garantito: diverso è considerare il drenaggio ai primi tralicci soltanto quale ausilio. Poiché la verifica dei tralicci è porzione di quella della Cabina Primaria, valgono i limiti di sicurezza relativi la cabina AT. 71 Guida CEI 11-37:2003-07, Art. 9.2 Funi di guardia Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 81 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 La normativa tecnica riferita alle linee aeree ha un approccio diverso riguardo la tensione di contatto ammissibile, suggerisce infatti direttamente il valore delle resistenze aggiuntive a seconda della tipologia dell'intorno: UD1 : nessun ulteriore resistenza aggiuntiva ai 1.000 Ω di resistenza del corpo 72 (luoghi come piscine, aree di campeggio, terreni di gioco, aree ricreative e simili, dove le persone possano riunirsi a piedi nudi) UD2 : resistenza aggiuntiva di 1.750 Ω (luoghi dove si può ragionevolmente supporre che le persone indossino le scarpe, come strade pubbliche, parcheggi, ecc. - ρE = 500 Ω · m) UD3 : resistenza aggiuntiva di 4.000 Ω (luoghi dove si può ragionevolmente supporre che le persone indossino le scarpe, ma con resistività del terreno alta - ρE = 2.000 Ω · m) UD4 : resistenza aggiuntiva di 7.000 Ω (luoghi dove si può ragionevolmente supporre che le persone indossino le scarpe, ma con resistività del terreno molto alta - ρE = 4.000 Ω · m) Figura 33: limiti tensione di contatto ai tralicci AT funzione della durata della corrente di guasto 73 72 73 ndr: curva identica a CEI EN 50522:2011-07, Figura 4 CEI EN 50341-1:2013-07, Figura 6.1 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 82 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Le Cabine Primarie costruite tra i campi di periferia oggi sono state raggiunte dalla cementificazione: i tralicci uscenti dalle cabine sono in piena area urbana e senza la messa a terra terminale della fune di guardia potrebbero risultare potenzialmente pericolosi, stante la presenza di persone o animali (e di impianti sensibili). Questo coinvolgimento delle funi di guardia nel drenaggio a terra della corrente di guasto comporta, ovviamente, anche l’obbligo di controllare la sicurezza dei tralicci delle linee entranti nella cabina: la verifica per le tensioni di contatto (e di passo) dev'essere estesa ai primi pali fuori della cabina. Non si può stabilire a priori una distanza oltre la quale cessa ogni pericolo; così il verificatore non può fermarsi al primo palo che in genere è sì il più critico, ma non è detto che sia il solo. Operativamente s'inizia col verificare le tensioni al primo palo in uscita dalla cabina e si prosegue fino ad avere due/tre sostegni consecutivi senza misure "pericolose". Infatti può capitare che la fune di guardia, per scelta o a causa dell'ossidazione dei morsetti di fissaggio agli angolari, risulti scollegata in uno o più pali. Stante la vetustà media delle linee AT coesistono tralicci d'ogni foggia, con le relative tipologie di impianto di terra: nel caso di un unico anello interrato non è raro misurare tensioni di passo significative a qualche metro dai sostegni. Regola generale è non portare all'esterno della cabina tensioni o correnti pericolose: a meno di obblighi verso la proprietà della linea aerea, è bene scollegare le funi di guardia che contribuiscono poco o per nulla alla dispersione a terra della corrente di guasto. L'eliminare il collegamento alle funi di guardia che contribuivano al 25% a drenare la corrente di prova non comporta in via automatica l'aumento di 1/3 della resistenza totale di terra, in specie se ad integrare la maglia in cabina sono infissi dei dispersori di profondità che così hanno modo d'essere sfruttati appieno. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 83 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Misura di altre tensioni Misure complementari, ma necessarie per avere il quadro intero della risposta al guasto dell'impianto in esame, sono ad esempio: • la misura della differenza di potenziale tra due punti metallici non accessibili a persone (es. in una cassetta), questo per valutare se in caso di guasto AT la distanza sia ancora sufficiente a garantire l'isolamento • la misura della differenza di potenziale tra il doppino telefonico entrante nella Cabina Primaria e la terra di cabina, questo per valutare se la messa a terra dell'impianto telefonico è correttamente collocata al di fuori della zona di influenza e, di riflesso, se l'isolamento del cavo e del separatore galvanico sono sufficienti o si deve ricorrere a cavi in fibre ottiche interamente dielettrici, senza guaina metallica. Incidentalmente la misura è di fatto una sonda di tensione, per cui in caso di guasto AT ai capi del voltmetro si ha la tensione totale di terra • la misura della differenza di potenziale tra un neutro entrante in cabina per l'alimentazione di riserva e la terra di cabina, questo per valutare se in caso di guasto AT l'isolamento dell'arrocco sia ancora sufficiente 74 • la misura della differenza di potenziale tra il neutro dell'alimentazione in bassa tensione di un frontista, nell'area di influenza della cabina, e la terra del frontista stesso, questo perché - solo in Italia 75 - con neutro messo a terra in Cabina MT il limite della sollecitazione di tensione è di 500 V 76 Trattandosi di misure effettuate con circolante la corrente di prova, vanno poi riportate alla massima corrente di terra che l'impianto è chiamato a disperdere. In linea generale la "tenuta di tensione" richiesta sugli impianti bt è di 1.200 V 77 A riguardo della sicurezza dell'operatore, si aggiunge il rischio del lavoro sotto tensione dato dalla rimozione delle barriere. 74 75 76 77 CEI 64-8;V1:2013-07, Sezione 442 Se il neutro è collegato ad una terra separata da quella della cabina di trasformazione, l’isolamento verso massa degli apparecchi BT nella cabina di trasformazione deve sopportare la tensione totale di terra aumentata della tensione di fase Uo CEI 64-8;V1:2013-07, Art. 442.3 Sistema TT GUIDA CEI 11-37:2003-07, Art. 8 Tali valori di tensione totale di terra sono stati scelti in modo da garantire l’isolamento dell’impianto utilizzatore BT. Infatti se si somma la massima tensione totale di terra che può assumere il neutro di BT (500 V) alla tensione di fase (circa 250 V) si arriva a circa 750 V, che è la tenuta dell’isolamento a frequenza industriale che ci si può attendere in apparecchiature anche obsolete in bassa tensione, quando siano state provate, quando erano nuove, a 2000 V CEI EN 61936-1:2011-07, Tabella 5 ÷ CEI EN 50522:2011-07, Tabella 2 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 84 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Errore strumentale ed errore operativo Nella misura della resistenza di terra di dispersori molto estesi quali quelli delle Cabine Primarie, i valori da rilevare sono generalmente molto piccoli ed i sistemi di misura utilizzabili sommano una serie notevole di errori. È molto importante che gli strumenti di volta in volta utilizzati abbiano portate idonee rispetto all'entità del valore da misurare (più la portata è vicina al valore da misurare e minore è l'incertezza complessiva), e che ne sia garantita la taratura periodica. Errore strumentale Per uno strumento digitale l'errore strumentale è in genere indicato come la somma di un errore percentuale riferito al valore letto e di un errore dovuto allo scorrimento dell'ultima cifra rispetto al valor vero della grandezza misurata. L'errore strumentale, caratteristica definita dal costruttore nei dati tecnici della strumentazione utilizzata, fa sì che il valore "vero" di RE sia contenuto tra REmin e REmax e che al loro interno qualunque valore può rappresentarlo, estremi compresi. Ai fini della sicurezza si adotta per RE il valore che renda il rischio minore ed accettabile ovvero quello massimo 78: RE = UEM ≡ IM Umax Imin Umax = valore della tensione misurata + errore assoluto del voltmetro (valore massimo) Imin = valore della corrente misurata + errore assoluto dell'amperometro (valore minimo) dove errore assoluto (±) = errore RDG (±) + errore DGT (±) Marca Tipo e n° matricola PORTATA RISOLUZIONE PRECISIONE 78 PINZA AMPEROMETRICA α 200 A 0,1 A ± 1,5% rdg ± 5 dgt VOLTMETRO ß 50 V 0,01 V ± 0,5% rdg ± 3 dgt Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09, Appendice B.1.7.3 punti 4 e 5 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 85 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Errore operativo È l'errore che commette chi effettua sul campo la misurazione e dipende sia da fattori soggettivi (es. professionalità specifica dell'operatore), che da fattori oggettivi (es. condizioni ambientali determinate, conosciute o meno). Può dipendere dalla scelta della strumentazione e dal metodo scelto ed attuato. Nelle misure di passo e contatto è fuori di dubbio che l'errore operativo pone in secondo piano l'errore strumentale: è capzioso disquisire su un ± 3% di errore strumentale (più un altro 0,2% per il filtro capacitivo al voltmetro) quando il bagnare abbondantemente o meno le piastre fa variare non meno del 30% la misura caricata. La normativa ha ancora qualche ancoramento al passato ed infatti dà solo la preferenza agli strumenti TRMS che sia: elettronico 80 79 e per il voltmetro indica, obbliga, consente , ad alta resistenza interna 81 , con blocco di correnti continue.82 Ancora, consiglia, obbliga, dà per scontato il bagnare: il terreno in cls. o asciutto83, il terreno normale 84, il terreno ghiaioso, l'asfalto o simili.85 79 80 81 82 83 84 85 Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09, Appendice B.1.2.3 Compatibilmente con i costi, preferire strumenti che eseguono misure di corrente e di tensione in “vero valore efficace” (T RMS). I voltmetri digitali è bene abbiano un elevata impedenza interna (40 kΩ ÷10 MΩ) Guida CEI 64-14:2007-02, Art. 2.3.2.5 Per la misura diretta delle tensioni di contatto e di passo è necessario un voltmetro portatile ad alta impedenza interna (possibilmente un voltmetro elettronico), con in parallelo ai morsetti una resistenza da 1000 Ω CEI EN 50522:2011-07, Allegato H La resistenza interna del voltmetro dovrebbe essere almeno 10 volte la resistenza di terra della sonda. CEI EN 50522:2011-07, Allegato L Se le tensioni di disturbo hanno una componente continua di valore elevato, può essere utilizzato un voltmetro che blocchi tale componente. CEI EN 50522:2011-07, Allegato H … in caso di terreno in calcestruzzo od asciutto l’elettrodo dovrebbe essere posato su un panno bagnato o su uno strato sottile di acqua. Guida CEI 64-14:2007-02, Art. 2.3.2.5 Sotto gli elettrodi, su terreno normale, devono essere posti feltri bagnati con soluzione salina. Guida CEI 11-37:2003-07, Allegato E, Misura delle tensioni di passo e di contatto Sul terreno ghiaioso, sull’asfalto o simili, la misura si fa ponendo sotto l’elettrodo un panno umido o dopo aver bagnato abbondantemente il suolo. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 86 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Ancora sulla depurazione del disturbo (Erbacher) La Guida CEI-ISPESL CEI 0-11 86 fa omettere la procedura di depurazione se le tensioni di disturbo non superano il 20% della tensione U di lettura. Nel grafico che segue ho rielaborato i dati d'una misura di resistenza con disturbo nullo sulla corrente, già mostrata: posto che nel caso esaminato il disturbo massimo sulla tensione misurata era solo del 3 % si può notare che la differenza è già visibile. Andamento della resistenza - CPextraurbana U diretta U disturbo U inversa U depurata 0,90 Ω metri 1,00 Ω 0 1 4 20 28 54 58 60 62 64 66 67 68 69 70 72 74 76 80 85 100 115 125 135 145 245 345 445 545 645 2,28 1,95 2,40 2,52 3,29 3,44 3,77 3,24 4,64 7,63 9,93 11,35 12,15 12,50 12,78 14,07 17,18 25,00 40,00 59,10 65,00 66,00 68,00 69,50 74,00 74,00 74,00 74,00 74,00 1,08 1,18 1,20 1,37 1,84 1,84 1,98 2,16 1,98 2,28 1,95 2,40 2,52 3,29 3,44 3,77 3,24 4,64 7,63 9,93 11,35 12,15 12,50 12,78 14,07 17,18 25,00 40,00 59,10 67,00 69,00 70,50 72,00 77,00 78,00 78,00 78,00 78,00 2,28 1,95 2,40 2,52 3,29 3,44 3,77 3,24 4,64 7,63 9,93 11,35 12,15 12,50 12,78 14,07 17,18 25,00 40,00 59,10 66,00 67,51 69,25 70,75 75,54 76,00 76,00 76,00 76,00 0,80 Ω 0,70 Ω 0,60 Ω 0,50 Ω 0,40 Ω 0,30 Ω 0,20 Ω 0,10 Ω 0,00 Ω 0m 100 m 200 m DEPURATA 86 300 m 400 m DIRETTA 500 m 600 m 700 m INVERSA Guida CEI-ISPESL CEI 0-11:2002-09, Appendice B.1.7.3 Mod. RT3 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 87 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Ad ogni buon conto, se si omette la depurazione deve essere considerato il valore di tensione che renda il rischio minore ovvero il valore misurato massimo: nel caso in esempio i valori a corrente inversa. Questo è un criterio generale che semplifica la campagna di misura: una volta individuato lo stato più gravoso si può proseguire con corrente (diretta o inversa) invariata. Per i punti sulla maglia di terra è grave trovare tensioni di passo e/o contatto pericolose, infatti di regola i valori misurati sono ben lontani dai limiti di sicurezza: più probabile trovare punti potenzialmente pericolosi al salto maglia o sulle masse metalliche entranti nell'area di influenza della cabina. Non appena la misura si fa "leggibile" è imperativo provvedere al rilievo completo (normale, a vuoto, con corrente invertita) per non rischiare misurazioni farlocche. Tipiche misure a rischio di abbaglio sono quelle alle tubazioni del gas e le relative colonnine col sezionamento della protezione catodica, alle condotte dell'acquedotto, ai binari, ai tralicci AT e MT, ai pali dell'illuminazione pubblica, agli impianti di terra privati. La normativa prevede anche la misura al neutro 87 88 89 o alla sua messa a terra: l'operazione è sempre problematica e talvolta non fattibile, sia per la presenza di armoniche, sia per le normali correnti dovute allo squilibrio dei carichi monofase. 87 88 89 CEI EN 61936-1:2011-07, 10.2.3.2 Alimentazione BT uscente o entrante in una cabina AT Se gli impianti di terra di alta e bassa tensione sono separati, si deve scegliere il metodo della separazione dei dispersori in modo da non arrecare pericolo alle persone o alle apparecchiature dell’impianto di bassa tensione. Ciò significa che le tensioni di passo, di contatto, trasferite e le sollecitazioni di tensione sull’impianto in BT, causate da guasti sull’alta tensione, rientrino nei limiti appropriati. CEI 64-8;V1:2013-07, Sezione 442 Se il neutro è collegato ad una terra separata da quella della cabina di trasformazione, l’isolamento verso massa degli apparecchi BT nella cabina di trasformazione deve sopportare la tensione totale di terra aumentata della tensione di fase Uo CEI EN 61936-1:2011-07, Tabella 5 ÷ CEI EN 50522:2011-07, Tabella 2 …. la EPR (ndr: Earth Potential Rise) può essere sostituita da differenze di potenziale locali basate su misure o calcoli. Ndr: alta tensione - tensione superiore a 1 000 V c.a. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 88 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Considerazioni finali Dlgs. 81/08 Il Datore di Lavoro ha tra le misure generali di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro 90 la valutazione di tutti i rischi per la salute e la sicurezza, la riduzione dei rischi alla fonte e la priorità delle misure di protezione collettiva rispetto alle misure di protezione individuale (ovvero è da perseguire una maglia di terra ben fatta in vece di guanti e tronchetti isolanti). Ecco allora che al Datore di Lavoro l'opera del verificatore (e i dati che questi raccoglie sul campo) è indispensabile, anche per la valutazione costi/benefici delle migliorie. Normativa tecnica 91 È noto che le norme tecniche sono convenzionalmente ritenute il miglior compromesso applicabile alla media delle situazioni che si possono incontrare, la realtà è invece molto complessa, varia ed articolata. Se è vero che le norme tecniche sono il riferimento più importante per la regola d'arte, è altrettanto vero che esse costituiscono solo uno strumento a servizio del verificatore e che niente può sostituire la competenza e la preparazione nell'interpretazione delle norme e nella applicazione della Buona Tecnica in ogni caso concreto. 90 91 Dlgs. 81/08, Articolo 15 Misure generali di tutela vedasi: G.Tedeschi, Le verifiche degli impianti di terra, l'importante ruolo degli ingegneri Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 89 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Scovare l'insidia Il verificatore non può tralasciare certuni punti affidandosi alla probabilità (di certo assai remota) che durante il guasto a terra avvenga un infortunio, come se fosse una lotteria al contrario, né pararsi con una pletora di misure ininfluenti quasi a dire: "Ho campionato quasi tutti i punti, cosa volete di più!" A parte il fatto che, quale esempio e come già detto in precedenza, se con l'innalzamento del potenziale di terra la rete di distribuzione del metano diventa "pericolosa", il sinistro è certo, anche distante dalla Cabina Primaria. Partendo dal concetto che le misure delle tensioni di contatto e di passo hanno lo scopo di definire lo «stato di sicurezza» dell'impianto e fermo restando che i punti in cui può «nascondersi» l'insidia possono essere un rubinetto o un idrante, un cassoncino metallico o un traliccio abbandonato da tempo, un cancello o una recinzione metallica, un tubo metallico forellato e destinato ad annaffiare un'aiuola, o un tubo interrato, la griglia metallica attraverso la quale viene arieggiata la cantina e così via. Significa che nulla deve essere trascurato. È necessario, in altri termini, compenetrarsi nella mentalità del preventore o dell'addetto alla sicurezza, professionisti abituati a «scovare» il pericolo nell'apparentemente innocuo particolare dell'impianto. Da quanto sopra ne deriva l'ovvia regola di cui si è già fatto cenno nel capitolo precedente: non lesinare nel numero delle misure; più numerosi sono i punti misurati, più completa sarà la mappa relativa alle tensioni di contatto e delle tensioni di passo. Una mappa che probabilmente richiederà anche parecchi giorni per essere completata in ogni sua parte, ma la sicurezza non si concilia con un lavoro affrettato e superficiale, condotto all'insegna del pressapochismo. 92 92 V.Re: Come verificare gli impianti di terra e il coordinamento delle protezioni Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 90 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Punti sentinella È raro, ma una cabina potrebbe risultare senza punti non dico pericolosi, ma almeno misurabili. Nel caso è utile fare alcune misure non canoniche, ad esempio con passo di due metri, e riportarle nelle minute: saranno d'utilità alla successiva verifica periodica per avere immediata conferma sulla invarianza della resistenza di terra, senza dover posare la sonda di tensione. Può capitare - per condizioni meteo avverse, scarsità di personale o quant'altro che il primo giorno non si faccia la misura della resistenza di terra, e che poi i conti non tornino: meglio verificare subito! Sorprese Se alla sonda di tensione ci si accorge che la misura di terra discosta di molto dallo storico, non è il caso di proseguire (va fatta una sola misura in zona neutra per il raffronto con quella di cinque anni prima), ma bisogna indagarne le cause. A chi scrive sono capitati due casi "scuola": 1. a metà sonda voltmetrica, con tutta la squadra per strada, l'impedenza di terra è diminuita e nel circuito amperometrico s'è palesata una corrente continua. La Cabina Primaria in misura era asservita ad una SSE di RFI: la cella MT con lo scaricatore (Valvola Soulè) era stata opportunamente sezionata ma, di passaggio, un manutentore delle ferrovie, non visto e senza dirci alcunché, l'ha cortocircuitata (tra l'altro una manovra errata). 2. la sonda voltmetrica ha evidenziato un aumento del 350% del valore dell'impedenza di terra. La Cabina in misura era asservita ad un Utente AT che ha separato la rete di terra dei propri stabilimenti (e della propria rete MT) dalla maglia di terra del punto di consegna in alta Tensione e di conseguenza dalla maglia di terra della Cabina Primaria. Interpellata, la Proprietà, nelle persone dei responsabili della rete elettrica, ha dichiarato che tale separazione è avvenuta su suggerimento del loro consulente elettrico e che è stato verificato, con le nuove condizioni di esercizio, il rispetto dei valori di tensione ammessi dalla norma vigente. Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 91 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Verifiche formali È il caso del punto 2. che precede: è evidente che con la resistenza di terra aumentata di quasi quattro volte il bordo maglia ed i punti esterni alle cabine AT possano diventare pericolosi, infatti due punti verificati a campione nell'area dello stabilimento sono risultati notevolmente superiori ai limiti ammessi dalle norme CEI. Questo sta a significare tra l’altro che non è stata eseguita correttamente la verifica delle tensioni di passo e contatto della cabina di trasformazione AT/MT dello stabilimento limitandosi ad una verifica formale entro il solo perimetro della sezione AT (risolta con un paio di asfaltature) e non verificando i punti al contorno, nell'area dello stabilimento. Però il consulente, facendo separare la rete MT, s'è risparmiato le misure di passo e contatto in tutto lo stabilimento, e per questo di certo è stato remunerato. Asfaltature Anche se è sufficiente un'asfaltatura con larghezza di 1,25 metri per rendere impossibile toccare con le mani parti metalliche collegate a terra da una posizione al di fuori dell’area asfaltata, di par mio aggiungo che è sempre bene fare la misura a passo 1,30 metri così da dare sostanza alla prescrizione di controllo periodico dello stato d'usura dell'asfalto: un conto è se l'asfalto davvero necessita, altro se è stato steso di default. Per i tralicci posti in zone facilmente accessibili, quali ad esempio un giardino pubblico od un parco giochi, la Buona Tecnica consiglia, nel caso, una pavimentazione isolante per una zona di circa 5 metri all'intorno dei sostegni. 93 93 V.Cataliotti - A.Campoccia: Impianti di Terra - pag. 181 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 92 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Ringraziamenti Ringrazio il Prof. Marcello Marconi che ha favorevolmente accolto la mia proposta di tesi, occasione per proseguire nella disamina sulla "prova di terra" intrapresa con la tesi triennale. Un grazie ben oltre il protocollo è poi rivolto ai colleghi tutti dell'ex Ufficio Verifiche di Milano, sodali di tante prove! Per ultimo una doverosa riconoscenza nei confronti di Stefano Magistroni per la collaborazione nella redazione. Figura 34: Porta Volta, Milano - giugno 2003 (foto C. Picozzi) Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 93 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Bibliografia Normativa e regole tecniche di riferimento [01] Decreto Ministeriale 12 settembre 1959 (Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle documentazioni relative all'esercizio delle verifiche e dei controlli previste dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro) [02] Consiglio Federale Svizzero: 734.2 del 30 marzo 1994 (Stato 1° luglio 2012) Ordinanza sugli impianti elettrici a corrente forte (Ordinanza sulla corrente forte) [03] Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e s.m.i. (Testo unico sulla sicurezza nei luoghi di lavoro) [04] Norma CEI EN 50341-1 Fascicolo 12996 E Linee elettriche aeree con tensione superiore a 1 kV in c.a. Parte 1: Prescrizioni generali - Specifiche comuni [05] Norma CEI EN 50522 Fascicolo 11372 + Corr. 1 CEI 2011-10 + Corr. 2 CEI 2012-01 Messa a terra degli impianti elettrici a tensione superiore a 1 kV in c.a. [06] Norma CEI EN 61643-11 Fascicolo 12782 E Limitatori di sovratensioni di bassa tensione. Parte 11: Limitatori di sovratensioni connessi a sistemi di bassa tensione Prescrizioni e prove [07] Norma CEI EN 61936-1 Fascicolo 11373 Impianti elettrici con tensione superiore a 1 kV in c.a. Parte 1: Prescrizioni comuni [08] Norma Italiana CEI 0-11 Edizione Prima Fascicolo 6613 Guida alla gestione in qualità delle misure per la verifica degli impianti elettrici ai fini della sicurezza [09] Norma Italiana CEI 0-14 Edizione Prima Fascicolo 7528 Guida all'applicazione del DPR 462/2001 [10] Norma Italiana CEI 0-16 Edizione Terza Fascicolo 12673 + Ec1 CEI:2013-05 Regola tecnica di riferimento per la connessione di Utenti attivi e passivi alle reti AT ed MT delle imprese distributrici di energia elettrica [11] Norma Italiana CEI 11-17 Edizione Terza Fascicolo 8402 Impianti di produzione, trasmissione e distribuzione pubblica di energia elettrica. Linee in cavo Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 94 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 [12] Norma Italiana CEI 11-37 Edizione Seconda + EC 1 Fascicolo 6957 Guida per l'esecuzione degli impianti di terra nei sistemi utilizzatori di energia alimentati a tensione maggiore di 1 kV [13] Norma Italiana CEI 64-8 7a Ed. + Ec febbraio 2013+ CEI 64-8;V1:2013-07 Impianti elettici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua [14] Norma Italiana CEI 64-12 Edizione Seconda Fascicolo 9959 Guida per l'impianto di terra negli edifici per uso residenziale e terziario [15] Norma Italiana CEI 64-14 Edizione Seconda Fascicolo 8706 Guida alle verifiche degli impianti elettrici utilizzatori [16] Norma Italiana CEI 64-18 Fascicolo 11567 Effetti della corrente attraverso il corpo umano e degli animali domestici [17] ISPESL, Circolare 17 del 2 aprile 2002 [18] Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali Nota Prot. 15/VI/0018639 del 2/11/2009, [19] ISPESL, Nota n. 06262 del 12/11/2009 [20] INAIL, Dipartimento Certificazione e Conformità dei Prodotti e Impianti Aprile 2012, DPR 462/01 - Guida tecnica alla prima verifica degli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e impianti di messa a terra Testi di riferimento [21] A.Bossi - E.Coppi, Impianti di Terra Ulrico Hoepli Editore, Milano, 1975 [22] Università degli Studi di Pavia, Aspetti scientifici e tecnici dei problemi di sicurezza per l'uomo Seminari su Sicurezza negli impianti elettrici, Anno Accademico 1976-1977 [23] V.Cataliotti, Impianti elettrici, Flaccovio Editore, Palermo, 1983 [24] V.Carrescia, Fondamenti di sicurezza elettrica Ulrico Hoepli Editore, Milano, 1984 [25] V.Re, Come verificare gli impianti di terra e il coordinamento delle protezioni UTET Periodici, 1993 - Quarta Edizione aggiornata a maggio 2001 [26] C.Picozzi, Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: rischio elettrico e qualità delle misure. Tesi di Laurea, Università degli Studi G. Marconi A.A. 2007-2008 [27] V.Cataliotti - A.Campoccia, Impianti di Terra Edizioni TNE, Torino, 2013 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 95 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Unificazione, testi e guide del Distributore [28] Enel Compartimento di Milano Prevenzione Infortuni MN 301, novembre 1977 Ed. 1 Modalità integrative alle "Disposizioni contro i rischi da elettrocuzione" per la verifica dell'impianto di terra di impianto elettrico [29] Enel Compartimento di Milano Ufficio Verifiche e Misure di Milano, dicembre 1980 IMPIANTI DI TERRA. Dimensionamento degli impianti di terra [30] Enel Compartimento di Milano Ufficio Verifiche e Misure di Milano, marzo 1981 IMPIANTI DI TERRA. Generalità e resistività del terreno [31] Enel Compartimento di Milano Ufficio Verifiche e Misure di Milano, marzo 1981 IMPIANTI DI TERRA. Verifica degli impianti [32] Enel Compartimento di Milano - Unificazione ML 340, anno 1982 Messa a terra dei sostegni delle Linee AT a 130 kV [33] Enel Direzione Distribuzione Lombardia Prevenzione Infortuni MN 301, Settembre 1998 Ed. 4 (…) Verifica dell'impianto di terra di un impianto elettrico [34] Enel Direzione Distribuzione Lombardia Prevenzione Infortuni MN 331, Settembre 1998 Ed. 3 (…) Verifica degli impianti di terra col metodo voltamperometrico [35] Enel Distribuzione - Unificazione DK 4281, Gennaio 2000 Edizione II IMPIANTI DI TERRA DELLE CABINE PRIMARIE [36] Enel Distribuzione - Metodo di lavoro EM 2023 Rev. 01 del 13.06.2003 VERIFICA DELLE TENSIONI DI CONTATTO E DI PASSO NELLE CABINE MT/BT [37] Enel Distribuzione, Edizione Maggio 2004 Guida all'esecuzione delle Verifiche degli Impianti di terra delle Cabine Secondarie [38] Enel Distribuzione, Ed. 2 - Agosto 2004 Linee in cavo aereo MT [39] Enel Distribuzione - Unificazione DK 4461, Aprile 2005 Edizione 2.1 IMPIANTI DI TERRA DELLE CABINE SECONDARIE [40] Enel Green Power - Istruzione operativa N. 33 del 18/07/2011 Avviamento Impianti Idroelettrici Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 96 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 [41] TERNA - Allegato A.8 Rev. 03 del 1 novembre 2011 Correnti di corto circuito e tempo di eliminazione dei guasti negli impianti delle reti a tensione uguale o superiore a 120 kV [42] Enel Divisione Infrastrutture e Reti - Ed. 2.2 Dicembre 2011 Guida per le connessioni alla rete elettrica di Enel Distribuzione [43] Enel Divisione Generazione ed Energy Management Safety e ambiente, Safety - LG0020S4 Rev. 04 del 25 settembre 2012 Linee guida denuncia e verifica degli impianti di terra nei luoghi di lavoro Altri riferimenti [44] G.Revessi: Secondo contributo allo studio delle correnti vaganti L'ELETTROTECNICA Vol. VII - Febbraio 1920 [45] R.Dalla Verde - P.Pavesi: Gli impianti di terra L'ELETTROTECNICA Vol. XL - Maggio 1953 [46] R.Maranesi - A.Paolucci: Definizione e misura della resistenza di terra L'ELETTROTECNICA Vol. XL - Dicembre 1953 [47] Modalità di realizzazione degli impianti di terra nelle stazioni all'aperto EDISONVOLTA - Quaderni di studi e notizie, n. 179/1954 [48] N.Faletti - C.Rossignani - G.Malaman: Impianti di terra nelle centrali e stazioni elettriche L'ELETTROTECNICA Vol. XLII - Ottobre 1955 [49] G.Riello: Reti a media e bassa tensione: osservazioni sugli impianti di terra L'ELETTROTECNICA Vol. XLIX - Aprile 1962 [50] G.Bottini - F.Capretti - L.Squintani: Considerazioni sulla misura delle tensioni di passo e di contatto L'ELETTROTECNICA, volume dei rendiconti, memoria 53/1962 [51] N.Tomatis: Impianti di messa a terra nelle stazioni elettriche L'ENERGIA ELETTRICA N. 8 - 1965 [52] G.Zamorani - A.Subioli: Impianto di terra con puntazze e conduttori isolati di interconnessione L'ELETTROTECNICA Vol. LXI - Giugno 1974 [53] Relazione di Congressi e Mostre Sintesi del simposio sugli impianti di terra. Palermo, 1975 L'ELETTROTECNICA Vol. LXII - Aprile 1975 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 97 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 [54] G.Danesi - A.Giorgi: Esperienze sull'impiego dei dispersori profondi negli impianti di terra P.Cosentino: La prospezione geoelettrica con particolare riguardo agli studi per gli impianti di terra AEI, Simposio sugli impianti di terra. 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Dalla teoria agli esempi applicativi con le indicazioni della Guida CEI 81-8 [65] V.Cataliotti - A.Campoccia - G.Zizzo: La terra deviata TUTTONORMEL - Ottobre 2004 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 98 di 100 Università degli Studi Guglielmo Marconi Carlo Picozzi Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 [66] G.Tedeschi: Le verifiche degli impianti di terra, l'importante ruolo degli ingegneri Associazione Progettisti di Impianti. Incontro Tecnico 17 novembre 2005 [67] L.Alimandi - G.Saputi: Impianti elettrici di messa a terra: la mancata protezione dai contatti diretti Ambiente&Sicurezza, Il Sole 24 ORE - Pirola 23 maggio 2006 - N. 10 [68] G.Saputi: Le procedure di sicurezza per la verifica degli impianti elettrici Ambiente&Sicurezza, Il Sole 24 ORE - Pirola 3 ottobre 2006 - N. 18 [69] Collegamenti in Cavo 150 kV XLPE 1x 1600 mm2 da C.S. 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Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Industriale Anno Accademico 2012-2013 Indice Introduzione........................................................................................................................................................................1 Denuncia e verifica degli impianti di terra ...................................................................................................................5 Requisiti per il verificatore ...........................................................................................................................................7 Protezione contro i contatti indiretti in Alta Tensione ..................................................................................................9 Scopo................................................................................................................................................................................11 Fedeltà al progetto.......................................................................................................................................................13 Cavi AT ...........................................................................................................................................................16 Funi di guardia e tralicci AT ............................................................................................................................18 Stato di impianti e servizi ................................................................................................................................19 Sicurezza delle persone...............................................................................................................................................21 Resistenza meccanica ed alla corrosione (anche in termini di verifica dell'integrità della maglia) .............................24 Cabina con maglia indipendente: RE = Rmaglia + Σ Rdispersori ..............................................................................26 Cabina con maglia interconnessa: ZE = Rmaglia + Σ Zfuni di guardia ........................................................................26 Cabina con maglia interconnessa: ZE = Rmaglia + Σ Rdispersori + Σ Zfuni di guardia ....................................................27 Cabina con maglia interconnessa: ZE = Rmaglia + Σ ( Rdispersori , Zfuni di guardia , Zpiombi MT ) ...................................27 Buon funzionamento dei componenti elettrici.............................................................................................................28 Metodologia di prova........................................................................................................................................................31 Qualità delle misure ...................................................................................................................................................33 Disturbi nel terreno - Erbacher....................................................................................................................................34 Campi elettrici e magnetici .........................................................................................................................................36 Campionatura e misure a campione ............................................................................................................................38 Riguardo la corrente di prova......................................................................................................................................40 Scelta dell'elettrodo ausiliario di corrente (dispersore lontano)...................................................................................41 Cabina AT utilizzata quale elettrodo ausiliario; cavi AT - fune di guardia ......................................................43 Cabina MT utilizzata quale elettrodo ausiliario; indipendenza - corrente iniettata - tensione di contatto ........46 Sonda ausiliaria a distanza ridotta; sicurezza - instabilità valore resistenza .....................................................47 Scelta Punto "0" di iniezione della corrente ................................................................................................................50 Criteri di sicurezza ......................................................................................................................................................51 Prova di continuità elettrica ........................................................................................................................................54 Prova voltamperometrica ...........................................................................................................................................56 Misura della resistenza di terra ........................................................................................................................61 Misura della tensione totale di terra UE ............................................................................................................67 Misura della corrente di guasto drenata dagli elementi metallici .....................................................................68 Verifica dell'integrità dei giunti di isolamento .................................................................................................72 Rilievo dell'andamento del potenziale sulla superficie del terreno...................................................................73 Misura delle tensioni di contatto (e di passo) ..................................................................................................75 Misura delle tensioni contatto alle Cabine Secondarie (CP urbane).................................................................78 Misura delle tensioni di contatto (e di passo) ai tralicci AT.............................................................................81 Misura di altre tensioni ....................................................................................................................................84 Errore strumentale ed errore operativo........................................................................................................................85 Errore strumentale............................................................................................................................................85 Errore operativo ...............................................................................................................................................86 Ancora sulla depurazione del disturbo (Erbacher) ...........................................................................................87 Considerazioni finali.........................................................................................................................................................89 Dlgs. 81/08.......................................................................................................................................................89 Normativa tecnica ...........................................................................................................................................89 Scovare l'insidia ...............................................................................................................................................90 Punti sentinella.................................................................................................................................................91 Sorprese ...........................................................................................................................................................91 Verifiche formali .............................................................................................................................................92 Asfaltature .......................................................................................................................................................92 Ringraziamenti .................................................................................................................................................................93 Bibliografia.......................................................................................................................................................................94 Normativa e regole tecniche di riferimento......................................................................................................94 Testi di riferimento ..........................................................................................................................................95 Unificazione, testi e guide del Distributore......................................................................................................96 Altri riferimenti................................................................................................................................................97 Indice..............................................................................................................................................................................100 Verifica dell'efficienza dell'impianto di terra di una Cabina Primaria: scopo e metodologia di prova pagina 100 di 100 LA PRESENTE CONTIENE IMMAGINI CHE, PER UNA MIGLIORE LETTURA DEL CONTENUTO, RICHIEDONO LA STAMPA A COLORI.