REGNO DEI PROTOZOI UNICELLULARITA’ PROTOZOI La maggior parte conduce vita libera. I protozoi sono presenti in tutto il mondo in tutti i tipi di ambienti acquatici, compreso il terreno umido. Circa 10000 specie viventi sono parassite. CILIOPHORA Paramecium HABITAT I protozoi sono capaci di accrescersi e riprodursi soltanto in habitat umidi, pertanto essi si trovano pressoché ovunque ci sia acqua. PARASSITISMO Le specie che infettano gli organi interni vivono nei liquidi organici; quelle che parassitano l’intestino passano da un ospite all’altro in forma di cisti, mentre quelle presenti nel sangue vengono trasmesse da vettori. LOCOMOZIONE Il movimento è assicurato dai pseudopodi (movimento ameboide) e da flagelli e ciglia. Le pellicole sono essenziali per la locomozione nei flagellati e nei ciliati. ALIMENTAZIONE e DIGESTIONE I protozoi con rivestimenti cellulari semplici ingeriscono alcune sostanze nutritive in qualsiasi sito del plasmalemma. I protozoi con pellicole hanno frequentemente un citostoma. La digestione avviene in vacuoli alimentari intracellulari quando vengono aggiunti enzimi idrolitici provenienti dai lisosomi circolanti. SCAMBI GASSOSI Ossigeno e l’anidride carbonica disciolti diffondono attraverso la membrana cellulare umida. ESCREZIONE e OSMOREGOLAZIONE I protozoi eliminano i prodotti di rifiuto sotto forma di ammoniaca. Alcuni hanno vescicole di espulsione dell’acqua. Il citoplasma dei protozoi d’acqua dolce è iperosmotico rispetto all’ambiente. I protozoi marini e quelli parassiti sono isosmotici rispetto all’ambiente. RIPRODUZIONE Asessuale • Divisione binaria • Divisione multipla • Gemmazione I processi sessuali sono molto diffusi nei protozoi e, generalmente, comportano il differenziamento di gameti aploidi capaci di fondersi nella fecondazione, dando origine ad uno zigote diploide. Caratteristiche generali degli animali Eterotrofia Multicellularità Assenza di pareti cellulari Movimento attivo Diversità nella forma Varietà di habitat Riproduzione sessuata Tessuti Sistema di Linneo (1758) • Ad ogni specie viene assegnato un nome composto da due parole (nomenclatura binomia); • Le specie vengono raggruppate in categorie tassonomiche progressivamente più ampie (classificazione gerarchica). Evoluzione del piano strutturale degli animali 1. L’evoluzione della simmetria 2. L’evoluzione dei tessuti, con conseguente formazione di strutture e funzioni specializzate 3. L’evoluzione di una cavità del corpo 4. L’evoluzione di vari schemi di sviluppo embrionale 5. L’evoluzione della segmentazione, o unità corporee ripetute I PORIFERI: organismi pluricellulari L’EVOLUZIONE DELLA PLURICELLULARITA’ La diversità della vita animale è dovuta alla pluricellularità e soltanto gli animali pluricellulari sono riusciti ad adattarsi agli ambienti terrestri aridi e a dominarli. Sono state formulate diverse ipotesi per spiegare l’evoluzione degli animali da forme di vita unicellulari: IPOTESI COLONIALE Gli animali primitivi potrebbero essersi evoluti da flagellati eterotrofi con un’organizzazione coloniale simile a quella di Volvox, quando il differenziamento cellulare e la divisione del lavoro aumentarono gradualmente IPOTESI PLASMODIALE Gli animali si originarono da protozoi ciliati plurinucleati che subirono la cellularizzazione interna PORIFERI I poriferi o spugne sono filtratori porosi viventi; la maggior parte vive sul fondo del mare. Le spugne sono dotate di camere acquifere interne tappezzate da cellule flagellate, dette coanociti, specializzate per l’alimentazione. L’acqua circola attraverso la spugna, le particelle in sospensione vengono catturate dai coanociti e l’acqua effluisce dalla spugna attraverso aperture dette osculi. Alcune spugne hanno una grande cavità interna detta spongocele. Le spugne possiedono, inoltre, un endoscheletro; gli elementi scheletrici, contenuti all’interno del corpo, sono costituiti da spicole silicee o calcaree dure (aghi di carbonato di Ca o silice) o da spongina molle o dalle une e dall’altra. Protozoo Coanoflagellato ALIMENTAZIONE e DIGESTIONE COANOCITA Flagello Particella alimentare Microvillo Collaretto Corpo cellulare Nucleo Le spugne hanno tre forme fondamentali del corpo: ASCON SYCON LEUCON Spugne calcaree e relative spicole Spugne vitree e relative spicole • Calcispongie • Hyalospongie • Demospongie Spugne coralline Queste spugne posseggono uno scheletro coralliforme, costituito da una matrice calcarea in cui sono incluse spicole silicee e fibre di spongina. Spugne cornee Le demospongie comprendono circa il 95% di tutte le spugne viventi e sono diffuse nei mari profondi e in quelli bassi, negli ambienti di acqua salmastra e in quelli di acqua dolce. Alcune sono costituite da spicole silicee; altre da una combinazione reticolata di spicole silicee e spongina, o soltanto di spongina. Alcune specie sono prive di elementi scheletrici. Demospongiae 1 cm3 di spugna può attuare una propulsione di più di 20 litri di acqua al giorno! Una cellula di spugna può de-differenziare e ridifferenziare. In tutti gli altri animali una volta che la cellula differenzia per svolgere una funzione, essa e le sue cellule discendenti non possono svolgerne nessun altra. I corpi costituiti da cellule specializzate allo scopo di svolgere particolari funzioni posseggono un vantaggio rispetto a quelli con cellule che potenzialmente possono svolgere molteplici compiti; dunque i tessuti risultano un adattamento favorevole Simmetria e tessuti dividono i Parazoi dai Metazoi. RIPRODUZIONE ASESSUALE Gemmazione Aggregati di cellule si sviluppano sulla superficie del corpo. Ad una certa grandezza si staccano, si attaccano al substrato e si sviluppano diventando adulti. Formazione di Corpi di riduzione Aggregati cellulari che rimangono dopo che una spugna parentale si è disintegrata in condizioni sfavorevoli. Un corpo di riduzione è capace di accrescersi generando una nuova spugna. RIPRODUZIONE SESSUALE Le spugne sono di solito ermafrodite, ma producono spermi o uova in tempi diversi. Gli spermatozoi emessi nell’acqua entrano nelle spugne vicine attraverso i pori afferenti e fecondano le uova. Lo zigote inizia a svilupparsi; viene, infine, emessa una larva flagellata (anfiblastula), la quale dopo un po’ si fissa al substrato e genera una nuova spugna. Evoluzione del piano strutturale degli animali 1. L’evoluzione della simmetria 2. L’evoluzione dei tessuti, con conseguente formazione di strutture e funzioni specializzate 3. L’evoluzione di una cavità del corpo 4. L’evoluzione di vari schemi di sviluppo embrionale 5. L’evoluzione della segmentazione, o unità corporee ripetute La maggior parte del regno animale è costituita da due gruppi: ramo Radiata e ramo Bilateria. I Radiata (simmetria raggiata e biradiale) sono rappresentati dagli cnidari e ctenofori. Tutti gli altri animali hanno simmetria bilaterale. LA COMPARSA DELLA SIMMETRIA SIMMETRIA RAGGIATA Ogni piano longitudinale passante per l’asse centrale divide l’organismo in due parti approssimativamente speculari Simmetria raggiata SIMMETRIA BIRADIALE In un animale a simmetria biradiale, come un’attinia o anemone di mare, solo due piani dividono il corpo in due metà speculari Simmetria biradiale SIMMETRIA BILATERALE Un animale a simmetria bilaterale ha una metà destra ed una metà sinistra, specularmente identiche, e un’estremità anteriore ed una posteriore. Le parti del corpo degli animali a simmetria bilaterale sono adattate per il movimento a testa avanti attraverso l’ambiente. Di conseguenza, le strutture sensoriali e nervose sono concentrate nel capo, dove possono rivelare e integrare gli stimoli ambientali quando l’animale li incontra per la prima volta. RAGGIATI: Cnidari Gli cnidari posseggono cellule specializzate che contengono organuli dette cnidae (cnidociti). Le cnidae urticanti sono dette nematocisti. Molti cnidari hanno due forme adulte del corpo: un polipo cilindrico e una medusa. Entrambe le forme hanno una bocca contornata da un anello di tentacoli. La bocca immette nella cavità gastrovascolare. La superficie che reca la bocca è detta superficie orale, mentre quella opposta è detta superficie aborale. Sistema neuronale diffuso I neuroni formano una rete neuronale diffusa, stabilendo contatti diretti con le le cellule contrattili mioepiteliali. Nelle meduse lungo il bordo dell’ombrello è presente un anello di neuroni. Hanno recettori nervosi sensibili al tatto ed alcuni hanno recettori di gravità e di intensità luminosa, che includono in alcune specie, occhi in grado di formare immagini. Le idre (Hydrozoa) Obelia Hydra Gonionemus Le meduse (Scyphozoa) Chrysaora quinquecirrha Aurelia aurita Chrysaora fuscescens Le meduse Le meduse Tuffarsi vedendo una medusa lontana Le meduse che pungono hanno solitamente tentacoli molto lunghi. Pelagia arriva a 10 metri mentre Physalia (la Caravella Portoghese) può raggiunge i 20 metri: la medusa che sembra abbastanza lontana da noi può toccarci ed urticarci coi suoi lunghi tentacoli. Le meduse possono uccidere Alcune tossine di meduse possono causare shock anafilattico. Il forte dolore provocato dalla puntura può essere fatale in cardiopatici. “In Australia le meduse killer fanno più vittime degli squali. Physalia ‐ in Florida ‐ ha ucciso. Non ci sono stati casi di vittime a causa di punture di medusa nel Mediterraneo ma spesso le persone punte finiscono all'ospedale”. Evitare le meduse «Le meduse si spostano verticalmente, potendo stare in superficie e potendo scendere sul fondo; si muovono orizzontalmente, spesso portate dalle correnti. Non ci sono regole predefinite: le trovi ovunque, poiché le meduse sono parte del plancton e si spostano con la corrente che non riescono a contrastare pur essendo abili al nuoto» (prof. Ferdinando Boero, biologo marino dell’Università del Salento ha creato la mappa delle meduse in Operazione Meduse alla quale tutti possono contribuire). Focus.it Gli anemoni di mare: antozoi solitari La maggior parte degli Antozoi sono coloniali. Alcune forme coloniali (Madrepore) secernono un esoscheletro calcareo e sono tra i principali costruttori delle barriere coralline. Il prezioso corallo rosso (Corallium rubrum) è un antozoo coloniale i cui polipi secernono un asse costituito da spicole calcaree colorate di rosso per la presenza di composti ferrosi. Appartiene al gruppo di coralli denominati Gorgonacea. CARATTERISTICHE GENERALI DEI CNIDARI La maggior parte dei polipi degli cnidari è sostenuta principalmente da uno scheletro idrostatico. Le attinie sono capaci di strisciare lungo il substrato sul disco pedale, e alcune sono capaci di staccarsi e di trascinarsi sul fondo o di nuotare flettendo il corpo e muovendo i tentacoli. Le meduse possono venire trasportate dai venti e dalle correnti d’acqua, ma sono anche capaci di spostarsi attivamente a brevi distanze. Gli cnidari si alimentano soprattutto di piccoli crostacei e insetti acquatici. Il contatto con le prede evoca una serie di riflessi nota come risposta di alimentazione. RIPRODUZIONE Riproduzione asessuale - Scissione binaria longitudinale - Gemmazione -Rigenerazione dopo frammentazione -Lacerazione pedale (attinie) Riproduzione sessuale Molti cnidari hanno sessi separati, ma molti altri sono ermafroditi. Le gonadi non sono veri organi bensì gruppi di cellule di formazione dei gameti. Cavità del corpo Celoma Acelomato Pseudocelomato Celomato L’IMPORTANZA DELLE CAVITA’ DEL CORPO L’evoluzione della cavità del corpo ha avuto un’enorme importanza nella filogenesi degli animali. Gli animali con una cavità del corpo hanno un ampio spazio interno in cui si possono sviluppare complessi organi e sistemi organici. Hanno un vantaggio locomotorio in quanto il loro corpo è più flessibile di quanto sarebbe senza una cavità. Il liquido contenuto in una cavità del corpo può assicurare sostegno idrostatico e protezione agli organi interni e gli animali con tale cavità possono essere capaci di muoversi per peristalsi. Gli ANIMALI EUCELOMATI posseggono un vero celoma PROTOSTOMI DEUTEROSTOMI La bocca si forma dalla prima apertura embrionale, detta blastoporo La bocca ha uno sviluppo secondario e il blastoporo dà origine all’apertura anale Molluschi Echinodermi Anellidi Cordati Artropodi METAMERIA SIMMETRIA BILATERALE ANIMALI ACELOMATI: PLATELMINTI O VERMI PIATTI I platelminti vivono in ambienti marini, di acqua dolce e terrestri umidi e per la maggior parte sono parassiti dell’uomo e degli animali domestici. I platelminti conducenti vita libera comprendono le planarie; i parassiti comprendono i trematodi, i monogenei e i cestodi. I platelminti sono privi di elementi scheletrici rigidi e non hanno apparato circolatorio e apparato deputato agli scambi gassosi. Hanno un canale alimentare incompleto o sono del tutto privi di intestino. Molti platelminti hanno protonefridi, che funzionano nell’osmoregolazione e nell’eliminazione di prodotti di rifiuto. I platelminti hanno una concentrazione anteriore di strutture nervose. Inoltre molti sono ermafroditi, mentre altri si riproducono per amplificazione larvale. I Platelminti sono acelomati, ossia privi di una cavità del corpo (spazio contenente liquido fra il canale alimentare e la parete del corpo). Essendo privi di una cavità del corpo e di un apparato circolatorio hanno una limitata capacità di approvvigionare le cellule interne; ciò può spiegare perché le dimensioni e la forma del corpo sono limitate e perché si sono adattati al parassitismo. I platelminti sono triblastici (hanno tre foglietti embrionali: ectoderma, mesoderma, endoderma). Planarie RIPRODUZIONE ASESSUALE e RIGENERAZIONE in Dugesia I Trematodi e i Cestodi sono parassiti obbligati di animali. Alcuni infestano anche l’uomo. Tipicamente hanno un ciclo vitale con uno o più ospiti intermedi e un ospite definitivo di specie diversa. Fra i Trematodi, particolarmente diffuse sono le fasciole del sangue, dette schistosomi, che affliggono circa 250 milioni di persone nel mondo (Asia e Africa tropicali e subtropicali e America meridionale) CICLO BIOLOGICO DEL TREMATODE Clonorchis sinensis Cestodi: le Tenie La rimozione di una tenia da un bambino non è un evento eccezionale in alcune parti del mondo Corpo o strobilo, una catena di segmenti (proglottidi) contenenti strutture riproduttive o uova mature Testa o scolice Taenia bovina. Ospite intermedio: un bovino (forma cisticerchi nei muscoli). Ospite definitivo: l’uomo (resta nell’intestino, dove si accresce fino a oltre 10 m di lunghezza, emettendo con le feci proglottidi mature piene di uova) La tenia dei maiali (Taenia solium) è potenzialmente più pericolosa per l’uomo perché può utilizzarlo come ospite intermedio, formando cisticerchi nei muscoli, fegato, cervello e altri organi Ancor più pericoloso è l’echinococco (Echinococcus granulosus), un piccolo verme che conduce lo stadio adulto nell’intestino del cane. Dal cane può passare all’uomo e nell’uomo forma enormi vescicole multiple che devastano organi vitali. L’ospite intermedio più frequente è la pecora. ANIMALI PSEUDOCELOMATI: NEMATODI I nematodi sono vermi dal corpo cilindrico. Molti nematodi sono parassiti di viventi, uomo compreso. Cavità del corpo Celoma Acelomato Pseudocelomato Celomato ANIMALI PSEUDOCELOMATI: NEMATODI I nematodi o vermi cilindrici costituiscono uno dei phyla che ha avuto più successo sulla terra. Molte specie conducono vita libera, altre infestano l’uomo, gli animali e le piante da raccolto. I nematodi sono abbondanti nei terreni, e frequentano anche habitat diversi come le pozze di acqua piovana, gli stagni di acque luride, i sedimenti marini, le sorgenti termali. Hanno un corpo cilindrico con sezione trasversale circolare. La maggior parte dei nematodi si assottiglia verso un punto all’estremità posteriore, ma hanno un’estremità anteriore smussata con una bocca all’apice. Brevi setole e strutture sensoriali circondano la bocca. Il canale alimentare è rettilineo e privo di muscolatura tranne che nella faringe. Lo pseudoceloma, infine, è pieno di liquido ad alta pressione, il che influenza tutte le funzioni corporee. I Nematodi costituiscono il secondo gruppo animale più vasto, con 15.000 specie descritte e probabilmente oltre 500.000 da descrivere. Vivono dappertutto ma essendo per lo più microscopici quasi nessuno ne ha mai visto uno. Numerose forme libere, acquatiche e terrestri, alcune forme parassite di piante e animali, uomo compreso. Sono pseudocelomati (cavità interna derivante dal blastocele). Di solito unisessuati. Le forme libere si nutrono di batteri, protisti unicellulari e piccoli animali. Struttura del corpo di un nematode maschio I prodotti ittici più a rischio sono: • pesce sciabola • lampuga • pesce spada • tonno • sardine • aringhe • acciughe • nasello • merluzzo • rana pescatrice • molluschi • cefalopodi L’ossiuro, il comune verme intestinale dei bambini. Le filarie provocano la deformazione mostruosa degli arti, detta elefantiasi. La tricina responsabile della trichinosi. Le filarie provocano la deformazione mostruosa degli arti, detta elefantiasi. La filariosi è trasmessa da insetti ematofagi. I vermi si insediano nei vasi linfatici. L’ingrossamento grottesco degli arti (elefantiasi) è dovuto al blocco del drenaggio linfatico e a processi infiammatori Caenorabditis elegans: un organismo modello per lo studio del controllo genetico della morfogenesi. Le piccole dimensioni di questo verme permettono di coltivarlo facilmente e in gran numero su piastre d’agar, nutrendolo con batteri Trichinella spiralis, responsabile della trichinosi Rotiferi • Metazoi di piccole dimensioni (media 0,5 mm) caratterizzati dalla presenza di una corona di ciglia • Sessi separati con prevalenza di femmine • Riproduzione per lo più partenogenetica con produzione di uova subitanee o amittiche • Riproduzione anfigonica con produzione di uova durature Rotiferi: Keratella quadrata Specie molto diffusa in tutti gli ambienti dulcacquicoli Rotiferi: Brachionus falcatus Specie cosmopolita di corpi idrici piccoli e poco profondi Rotiferi: Testudinella patina Specie cosmopolita, frequente sulla vegetazione acquatica e sul fondo degli ambienti lacustri Rotiferi: Brachionus falcatus Uovo subitaneo attaccato all’apertura del piede Rotiferi: Lecane quadridentata Specie cosmopolita frequente tra le macrofite sommerse. Colorazione con rosa bengala. Rotiferi: Filinia longiseta Specie comune in piccoli corpi idrici e laghi italiani. Uovo subitaneo attaccato all’apertura anale. Rotiferi: Dissotrocha aculeata Specie largamente diffusa in stagni, laghi e paludi Gli ANIMALI EUCELOMATI posseggono un vero celoma PROTOSTOMI DEUTEROSTOMI La bocca si forma dalla prima apertura embrionale, detta blastoporo La bocca ha uno sviluppo secondario e il blastoporo dà origine all’apertura anale Molluschi Echinodermi Anellidi Cordati Artropodi I molluschi sono divisi in 7 classi Monoplacophora Aplacophora Polyplacophora Scaphopoda Sono esclusivamente marine e contengono ciascuna meno di un migliaio di specie viventi. Cephalopoda Gastropoda Bivalvia Queste due classi costituiscono oltre il 95% di tutte le specie di molluschi ed hanno rappresentanti di acqua dolce e marini e alcuni gasteropodi sono terrestri. Lumache e chiocciole I molluschi sono ANIMALI rappresentatiEUCELOMATI: da numerose specie terrestri e acquatiche sia MOLLUSCHI d’acqua dolce che marine. In questi animali la maggior parte degli organi è situata in una massa corporea detta massa viscerale, in posizione dorsale rispetto a un piede usato nella locomozione. Molti presentano una sorta di lingua provvista di dentelli detta radula. Le principali parti del corpo, ossia il capo, il piede e la massa viscerale sono coperte da una estensione della massa viscerale detta mantello, che funziona negli scambi gassosi, nell’escrezione e nella recezione sensoriale. Classe Cephalopoda Loligo opalescens Nautilus Sepia Octopus Sostegno e protezione del corpo La conchiglia dei molluschi assicura protezione e offre siti di inserzione per i muscoli. I polpi e molte lumache sono sostenuti da uno scheletro idrostatico. La conchiglia è costituita da tre strati (periostraco, strato prismatico, strato madreperlaceo). Alimentazione Il metodo tipico è il raschiamento con la radula. I bivalvi, privi di radula, hanno branchie che formano un grande setaccio alimentare ciliato rivestito di muco. A differenza degli altri molluschi, i cefalopodi inseguono con successo prede che nuotano velocemente. Coordinazione nervosa La maggior parte dei molluschi ha un sistema nervoso centralizzato, con quattro paia di gangli (cerebrali, pedali, pleurali e viscerali). I calamari hanno anche un sistema specializzato di fibre nervose giganti che si estendono dal cervello alle braccia e ai tentacoli e posteriormente ai muscoli del mantello. Strutture sensoriali I cefalopodi hanno un occhio converso, cioè le cellule fotosensibili della retina sono rivolte verso la parte anteriore dell’occhio e ricevono la luce direttamente. Comportamento Come mezzo protettivo, la maggior parte dei cefalopodi ha un organo dell’inchiostro. I polpi non sono capaci di percepire i colori, ma sono capaci di variare facilmente il colore del corpo, mediante la variazione della forma di cellule ricche di pigmento, dette cromatofori. Le seppie sono capaci di imitare perfettamente un fondo marino sabbioso. Riproduzione I molluschi si riproducono sessualmente. Gli individui possono avere una sola gonade o un paio di gonadi. I bivalvi rilasciano gameti nell’acqua circostante, dove avviene la fecondazione esterna. La conchiglia nelle varie classi di molluschi Evoluzione della conchiglia nei: Gasteropodi Bivalvi Cefalopodi La conchiglia è prodotta dal mantello che secerne un supporto proteico: la conchiolina, ed è formata di carbonato di calcio CaCO3 partendo dagli ioni Ca2+ forniti dall'acqua o dalla terra. Il carbonato di calcio cristallizza sia sotto forma di calcite, sia sotto forma d'aragonite. La conchiglia è il «riflesso» dell'organismo e della vita del mollusco, una sorta di «curriculum vitae» dell’animale. Un esame accurato della conchiglia permette di trarre le conclusioni riguardanti l'età (giovane, adulta), l'ambiente (calmo: conchiglia rugosa; o agitato:conchiglia liscia...), gli accidenti (cicatrici, crescita aberrante), le malattie (malformazioni, macchie, colori anormali), i predatori (perforazioni da Natica o altri). La conchiglia dei molluschi è suddivisa in strati sovrapposti, di cui il più vecchio è quello esterno. Si possono distinguere: Il periostraco: strato esterno costituito da una sostanza organica, detta conchiolina, generalmente bruna, più o meno spessa, e più o meno facile da eliminare che ricopre tutta o quasi la conchiglia. Questo strato non esiste nelle specie a conchiglia molto liscia come cipree, arpe, ecc. L 'ostraco: strato mediano e principale che è costituito dallo strato prismatico, e uno, ancora più interno, detto strato lamellare, che si trovano sotto il periostraco. Si tratta di uno strato, duro, spesso, a struttura cristallina. L'ipostraco (o madreperla): strato più interno che è a contatto con la cavità palleale, meno spesso e a struttura laminare. La parte più esterna, dunque, secerne il periostraco, mentre le altre provvedono all'accrescimento in spessore e lunghezza della conchiglia. PROGETTO: CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO Questo sito si propone di diventare un punto di riferimento per lo studio e il riconoscimento di tutte le conchiglie marine del Mediterraneo. Tutte le specie possono essere identificate tramite fotografie, disegni e note didascaliche, che facilitano una più approfondita conoscenza. Ogni scheda è inserita in un database che permette la ricerca nell'ambito di un'intera famiglia, una specie o semplicemente una varietà, facilitando l'individuazione della conchiglia oggetto di interesse. E' possibile consultare ogni scheda in 51 lingue diverse. Attualmente sono presenti tutte le specie riconosciute: 1.723. COME SI FORMANO LE PERLE Le perle possono essere naturali o coltivate, i tre tipi più importanti di perle coltivate di acqua salata sono le akoya, quelle di Tahiti e quelle dei Mari del Sud. Invece, la stragrande maggioranza di perle coltivate d'acqua dolce proviene dalla Cina. Occhio umano Occhio cefalopode Gli occhi dei molluschi sono fatti di roccia Gli scienziati della Duke University (Usa) hanno scoperto che gli occhi dei Chitoni, antico gruppo di molluschi, sono sorprendentemente fatti di roccia. Presentano infatti centinaia di strutture oculari con lenti fatte di aragonite, un duro minerale di cui è composta anche la loro conchiglia. Finora non era chiaro se questi organi servissero solo per percepire i cambiamenti di luce o per vedere realmente un oggetto. Invece si è scoperto che vedono in modo sufficientemente chiaro da potersi difendere dai loro predatori: distinguono oggetti che per l' uomo sarebbero equivalenti al diametro di 20 lune. I Chitoni sono apparsi sulla Terra più di 500 milioni di anni fa. Ma la documentazione fossile del più antico Chitone con gli occhi risale agli ultimi 25 milioni di anni. METAMERIA ANIMALI EUCELOMATI E METAMERICI: ANELLIDI Gli anellidi o vermi metamerici comprendono: i policheti, gli oligocheti, gli irudinei o sanguisughe, ed i branchiobdellidi, simbionti sulle superfici del corpo di gamberi di acqua dolce. Il corpo degli anellidi è sostenuto dallo scheletro idrostatico, dovuto al liquido celomatico. La parete del corpo è costituita dalla cuticola, dall’epidermide e da due insiemi sottostanti di muscoli. Classe Polychaeta Classe Oligochaeta Classe Hirudinea I policheti sono numerosi sul fondo del mare. Alcune specie sono predatori voraci. Molti altri policheti trascorrono la maggior parte della vita confinati in gallerie, alimentandosi di depositi del fondo. I policheti hanno molte setole chitinose. Gli oligocheti terrestri sono abbondanti nel terreno umido ricco di sostanza organica. Hanno una zona ghiandolare cospicua, detta clitello. Gli oligocheti d’acqua dolce e marini nuotano liberamente, strisciano su piante acquatiche o scavano gallerie nel fondo. Alcuni irudinei sono ematofagi; la maggior parte conduce vita libera e si alimenta di altri anellidi, chiocciole, insetti larvali ed altri invertebrati. Gli irudinei solitamente vivono nei margini poco profondi di stagni, laghi e corsi d’acqua lenti. I Lombrichi C’è un modo del tutto naturale per aumentare del 50% la sostanza organica del terreno e moltiplicare la quantità di calcio, azoto, magnesio, potassio e fosforo restituendo così ciò che le colture hanno sottratto per nutrirsi. Come? Lasciando fare ai •lombrichi. . .. Definiti da Aristotele “l’intestino del mondo”, Charles Darwin dedicò loro il suo ultimo saggio in cui scrisse «I lombrichi sono un aratro naturale. Dubito ci siano molti altri animali che hanno giocato un ruolo così importante nella storia del pianeta come i lombrichi. Rimescolando quei pochi centimetri di terriccio che ricoprono il pianeta, lo fertilizzano trasformandolo in humus». I lombrichi attraverso la produzione di humus aumentano del 50% la sostanza organica del terreno in cui vivono, moltiplicano per 1,5 volte il calcio, 2 volte il magnesio, 5 volte l’azoto, 7 volte il fosforo e 11 volte il potassio. Clitello Classe Polychaeta Classe Hirudinea Classe Oligochaeta