REGNO DEI PROTOZOI
UNICELLULARITA’
PROTOZOI
La maggior parte conduce vita
libera. I protozoi sono presenti in
tutto il mondo in tutti i tipi di
ambienti acquatici, compreso il
terreno umido. Circa 10000
specie viventi sono parassite.
CILIOPHORA
Paramecium
HABITAT
I protozoi sono capaci di accrescersi e riprodursi soltanto in habitat umidi,
pertanto essi si trovano pressoché ovunque ci sia acqua.
PARASSITISMO
Le specie che infettano gli organi interni vivono nei liquidi organici; quelle
che parassitano l’intestino passano da un ospite all’altro in forma di cisti,
mentre quelle presenti nel sangue vengono trasmesse da vettori.
LOCOMOZIONE
Il movimento è assicurato dai pseudopodi (movimento ameboide) e da flagelli
e ciglia. Le pellicole sono essenziali per la locomozione nei flagellati e nei
ciliati.
ALIMENTAZIONE e DIGESTIONE
I protozoi con rivestimenti cellulari semplici ingeriscono alcune sostanze
nutritive in qualsiasi sito del plasmalemma. I protozoi con pellicole hanno
frequentemente un citostoma. La digestione avviene in vacuoli alimentari
intracellulari quando vengono aggiunti enzimi idrolitici provenienti dai
lisosomi circolanti.
SCAMBI GASSOSI
Ossigeno e l’anidride carbonica disciolti diffondono attraverso la membrana
cellulare umida.
ESCREZIONE e OSMOREGOLAZIONE
I protozoi eliminano i prodotti di rifiuto sotto forma di ammoniaca. Alcuni
hanno vescicole di espulsione dell’acqua. Il citoplasma dei protozoi d’acqua
dolce è iperosmotico rispetto all’ambiente. I protozoi marini e quelli parassiti
sono isosmotici rispetto all’ambiente.
RIPRODUZIONE
Asessuale
• Divisione binaria
• Divisione multipla
• Gemmazione
I processi sessuali sono molto diffusi nei protozoi e, generalmente, comportano il differenziamento di gameti aploidi capaci di fondersi nella fecondazione, dando origine ad uno zigote diploide. Caratteristiche generali degli animali
 Eterotrofia
Multicellularità
Assenza di pareti cellulari
Movimento attivo
 Diversità nella forma
 Varietà di habitat
 Riproduzione sessuata
 Tessuti
Sistema di Linneo (1758)
• Ad ogni specie viene assegnato un nome composto da due parole (nomenclatura binomia);
• Le specie vengono raggruppate in categorie tassonomiche progressivamente più ampie (classificazione gerarchica).
Evoluzione del piano strutturale degli animali
1. L’evoluzione della simmetria
2. L’evoluzione dei tessuti, con conseguente formazione di strutture e funzioni specializzate
3. L’evoluzione di una cavità del corpo
4. L’evoluzione di vari schemi di sviluppo embrionale
5. L’evoluzione della segmentazione, o unità corporee ripetute
I PORIFERI: organismi pluricellulari
L’EVOLUZIONE DELLA PLURICELLULARITA’
La diversità della vita animale è dovuta alla pluricellularità e soltanto
gli animali pluricellulari sono riusciti ad adattarsi agli ambienti
terrestri aridi e a dominarli. Sono state formulate diverse ipotesi per
spiegare l’evoluzione degli animali da forme di vita unicellulari:
IPOTESI COLONIALE
Gli animali primitivi potrebbero essersi
evoluti da flagellati eterotrofi con
un’organizzazione coloniale simile a
quella
di
Volvox,
quando
il
differenziamento cellulare e la divisione
del lavoro aumentarono gradualmente
IPOTESI PLASMODIALE
Gli animali si originarono da protozoi
ciliati plurinucleati che subirono la
cellularizzazione interna
PORIFERI
I poriferi o spugne sono filtratori porosi
viventi; la maggior parte vive sul fondo del
mare. Le spugne sono dotate di camere
acquifere interne tappezzate da cellule
flagellate, dette coanociti, specializzate per
l’alimentazione. L’acqua circola attraverso la
spugna, le particelle in sospensione vengono
catturate dai coanociti e l’acqua effluisce
dalla spugna attraverso aperture dette osculi.
Alcune spugne hanno una grande cavità
interna detta spongocele. Le spugne
possiedono, inoltre, un endoscheletro; gli
elementi scheletrici, contenuti all’interno del
corpo, sono costituiti da spicole silicee o
calcaree dure (aghi di carbonato di Ca o
silice) o da spongina molle o dalle une e
dall’altra.
Protozoo
Coanoflagellato
ALIMENTAZIONE e DIGESTIONE
COANOCITA
Flagello
Particella
alimentare
Microvillo
Collaretto
Corpo cellulare
Nucleo
Le spugne hanno tre forme fondamentali del corpo:
ASCON
SYCON
LEUCON
Spugne calcaree e relative spicole
Spugne vitree e relative spicole
• Calcispongie
• Hyalospongie
• Demospongie
Spugne coralline
Queste spugne posseggono uno
scheletro coralliforme, costituito da
una matrice calcarea in cui sono
incluse spicole silicee e fibre di
spongina.
Spugne cornee
Le demospongie comprendono circa il
95% di tutte le spugne viventi e sono
diffuse nei mari profondi e in quelli
bassi, negli ambienti di acqua
salmastra e in quelli di acqua dolce.
Alcune sono costituite da spicole
silicee; altre da una combinazione
reticolata di spicole silicee e spongina,
o soltanto di spongina. Alcune specie
sono prive di elementi scheletrici.
Demospongiae
1 cm3 di spugna può attuare una propulsione di più di 20 litri di acqua al giorno!
Una cellula di spugna può de-differenziare e ridifferenziare. In tutti gli altri animali una volta che la
cellula differenzia per svolgere una funzione, essa e le
sue cellule discendenti non possono svolgerne nessun
altra.
I corpi costituiti da cellule specializzate allo scopo di
svolgere particolari funzioni posseggono un vantaggio
rispetto a quelli con cellule che potenzialmente possono
svolgere molteplici compiti; dunque i tessuti risultano un
adattamento favorevole
Simmetria e tessuti dividono i Parazoi dai Metazoi.
RIPRODUZIONE ASESSUALE
Gemmazione Aggregati di cellule si
sviluppano sulla superficie del corpo.
Ad una certa grandezza si staccano, si
attaccano al substrato e si sviluppano
diventando adulti.
Formazione di Corpi di riduzione
Aggregati cellulari che rimangono
dopo che una spugna parentale si è
disintegrata in condizioni sfavorevoli.
Un corpo di riduzione è capace di
accrescersi generando una nuova
spugna.
RIPRODUZIONE SESSUALE
Le spugne sono di solito ermafrodite, ma producono spermi o uova
in tempi diversi. Gli spermatozoi emessi nell’acqua entrano nelle
spugne vicine attraverso i pori afferenti e fecondano le uova. Lo
zigote inizia a svilupparsi; viene, infine, emessa una larva flagellata
(anfiblastula), la quale dopo un po’ si fissa al substrato e genera una
nuova spugna.
Evoluzione del piano strutturale degli animali
1. L’evoluzione della simmetria
2. L’evoluzione dei tessuti, con conseguente formazione di strutture e funzioni specializzate
3. L’evoluzione di una cavità del corpo
4. L’evoluzione di vari schemi di sviluppo embrionale
5. L’evoluzione della segmentazione, o unità corporee ripetute
La maggior parte del regno animale è costituita
da due gruppi: ramo Radiata e ramo Bilateria. I
Radiata (simmetria raggiata e biradiale) sono
rappresentati dagli cnidari e ctenofori. Tutti gli
altri animali hanno simmetria bilaterale.
LA COMPARSA DELLA SIMMETRIA
SIMMETRIA RAGGIATA
Ogni piano longitudinale passante
per l’asse centrale divide
l’organismo in due parti
approssimativamente speculari
Simmetria
raggiata
SIMMETRIA BIRADIALE
In un animale a simmetria biradiale,
come un’attinia o anemone di mare,
solo due piani dividono il corpo in due
metà speculari
Simmetria
biradiale
SIMMETRIA BILATERALE
Un animale a simmetria bilaterale ha una metà destra ed una metà sinistra,
specularmente identiche, e un’estremità anteriore ed una posteriore. Le parti del
corpo degli animali a simmetria bilaterale sono adattate per il movimento a testa
avanti attraverso l’ambiente. Di conseguenza, le strutture sensoriali e nervose sono
concentrate nel capo, dove possono rivelare e integrare gli stimoli ambientali
quando l’animale li incontra per la prima volta.
RAGGIATI: Cnidari
Gli cnidari posseggono cellule specializzate che contengono organuli
dette cnidae (cnidociti). Le cnidae urticanti sono dette nematocisti.
Molti cnidari hanno due forme adulte del corpo: un polipo cilindrico
e una medusa. Entrambe le forme hanno una bocca contornata da un
anello di tentacoli. La bocca immette nella cavità gastrovascolare. La
superficie che reca la bocca è detta superficie orale, mentre quella
opposta è detta superficie aborale.
Sistema neuronale diffuso
I neuroni formano una rete neuronale diffusa, stabilendo contatti
diretti con le le cellule contrattili mioepiteliali. Nelle meduse lungo il
bordo dell’ombrello è presente un anello di neuroni.
Hanno recettori nervosi sensibili al tatto ed alcuni hanno recettori di gravità e di
intensità luminosa, che includono in alcune specie, occhi in grado di formare
immagini.
Le idre (Hydrozoa)
Obelia
Hydra
Gonionemus
Le meduse (Scyphozoa)
Chrysaora quinquecirrha
Aurelia aurita
Chrysaora fuscescens
Le meduse
Le meduse
Tuffarsi vedendo una medusa lontana
Le meduse che pungono hanno solitamente tentacoli molto lunghi. Pelagia arriva a 10 metri mentre Physalia (la Caravella Portoghese) può raggiunge i 20 metri: la medusa che sembra abbastanza lontana da noi può toccarci ed urticarci coi suoi lunghi tentacoli.
Le meduse possono uccidere
Alcune tossine di meduse possono causare shock anafilattico. Il forte dolore provocato dalla puntura può essere fatale in cardiopatici. “In Australia le meduse killer fanno più vittime degli squali. Physalia ‐ in Florida ‐ ha ucciso. Non ci sono stati casi di vittime a causa di punture di medusa nel Mediterraneo ma spesso le persone punte finiscono all'ospedale”.
Evitare le meduse
«Le meduse si spostano verticalmente, potendo stare in superficie e potendo scendere sul fondo; si muovono orizzontalmente, spesso portate dalle correnti. Non ci sono regole predefinite: le trovi ovunque, poiché le meduse sono parte del plancton e si spostano con la corrente che non riescono a contrastare pur essendo abili al nuoto» (prof. Ferdinando Boero, biologo marino dell’Università del Salento ha creato la mappa delle meduse in Operazione Meduse alla quale tutti possono contribuire).
Focus.it
Gli anemoni di mare: antozoi solitari
La maggior parte degli Antozoi sono
coloniali.
Alcune
forme
coloniali
(Madrepore) secernono un esoscheletro
calcareo e sono tra i principali costruttori
delle barriere coralline.
Il
prezioso
corallo
rosso
(Corallium rubrum) è un antozoo
coloniale i cui polipi secernono
un asse costituito da spicole
calcaree colorate di rosso per la
presenza di composti ferrosi.
Appartiene al gruppo di coralli
denominati Gorgonacea.
CARATTERISTICHE GENERALI DEI CNIDARI
 La maggior parte dei polipi degli cnidari è sostenuta
principalmente da uno scheletro idrostatico.
 Le attinie sono capaci di strisciare lungo il substrato sul disco
pedale, e alcune sono capaci di staccarsi e di trascinarsi sul fondo
o di nuotare flettendo il corpo e muovendo i tentacoli.
 Le meduse possono venire trasportate dai venti e dalle correnti
d’acqua, ma sono anche capaci di spostarsi attivamente a brevi
distanze.
 Gli cnidari si alimentano soprattutto di piccoli crostacei e
insetti acquatici. Il contatto con le prede evoca una serie di
riflessi nota come risposta di alimentazione.
RIPRODUZIONE
Riproduzione asessuale
- Scissione binaria longitudinale
- Gemmazione
-Rigenerazione dopo frammentazione
-Lacerazione pedale (attinie)
Riproduzione sessuale
Molti cnidari hanno sessi separati, ma molti altri sono
ermafroditi. Le gonadi non sono veri organi bensì gruppi di
cellule di formazione dei gameti.
Cavità del corpo
Celoma
Acelomato
Pseudocelomato
Celomato
L’IMPORTANZA DELLE CAVITA’ DEL CORPO
L’evoluzione della cavità del corpo ha avuto
un’enorme importanza nella filogenesi degli
animali. Gli animali con una cavità del corpo
hanno un ampio spazio interno in cui si possono
sviluppare complessi organi e sistemi organici.
Hanno un vantaggio locomotorio in quanto il loro
corpo è più flessibile di quanto sarebbe senza una
cavità. Il liquido contenuto in una cavità del corpo
può assicurare sostegno idrostatico e protezione
agli organi interni e gli animali con tale cavità
possono essere capaci di muoversi per peristalsi.
Gli ANIMALI EUCELOMATI posseggono un vero celoma
PROTOSTOMI
DEUTEROSTOMI
La bocca si forma dalla
prima apertura
embrionale, detta
blastoporo
La bocca ha uno
sviluppo secondario e il
blastoporo dà origine
all’apertura anale
Molluschi
Echinodermi
Anellidi
Cordati
Artropodi
METAMERIA
SIMMETRIA BILATERALE
ANIMALI ACELOMATI: PLATELMINTI O VERMI PIATTI
I platelminti vivono in ambienti marini, di
acqua dolce e terrestri umidi e per la
maggior parte sono parassiti dell’uomo e
degli animali domestici. I platelminti
conducenti vita libera comprendono le
planarie; i parassiti comprendono i
trematodi, i monogenei e i cestodi. I
platelminti sono privi di elementi
scheletrici rigidi e non hanno apparato
circolatorio e apparato deputato agli
scambi gassosi. Hanno un canale
alimentare incompleto o sono del tutto
privi di intestino. Molti platelminti hanno
protonefridi,
che
funzionano
nell’osmoregolazione e nell’eliminazione di
prodotti di rifiuto. I platelminti hanno una
concentrazione anteriore di strutture
nervose. Inoltre molti sono ermafroditi,
mentre
altri
si
riproducono
per
amplificazione larvale.
I Platelminti sono acelomati, ossia privi di una cavità del corpo
(spazio contenente liquido fra il canale alimentare e la parete del
corpo). Essendo privi di una cavità del corpo e di un apparato
circolatorio hanno una limitata capacità di approvvigionare le
cellule interne; ciò può spiegare perché le dimensioni e la forma
del corpo sono limitate e perché si sono adattati al parassitismo. I
platelminti sono triblastici (hanno tre foglietti embrionali:
ectoderma, mesoderma, endoderma).
Planarie
RIPRODUZIONE ASESSUALE e RIGENERAZIONE in Dugesia
I Trematodi e i Cestodi sono parassiti obbligati di animali. Alcuni
infestano anche l’uomo. Tipicamente hanno un ciclo vitale con uno o
più ospiti intermedi e un ospite definitivo di specie diversa.
Fra i Trematodi, particolarmente diffuse sono le fasciole del sangue,
dette schistosomi, che affliggono circa 250 milioni di persone nel
mondo (Asia e Africa tropicali e subtropicali e America meridionale)
CICLO BIOLOGICO DEL TREMATODE Clonorchis sinensis
Cestodi: le Tenie
La rimozione di una tenia da un bambino
non è un evento eccezionale in alcune parti
del mondo
Corpo o strobilo, una catena di segmenti
(proglottidi) contenenti strutture riproduttive o
uova mature
Testa o scolice
Taenia bovina. Ospite intermedio: un bovino (forma cisticerchi nei
muscoli). Ospite definitivo: l’uomo (resta nell’intestino, dove si accresce
fino a oltre 10 m di lunghezza, emettendo con le feci proglottidi mature
piene di uova)
La tenia dei maiali (Taenia solium) è potenzialmente più pericolosa per
l’uomo perché può utilizzarlo come ospite intermedio, formando cisticerchi
nei muscoli, fegato, cervello e altri organi
Ancor più pericoloso è
l’echinococco
(Echinococcus granulosus),
un piccolo verme che
conduce lo stadio adulto
nell’intestino del cane. Dal
cane può passare all’uomo e
nell’uomo forma enormi
vescicole
multiple
che
devastano organi vitali.
L’ospite intermedio più
frequente è la pecora.
ANIMALI PSEUDOCELOMATI:
NEMATODI
I nematodi sono vermi dal corpo cilindrico. Molti nematodi sono parassiti di viventi, uomo compreso.
Cavità del corpo
Celoma
Acelomato
Pseudocelomato
Celomato
ANIMALI PSEUDOCELOMATI: NEMATODI
I nematodi o vermi cilindrici costituiscono uno dei phyla che ha avuto più
successo sulla terra. Molte specie conducono vita libera, altre infestano
l’uomo, gli animali e le piante da raccolto. I nematodi sono abbondanti nei
terreni, e frequentano anche habitat diversi come le pozze di acqua piovana,
gli stagni di acque luride, i sedimenti marini, le sorgenti termali. Hanno un
corpo cilindrico con sezione trasversale circolare. La maggior parte dei
nematodi si assottiglia verso un punto all’estremità posteriore, ma hanno
un’estremità anteriore smussata con una bocca all’apice. Brevi setole e
strutture sensoriali circondano la bocca. Il canale alimentare è rettilineo e
privo di muscolatura tranne che nella faringe. Lo pseudoceloma, infine, è
pieno di liquido ad alta pressione, il che influenza tutte le funzioni corporee.
I Nematodi costituiscono il secondo gruppo animale più vasto, con 15.000
specie descritte e probabilmente oltre 500.000 da descrivere. Vivono
dappertutto ma essendo per lo più microscopici quasi nessuno ne ha mai visto
uno. Numerose forme libere, acquatiche e terrestri, alcune forme parassite di
piante e animali, uomo compreso. Sono pseudocelomati (cavità interna
derivante dal blastocele). Di solito unisessuati. Le forme libere si nutrono di
batteri, protisti unicellulari e piccoli animali.
Struttura del corpo di un nematode maschio
I prodotti ittici più a rischio sono:
• pesce sciabola • lampuga • pesce spada • tonno • sardine • aringhe • acciughe • nasello • merluzzo • rana pescatrice • molluschi • cefalopodi L’ossiuro, il comune verme intestinale dei bambini.
Le filarie provocano la deformazione mostruosa degli arti, detta elefantiasi.
La tricina responsabile della trichinosi.
Le filarie provocano la deformazione mostruosa degli arti, detta elefantiasi.
La filariosi è trasmessa da
insetti ematofagi. I vermi si
insediano nei vasi linfatici.
L’ingrossamento
grottesco
degli arti
(elefantiasi) è
dovuto al blocco del drenaggio
linfatico
e
a
processi
infiammatori
Caenorabditis elegans: un organismo modello per lo studio del
controllo genetico della morfogenesi.
Le piccole dimensioni di questo
verme permettono di coltivarlo
facilmente e in gran numero su
piastre d’agar, nutrendolo con batteri
Trichinella spiralis, responsabile della trichinosi
Rotiferi
• Metazoi di piccole dimensioni (media 0,5 mm) caratterizzati dalla presenza di una corona di ciglia • Sessi separati con prevalenza di femmine
• Riproduzione per lo più partenogenetica con produzione di uova subitanee o amittiche
• Riproduzione anfigonica con produzione di uova durature
Rotiferi: Keratella quadrata
Specie molto diffusa in tutti gli ambienti dulcacquicoli
Rotiferi: Brachionus falcatus
Specie cosmopolita di corpi idrici piccoli e poco profondi
Rotiferi: Testudinella patina
Specie cosmopolita, frequente sulla vegetazione acquatica e sul fondo degli ambienti lacustri
Rotiferi: Brachionus falcatus
Uovo subitaneo attaccato all’apertura del piede
Rotiferi: Lecane quadridentata
Specie cosmopolita frequente tra le macrofite sommerse. Colorazione con rosa bengala. Rotiferi: Filinia longiseta
Specie comune in piccoli corpi idrici e laghi italiani. Uovo subitaneo attaccato all’apertura anale. Rotiferi: Dissotrocha aculeata
Specie largamente diffusa in stagni, laghi e paludi
Gli ANIMALI EUCELOMATI posseggono un vero celoma
PROTOSTOMI
DEUTEROSTOMI
La bocca si forma dalla
prima apertura
embrionale, detta
blastoporo
La bocca ha uno
sviluppo secondario e il
blastoporo dà origine
all’apertura anale
Molluschi
Echinodermi
Anellidi
Cordati
Artropodi
I molluschi sono divisi in 7 classi
Monoplacophora
Aplacophora
Polyplacophora
Scaphopoda
Sono esclusivamente
marine e contengono
ciascuna meno di un
migliaio di specie
viventi.
Cephalopoda
Gastropoda
Bivalvia
Queste due classi costituiscono oltre il 95% di tutte le specie
di molluschi ed hanno rappresentanti di acqua dolce e
marini e alcuni gasteropodi sono terrestri.
Lumache e chiocciole
I molluschi sono ANIMALI
rappresentatiEUCELOMATI:
da numerose specie
terrestri e acquatiche sia
MOLLUSCHI
d’acqua dolce che marine. In questi animali la maggior parte degli organi è
situata in una massa corporea detta massa viscerale, in posizione dorsale
rispetto a un piede usato nella locomozione. Molti presentano una sorta di
lingua provvista di dentelli detta radula. Le principali parti del corpo, ossia il
capo, il piede e la massa viscerale sono coperte da una estensione della massa
viscerale detta mantello, che funziona negli scambi gassosi, nell’escrezione e
nella recezione sensoriale.
Classe Cephalopoda
Loligo opalescens
Nautilus
Sepia
Octopus
Sostegno e protezione del corpo
La conchiglia dei molluschi assicura protezione e offre siti di inserzione
per i muscoli. I polpi e molte lumache sono sostenuti da uno scheletro
idrostatico. La conchiglia è costituita da tre strati (periostraco, strato
prismatico, strato madreperlaceo).
Alimentazione
Il metodo tipico è il raschiamento con la radula. I bivalvi, privi di
radula, hanno branchie che formano un grande setaccio alimentare
ciliato rivestito di muco. A differenza degli altri molluschi, i cefalopodi
inseguono con successo prede che nuotano velocemente.
Coordinazione nervosa
La maggior parte dei molluschi ha un sistema nervoso centralizzato,
con quattro paia di gangli (cerebrali, pedali, pleurali e viscerali). I
calamari hanno anche un sistema specializzato di fibre nervose giganti
che si estendono dal cervello alle braccia e ai tentacoli e posteriormente
ai muscoli del mantello.
Strutture sensoriali
I cefalopodi hanno un occhio converso, cioè le cellule fotosensibili della
retina sono rivolte verso la parte anteriore dell’occhio e ricevono la luce
direttamente.
Comportamento
Come mezzo protettivo, la maggior parte dei cefalopodi ha un organo
dell’inchiostro. I polpi non sono capaci di percepire i colori, ma sono
capaci di variare facilmente il colore del corpo, mediante la variazione
della forma di cellule ricche di pigmento, dette cromatofori. Le seppie
sono capaci di imitare perfettamente un fondo marino sabbioso.
Riproduzione
I molluschi si riproducono sessualmente. Gli individui possono avere
una sola gonade o un paio di gonadi. I bivalvi rilasciano gameti
nell’acqua circostante, dove avviene la fecondazione esterna.
La conchiglia nelle varie classi di molluschi
Evoluzione della conchiglia nei:
 Gasteropodi
 Bivalvi
 Cefalopodi
La conchiglia è prodotta dal mantello che secerne un supporto proteico: la conchiolina, ed è formata di carbonato di calcio CaCO3 partendo dagli ioni Ca2+ forniti dall'acqua o dalla terra. Il carbonato di calcio cristallizza sia sotto forma di calcite, sia sotto forma d'aragonite.
La conchiglia è il «riflesso» dell'organismo e della vita del mollusco, una sorta di «curriculum vitae» dell’animale.
Un esame accurato della conchiglia permette di trarre le
conclusioni riguardanti l'età (giovane, adulta), l'ambiente
(calmo: conchiglia rugosa; o agitato:conchiglia liscia...), gli
accidenti (cicatrici, crescita aberrante), le malattie (malformazioni, macchie, colori anormali), i predatori (perforazioni da Natica o altri).
La conchiglia dei molluschi è suddivisa in strati sovrapposti, di cui il più vecchio è quello esterno.
Si possono distinguere:
Il periostraco: strato esterno costituito da una sostanza organica,
detta conchiolina, generalmente bruna, più o meno spessa, e più o
meno facile da eliminare che ricopre tutta o quasi la
conchiglia. Questo strato non esiste nelle specie a conchiglia
molto liscia come cipree, arpe, ecc.
L 'ostraco: strato mediano e principale che è costituito dallo
strato prismatico, e uno, ancora più interno, detto strato
lamellare, che si trovano sotto il periostraco. Si tratta di uno
strato, duro, spesso, a struttura cristallina.
L'ipostraco (o madreperla): strato più interno che è a contatto
con la cavità palleale, meno spesso e a struttura laminare. La parte più esterna, dunque, secerne il periostraco, mentre le altre
provvedono all'accrescimento in spessore e lunghezza della
conchiglia.
PROGETTO: CONCHIGLIE DEL MEDITERRANEO
Questo sito si propone di diventare un punto di riferimento per lo
studio e il riconoscimento di tutte le conchiglie marine del
Mediterraneo. Tutte le specie possono essere identificate tramite
fotografie, disegni e note didascaliche, che facilitano una più
approfondita conoscenza.
Ogni scheda è inserita in un database che permette la ricerca
nell'ambito di un'intera famiglia, una specie o semplicemente una
varietà, facilitando l'individuazione della conchiglia oggetto di
interesse. E' possibile consultare ogni scheda in 51 lingue
diverse.
Attualmente sono presenti tutte le specie riconosciute: 1.723.
COME SI FORMANO LE PERLE
Le perle possono essere naturali o coltivate, i tre tipi più importanti di
perle coltivate di acqua salata sono le akoya, quelle di Tahiti e quelle dei Mari
del Sud. Invece, la stragrande maggioranza di perle coltivate d'acqua dolce
proviene dalla Cina.
Occhio umano
Occhio cefalopode
Gli occhi dei molluschi sono fatti di roccia
Gli scienziati della Duke University (Usa) hanno scoperto che gli occhi dei Chitoni, antico gruppo di molluschi, sono sorprendentemente fatti di roccia. Presentano infatti centinaia di strutture oculari con lenti fatte di aragonite, un duro minerale di cui è composta anche la loro conchiglia. Finora non era chiaro se questi organi servissero solo per percepire i cambiamenti di luce o per vedere realmente un oggetto. Invece si è scoperto che vedono in modo sufficientemente chiaro da potersi difendere dai loro predatori: distinguono oggetti che per l' uomo sarebbero equivalenti al diametro di 20 lune. I Chitoni sono apparsi sulla Terra più di 500 milioni di anni fa. Ma la documentazione fossile del più antico Chitone con gli occhi risale agli ultimi 25 milioni di anni. METAMERIA
ANIMALI EUCELOMATI E METAMERICI: ANELLIDI
Gli anellidi o vermi metamerici comprendono: i policheti, gli oligocheti, gli
irudinei o sanguisughe, ed i branchiobdellidi, simbionti sulle superfici del
corpo di gamberi di acqua dolce. Il corpo degli anellidi è sostenuto dallo
scheletro idrostatico, dovuto al liquido celomatico. La parete del corpo è
costituita dalla cuticola, dall’epidermide e da due insiemi sottostanti di muscoli.
Classe Polychaeta
Classe Oligochaeta
Classe Hirudinea
I policheti sono numerosi
sul fondo del mare.
Alcune
specie
sono
predatori voraci. Molti
altri policheti trascorrono
la maggior parte della
vita confinati in gallerie,
alimentandosi di depositi
del fondo. I policheti
hanno
molte
setole
chitinose.
Gli oligocheti terrestri
sono
abbondanti
nel
terreno umido ricco di
sostanza organica. Hanno
una zona ghiandolare
cospicua, detta clitello. Gli
oligocheti d’acqua dolce e
marini
nuotano
liberamente, strisciano su
piante
acquatiche
o
scavano gallerie nel fondo.
Alcuni
irudinei
sono
ematofagi; la maggior
parte conduce vita libera e
si alimenta di altri anellidi,
chiocciole, insetti larvali
ed altri invertebrati. Gli
irudinei
solitamente
vivono nei margini poco
profondi di stagni, laghi e
corsi d’acqua lenti.
I Lombrichi
C’è un modo del tutto naturale per aumentare del 50% la sostanza organica del terreno e moltiplicare la quantità di calcio, azoto, magnesio, potassio e fosforo restituendo così ciò che le colture hanno sottratto per nutrirsi. Come? Lasciando fare ai •lombrichi. .
..
Definiti da Aristotele “l’intestino del mondo”, Charles Darwin dedicò loro il suo ultimo saggio in cui scrisse «I lombrichi sono un aratro naturale. Dubito ci siano molti altri animali che hanno giocato un ruolo così importante nella storia del pianeta come i lombrichi. Rimescolando quei pochi centimetri di terriccio che ricoprono il pianeta, lo fertilizzano trasformandolo in humus». I lombrichi attraverso la produzione di humus aumentano del 50% la sostanza organica del terreno in cui vivono, moltiplicano per 1,5 volte il calcio, 2 volte il magnesio, 5 volte l’azoto, 7 volte il fosforo e 11 volte il potassio.
Clitello
Classe Polychaeta
Classe Hirudinea
Classe Oligochaeta