Muscoli dell’arto inferiore Ottavia Laudanna, Camillo Pellizzari, Giulio Pignatti, Francesca Pinghella Cl. IIG SUDDIVISIONE I muscoli dell’arto inferiore si suddividono in quattro gruppi: muscoli della coscia muscoli dell'anca muscoli della gamba muscoli del piede MUSCOLI DELLA COSCIA I muscoli della coscia si suddividono in tre gruppi: muscoli anteriori della coscia (il sartorio, il quadricipite femorale e il TFL) muscoli mediali della coscia (gli adduttori dell’anca e gli abduttori del femore) muscoli posteriori della coscia (gli ischiocrurali) Anteriori della coscia: sartorio Il sartorio è il muscolo più lungo del corpo: dalla spina iliaca anteriore superiore (SIAS) del bacino si inserisce sul condilo mediale della tibia attraversando diagonalmente la coscia. A livello dell'anca permette la flessione, l’abduzione e l’extrarotazione dell’anca A livello del ginocchio permette la flessione della gamba e la sua rotazione interna (a ginocchio flesso), consentendo di accavallare le gambe Individuare il sartorio Porsi supino e incrociare il piede destro sul ginocchio sinistra extraruotando la coscia. Appoggiare una mano sulla parte mediale della co- scia e l'altra sulla tibia internamente al ginocchio poco sotto l'articolazione, senza opporre resistenza. Sollevare il ginocchio verso il soffitto: si sentirà il sartorio contrarsi ed evidenziarsi. Allungare il sartorio Inspirare e piegare il ginocchio sinistro fino a 10-15 cm di distanza dal gluteo. Afferrare la punta del piede sinistro con la mano sinistra. Espirare e tirare la gamba verso il gluteo avvicinando il tallone al gluteo stesso. Mantenere la posizione per 10-20 secondi, poi ripetere e cambiare lato. Anteriori della coscia: quadricipite Il quadricipite femorale è composto da: il retto femorale, che origina dalla spina iliaca anteriore inferiore (contraendosi permette la flessione dell’anca sulla coscia); i tre vasti (mediale, intermedio e laterale), che partono dal femore. I quatto capi si estendono sulla parte anteriore della coscia e convergono in un grosso tendine che si inserisce col tendine rotuleo sulla tibia. Nel suo insieme il muscolo permette l’estensione della gamba sulla coscia. Individuare il quadricipite Porsi supino con il ginocchio in appoggio. Individuare la spina iliaca anteriore-inferiore e il tendine che percorre il ginocchio e poi seguire idealmente il sentiero del retto del femore. Alzare la gamba: in questa posizione si contrae il retto del femore e il muscolo diventa ben evidente. Esercitare il quadricipite Mettersi in posizione supina espirando e contraendo gli addominali in modo da spingere la parte lombare a terra. Inspirando sollevare entrambe le gambe in modo da formare un angolo di 90º con le cosce. Espirarando estendere le gambe verso l’alto con I talloni in estensione e le ginocchia in linea. Per intensificare: in appoggio sui gomiti con I piedi a martello durante l’estensione. Eseguire 2 serie da 8-10 ripetizioni. Mediali della coscia: adduttori Gli adduttori della coscia sono cinque muscoli (piccolo adduttore, adduttore lungo, grande adduttore, gracile e pettineo) che partono dalla base dell'ischio e del pube e si inseriscono lungo la parte posteromediale del femore, coprendone l’intera estensione. Permettono l’avvicinamento della coscia all’asse mediale del corpo e la sua rotazione interna. Il gracile, che giunge fino alla tibia, prende parte anche alla flessione del ginocchio. Individuare gli adduttori Porsi supino con la coscia leggermente piegata e ruotata lateralmente (puoi sistemare un cuscino per mantenre la posizone). Appoggiare la mano lungo l’interno coscia e contrarre e rilassare alternativamente la coscia contro la resistenza opposta dalla mano. Si puó sentire il gruppo degli adduttori che si contrae e in prossimità del ginocchio il tendine del gracile. Esercitare gli adduttori Mettersi in decubito laterle con l’arto inferiore libero flesso al ginocchio, incrociato sopra l’altro esteso a terra. Inspirando sollevare l’arto esteso avvicinandolo alla linea mediana del corpo. Espirare e ritornare alla posizone di partenza. Eseguire 3 serie per 10 ripetizioni, poi cambiare lato. Allungare gli adduttori Appoggiarsi sul ginocchio destro con la gamba sinistra piegata in fuori (angolo fra coscia e gamba di 90º) e il piede sinistra a terra con la punta all’esterno. Piegare leggermente il ginocchio sinistro e spingere all’esterno il ginocchio destro fino a sentire tensione all’interno della coscia destra. Mantenere la posizione per 5-10 secondi. Rilassare il muscolo per 5-10 secondi, poi cambiare gamba. Anteriori della coscia: TFL Il TFL (tensore della fascia lata) è un piccolo muscolo situato tra la spina iliaca anteriore superiore e la zona laterale superiore della coscia: si inserisce sul tratto ileotibiale, passa a lato della coscia e giunge fino alla parte superiore laterale della tibia. Permette, insieme al medio e al piccolo gluteo, l’abduzione del femore. Individuare il TFL In posizione supina ruotare internamente la coscia: é possibile sentire la contrazione del tensore della fascia lata Esercitare il TFL Mettersi in decubito laterale con la testa in appoggio e con l’arto inferiore a terra flesso per conferire maggiore stabilià. Inspirando sollevare la gamba libera fino all’altezza del bacino (senza ruotare le anche). Espirando tornare alla posizione di partenza. Eseguire 3 serie per 10 ripetizioni, poi cambiare lato. Allungare il TFL Porsi in piedi con il fianco sinistro rivolto verso il muro e i piedi distanti circa 50 cm dal muro. Appoggiare l’avambraccio sinistro al muro e, mantenendo i piedi fermi a terra, spostare il peso verso il muro sorreggendosi con l’avambraccio. Incrociare la gamba destra di fronte alla sinistra e spingere le anche verso il muro. Mantenere per 5-10 secondi poi cambiare lato. Posteriori della coscia: ischiocrurali Gli ischiocrurali (bicipite femorale [capo lungo e corto], semitendinoso e semimembranoso) sono tre muscoli che, partendo dall'ischio e passando lungo la parte posteriore della coscia, si inseriscono sulla testa della fibula (bicipite) e nella tibia (gli altri due). Gli ischiocrurali permettono sia l’estensione dell’anca la flessione del ginocchio. Il bicipite femorale, essendo il più laterale dei tre muscoli, prende parte anche alla rotazione laterale del ginocchio. Il semitendinoso e il semimembranoso prendono parte alla rotazione interna del medesimo. Individuare gli ischiocrurali Porsi in posizione prona e appoggiare la mano sulla coscia fra il gluteo e il ginocchio. Flettere la gamba sulla coscia. Seguire le fibre del gruppo muscolare verso il ginocchio e individuare il punto di separazione dei tendini distali del bicipite dagli altri due. Esercitare gli ischiocrurali Posizionarsi supini con braccia lungo i fianchi e gambe piegate appoggiate a terra. Espirando sollevare il bacino dal suolo. Ispira mantenendo la posizione per qualche secondo e poi espirando torna alla posizione di partenza. Esegui 8 ripetizioni per 3 serie. Allungare il muscolo Posizionarsi in piedi in divaricata sagittale con un piede davanti all’altro; le mani dietro la schiena con le scapole ravvicinate. Piegare il ginocchio della gamba posteriore mantenendo in tensione la gamba anteriore e portando le anche in avanti fino a sentire tensione. MUSCOLI DELL’ANCA I muscoli della coscia si suddividono in due gruppi: muscoli interni dell’anca (l’ileopsoas e il piccolo psoas) muscoli esterni dell’anca (i glutei e i rotatori laterali dell’anca) Esterni dell’anca: glutei (I) I glutei (grande, medio e piccolo gluteo) sono tre muscoli che, partendo dall’osso sacro, ricoprono la parte posteriore del bacino e avvolgono la parte superiore del femore. Grande e medio gluteo permettono l’estensione della coscia sull’anca e l’abduzione del femore, mentre il piccolo gluteo permette la flessione e la rotazione mediale dell’anca. Il grande gluteo permette la rotazione esterna della coscia, mentre il medio e il piccolo gluteo permettono la rotazione interna della medesima. Esterni dell’anca: glutei (II) Il grande gluteo, il più superficiale ed esteso dei glutei, prende parte principalmente all’estensione del femore (fibre superiori) e concorre a mantenere teso il ginocchio; prende parte anche all’adduzione del femore (fibre inferiori) Esercitare il gluteo Mettersi in posizione prona con la testa appoggiata sugli avambracci. Inspirando flettere la gamba sulla coscia formando un angolo di 90º e mantenendo la punta del piede tesa. Espirando sollevare il ginocchio di qualche centimetro dal pavimento e mantenere la posizione per alcuni secondi. Inspirando ritornare in posizione di partenza. Eseguire 8 ripetizioni per 3 serie. Allungare il gluteo Mettersi in decubito supino, piegare le ginocchia e incrociare la caviglia sinistra sulla coscia destra poco sopra il ginocchio. Staccare il piede destro da terra e portare le ginocchia verso il petto. Tirare il ginocchio con la mano fino a sentire tensione. Mantenere la posizione per 5-10 secondi e ripetere con l’altra gamba MUSCOLI DELLA GAMBA I muscoli della gamba si suddividono in: Posteriori: Gastrocnemio Soleo Popliteo Anteriori: Tibiale anteriore Laterali: Peroniere lungo Peroniere breve Posteriori della gamba: gastrocnemio e soleo Gastrocnemio e soleo (detti anche tricipite della sura) compongono la parte posteriore della gamba e si attaccano al calcagno tramite il tendine d’Achille. Gastrocnemio (o gemelli): è un muscolo biarticolare. Origina con due capi distinti dai condili femorali. Permette di la flessione del ginocchio e l’estensione plantare. Soleo: è un muscolo profondo e monoarticolare. Origina dalla superficie posteriore della tibia e si estende fino alla caviglia. Permette l’estensione della caviglia e il sollevamento dei talloni dalla posizione eretta. Posteriori della gamba: popliteo È un piccolo muscolo situato nella parte posteriore del ginocchio. Le sue fibre corrono diagonalmente all’epicondilo laterale del femore. È un muscolo fondamentale per sbloccare l’articolazione del ginocchio dalla posizione estesa o portarlo in flessione. Esercitare il gastrocnemio Posizionarsi eretti in appoggio, con un avampiede sopra un rialzo e con l’arto libero flesso al ginocchio. Espirando sollevarsi sull’avampiede mantenendo la gamba tesa. Ispirando torna nella posizione di partenza abbassando il tallone. Esegui 10 ripetizioni per 2 volte. Allungare il gastrocnemio Posizionarsi in piedi di fronte a un muro a distanza di circa 60 cm con le mani appoggiate su di esso leggermente piegate. Portare la sinistro all’indietro, mantenendola tesa e la gamba destra in avanti piegandola (affondo sagittale). Mantenere la posizione per 10-15 secondi. Anteriori della gamba: tibiale anteriore È il piú facilmente identificabile del gruppo. Origina superiormente e lateralmente alla tibia e si inserisce alla base del primo metatarso. Permetta la flessione dorsale della caviglia. Individuare il tibiale anteriore Porsi in posizione supina Mettere una mano al centro della tibia e l’altra alla caviglia sul malleolo interno. Flettere dorsalmente il piede e poi rilassarlo: sentire le fibre del muscolo tibiale. Esercitare il tibiale anteriore Porsi seduto a gambe tese di fronte a una spalliera o a una panca fissa. Legare l’elastico, con un nodo ad anello, a un piolo della spalliera e infilare il dorso del piede sotto l’elastico. Appoggiare le mani dietro la schiena. Espirando porta la punta dei piedi verso il busto mantenendo le ginocchia a terra Esegui 10 ripetizioni per 3 volte. Allungare il tibiale anteriore Posizionarsi inginocchiati seduti sui talloni a contatto con i glutei. Portare le braccia in appoggio a terra dietro la schiena portando il busto all’indietro. Mantenere la posizione per 10-15 secondi. Laterale della gamba: peronieri Peroniero lungo: è situato sulla parte laterale della gamba fra l’estremità superiore del perone e la base del primo metatarso. Peroniero breve: è situato subito sotto il peroniero lungo, più in profondità. È compreso fra il terzo inferiore del perone e il quinto metatarso. Abducono e torcono esternamente il piede. Il peroniero lungo inoltre mantiene concava la volta del piede. Individuare i peronieri Porsi in decubito laterale. Mettere una mano sulla testa del perone e l’altra vicino malleolo laterale. Ruotare esternamente il piede e poi rilassarlo: sentire le fibre dei peronieri contrarsi. Esercitare i peronieri Porsi seduto a gambe tese, legggermente protesi in avanti, e posizionare una fascia elastica sotto la pianta di un piede afferrandola con entrambi le mani. Espirando raddrizzare il busto cosí da sistemare l’elastico in tensione e bloccare la caviglia in flessione dorsale. Portare la caviglia in rotazione interna e poi esterna; ritornare nella posizione di partenza. Eseguire 10 ripetizioni per 3 serie. Allungare i peronieri Posizionarsi seduto su una sedie oppure a terra con la gamba sinistra incrociata sulla coscia destra poco sopra il ginocchio. Afferrare con entrambe le mani il piede sinistro e ruota la pianta del piede verso l’alto. Mantieni la posizione per 10-20 secondi e poi ritorna alla posizione di partenza.