All. 4 Il madrigale Il madrigale è nato Italia verso la 1a metà 300, è

All. 4
Il madrigale
Il madrigale è nato Italia verso la 1a metà 300, è una breve poesia, può essere accompagnata
da musica ( detta pure madrigale) e cantato. Il madrigale del 300 è di 6-14 versi, composto da
terzine, ed è chiuso da un ritornello a rima baciata, generalmente a 2 voci.
La parola madrigale forse viene da mandra (mandria) perché è legato alla vita pastorale, in
seguito descrive natura, tratta di storie d’amore, di argomenti di morale, politica. Petrarca
scrisse madrigali nel Canzoniere di valore, sempre con metrica diversa.
Il madrigale del 500 non ha strofe, ha 4 o 5 voci ed è più vivace e c’è più corrispondenza fra
testo-musica. Il madrigale musicale ora è a più voci, della stessa importanza, crea polifonia, gli
strumenti suonano insieme parti diverse ma in armonia, e accompagnano il canto del testo
poetico. Il madrigale anche con dialoghi. Nasce una musica visiva con modi diversi 1) la
musica fa corrispondere le sillabe del testo come sol, mi, fa, re alle note omonime 2) usa note
adatte a esprimere tristezza o gioia 3) alza suono per parole come cielo e scende per parole
come abisso, per esprimere gioia o tristezza e per produrre effetti drammatici. Madrigali si
hanno con musica sacra.
I madrigali furono eseguiti nelle case dei nobili da cantanti solisti leggendo la parte sui libretti.
Il madrigale è alla base dell’opera lirica, da esso deriva la musica italiana. Ogni città ha un suo
compositore di madrigali apprezzati in tutta l’ Europa. In Italia il madrigale fu al massimo con
Claudio Monteverdi. Torquato Tasso scrive madrigali senza strofe e rima, di grande poesia, i
temi presentano una nuova visione vita. Nell'Ottocento Carducci scrive madrigali con la
metrica delle origini.