ottavo odontone e correlazioni sistemiche: casistica

annuncio pubblicitario
E. A. V.
M. Noguera
OTTAVO ODONTONE
E CORRELAZIONI
SISTEMICHE:
CASISTICA CLINICA
Relazione tenuta in occasione del
Congresso internazionale di EAV di Roma
(Maggio 2002)
L
a persona che per prima richiamò l’attenzione sulla possibilità che i denti
del giudizio potessero agire come
campi di disturbo fu il dottor Adler. Ho avuto il piacere di conoscerlo nella sua clinica
di Lloret de mar circa nel 1984 e fui sorpresa di come una persona, già avanti negli anni, potesse mantenere l’entusiasmo di un
bambino al momento di scoprire un focus
tonsillare in un paziente con diagnosi di artrite reumatoide. Il lavoro sui campi di disturbo e sui focus fu una delle passioni della
sua vita, di pari passo con quella per gli animali e per il mare. Il dottor Adler morì nel novembre del 1996.
Il dottor Adler era molto attratto dagli animali, e nella propria casa aveva anche delle
scimmie. In esse scoprì che posteriormente
al dente del giudizio vi era uno spazio, lo
spazio retromolare. Da ciò la sua deduzione
che, con l’evoluzione della specie, la mandibola degli esseri umani si sia andata riducendo di grandezza, ed in molti casi il dente
Fig. 1 del giudizio non “entra” nella bocca. In tali
circostanze ci troviamo di fronte agli ottavi
inclusi. In ogni caso l’occupazione dello spazio retromolare può essere sufficiente a generare disturbi ed irritazione a carico del trigemino.
(Fig. 1) Sappiamo che l’odontone comprende il dente, la gengiva, il tessuto connettivo, l’osso alveolare, l’arteria, la vena, il nervo, il vaso linfatico, e forma parte del sistema
di regolazione di base di Pischinger, e che esso funziona come un tutt’uno tanto che qualsiasi infiammazione o disturbo a carico di un
odontone determina una irritazione a carico
di tutto il sistema.
Il danno che tale disturbo recherà all’organismo dipenderà dalla capacità di resistenza e
di regolazione dell’organismo stesso. In alcuni casi un disturbo lieve può determinare patologie gravi; in altri casi una lesione apparentemente grave da come risulta all’immagine radiografica, non determina nessun problema apparente, anche se sappiamo come presto o tardi possa produrlo. E’ comunque difficile da stabilire quando ciò possa avvenire in
quanto un sovraccarico aggiuntivo che va a
colpire l’organismo, sia esso anche di tipo
emotivo e non facilmente evidenziabile, può
rompere l’equilibrio del sistema e portare ad
un disturbo il quale talvolta non è possibile superare nonostante si vada a trattare il campo di
disturbo di base.
Da qui l’importanza dell’EAV per diagnosticare campi interferenti (foci) anche prima
26
NUMERO 11 • SETTEMBRE 2002
Fig. 2
che possano determinare disturbi clinicamente evidenti, o quando questi siano presenti, o
nel seguire il corso di una malattia.
Il dottor Adler ci insegna che i campi interferenti dovuti all’ottavo odontone esplicano
la loro azione:
– tramite il sistema nervoso vegetativo per irritazione del nervo trigemino (Fig. 2)
– tramite l’ostruzione del flusso del sistema
linfatico (Fig. 3)
– tramite blocchi energetici a livello del sistema
dei meridiani (Fig. 4) rappresentati nella tavola che Voi tutti conoscete di Voll e Kramer
– tramite la relazione con i cinque elementi
della medicina tradizionale cinese
Il primo ed il secondo odontone sono in relazione con i Meridiani di Rene e Vescica; il terzo odontone con i Meridiani di Fegato e Vescica Biliare; il quarto ed il quinto odontone superiore con il sesto e settimo inferiore sono in relazione con i Meridiani del Grosso Intestino e
del Polmone; il quarto e quinto inferiore con il
sesto e settimo superiore sono in relazione con
i Meridiani di Milza-Pancreas e dello Stomaco.
Fig. 3
Le relazioni energetiche dell’ottavo odontone sono con:
– cuore, intestino tenue, sistema ormonale,
psiche e, tramite la relazione con l’udito, anche con il rene e le ghiandole surrenali secondo Beisch.
Queste sono le relazioni energetiche che
condizionano i sintomi e le patologie che possono essere determinate da un’interferenza dovuta ad un focus dell’ottavo odontone:
– disturbi locali come dolore in relazione all’udito, otite, contrattura cervicale e della
parte superiore del trapezio, perdita di forza
nel braccio, paresi e parestesie sempre a livello del braccio, cefalea, vertigine, instabilità, nevralgia del trigemino
– disturbi a distanza in relazione agli organi
interessati, come per esempio agorafobia,
claustrofobia, modifiche nel comportamento, epilessia, patologie psichiatriche. Adler
diceva che l’ottavo odontone si chiama dente del giudizio in quanto ne può determinare la perdita. Altri sintomi possono essere angina pectoris, infarto acuto del miocardio, disturbi del ritmo cardiaco in rapporto alle connessioni con il cuore; disturbi digestivi come senso di gonfiore addominale, disturbi
digestivi, pesantezza addominale relativamente alla connessione con l’intestino tenue.
Inoltre si può avere sterilità, cisti ovariche,
amenorrea, dismenorrea, endometriosi per il
rapporto con il sistema ormonale; tendenza
al raffreddamento, disturbi ortostatici, ipotensione, allergia, malattie autoimmuni in
rapporto alle ghiandole surrenali; nefriti, cistiti recidivanti, incluso l’insufficienza renale in rapporto al rene.
Si può riscontrare anche dolore ed infiammazione articolare in rapporto al cuore, al
braccio, al gomito, alla zona cubitale, all’articolazione sacro-iliaca.
La lista è lunghissima e potremmo affermare che in molte patologie l’irritazione del
27
E. A. V.
trigemino è uno dei fattori eziologici o per lo
meno si deve pensare a questa come un elemento di sovraccarico dell’organismo.
Qui abbiamo fatto riferimento alle relazioni dirette, però dobbiamo pensare che una
interferenza, col diminuire della capacità di
regolazione dell’organismo, può determinare
qualsiasi disturbo o far peggiorare altre interferenze già presenti. C’è poi da aggiungere che l’effetto di due interferenze non è la loro somma, ma molto di più in quanto si determina un effetto di tipo esponenziale.
In molti casi il trattamento da effettuare
è l’estrazione del dente interessato. Dobbiamo comunque tenere ben presente che, come qualsiasi altra azione effettuata sull’organismo, tale procedimento non è innocuo e,
se non viene realizzato correttamente, può
determinare esso stesso un disturbo o non
migliorare la patologia esistente. Come noto, in letteratura è stata descritta l’insorgenza di patologie autoimmuni poco tempo dopo l’estrazione di un ottavo. Pertanto ciò va
fatto solo quando si sia dimostrato che crei
dei problemi, e in ogni caso vanno valutate
le condizioni generali del paziente. Se il test di EAV evidenzia dei valori alterati si deve innanzi tutto procedere ad una terapia sulla base di consigli dietetici, con l’omotossicologia, l’agopuntura o qualsiasi altro metodo che possa migliorare lo stato energetico del paziente. A questo punto il chirurgo
dovrà decidere se si può procedere all’estrazione.
Fig. 4
Nel caso si decida di estrarre più di un ottavo si deve procedere nel modo seguente:
– nella donna: iniziare con il dente 48; 3 mesi
dopo passare al dente18; poi gli altri due a
distanza di un mese uno dall’altro
– nell’uomo: si inizia con il dente 38; poi il 28,
poi il 48 e quindi il dente 18, seguendo gli
stessi intervalli di tempo descritti precedentemente.
Fig. 5
(Fig. 5) Altro aspetto che si deve tenere presente in relazione al giorno in cui si procederà
all’estrazione è la fase lunare. Per consentire
una buona cicatrizzazione e minimizzare gli
effetti collaterali questa deve essere in luna discendente, che corrisponde al momento in cui
la luna è situata più in basso rispetto all’orizzonte. Questa fase non va confusa con la luna
decrescente, che corrisponde al periodo in cui
la luna passa da luna piena a luna nuova. Se
l’estrazione prevista è di un dente dell’arcata
superiore, non si deve effettuare quando la lu28
NUMERO 11 • SETTEMBRE 2002
na è in ariete; se l’estrazione è in relazione all’arcata inferiore non si deve effettuare quando la luna è in toro e, dato che ci stiamo riferendo agli ottavi e questi sono in relazione con
il cuore, nemmeno quando la luna è nel segno
del leone.
Non credo che nessuno di voi si sia scandalizzato per ciò che ho appena detto. Visitando la biblioteca dell’Università di Salamanca,
una delle più antiche d’Europa, mi sorprese il
vedere in un affresco del soffitto la rappresentazione dei segni dello zodiaco. E’ veramente
un peccato che in nome di una scienza mal intesa il mondo vada perdendo una gran quantità
di conoscenza che già aveva acquisito nei tempi passati.
Come persone di scienza dobbiamo fare il
possibile per costruire una scienza con coscienza.
(Fig. 6) La diagnosi va effettuata attraverso lo studio dell’ortopantomografia e tramite le misurazione effettuate con l’EAV. Potremo trovare valori alterati a livello del punto 2 del Vaso Linfatico in tutti i casi, oltre a
valori alterati per ciò che riguarda i punti del
Meridiano del Cuore, della Circolazione, dell’Endocrino, del Rene e del Vaso della Degenerazione Nervosa. E’ evidente che quanto più numerosi saranno i punti normalizzati dall’immissione della o delle fiale di “Weisheitzahn” nel circuito di misurazione, tanto
più rilevante sarà il grado di disturbo causato dal focus.
Il trattamento deve essere sia pre che postoperatorio e deve adattarsi ad ogni singolo
paziente in base alla propria sintomatologia. In
ogni caso è sempre da consigliare l’uso di preparati quali Arnica Heel, Lymphomiosot,
Coenzyme comp., Kieferostitis, Zahnsäckchen, Mandibola feti, Echinacea, Wobenzyme,
infusioni di Vitamina C.
La terapia dovrà consistere in farmaci di
drenaggio, nosodi e preparati d’organo che posono corrispondere alla sintomatologia locale
della bocca ed alla sintomatologia relativa agli
organi interessati. Dopo l’estrazione è bene
procedere a sedute di neuralterapia, se possibile due volta a settimana per almeno due settimane.
Fig. 6
Fig. 7
1993
1995
Vado ora a presentare alcuni casi clinici che
sono giunti alla mia osservazione:
(Fig. 7) Questa ortopantomografia è quella di una donna di 44 anni che presentava dolore molto intenso all’emifaccia di sinistra, in29
E. A. V.
Fig. 8 Fig. 9 Fig. 10 Fig. 11 Fig. 12 sonnia, tachicardia e crampi addominali. Al test EAV erano presenti valori instabili a livello
dei Meridiani di Circolazione, Cuore ed Intestino Tenue. Si può notare come il dente 28 sia
incluso (Fig. 7). La sintomatologia scomparve
con l’estrazione di questo dente. Attualmente
la paziente è ancora asintomatica.
(Fig. 8) In questa ortopantomografia si nota l’inclusione dell’ottavo superiore destro, e
come gli altri ottavi occupino lo spazio retromolare. Si tratta di una donna di 23 anni che
presenta amenorrea da sei anni. Al test di EAV
si evidenziano valori elevati a livello del Vaso
Linfatico e del Meridiano del Rene di destra.
Si procedette all’estrazione degli ottavi secondo l’ordine descritto precedentemente (48,
18, 38, 28). In seguito all’estrazione del dente 38 comparve la prima mestruazione dopo 6
anni. Il mese seguente, con l’estrazione del
dente 28, nuova mestruazione. Da sei mesi il
ciclo mestruale è regolare.
(Fig. 9) Questa radiografia, nella quale si
vedono due ottavi posti orizzontalmente sopra
il nervo mandibolare, è di un paziente di 33 anni affetto da cefalea dall’età di 9 anni, che ha
sofferto di otiti recidivanti in età pediatrica ed
un altra importante riacutizzazione a 28 ani.
Riferisce algie a livello del rachide cervicale,
che si aggravano con il cambio del tempo, in
situazioni di stress (l’aggravamento in relazione alle variazioni di pressione atmosferica
è tipico dei campi di disturbo). Il fatto che la
cefalea ha avuto inizio in giovanissima età è
perché i denti del giudizio iniziano la loro crescita attorno ai 7 anni, tanto che alcune patologie ad esso correlate possono iniziare proprio a tale età. E’ inoltre frequente registrare
aggravamenti in relazione al periodo adolescenziale quando in genere erompono tali denti. Il chirurgo maxillo-facciale aveva sconsigliato l’estrazione e per tale motivo non vi era
stato miglioramento della sintomatologia. In
questo paziente i valori al test di EAV mostravano irritazione a livello dei punti del Vaso
Linfatico e della Degenerazione Nervosa.
Quando visitai il paziente non vi erano valori
alterati per ciò che concerne il Meridiano del
Rene, al contrario di come ci si poteva attendere date le otiti recidivanti.
Fig. 13 (Fig.10) Questa è l’ortopantomografia di
una paziente di 59 anni che presenta disturbi
digestivi alti con senso di gonfiore, maldigestione, crampi. Si tratta di una paziente magra,
che riferisce mancanza di energie, uno stato
come di sopore, dolori ossei. Si nota che il
dente 48 preme sul nervo mandibolare e che vi
è una cura canalare a carico del dente 15. Vi
30
NUMERO 11 • SETTEMBRE 2002
erano valori alterati a carico del Vaso Linfatico, del Meridiano dell’Intestino Tenue e del
Meridiano del Rene. Il chirurgo maxillo-faciale ha controindicato l’estrazione del dente
del giudizio per il rischio di lesionare il nervo. Intervendo su modifiche a carico della dieta si è riusciti ad ottenere un miglioramento
della sintomatologia, però non si può dire che
la paziente stia del tutto bene.
(Fig. 11) In questa ortopantomografia di
una paziente di 26 anni si notano gli ottavi nello spazio retromolare. Alla paziente era stata
fatta diagnosi di endometriosi e non riusciva
ad iniziare una gravidanza. Anche due inseminazioni artificiali non ebbero l’esito sperato. A questo punto si procedette all’estrazione
dei denti del giudizio in quanto vi erano dei valori indicativi a livello del punto 2 del Vaso
Linfatico. Il dentista procedette alle estrazioni senza seguire l’ordine cui abbiamo fatto riferimento in precedenza. Venne estratto un ottavo al mese e, dopo l’estrazione del terzo, la
paziente rimase incinta. Attualmente ha un
bambino sano.
(Fig. 12) Per non essere accusata di provocare un’epidemia di estrazione dei denti del
giudizio in Italia voglio mostrarvi l’ortopantomografia di una donna in gravidanza, la quale ha gli ottavi nello spazio retromolare ed
inoltre è portatrice del nono dente superiormente sia a destra che a sinistra. Non è rarissimo trovare pazienti con un nono odontone.
I valori del Vaso Linfatico erano nella norma.
Ancora una volta dobbiamo notare che non
esistono regole, e che non esistono malattie,
ma malati, e che ogni individuo rappresenta
un sistema unico.
Ho visto molti casi in cui l’ottavo odontone costituiva un campo interferente. Talvolta
ci si chiede, spesso senza risposta, quale sia
la relazione con la patologia del paziente. (Fig.
13) Questa è la radiografia di un paziente con
un granuloma a livello del dente 38, e con una
parodontopatia. Il paziente è affetto da epatite C; si alimenta comunque in modo sano ed è
vegetariano da circa 5 anni. Da un anno si è
sviluppato un epatoma. Fino a che punto influisce la sua patologia odontoiatrica il relazione al problema epatico?
Ricordo un paziente, del quale non ho la ortopantomografia, con gli ottavi inferiori inclusi, al quale consigliai la loro estrazione, cosa
che il paziente non volle fare per paura. Seppi
poi dalla moglie che il paziente aveva avuto due
infarti del miocardio e che aveva fatto un bypass aorto-coronarico. E’ evidente che non possiamo sapere se il paziente avrebbe avuto lo
stesso gli eventi coronarici in caso di precedente estrazione degli ottavi, e se li avrebbe
avuti alla giovane età in cui si sono verificati.
Però è abbastanza frequente il riscontro di denti del giudizio inclusi in pazienti che presentano un infarto del miocardio in giovane età.
Quando al dottor Adler si faceva notare che
egli osservava tutte le patologie dal punto di
vista dei campi interferenti, rispondeva che vi
era un solo caso peggiore di questo atteggiamento, ed era quello di non tenere conto degli
stessi campi interferenti.
31
Scarica