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15-12-2008
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La struttura: le forme-base
Il modulo in pittura
iacomo Balla (1871-1958), dopo i
primi approcci con il movimento futurista, si dedicò a un’arte pittorica
tendente verso un astrattismo lirico-coloristico-dinamico. Alla base della sua pittura
c’è una rigorosa articolazione geometrica
con conseguente rinuncia, pressoché totale,
alla figurazione. Nella serie delle Compenetrazioni iridescenti (fig. 1), scompone la luce
mediante la ripetizione di forme geometriche modulari: la gradualità dei colori e le loro compenetrazioni suscitano sensazioni
ottiche fortemente dinamiche. I disegni del-
G
fig. 1 Compenetrazione iridescente n. 13
(1914 circa), opera pittorica di Giacomo Balla
facente parte della serie delle Compenetrazioni
iridescenti, in cui la luce viene scomposta
producendo forme geometriche modulari
ripetute nella gradualità dei colori.
le figg. 2 e 3 hanno lo scopo di evidenziare
la struttura geometrica modulare che caratterizza quest’opera. La prima fase (fig. 2) illustra l’elemento modulare di partenza con la
seguente costruzione geometrica: date due
circonferenze concentriche di raggi OA e
OB, si tracciano, prolungandoli, i diametri AC
e DE (in rosso nell’esempio). Si uniscono,
consecutivamente, i punti D, A, E, C e F, B, G,
H (in nero), poi si prolungano i lati dei due
quadrati ottenuti e si tracciano, per i vertici
B-A, L-M, N-P, C-H, le rette a, b, c, d, e, f, che risultano parallele ed equidistanti fra loro. Infine si disegnano, orizzontalmente, altre rette parallele (in rosso nell’esempio), passanti
per i medesimi vertici dei quadrati.
La figura base di partenza così ottenuta origina le forme geometriche modulari della
fig. 1.
fig. 2 Costruzione dell’elemento
modulare (1a fase).
f
e
d
c
b
a
D
L
C
F
H
M
B
O
N
G
A
P
E
fig. 3 Costruzione modulare
del dipinto (2a fase).