Salve, Passiamo ora all’analisi di fenomeni monetari che a prima vista possono sembrare distanti e incomprensibili ma che inesorabilmente decidono l’andamento economico di interi continenti tramite la manipolazione e controllo della quantita’ di denaro in circolazione. Sino adesso abbiamo visto come l’allocazione del credito da parte delle banche sia uno dei tratti fondamentali della societa’ civile. E’ importante capire che il cartello bancario non solo ha manomesso la qualita’ della moneta (da moneta credito a moneta debito) ma ne controlla direttamente la quantita’. Vediamo come. Il cartello bancario (banche centrali e banche commerciali) sono oggi l’unica fonte emittente di credito e denaro (Banks of issue). Tramite questo monopolio ed una assoluta assenza di controlli la quantita’ di denaro viene contratta o espansa a tutto vantaggio di pochi potentissimi conglomerati finanziari. L’inflazione e la deflazione ossia l’espansione e la contrazione di credito e denaro sono due strumenti monetari che per centinaia di anni sono stati usati dal cartello bancario per soggiogare i popoli del mondo. Le banche riescono a fare questo tramite i tassi di interesse ed il diritto che si sono nel tempo arrogate di ‘richiamare’ i prestiti elargiti entro 24 ore. (Cioe’ pretendono un subitaneo saldo dell’ammontare del debito contratto) Le banche quindi controllano quello che si conosce come il Business cycle o andamento ciclico degli affari. Questa ciclicità degli affari e’ una bufala o piu’ precisamente un artifizio. Mi spiego. Il denaro correttamente emesso (privo di debito ed interesse) assolve la funzione principe di mantenere i prezzi stabili. Senza inflazione e senza debito. Tramite il vigente sistema invece le banche possono abbassare il costo del denaro (e quindi il tasso di sconto TUS) per favorire una espansione creditizia. Quanto piu’ i tassi saranno bassi quanto piu’ denaro ci sara’ in circolo. Quando la massa monetaria presente nel mercato e’ molte volte superiore a quella dei beni e servizi presenti nel mercato stesso si ha INFLAZIONE (deprezzamento del denaro). Per una dettagliata spiegazione del fenomeno inflazionistico vedere La sezione sull’inflazione del Mini-Book. Quando l’inflazione diventa insostenibile ed il sistema e’ sull’orlo del tracollo i Banchieri alzano i tassi di interesse cioe’ aumentano il costo del denaro. Dopo un periodo di relativa stabilita’ la tendenza al rialzo si fa’ sempre piu’ pesante sino a provocare DEFLAZIONE. La massa monetaria viene cioe’ contratta. Questo comporta a catena due reazioni di mercato. Una e’ che essendo il denaro tenuto artificialmente scarso la gente avra’ sempre piu’ difficoltà a ripagare i debiti. Due il sistema economico attravesera’ un periodo di recessione. Questo perche’ ci sono piu’ beni e servizi di quelli che possono essere comprati. Se il denaro non ce’ lo scambio fra le parti non puo’ avvenire (se non sotto forma di baratto). Questa situazione di generale insolvenza e di anemia economica permette alle banche di fare una vera e propria mattanza di tutto quel valore reale (case, aziende, terreni, etc) che erano state messe come ipoteca o garanzie a fronte del debito contratto con la banca dai comuni cittadini o stati. Quindi se da una parte l’inflazione e’ una tassa nascosta che si ripercuote sulla collettivita’ (con la perdita di potere d’acquisto) dall’altra e’ una manna per i banchieri che come abbiamo visto nel post precedente mietono profitti da capogiro tramite la creazione del denaro creditizio (quello che creano dal nulla tramite la riserva frazionaria) Allo stesso modo se la deflazione comporta una generale insolvenza da parte della collettivita’ ed una scarsa attivita’ economica, dall’altra rappresenta una grande opportunità di speculazione ed espropriazione di valore reale da parte della banca. Ne consegue che questo tipo di politiche monetarie sono altamente politicizzate e seguono una propria agenda. Seguono cioe’ logiche di profitto basate su un costante trasferimento di ricchezza dalle classi basse e medie a favore di uno sparuto gruppo di dinastie bancarie. (piu’ informazioni riguardo questo punto prossimamente) Morale della favola inflazione o deflazione la banca vince sempre. Se con una permette l’arbitraria creazione di denaro creditizio dal niente con l’altra riesce ad accaparrarsi il valore reale prodotto o guadagnato dalla collettivita’. L’esempio dell’Argentina e’ illuminante. L’Argentina si affido’ alle politiche monetarie del FMI e La Banca mondiale. Risultato? Tramite una violenta contrazione del credito (aumento dei tassi di interesse) congiunto con un improvviso richiamo dei prestiti fu crisi nera. Se vi ricordate successe esattamente quello che e’ successo alla Northen Rock (ma per ragioni differenti). Le banche arrivarono a chiudere i battenti perche’ tutti volevano ritirare i propri risparmi in quanto la moneta scarseggiava e senza denaro gli scambi commerciali non possono avvenire. Il cartello bancario si approprio’ indebitamente di trilioni su trilioni di valore reale. Rastrellando aziende pubbliche e private, beni immobiliari e terreni. Tutto quello che la banca non era riuscita ad accappararsi tramite l’indebitamento riusci’ a comprarlo a prezzi irrisori sia dallo stato che dai privati cittadini. Durante una forte recessione infatti il livello dei prezzi scende drasticamente ed aziende che valevano centinaia di milioni furono acquisite per briciole (come sta succedendo in Sardegna mentre scrivo questo post ma anche qui per ragioni diverse) La gente e’ disperata in quanto il rubinetto della liquidita’ e’ stato chiuso dalle banche e quindi tutti fanno i salti mortali per accaparrarsi quel poco denaro che ancora c’e’ in circolo. Solitamente questo tipo di situazione perdura per tutto il tempo necessario alle banche per depredare il possibile e fare implementare politiche di privatizzazione (acqua, gas, petrolio, elettricita’ telecomunicazioni, etc) su tutte le risorse pubbliche del paese. Come per magia le banche centrali allentano poi la presa riabbassando gli interessi e riaprendo il rubinetto dei contanti e del credito. Questo con tanto di celebrazioni e complimenti da parte dei media (da loro pagati e controllati) In Italia quando Carlo Azeglio Ciampi (cameriere delle banche e criminale a piede libero) era governatore della banca d’Italia avenne esattamente la stessa cosa. Ciampi permise un formidabile aumento di debito pubblico durante quegli anni che decreto’ la privatizzazione e svendita di gran parte delle aziende pubbliche Italiane (pagate da intere generazioni di Italiani). E ci convinse che entrare nell’eurozona sarebbe stato una panacea per l’economia Italiana L’ America (che spesso additiamo come causa di tutto quello che va male al mondo) e’ il paese piu’ indebitato del globo. Li’ la banca centrale privata ‘The Federal Reserve Bank’ ha fatto terra bruciata. Nei testi di storia ed economia (quelli che non ci fanno studiare a scuola) e’ ampiamente documentato come il diritto di emettere moneta sia passato di mano dallo stato alla banca molte volte e che questa sia stata la ragione fondamentale di guerre civili, rivoluzioni, guerre di indipendenza e aspri contrasti sociali senza contare l’assassinio di svariati presidenti. Abraham Lincoln era un acerrimo nemico delle banche (come lo era Jackson). Quando si rifiuto’ di confermare il ruolo della banca centrale come fonte emittente di denaro, la banca di tutta risposta richiamo’ tutti i prestiti e mise in moto la pratica di contrazione del denaro. La massa monetaria in America fu ridotta di 2/3 facendo sprofondare il paese in una delle peggiori recessioni economiche di sempre. Lincoln allora decise di emettere i green backs per pagare tutte le spese sociali dello stato. I green backs altro non erano che dei biglietti di stato emessi, stampati e garantiti dallo stato medesimo. Non dalla Banca. L’America usci’ dalla depressione. Senza debito. Il suo successo fu tale che Linconl venne assassinato. La crisi del 1929 (grande depressione) che sicuramente molti dei vostri genitori ricordano fu’ ugualmente pilotata. Lo conferma il parere del premio nobel all’economia Milton friedman che affermo’ che la causa principale della depressione fu determinata dalle politiche monetarie della federal reserve bank che invece di abbassare i tassi per stimolare l’economia continuo’ ad aumentarli e contrarre la massa monetaria in circolazione senza nessuno scrupolo o riguardo per la popolazione che moriva di fame. Anche allora (come oggi) la banca uso’ la bolla finanziaria di Wall Street come scudo mediatico per la loro scellerata politica monetaria. La coincidenza vuole che tutti i piu’ grandi nomi collegati al cartello bancario del tempo uscirono dai mercati azionari (cioe’ investirono in oro o valute e non in titoli borsistici) giusto in tempo. Troverete che in tutte le biografie di J.P Morgan , Jhon D rockefeller, La famiglia Rothchild, Il gruppo warburg, Shift, etc etc questi personaggi vengono elevati a dei geni della finanza in quanto capaci di prevedere le crisi finanziarie imminenti. Balle per anime belle!! Tutte infatti si dimenticano di menzionare il fatto che questi personaggi (nessuno escluso) erano segretamente azionisti e proprietari della federal reserve bank l’organo che decise quelle crisi di crearle di sana pianta. Vi lascio con una quanto mai esplicita citazione di Thomas Jefferson riguardo le banche, l’inflazione e la deflazione. ‘Se gli Americani consentiranno mai a banche private di emettere il proprio denaro, prima con l'inflazione e poi con la deflazione, le banche e le grandi imprese che ne cresceranno attorno, priveranno la gente delle loro proprietà finché i loro figli si sveglieranno senza tetto nel continente conquistato dai loro padri. Il potere di emissione va tolto via dalle banche e restituito al popolo, al quale esso appartiene di diritto.” Thomas Jefferson (1776), cfr. Nei prossimi post trattero piu’ da vicino gli artifici finanziari e gli istituti di credito internazionali che permettono al cartello bancario di implementare le politiche del debito. Cerchero’ inoltre di illustrare nella maniera piu’ convincente e chiara possibile come guerre, fame nel mondo, distruzione ambientale, disinformazione, terzo mondo, globalizzazione dei mercati, controllo delle masse, siano tutti deplorevoli e preoccupanti fenomeni sociali direttamente riconducibili alla politica monetaria.