Branche della Farmacologia Chimica Farmaceutica (ufficialmente branca della Chimica) Biotecnologie Scienza che studia la sintesi delle sostanze ad uso terapeutico, la prima Scienza che usa tecniche di DNA ricombinante per fini terapeutici, la seconda Farmacocinetica Scienza che studia i processi ai quali il farmaco è sottoposto nell'organismo, dalla sua assunzione alla sua eliminazione Farmacodinamica Scienza che studia le modalità con cui una molecola produce l’effetto sull’organismo Farmacognosia Scienza che studia le droghe medicinali preparate a partire da fonti naturali (piante, organismi, minerali, etc) Farmacoterapia Scienza che studia le applicazioni cliniche dei farmaci Tossicologia Scienza che studia fonti, cinetica, dinamica ed effetti tossici degli xenobiotici sull’organismo vivente Branche della Farmacologia Farmacogenetica Scienza che studia i fattori genetici ereditari alla base delle differenze tra le persone nell'azione dei farmaci. Questa branca applica le nuove conoscenze scientifiche, specialmente di genetica molecolare e di genetica di popolazione Farmacogenomica Branca emergente che si basa sull'analisi dell'intero genoma di un individuo per identificare geni che possano essere utilizzati come target per nuove terapie Farmacoepidemiologia Scienza che studia l’uso, gli effetti, i rischi dei farmaci su grandi popolazioni, mediante metodi e ragionamenti tipici dell’epidemiologia Farmacoeconomia insieme di strumenti, concetti e tecniche per la valutazione del rapporto di costoefficacia e la sostenibilità economica dei farmaci (soprattutto i nuovi) Farmacosorveglianza L’insieme delle azioni di controllo a carattere preventivo esercitate nell’ambito della produzione, della distribuzione, della detenzione, della fornitura e dell’impiego dei medicinali Farmacovigilanza Sistema di monitoraggio permanente dei farmaci in commercio, costituisce propriamente la Fase IV della sperimentazione farmaceutica (post – marketing) Medicina Umana L’impiego del farmaco ha valenza “etica” Medicina Veterinaria Negli animali d’affezione ha prevalentemente valenza “etica” Negli animali produttori di derrate alimentari ha prevalentemente valenza “economico-produttiva” ▪ uso fraudolento ▪ uso improprio ▪ abuso Rischi connessi all’impiego del farmaco veterinario Rischi Rischi per animali trattati Rischi da residui Rischi per l'ambiente FARMACO (OMS): qualsiasi sostanza in grado di influenzare i processi fisiologici o patologici di un organismo vivente se introdotta in un organismo vivente MEDICINALE ❖ DLgs 219/2006 attuazione della direttiva recante codice comunitario dei medicinali per uso umano ❖ DLgs 193/2006 attuazione della direttiva recante codice comunitario dei medicinali veterinari «1) ogni sostanza o associazione di sostanze presentata come avente proprietà curative e profilattiche delle malattie umane (animali); 2) ogni sostanza o associazione di sostanze che può essere usata sull'animale o somministrata all‘uomo (animale) allo scopo di ripristinare, correggere o modificare funzioni fisiologiche mediante un'azione farmacologica, immunologica o metabolica, oppure di stabilire una diagnosi medica» Semplificando il concetto, il medicinale rappresenta il prodotto finito destinato alla vendita (dotato di confezionamento, etichetta e, se A.I.C., foglietto illustrativo, secondo la normativa vigente) I medicinali possono distinguersi in: 1.Medicinali preparati in farmacia (galenici); 2.Medicinali di origine industriale: ovvero medicinali per uso umano, preparati industrialmente o nella cui produzione interviene un processo industriale, che hanno una propria denominazione, che può essere un nome di fantasia non confondibile con la denominazione comune oppure una denominazione comune o scientifica accompagnata da un marchio o dal nome del titolare dell'autorizzazione all'immissione in commercio, cioè del responsabile della commercializzazione del medicinale. Medicinali preparati in farmacia (galenici) I medicinali allestiti in farmacia si possono distinguere in: •formule magistrali se preparati in base ad una prescrizione medica destinata ad un determinato paziente; •formule officinali se preparati in farmacia in base alle indicazioni della Farmacopea europea o della Farmacopea Ufficiale della Repubblica Italiana e destinati ad essere forniti direttamente ai pazienti serviti da tale farmacia. In relazione al tipo di sostanze presenti nella formulazione, le formule officinali - così come i medicinali di origine industriale - possono essere dispensate: senza ricetta medica, con ricetta medica ripetibile, non ripetibile, speciale. Il farmacista che intenda allestire nella propria farmacia galenici magistrali o officinali deve attenersi a quanto previsto nelle Norme di Buona Preparazione (N.B.P.) dei medicamenti in farmacia. Infatti l’allestimento deve avvenire attraverso procedure ben definite, che escludano possibilità di errore e che assicurino il possesso dei necessari requisiti di garanzia e omogeneità Medicinali di origine industriale Ricerca di nuovi p.a. Studi preclinici Sviluppo farmaceutico Studi clinici Estrazione da organismi viventi Modifica chimica di molecole preesistenti (studio relazione struttura-attività) (effetto collaterale dei sulfamidici osservato, sintesi sulfaniluree ipoglicemizzanti orali) Sintesi chimica (screening a tappeto!!, lead compounds) Determinazione proprietà farmacologiche e tossicologiche Studi preformulativi (caratteristiche chimico-fisiche del p.a., compatibilità e stabilità) Studi di formulazione, fabbricazione e sviluppo dei test di controllo Confezionamento e studi di stabilità FASE I – sicurezza su individui sani FASE II – sicurezza ed efficacia su malati (campione limitato) FASE III – sicurezza ed efficacia su malati (larga scala) AIC Post Marketing FASE IV – Farmacovigilanza, reazioni avverse o eventuali altre indicazioni (impurezze, frustoli…) PREMISCELA PER ALIMENTI MEDICAMENTOSI «qualsiasi medicinale veterinario preparato in anticipo per la successiva fabbricazione di alimenti medicamentosi» ALIMENTO MEDICAMENTOSO «qualsiasi miscela di medicinale o medicinali veterinari e alimento preparata prima della sua immissione in commercio e destinata ad essere somministrata agli animali senza trasformazione, per le sue proprietà curative o preventive o per le altre proprietà del medicinali di cui alla lettera a)» MEDICINALE VETERINARIO OMEOPATICO «ogni medicinale veterinario ottenuto da sostanze denominate materiali di partenza omeopatici secondo un processo di fabbricazione omeopatico descritto Farmacopea Europea o, in assenza di tale descrizione, dalle farmacopee attualmente utilizzate ufficialmente dagli Stati membri. Un medicinale veterinario omeopatico può contenere più materiali di partenza» MEDICINA ALLOPATICA E OMEOPATIA L’Omeopatia consiste nella applicazione terapeutica della legge della similitudine, secondo la quale ogni sostanza capace a dosi ponderali di provocare dei sintomi in un soggetto sano, può, a dosi deboli, guarire quegli stessi sintomi in un soggetto malato secondo il principio «similia similibus curantur» La Medicina Allopatica consiste nell’applicazione dei principi farmacologici e delle azioni curative contrari a quelli che hanno provocato la malattia, e volti a contrastarne i sintomi secondo il principio «contraria contrariis curantur» (medicina convenzionale e fitoterapia) Samuel Hanhemann (medico tedesco, 1755-1843) fondatore della OMEOPATIA I suoi capisaldi fondamentali sono: 1) la legge dei simili, secondo la quale una malattia può essere curata con quel farmaco o veleno che ne riproduce il più possibile i sintomi - similia similibus curentur (il simile sia curato dal simile) o similia similibus curantur (il simile è curato dal simile) 2) l’ipotesi vitalistica, secondo la quale l'organismo vivente è tale grazie ad una forza di natura spirituale che lo abita, la dynamis o forza vitale 3) la necessità dell’individualizzazione assoluta della terapia: ogni caso clinico è' sostanzialmente unico e non assimilabile a nessun altro 4) la legge degli infinitesimi, secondo la quale il rimedio omeopatico rimane attivo, o aumenta la sua attività se la dose viene ridotta o addirittura annullata grazie ad un procedimento di diluizioni seriali (purché la diluizione sia accompagnata da un energico mescolamento (succussione omeopatica) Nomenclatura dei farmaci Esistono vari modi di fare riferimento a un farmaco: Nome brevettato o depositato (“trade name”): Naprosyn Formula chimica: C14H14O3 Nome comune, o non proprietario: naproxene Nome chimico (IUPAC): 2-(6-methoxynaphthalen-2-yl)propanoic acid Altri nomi, sinonimi, o sigle: CAS number (22204-53-1), DrugBank name (APRD01135) Fig. 3 Formula struttura naprossene Il naprossene o naproxene è un farmaco anti infiammatorio non steroideo avente proprietà antinfiammatoria, analgesica e antipiretica. Appartiene alla famiglia degli arilpropionici o "profeni" quali ibuprofene, ketoprofene.. Sistemi di Classificazione dei farmaci Esistono numerosi criteri di classificazione, in base a: Origine Modalità d’azione Patologia verso la quale il farmaco è rivolto Struttura chimica ATC (Anatomico-Terapeutica-Chimica) Origine Azione - estrattivi - eziologici o causali dal regno vegetale: es. digossina (glicoside cardioattivo) da procarioti: es. eritromicina (antibiotico) da funghi: es. penicillina-G (antibiotico) dal regno animale: es. insulina suina agiscono direttamente sugli agenti causali della patologia (es. chemioterapici) - semisintetici - sintetici - biotecnologici - sintomatici alleviano i sintomi collegati alla patologia (es. antiinfiammatori) - sostitutivi integrano una carenza dovuta a cause diverse (es. insulina, ormoni tiroidei, supplementi vitaminici) Patologia es. - antibiotici - antiipertensivi - neurolettici e neuroanalettici - antineoplastici CLASSIFICAZIONE ATC Il sistema è stato proposto nel 1976 ad opera del Nordic Council on Medicines ed è stato successivamente recepito dal WHO che si occupa attualmente del suo aggiornamento I farmaci sono divisi in diversi gruppi in base all’organo o apparato su cui agiscono e alle loro proprietà chimiche e terapeutiche La classificazione avviene a 5 diversi livelli I livello (una lettera) riferito al gruppo anatomico es. A: apparato digerente e metabolismo B: sangue ed organi emopoietici C: sistema cardiovascolare D: distretto cutaneo G: apparato genito-urinario H: preparazioni ormonali per uso sistemico J: antiinfettivi per uso sistemico L: agenti antineoplastici ed immunomodulatori CLASSIFICAZIONE ATC II livello (due numeri) individua un sottogruppo terapeutico III e IV livello (una lettera ciascuno) consistono in un sottogruppo terapeutico/chimico V livello (due numeri) individua la sostanza chimica vera e propria es. METFORMIA codice ATC = A10BA02 A: gruppo anatomico principale (apparato digerente e metabolismo) 10: sottogruppo terapeutico (farmaci usati nella cura del diabete) B: sottogruppo farmacologico (ipoglicemizzanti orali) A: sottoclasse chimica (biguanidi) 02: sostanza chimica (metformina) FASI DELL’AZIONE DI UN FARMACO FASE FARMACEUTICA: caratterizzata dalla disponibilità farmaceutica, cioè della capacità della forma farmaceutica di cedere, rilasciare il principio attivo, affinché venga assorbito e assoggettato ai successivi processi farmacocinetici FASE FARMACOCINETICA: comprende una serie di processi che determinano la quota di farmaco disponibile nel sito d’azione FASE FARMACODINAMICA: è costituita dall’interazione del farmaco o di un suo metabolita attivo (pro-drug) con il sito d’azione (recettore), che attiva la risposta biologica Fase Farmaceutica Dipende principalmente dalle caratteristiche della forma farmaceutica e, in minor quota, dall’ambiente biologico es. FORMULAZIONI ORALI Affinché il principio attivo (contenuto in compresse, pillole, capsule, ecc.) possa svolgere la sua azione e quindi rispondere alle esigenze terapeutiche, il medicamento deve attraversare tre fasi ❖ DISAGGREGAZIONE DELLA FORMA FARMACEUTICA SOLIDA ❖ DISSOLUZIONE NELL’AMBIENTE ACQUOSO DEI SISTEMI BIOLOGICI (pH…) ❖ ASSORBIMENTO IN CIRCOLO ATTRAVERSO LE MEMBRANE CELLULARI forme farmaceutiche e vie di somministrazione Un farmaco (inteso come principio attivo), per poter essere somministrato deve essere trasformato in una forma farmaceutica, ossia deve essere presentato in forma e dose di medicamento, affinché possa essere somministrato attraverso la via prescelta e nel dosaggio desiderato MEDICAMENTO = PRINCIPIO ATTIVO + ECCIPIENTI Gli ECCIPIENTI (amido, cellulosa, lattosio…) sono sostanze inerti, ossia prive di ogni capacità terapeutica, aventi la funzione di: ❖ Facilitare la preparazione della forma farmaceutica ❖ Migliorare le proprietà tecnologiche del p.a. ❖ Mascherare eventuali odori o sapori sgradevoli del p.a. ❖ Proteggere il p.a. da altre sostanze chimiche o fattori ambientali ❖ Facilitare o modificare l’assorbimento del p.a. da parte dell’organismo Sono il mezzo attraverso il quale vengono migliorate o adattate alle diverse esigenze le performance del farmaco Classificazione delle forme farmaceutiche In base a: FORMA FISICA VIA DI SOMMINISTRAZIONE ❖ Liquide (es. sciroppi, gocce, fiale) (naturali e non naturali) ❖ Semisolide (es. creme) ❖ Orale (es. cpr) ❖ Solide (es. compresse, capsule) ❖ Topica (es. creme) ❖ Gassose (es. soluzioni nebulizzate) ❖ Rettale (es. suppositori) ❖ Vaginale (es. ovuli) TIPOLOGIA DI RILASCIO ❖ Convenzionale (assorbimento dipendente solo dalle proprietà chimico-fisiche del p.a.) ❖ Non Convenzionale (assorbimento dipendente dalle proprietà chimico-fisiche del p.a. e della f.f. - RP) ❖ Polmonare (es. inalatori a polvere) ❖ Nasale (es. spray nasali) ❖ Oculare (es. colliri) ❖ Buccale (es. cpr sublinguali) ❖ Parenterale – im, ev, sc, intracavitaria (intratecale, intraperitoneale, intraarticolare, intrapleurica) (es. soluzioni iniettabili) FORME FARMACEUTICHE FORME SOMMINISTRABILI PER VIE NATURALI Compresse semplici o rivestite (confetti): forma solida di maggior uso, costituite da principio attivo solido mescolato ad un eccipiente. Possono essere rivestite con sostanze insolubili in ambiente acido, ma solubili in ambiente alcalino, forme gastroresistenti Capsule: piccoli contenitori costituiti da una miscela di gelatina e glicerina contenenti il medicinale e gli eccipienti in polvere o in forma liquida Boli: compresse di cospicua dimensione e spesso di forma allungata FORME SOMMINISTRABILI PER VIE NATURALI Mistura: soluzione o sospensione acquose di farmaci in cui l’acqua è aromatizzata Sospensione acquosa o magma: contiene un eccipiente (gomme o metilcellulose) che ostacola la precipitazione del principio attivo Sciroppo: soluzione costituita dal principio attivo, aromatizzanti e coloranti, sciolti in una soluzione di saccarosio all’85% Elisir: soluzione idroalcolica di sostanze medicinali dolcificate ed aromatizzate Emulsione: le sostanze oleose disciolte in una certa quantità di acqua insieme a stabilizzanti FORME UTILIZZABILI PER VIE NATURALI Linimenti: preparazione liquida da spalmare sulla pelle Unguenti: preparazione semisolida da spalmare sulla pelle Lozioni: soluzioni di sostanze calmanti da applicare sulla pelle senza frizionare Pomate: preparazioni semisolide grasse Creme: preparazione in cui il farmaco è incorporato in un’emulsione olio-acqua Polveri aspersorie: miscugli di farmaci in polvere da disperdere sulla superficie del corpo Aerosoli: il farmaco è incorporato in adatti solventi e introdotto in un recipiente sotto pressione con un propellente o altri sistemi FORME SOMMINISTRABILI PER VIE NON NATURALI Soluzioni: miscele omogenee di due o più sostanze di cui quella presente in minore quantità sono dette soluti e quella presente in maggiore quantità è detta solvente Forme solide da impianto: sono a lento rilascio e rappresentati da pellet che vengono inseriti nel sottocute (importante la STERILITA’) VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONI NATURALI ORALE o GASTROINTESTINALE ❖Scarso assorbimento attraverso la mucosa gastrica ❖Elevato assorbimento attraverso la mucosa dell’intestino tenue VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONI NATURALI ORALE o GASTROINTESTINALE ASSORBIMENTO IN CIRCOLO ATTRAVERSO LE MEMBRANE CELLULARI Diffusione passiva semplice (sostanze liposolubili) •Coefficiente di ripartizione olio/acqua della sostanza • pH dell’ambiente e pK della sostanza Diffusione acquosa (sostanze idrosolubili di piccole dimensioni) Trasporto mediato da carrier • Diffusione facilitata • Trasporto attivo VIE DI SOMMINISTRAZIONE VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA SOMMINISTRAZIONE ORALE DI UN FARMACO Vantaggi Svantaggi •Praticità •Economicità •Sicurezza •Irritazione gastrica •Degradazione G.I •Effetto di primo passaggio epatico •Irregolarità del transito •Necessaria cooperazione del paziente •Interazioni col cibo •Condizioni patologiche dell’apparato digerente (vomito, diarrea) •Notevoli differenze di specie es. carnivori –ruminanti (fermentazione batterica nei prestomaci….antibiotico e microflora ruminale) VIA BUCCALE/SUBLINGUALE (via G.I.) il p.a. viene posto nella regione sotto la lingua o tra la gengiva e la guancia deve solubilizzarsi molto in fretta essere attivo a bassi dosaggi e molto liposolubile VANTAGGI assorbimento rapido il farmaco raggiunge il circolo generale saltando il filtro epatico (no "l'effetto di primo passaggio") (Il circolo venoso sublinguale è tributario della vena cava superiore e ciò garantisce che il farmaco raggiunga più rapidamente il circolo sistemico) immediato raggiungimento del circolo ematico evita la possibile distruzione dal farmaco da parte dei succhi digestivi SVANTAGGI incertezza nel dosaggio non può inoltre essere usata per farmaci che: non sono assorbiti dalla mucosa orale non si sciolgono rapidamente in bocca abbiano un sapore sgradevole siano irritanti per la mucosa orale es. nitrati per il trattamento dell’angina pectoris (anche spray oromucosali es. Sativex) VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NATURALI SOMMINISTRAZIONE PER VIA RETTALE Forme farmaceutiche rappresentate da supposte che possono essere: A base lipofila che fonde rapidamente liberando il farmaco A base idrofila che fonde più lentamente VIE DI SOMMINISTRAZIONE VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA SOMMINISTRAZIONE PER VIA RETTALE DI UN FARMACO Svantaggi •Limitata superficie di assorbimento •Scarsa quantità di fluidi in cui la forma farmaceutica deve disciogliersi •Irritazione della mucosa (non adatta per sostanze irritanti) VIE DI SOMMINISTRAZIONE VANTAGGI E SVANTAGGI DELLA SOMMINISTRAZIONE PER VIA RETTALE DI UN FARMACO Vantaggi •Entrata diretta nel circolo sistemico (vene emorroidali) •Minore effetto di primo passaggio epatico Il retto tramite il plesso venoso emorroidale superiore è tributario della vena porta, perciò le sostanze trasportate dal torrente ematico giungono al fegato. Il plesso venoso emorroidale medio ed inferiore è invece tributario della vena iliaca interna. I farmaci somministrati per via rettale evitano così, almeno in parte, il filtro epatico •Non necessita cooperazione del paziente vomito, coma, ecc. •Somministrazione di farmaci gastrolesivi (es. FANS) VIE DI SOMMINISTRAZIONE NATURALI VIA TOPICA (via per la quale è richiesta generalmente un’azione del farmaco nella zona vicina al punto di applicazione) ❖ Cutanea o epidermica ❖ Mucosale (esclusa la buccale/sublinguale) ❖ Inalatoria CUTANEA O EPIDERMICA CUTANEA O EPIDERMICA Viene utilizzata principalmente a scopo locale, più raramente a scopo sistemico (TTS). Il principio attivo può essere incluso in paste, pomate, creme, tinture, ecc.. (Ormoni sessuali e glucocorticoidi diffondono rapidamente attraverso la cute e possono produrre effetti sistemici) L’assorbimento può avvenire anche attraverso le ghiandole sudoripare e l’apparato pilo-sebaceo Assorbimento favorito da: •Sostanze liposolubili •Veicolo oleoso •Idratazione cutanea e vascolarizzazione •Occlusione (cerotto) VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NATURALI VIA TOPICA MUCOSALE •Congiuntivale •Auricolare esterna •Nasale •Vaginale •Vescicale •Uterina Cerotti transdermici (TTS) VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NATURALI VIA TOPICA POLMONARE O INALATORIA Aerosoli: il farmaco è incorporato in adatti solventi e introdotta in un recipiente sotto pressione con un propellente Vantaggi Azione diretta a livello polmonare Contatto diretto con i capillari Vasta superficie di assorbimento Rapido ingresso in circolo sistemico Svantaggi Solo farmaci gassosi o in aerosol Difficoltà nel dosare il farmaco Irritazione tracheo-bronchiale VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NON NATURALI VIA INTRAVASCOLARE ❖ Endovenosa ❖ Endoarteriosa ❖ Intracardiaca ❖ Intramidollare Da preferire in caso di rapido intervento Somministrazione sia in bolo che infusione continua Attenzione a: † Embolismo † Tonicità della soluzione † Infezioni VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NON NATURALI VIA INTRAVASCOLARE ENDOVENOSA Vantaggi Biodisponibilità massima Rapido inizio d’azione Possibilità di regolare la dose in base agli effetti Utilizzabile per sostanze irritanti VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NON NATURALI VIA INTRAVASCOLARE ENDOVENOSA Svantaggi Più frequenti effetti sfavorevoli • emolisi, schok anafilattico, embolia gassosa/oleosa • somministrazione lenta, infusione Difficoltà di automedicazione • flebiti, necessaria supervisione medica Somministrabili solo preparati idrosolubili VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NON NATURALI VIA INTRAVASCOLARE VIA ENDOARTERIOSA Azione regionale Scopi diagnostici VIA INTRACARDIACA Adrenalina nell’arresto cardiaco VIA INTRAMIDOLLARE Midollo delle ossa piatte (ala dell’ileo, sterno) Analoga alla via venosa (cuccioli) VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NON NATURALI VIA INTRAMUSCOLARE Caratteristiche: •Assorbimento più lento rispetto alla via endovascolare •Assorbimento dipende da. flusso ematico attività muscolare •Impiegato principalmente per: Preparazioni ritardo emulsioni oleose, sospensioni VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NON NATURALI VIA INTRADERMICA E SOTTOCUTANEA Caratteristiche: •Assorbimento più lento che per via intramuscolare •Utilizzata soprattutto per formulazioni a lento rilascio •Automedicazione più agevole •Somministrabili sostanze non irritanti e piccoli volumi VIE DI SOMMINISTRAZIONE VIE DI SOMMINISTRAZIONE NON NATURALI VIA INTRACAVITARIA •INTRARTICOLARE •INTRAPERITONEALE •INTRAPLEURICA •INTRATECALE VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vie di somministrazione dei farmaci nel CANE e nel GATTO Somministrazione per vie naturali Orale: •Direttamente in bocca depositando la forma farmaceutica alla base della lingua o attraverso mangimi medicati •Attraverso sonda esofagea, direttamente in sede gastrica VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vie di somministrazione dei farmaci nel CANE e nel GATTO Somministrazione per vie non naturali Somministrazioni intravascolari •Vena giugulare •Vena cefalica •Vena safena •Vena femorale (gatto) •Arteria femorale VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vena cefalica dell’avambraccio Vena giugulare VIE DI SOMMINISTRAZIONE Atreria femorale VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vie di somministrazione dei farmaci nel CANE e nel GATTO Somministrazione per vie non naturali Somministrazioni intramuscolari: •Iniezione nei muscoli lombari •Iniezione nel muscolo semitendinoso Somministrazione sottocutanea: •Preferibilmente nella regione dorso laterale del collo •Regione del tronco VIE DI SOMMINISTRAZIONE Muscoli lombari Muscolo semitendinoso VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vie di somministrazione dei farmaci nei BOVINI e negli OVINI Somministrazioni per vie naturali Orale: •Direttamente nella cavità orale, attraverso l’utilizzo di particolari siringhe (paste, sostanze dense, ecc.) o attraverso alimenti medicati •Attraverso l’introduzione di sonde esofagee, direttamente nei prestomaci VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vie di somministrazione dei farmaci nei BOVINI e negli OVINI Somministrazioni per vie non naturali Somministrazioni intravascolari: •Vena giugulare Somministrazioni intramuscolari: •Muscoli del collo •L’utilizzo dei muscoli glutei non è raccomandabile in quanto facilmente esposti alla formazione di ascessi Somministrazioni sottocutanee: •Regione del collo o del troco VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vie di somministrazione dei farmaci nel CAVALLO Somministrazioni per vie naturali Orale: •Direttamente nella cavità orale, attraverso l’utilizzo di particolari siringhe (paste, sostanze dense, ecc.) o attraverso alimenti medicati •Attraverso sonde esofagee direttamente in sede gastrica VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vie di somministrazione dei farmaci nel CAVALLO Somministrazioni per vie non naturali Somministrazioni intravascolari •Vena giugulare Somministrazioni intamuscolari •Muscoli del collo •Muscolo semitendinoso •Muscoli pettorali Somministrazioni sottocutanee •Sottocute del collo e del tronco VIE DI SOMMINISTRAZIONE Vie di somministrazione dei farmaci nel SUINO Orale: •Mangimi medicati Somministrazioni intravascolari •Vena auricolare Somministrazioni intramuscolari •Muscoli cervicali Somministrazioni sottocutanee •Non utilizzate per spessore del grasso Il successo di un eventuale trattamento farmacologico non dipende solamente dalla scelta del principio attivo e della dose somministrata, ma anche da una sua corretta formulazione dal punto di vista tecnologico e biofarmaceutico