Norme per la tutela sociale della maternità e sull'interruzione volontaria della gravidanza. Lo Stato - garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile - tutela la vita umana dal suo inizio Leggi, non norme morali Le leggi sono costruzioni storiche e sociali redatte per far valere diritti e comporre conflitti tra portatori di interessi diversi. Frutto del clima socio-culturale e politico dell’epoca, e dei rapporti di forza fra i diversi portatori di interesse, se il contesto cambia devono cambiare. L’IVG non è omicidio L'omicidio, uccisione intenzionale di una persona, è delitto penale, ma il codice fa differenza tra embrione e persona umana. È disonesto, offensivo, diffamatorio, qualificare come omicidio l’IVG, che non è atto di aggressione a terzi ma conseguenza del legittimo giudizio della donna circa l’impossibilità di assumersi le responsabilità della maternità. Ogni tentativo di dissuasione da parte di terzi costituisce indebita interferenza e lesione della dignità personale. Sul piano etico - L'essenza dell'uomo non è il suo patrimonio genetico. - La vita embrionale ha valore morale crescente con lo sviluppo senza mai raggiungere quello della vita della persona dopo la nascita. - L'embrione non è “vita indipendente”. La nascita è la cesura decisiva, "cambiamento fondamentale dei mondi" (H. Saner, filosofo, 1995). - “L'embrione non è quello che potrebbe diventare” (H. Saner, 1995). - “Un feto non è una cosa, nè un tessuto, ma nemmeno è assimilabile ad un essere umano” (A. Bondolfi, teologo, in "Walliser Bote"). “L'embrione ha diritto alla vita" FALSO La dottrina riconosce diritti fondamentali soltanto agli esseri umani già nati. La potenzialità di quell'essere di diventare persona, pur rendendolo meritevole di particolare protezione, non ne fa una persona, alla quale soltanto è doveroso riconoscere il “diritto alla vita”. “L'embrione, capace di ereditare, è persona” FALSO La personalità comincia con la nascita del bambino vivente Il nascituro concepito prima della morte del testatore viene in considerazione come erede solo al momento della sua nascita: l’infante succede fin dal momento del concepimento solo a condizione che nasca vivo. I diritti fondamentali della donna L'interdizione all'aborto è costrizione alla maternità, una violazione di diritti e una lesione delle libertà: Diritto alla vita, alla salute e all'integrità fisica Diritto alla maternità scelta liberamente Diritto di autodeterminazione ovvero di decidere in autonomia Libertà di coscienza e autonomia morale Il diritto di decidere di interrompere la gravidanza è parte del nucleo inviolabile delle libertà personali tutelate dalla Costituzione Teologo cattolico SH Pfürtner, Marburg (CH) Una donna con una gravidanza indesiderata si ritrova con un conflitto di coscienza e la sua dignità esige che non sia trattata come oggetto alla mercé di terze persone, bensì che la sua autonomia di persona sia riconosciuta e rispettata (comandamento dell'etica sociale cristiana) E' necessario non perdere di vista la simbiosi tra donna incinta e bambino in divenire, considerando che il diventare persona è un percorso non uno stato. Chi difende la tesi che l'embrione è persona dall'inizio, e assimila l'aborto all’omicidio, è un terribile banalizzatore Ontologia ed etica dell’embrione umano Tesi di Laurea di Luigi Torriani (p. 705; 360 v.b.) Dipartimento di Filosofia UNIMI 1. l’embrione non è persona 2. il divieto di sopprimerlo, basato sulle sue potenzialità, può essere morale, non giuridico (vedi divorzio) 3. le posizioni della Chiesa sono fondate solo su preoccupazioni pastorali (politiche) non teoretiche Obiezione Di coscienza o di convenienza ? La prima fa riferimento a valori che formano la coscienza liberamente espressa dell’individuo. La seconda fa riferimento a condizioni che, inducendo a scelte di opportunità, impediscono la libertà dell’individuo. È possibile distinguerle ? Prof. Francesco D’Agostino "L’attacco all’obiezione di coscienza cerca di porre gli obiettori in una situazione di emarginazione sociale, dicendo ai giovani che vogliono studiare medicina: 'se siete obiettori non potete fare i ginecologi'. Questo attacco è subdolo perché sembra salvare la l’obiezione di coscienza ma pone tali handicap a coloro che vorrebbero dichiararsi obiettori da indurli a cambiare strada". Un test per la coscienza ? Nel caso della leva militare obbligatoria la pretesa che un test del genere esistesse è stata di fatto affermata. Se si concorda che non esiste, si tratta però di eliminare l’obiezione di convenienza eliminando la convenienza ad obiettare anche riconoscendo che il suo esercizio, traducendosi in un vantaggio per chi la applica e in danno per chi la subisce, per equità dovrebbe comportare un congruo costo. Perchè l’obiettore che provoca un danno alla donna non dovrebbe poeter essere portato in giudizio e richiesto di dimostrare, “al di là di ogni ragionevole dubbio”, che ciò che ha esercitato era solo legittima e gratuita obiezione di coscienza, non applicazione di un dettato di struttura, esercizio di potere di rifiuto di una assistenza dovuta solo per lucrare una propria personale convenienza ? Medicina centrata sul paziente Scienza e diritto in 36 anni hanno ridisegnato le coordinate di riferimento per la relazione medicoassistito e impongono oggi una ridefinizione di procedure e tempi della IVG, nel rispetto del principio di autodeterminazione e di minimizzazione del disagio. Il nuovo modello è incompatibile con la perdita di sovranità della donna sulla propria vita che la tutela assoluta del diritto all’obiezione impone. È inaccettabile che la donna, titolare diritti fissati dalla legge, non li veda adeguatamente garantiti proprio nella struttura finanziata e mantenuta dallo Stato.