ANIMALI MARINI PERICOLOSI Razze Provocano ferite da punta o lacerocontuse grazie al pungiglione nascosto nella coda. Questo penetra nella cute e si apre rompendo la membrana tegumentaria e rilascia veleno, muco e parti dell'aculeo stesso. La vittima avverte subito forte dolore e infiammazione circoscritta alla zona colpita. Il veleno è termolabile quindi la terapia consiste nell'immergere la zona colpita in acqua a 50 gradi da 30 a 90 minuti. Celentrati (Meduse-Corallo di fuoco-Antozoi) Questi animali hanno cellule urticanti poste sulla superficie dei tentacoli che vengono stimolate dal contatto con la cute della vittima ed in genere provocano lesioni di lieve entità. La cura consiste nell'immergere la parte colpita in alcool isopropilico in soluzione al 40% o in aceto diluito al 50% per almeno 30 minuti ( la sostanza provoca una variazione di acidità della cute favorendo la disattivazione delle tossine del veleno). Si ritiene efficace anche l'ammoniaca, l'olio di oliva, l'urina, lo zucchero. Togliere eventuali tentacoli rimasti attaccati alla pelle e tenere presente il pericolo di un'eventuale reazione anafilattica. Echinodermi (Ricci) I ricci hanno gli aculei più lunghi che sono più appuntiti e fragili che quando si rompono sono in grado di inoculare veleno. Togliere accuratamente tutti gli aculei conficcati nei tessuti; è facile riconoscerli per il loro colore bluastro, disinfettare la parte con prodotti a base di cloro come l'amuchina ed applicare una crema antibiotica. Tracina è un pesce che vive nei fondali sabbiosi in acque poco profonde ed è molto diffuso nei nostri mari, il contatto avviene calpestando l'animale che tende a mimetizzarsi tra la sabbia del fondo. E' dotato di un aculeo sul dorso in grado di iniettare veleno. La puntura è molto dolorosa, il dolore può perdurate per 16-24 ore (se la parte punta è un piede il dolore può interessare anche tutta la gamba). Intervenire lavando la parte interessata con acqua di mare e disinfettare con sostanze a base di cloro (amuchina), se l'aculeo è conficcato sulla pelle è necessario estrarlo, occorre poi immergere la parte colpita in acqua molto calda il calore infatti disattiva il veleno dell'animale. L'applicazione di creme antibiotiche e l'assunzione di analgesici, in caso di dolore sono sufficienti. Scorfano è un pesce che vive nei fondali rocciosi, a media profondità e la sua puntura è simile a quella della tracina ed è possibile ricorrere alla stessa metodica per affrontare il problema. ANIMALI TERRESTRI PERICOLOSI Api, Vespe, Calabroni possono provocare shock anafilattico in individui allergici. Togliere il pungiglione Applicare ghiaccio Applicare pomate antistaminiche Monitorare in caso di shock Zecche Togliere il corpo della zecca interamente Disinfettare Recarsi al pronto soccorso Ragni Applicare ghiaccio Recarsi al pronto soccorso Scorpioni Millepiedi Disinfettare Applicare ghiaccio Somministrare Antistaminici e Analgecisi Terapia antibiotica e profilassi antitetanica Serpenti Trattamento per shock Non incidere Non mettere laccio emostatico Non succhiare veleno Non iniettare siero antiofidico Far rimanere la vittima immobile Recarsi al pronto soccorso