Valutazione
della Biocompatibilita'
Test In Vitro A-Cellulari
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OCULAR IRRITECTION® (in corso di validazione ECVAM)
DERMAL IRRITECTION ®
CORROSITEX® (validato ECVAM)
Test In Vitro Cellulari
La valutazione della biocompatibilità dei
campioni, materie prime e prodotti finiti,
viene eseguita mediante l'applicazione di
test alternativi biologici basati sull'impiego
di colture cellulari di origine umana non
trasformate: prevalentemente cheratinociti
e fibroblasti.
E' altresì possibile usufruire di diverse linee
cellulari stabilizzate-tumorali e di modelli
cellulari più complessi come quelli di tipo
tridimensionale.
4 OSSERVAZIONE DIRETTA
L'osservazione diretta delle cellule a fine esposizione e durante il trattamento, eseguita a fresco o previa colorazione del
monostrato cellulare, fornisce importanti informazioni sull'entità delle lesioni cellulari subite testimoniate poi dall'acquisizione
di immagini digitali.
(Microscopio Axiovert 25 Nikon, campo chiaro, contrasto di fase, fluorescenza)
4 TEST DI VITALITA' CELLULARE
I test possono eseguiti secondo quanto descritto dalla normativa UNI EN ISO 10993-5 relativa alla valutazione biologica dei
dispositivi medici.
MTT TEST
Si basa sull'uso del sale di tetrazolio MTT (3-(4,5- dimethylthiazol-2-yl)-2,5-diphenyl
tetrazolium bromide)), un buon indicatore dello stato di salute delle deidrogenasi cellulari
e mitocondriali. (Test colorimetrico)
NEUTRAL RED UP-TAKE (NRU)
l'accumulo nei lisosomi citoplasmatici del colorante rosso neutro avviene mediante un
trasporto attivo che necessita dell'integrità delle membrane cellulari; questo test quindi
fornisce informazioni sulla loro integrità e, indirettamente, sullo stato di salute delle cellule
consentendo di fare una fine valutazione dei livelli di sofferenza cellulare e del potenziale
citotossico delle sostanze testate. (Test colorimetrico).
RILASCIO DELLA LATTATO DEIDROGENASI
la Lattato Deidrogenasi (LDH) è un enzima citoplasmatico che viene liberato nel medium
di coltura attraverso la membrana cellulare danneggiata. Il suo ritrovamento quindi viene
considerato un marker precoce di citotossicità. (Test colorimetrico)
VALUTAZIONE DEL POTENZIALE FOTOTOSSICO
Eseguita in accordo alla linea guida OECD 432
4 MUTAGENICITA'
Eseguita in accordo alla linea guida OECD 471
Via G. Pastore, 3 - 20056 Trezzo Sull'Adda - Milan - Italy
tel: +39 0290929569 - fax: +39 0292092382
www.cosmeting.it
Valutazione dell'Efficacia
La valutazione dell'efficacia di materie prime e/o prodotti finiti, viene eseguita mediante l'applicazione di test alternativi biologici basati
sull'impiego di colture cellulari di origine prevalentemente umana.
4 Valutazione dell’azione antiossidante costitutiva e scavenger
Grazie all'impiego di una sonda fluorescente viene analizzata la capacità del campione in esame di inibire la formazione dei radicali liberi in cellule
esposte ad uno stress ossidativo progressivo fornito da irraggiamenti successivi di tipo UVA.
Il test consente di fare una valutazione aspecifica dell'azione antiossidante dei campioni e di distinguere tra azione antiossidante costitutiva sul
metabolismo cellulare ed azione scavenger del campione stesso.
Al termine del test, la valutazione della sopravvivenza cellulare consente anche di evidenziare un'eventuale protezione in termini di vitalità cellulare.
4 Valutazione della protezione del DNA dallo stress ossidativo
L'azione antiossidante di una materia prima e/o prodotto finito viene valutata anche analizzando
la sua capacità di ridurre le lesioni causate dallo stress ossidativo a carico del DNA: l'analisi
viene eseguita mediante colorazione con una sonda fluorescente del nucleo cellulare ed è
testimoniata dall'acquisizione di immagini in fluorescenza.
I test sopra descritti, eseguiti in parallelo forniscono un quadro più completo sulle capacità
dei campioni in esame di contrastare lo stress ossidativo endogeno ed esogeno tipici
dell'invecchiamento cutaneo.
4 ATTIVITA' RIGENERANTE
Valutazione dell’azione stimolante sul rinnovamento cellulare
Il test applicato si basa sulla valutazione indiretta dell'incremento del numero delle cellule dopo
esposizione al campione per 24-48 e 72 ore, rispetto ad un controllo non trattato.
Il test può essere eseguito su fibroblasti e/o cheratinociti umani a seconda della destinazione
d'uso del campione.
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Valutazione dell’azione stimolante sul metabolismo proteico cellulare
Il test applicato si basa sul dosaggio delle proteine totali in cellule esposte al campione in esame per 24-48 e 72 ore. Il test fornisce preziose
informazioni relative allo stato di attivazione del metabolismo proteico delle cellule trattate e può essere eseguito su fibroblasti e/o cheratinociti
a seconda della destinazione d'uso del campione.
I test sopra descritti, eseguiti in parallelo sulle stesse linee cellulari forniscono un quadro più completo sulle capacità dei campioni in esame
di contrastare il rallentamento metabolico tipico dell'invecchiamento cutaneo.
4 Attività
antiinfiammatoria
L'azione LENITIVA viene espressa come la capacità del campione in esame di ridurre il rilascio di mediatori pro-infiammatori specifici (intrleuchine
e chemochine) da cellule esposte a diversi tipi di stress: esposizione a radiazioni UVA/UVB, a Lipopolisaccaride da E.Coli e/o una soluzione di
Nichel Solfato.
- VALUTAZIONE DELL'INIBIZIONE DEL RILASCIO DI IL1 alpha (dosaggio colorimetrico)
- VALUTAZIONE DELL'INIBIZIONE DEL RILASCIO DI IL8 (dosaggio colorimetrico)
- VALUTAZIONE DELL'INIBIZIONE DEL RILASCIO DI IL6 (dosaggio colorimetrico)
- VALUTAZIONE DELL'INIBIZIONE DEL RILASCIO DI TNF-alpha (dosaggio colorimetrico)
4 Attività depigmentante
L'azione “sbiancante” viene espressa come la capacità di inibire la sintesi di melanina in cellule
B16 (isolate da melanoma murino) esposte all'azione di materie prime e/o prodotti finiti, è
valutata mediante dosaggio colorimetrico della melanina prodotta ed è testimoniata
dall'acquisizione di immagini a fresco.
4 Attività pigmentante (autoabbronzante)
L'azione “abbronzante” viene espressa come la capacità di indurre la sintesi di melanina in
cellule B16 (isolate da melanoma murino) esposte all'azione di materie prime e/o prodotti finiti,
è valutata mediante dosaggio colorimetrico della melanina prodotta ed è testimoniata
dall'acquisizione di immagini a fresco.
I risultati ottenuti possono essere ulteriormente confermati dal dosaggio delle proteine totali
prodotte.
4 Azione liporiducente
L'azione “snellente-anticellulite” è espressa come la capacità materie prime e/o prodotti finiti
di ridurre l'accumulo di trigliceridi in cellule 3T3-L1 (pre adipociti murini).
La valutazione dell'efficacia avviene mediante acquisizione di immagini digitali, dosaggio
colorimetrico dei trigliceridi accumulati e dosaggio dell'enzima GLICEROLO 3 FOSFATO
DEIDROGENASI un indicatore specifico della differenziazione cellulare espresso solo negli
adipociti.