Non aprite quel sms

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TELEFONIA
Non aprite quel sms
Massima attenzione ai messaggi sul cellulare
di ANTONIO RITA
L’allarme è scattato la scorsa settimana a Napoli, dalle denuncie giunte alla Polizia Postale di
San Giovanni a Teduccio: alcuni sms in circolazione consentirebbero di prendere in “ostaggio” il
cellulare della vittima che a quel punto risulterebbe sotto intercettazione.
Il virus viaggerebbe nascosto in sms che, all’apparenza innocui, rivelerebbero la spiacevole
sorpresa solo una volta aperti; il meccanismo sarebbe particolarmente insidioso perché,
ovviamente, non si ha modo di conoscere il contenuto del messaggio prima di aprirlo,
l’infezione sarebbe, quindi, quasi inevitabile. Una volta aperto il messaggio, il cellulare sarebbe
ormai sotto il controllo dei malintenzionati: si scaricherebbe in automatico un software che
mette in collegamento il cellulare della vittima con quello che ha inviato il messaggio,
permettendo a quest’ultimo di ascoltare tutte le conversazioni.
Al momento sembrano essere nel mirino del virus solo i cellulari che utilizzano il sistema
operativo Symbian e non è stato ancora accertato se il cellulare, una volta spento, possa agire
da microspia. L’allarme, dunque, per ora resta molto generico e i dati del contagio non sono
ancora noti.
La pandemia dei virus per cellulari, però, è ormai una realtà concreta, come dimostra l’ultimo
studio del Georgia Institute of technology di Atlanta. A dare gioco facile agli hacker sarebbe la
crescente popolarità di cellulari di ultima generazione (gli smartphone) ormai sempre più simili
a piccoli pc. Cellulari che, come i pc, possono essere oggetto di attacchi da esperti informatici
in grado di trasformare anche gli smartphone in macchine “zombie”, dispositivi sotto il loro
controllo con i quali infettare con virus e altro “malware” gli altri dispositivi.
Secondo Patrick Traynor, tra i curatori della ricerca, gli smartphone rappresenterebbero “una
piattaforma perfetta per gli hacker”, ma per ora le reti mobili sono molto ben controllate e il
rischio di una vera e propria epidemia è, per il momento, ancora lontano. Se l’attacco non è
imminente, di certo è molto probabile: i virus per cellulari noti finora (da Cabir a
Commwarrior) sono dei segnali molto chiari.
Come difendere, almeno per noi italiani, i nostri amati dispositivi portatili? In questi mesi sono
stati sviluppati molti antivirus e “tools” di sicurezza per cellulari, che possono fare al caso
nostro e che per il momento (almeno fino a quando la minaccia dei virus non si farà più
concreta)
sono
utilizzabili
gratuitamente.
Il
blog
“cellulari
ad
hoc”
(http://cellulariadhoc.blogosfere.it), offre una buona guida su quale antivirus utilizzare, dove
reperirlo, come installarlo e utilizzarlo.
Per ora, dunque, niente panico ma massima attenzione.
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