CTI annuncia l`avvio di uno studio di fase 2 su pacritinib in pazienti

 CTI annuncia l’avvio di uno studio di fase 2 su pacritinib in pazienti affetti da leucemia mieloide acuta
recidivata, con mutazione del gene FLT3, da parte del Cooperative Group AML dell’Istituto Nazionale
britannico per la ricerca contro il cancro
- Studio sponsorizzato dall’Università di Cardiff e supportato dal Cancer Research UK –
Seattle, Wash., 30 gennaio 2014  Cell Therapeutics, Inc. (CTI) (NASDAQ e MTA: CTIC) rende noto che è stato avviato uno studio
clinico di fase 2 condotto da un cooperative group internazionale in cui pacritinib viene testato su pazienti adulti affetti da leucemia
mieloide acuta (LMA) recidivata, e caratterizzati da mutazioni del gene FLT3. In circa un terzo dei malati di LMA viene riscontrata
una mutazione del gene FLT3 che di per sé rappresenta un fattore di rischio per una prognosi infausta. Pacritinib è un promettente
inibitore orale della JAK2/FLT3 che si è dimostrato attivo nei modelli preclinici di LMA caratterizzati da una mutazione del gene
FLT3, comprese mutazioni collaterali del FLT3 che permettono alla malattia di resistere ad altri agenti che puntano al FLT3. Lo studio
clinico è condotto dal AML Working Group del Gruppo di Studio di Onco-Ematologia dell’Istituto Nazionale britannico per la ricerca
contro il cancro sulla leucemia mieloide acuta e sulla sindrome mielodisplastica (SMD) ad alto rischio con la sponsorizzazione
dell’Università di Cardiff ed il supporto del Cancer Research UK. Lo studio clinico è guidato dal Professore Alan K. Burnett,
responsabile del dipartimento di genetica applicata presso la facoltà di ematologia e patologia della School of Medicine,
dell’Università di Cardiff.
“La mutazione del gene FLT3 nel caso di leucemia mieloide acuta è associata ad un’elevata probabilità di ricaduta e ad una
prognosi infausta quando viene somministrata la terapia standard; di conseguenza, gli agenti innovativi, capaci di inibire l’attività di
questo gene, sono oggetto di grande interesse nel campo della LMA,” ha dichiarato il professor Burnett. “Pacritinib è uno specifico e
potente inibitore della mutazione più comune del gene FLT3 e di altre mutazioni dello stesso, che solitamente resistono ai farmaci.
Pacritinib, essendo anche un inibitore della JAK2, che è indipendentemente correlata alla capacità di resistere all’inibizione del gene
FLT3 e ad una prognosi infausta nella LMA, rappresenta un interessante agente da sperimentare in pazienti affetti da LMA
recidivata, caratterizzati da una mutazione del gene FLT3, che hanno poche possibilità di sottoporsi a terapie valide.”
Questo studio di fase 2 è parte di uno studio più ampio sulla LMA, lo studio AML17, che comprende molteplici gruppi al fine di
valutare regimi terapeutici di prima linea per la cura di tale malattia. Malati caratterizzati da una mutazione del gene FLT3 che
vengono arruolati in questo studio e subiscono una ricaduta dopo la terapia standard, potranno scegliere di assumere pacritinib.
Saranno arruolati circa 80 pazienti in Inghilterra e Galles e, se verranno osservati dati incoraggianti, potrebbe essere costituito un
gruppo di studio dedicato a pacritinib nell’ambito dello studio per la terapia di prima linea.
Informazioni sulla leucemia mieloide acuta
Anche se la LMA può verificarsi a qualsiasi età, gli adulti con più di 60 anni hanno maggiori probabilità di sviluppare la malattia
rispetto a persone più giovani. La LMA è un cancro caratterizzato dalla rapida crescita di globuli bianchi abnormi che si accumulano
nel midollo osseo e interferiscono con la produzione delle normali cellule del sangue. La LMA potrebbe svilupparsi con il progredire
di altre malattie come la sindrome mielodisplastica (SMD), un tumore del sangue che interessa ugualmente il midollo osseo, portando
ad una diminuzione dei globuli rossi circolanti. La LMA è la più comune leucemia acuta che colpisce gli adulti, e la sua incidenza
aumenta con l’età. Le mutazioni delle duplicazioni interne a tandem del gene FLT3 si riscontrano in circa un terzo dei pazienti ai quali
è stata diagnosticata la LMA1. La mutazione è associata a un risultato inferiore attribuito ad un tasso più elevato di ricaduta. I sintomi
della LMA sono causati dal fatto che al normale midollo osseo si sostituiscono cellule leucemiche, le quali provocano un calo di
globuli rossi, piastrine e globuli bianchi normali causando infezioni ed emorragie. La LMA progredisce molto rapidamente e, se non
trattata, porta solitamente alla morte nel giro di settimane o mesi. Sebbene una parte sostanziale degli individui più giovani che
sviluppano la LMA possa essere curato, la LMA negli anziani è generalmente insensibile alla terapia standard, ed i casi di remissione
completa sono pochi.
Informazioni su Pacritinib
Pacritinib è un inibitore orale della tirosina chinasi con duplice attività contro la JAK2 e la FLT3. Gli enzimi della famiglia JAK sono
una componente centrale nei percorsi della trasduzione del segnale, i quali sono fondamentali per la normale crescita e lo sviluppo
delle cellule del sangue, nonché della sintesi delle citochine infiammatorie e delle risposte immunitarie. E’ stato dimostrato che le
mutazioni in queste chinasi sono direttamente legate allo sviluppo di una varietà di tumori connessi al sangue, comprese le neoplasie
mieloproliferative, la leucemia e il linfoma. Pacritinib può offrire un vantaggio rispetto ad altri inibitori della JAK grazie ad un
efficace trattamento dei sintomi associato ad una minor trombocitopenia e anemia indotta dal trattamento, rispetto agli inibitori della
JAK attualmente approvati e in sviluppo.
Nel mese di novembre CTI e Baxter International hanno stipulato un accordo di licenza esclusiva su scala mondiale per lo sviluppo e
la commercializzazione di pacritinib secondo il quale la commercializzazione di pacritinib negli Stati Uniti verrà condotta
congiuntamente da CTI e da Baxter e Baxter detiene in esclusiva i diritti di commercializzazione del farmaco per tutte le sue
indicazioni terapeutiche al di fuori del territorio statunitense.
Coerentemente con quanto sancito dalla collaborazione appena siglata con Baxter, CTI sta seguendo un approccio esteso nel processo
di sviluppo di pacritinib in pazienti con mielofibrosi conducendo due studi clinici di Fase 3: lo studio PERSIST-1 condotto su un
variegato campione di pazienti, senza limitazioni nella conta piastrinica; e lo studio PERSIST-2, condotto in pazienti con basso
numero di piastrine, che dovrebbe iniziare nei primi mesi del 2014. A ottobre 2013, CTI ha raggiunto un accordo con la US Food and
Drug Administration (FDA) su uno Special Protocol Assessment (SPA), per lo studio clinico pivotale PERSIST-2. Uno SPA è un
accordo scritto tra CTI e la FDA per quanto riguarda il disegno, gli endpoint e l’approccio previsto per l’analisi statistica dello studio
clinico che sarà di supporto all’eventuale richiesta di New Drug Application (NDA).
Informazioni su Cell Therapeutics, Inc.
CTI (NASDAQ e MTA: CTIC) è un’azienda biofarmaceutica con sede a Seattle (WA), impegnata nello sviluppo e nella
commercializzazione di un portafoglio integrato di prodotti oncologici che mirano a rendere i tumori maggiormente trattabili. Per
ulteriori informazioni, per ricevere avvisi tramite e-mail e feed RSS, visitare il sito www.CellTherapeutics.com.
Dichiarazioni previsionali
Questo comunicato stampa contiene dichiarazioni previsionali secondo quanto disposto dal Safe Harbor del Private Securities
Litigation Reform Act del 1995. Tali dichiarazioni sono soggette a rischi e incertezze, il cui esito potrebbe materialmente e/o
negativamente influenzare i risultati futuri ed il prezzo di negoziazione dei titoli della Società. Tali dichiarazioni comprendono, tra le
altre, dichiarazioni riguardanti le aspettative di CTI in merito allo sviluppo di CTI e dei suoi prodotti e del portafoglio di prodotti
candidati, riguardanti qualunque collaborazione o partnership in atto o potenziale, riguardanti la prevalenza di persone con
mutazioni del gene FLT3, riguardanti l’avvio dello studio clinico di PERSIST-2 atteso all’inizio del 2014 e l'efficacia attesa e i
potenziali benefici di pacritinib (compreso il fatto che pacritinib possa offrire un vantaggio rispetto ad altri inibitori della JAK grazie
ad un efficace trattamento dei sintomi associato ad una minor trombocitopenia e anemia indotta dal trattamento, rispetto agli
inibitori della JAK attualmente approvati e in sviluppo). I rischi che contribuiscono a rendere incerta la natura delle dichiarazioni
previsionali includono, tra gli altri, i rischi associati all'industria biofarmaceutica in generale e con CTI e i suoi prodotti e il
portafoglio di prodotti candidati, in particolare, tra gli altri, i rischi associati a quanto segue: che CTI non possa predire o garantire
la velocità o la distribuzione geografica dell’iscrizione dei pazienti ai suoi studi clinici, che CTI non possa predire o garantire l’esito
degli studi preclinici e clinici, che la seconda fase 3 della sperimentazione clinica di pacritinib non venga svolta come previsto, che
CTI non ottenga risoluzioni favorevoli da parte di altre autorità governative in materia di regolamentazioni, brevetti e procedure
amministrative, che CTI possa subire dei ritardi nell’avvio di studi preclinici e clinici, rischi relativi ai costi di sviluppo di pacritinib,
e di altri prodotti candidati di CTI, e altri rischi, compresi, senza limitazione, quelli derivati dallo scenario competitivo e dagli
sviluppi tecnologici, che le spese di gestione di CTI continuino a essere superiori ai suoi ricavi netti, che CTI non possa essere in
grado di sostenere l’attuale controllo dei costi o che non riesca a ridurre le spese operative, che CTI non riesca a raggiungere gli
obbiettivi precedentemente annunciati nei modi e nei tempi previsti, che il burn rate operativo netto di CTI possa crescere, che CTI
possa continuare ad avere bisogno di raccogliere finanziamenti per sostenere le proprie spese operative, ma non sia in grado di
raccogliere sufficienti risorse per sostenere la sua continua attività, così come altri rischi elencati o descritti di volta in volta nei più
recenti depositi di CTI presso la Securities and Exchange Commission (SEC) su Form 10-K, 10-Q e 8-K. Fatta eccezione per quanto
previsto dalla legge, CTI non intende aggiornare quanto riportato nel presente comunicato stampa a seguito di ulteriori sviluppi.
Note:
1. Brunet S (2012) Impact of FLT3 Internal Tandem Duplication on the Outcome of Related and Unrelated Hematopoietic
Transplantation for Adult Acute Myeloid Leukemia in First Remission: A Retrospective Analysis. J Clin Oncol 30(7):735-41.
Fonte: Cell Therapeutics, Inc.
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