Identificati i geni che aumentano la sensibilità della cellula tumorale

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Identificati i geni che aumentano la sensibilità della cellula
tumorale alla brostallicina, un farmaco sperimentale di CTI
Identificate potenziali strategie di studio clinico per un approccio personalizzato al
trattamento antitumorale
21 aprile 2009, Seattle e Bresso — Systems Medicine LLC (SM), Società interamente
controllata da Cell Therapeutics, Inc. (CTI) (NASDAQ e MTA: CTIC), ha presentato,
nell’ambito dell'incontro annuale 2009 dell'American Association for Cancer Research (AACR)
tenutosi a Denver, Colorado, U.S.A., i risultati di uno studio preclinico che utilizza
l'interferenza dell'RNA (RNAi) e routine bioinformatiche per identificare i marker genetici –
“contesto di vulnerabilità” – che migliorano la risposta antitumorale alla brostallicina, un
candidato farmaco sperimentale. Il “contesto di vulnerabilità” fa riferimento alla configurazione
genetica del tumore di un paziente, che lo rende suscettibile ad un dato farmaco, fornendo così
il razionale genetico della terapia mirata. L’obiettivo dello studio era di identificare i
determinanti molecolari della risposta antitumorale di brostallicina, che possono guidare lo
sviluppo clinico e gli studi di combinazione farmacologica attraverso un approccio
farmacogenomico integrato. Lo studio è stato condotto da SM in collaborazione con la
divisione Pharmaceutical Genomics del Translational Genomics Research Institute di
Scottsdale, Arizona, U.S.A.
"Lo studio ha identificato certi gruppi di pazienti che potrebbero avere maggiori probabilità di
trarre vantaggio dalla terapia a base di brostallicina ed è stato prezioso nel permetterci di
individuare promettenti strategie di sviluppo clinico per questo innovativo farmaco candidato”,
ha dichiarato Jack Singer, Chief Medical Officer di CTI. “In ultima analisi, riteniamo che
questo approccio possa abbreviare i tempi di sviluppo clinico ed aumentarne il tasso di
successo, facilitando lo sforzo di offrire il farmaco giusto al paziente giusto”.
Brostallicina è una piccola molecola, un agente chemioterapico con un meccanismo d'azione
unico, legandosi al solco minore della doppia elica del DNA. Per identificare i geni associati
alla risposta cellulare alla brostallicina, è stata eseguita una prova interferenziale del RNA ad
alta resa su linee cellulari selezionate di tumore ovarico. L'interferenza del RNA è un processo
cellulare che produce il knockdown (spegnimento) mirato di specifici geni. La prova corrente
ha valutato l'effetto di oltre 7.000 knockdown di singoli geni, costituendo un genoma
“druggable” (bersaglio di farmaci) responsivo alla brostallicina.
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I geni identificati, che rappresentano contesti unici di vulnerabilità alla brostallicina,
convergono su concetti cellulari associati alla riparazione del DNA ed alla modifica
cromosomica. Tali risultanze sono state ulteriormente ampliate e confermate su linee cellulari
di tumore della mammella, nelle quali il knockdown di geni specifici, propri dei concetti
summenzionati, ha indotto una accresciuta risposta alla brostallicina.
Per asseverare la risposta alla brostallicina osservata nel corso degli studi RNAi, sono stati
testati farmaci mirati a target genetici selezionati per determinarne l'attività sinergica in
combinazione con la brostallicina. I risultati di questo lavoro di convalida hanno identificato
importanti contesti e combinazioni razionali di farmaci che risulteranno critici ai fini dello
sviluppo della brostallicina.
Per esaminare il poster ed ottenere informazioni particolareggiate sullo studio, accedere a
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Brostallicina
Brostallicina, un nuovo legante sintetico di seconda generazione del minor groove, il solco
minore del DNA, ha presentato una potente attività chemioterapica ed ha dimostrato sinergia in
associazione agli agenti citotossici standard, così come in associazione a nuove terapie mirate
in modelli tumorali preclinici sperimentali. Brostallicina costituisce un legame covalente al
solco minore del DNA, interferendo con la divisione del DNA e comportando la morte delle
cellule tumorali. Più di 200 pazienti sono stati trattati con brostallicina, sia come agente singolo
che in combinazione. Brostallicina ha prevalentemente tossicità di tipo ematologico note. La
sua efficacia è stata dimostrata in un certo numero di tumori solidi. Uno studio di fase II con
brostallicina nel sarcoma dei tessuti molli recidivato/refrattario ha dimostrato sufficiente
efficacia sulla base della sopravvivenza libera da progressione a 3 e 6 mesi e del profilo di
tollerabilità, risultando in uno studio di fase II di prima linea attualmente condotto dalla
European Organization for Research and Treatment of Cancer (EORTC).
Systems Medicine (SM)
Nel luglio 2007 CTI ha acquisito Systems Medicine, una società oncologica privata, nel quadro
di una fusione stock-for-stock (azione per azione). SM adopera un approccio di biologia dei
sistemi allo sviluppo farmaceutico, unendo la farmacogenomica e la bioinformatica
all’esperienza preclinica, clinica e regolatoria, per trovare e sfruttare il “contesto-divulnerabilità” di determinati tumori. In particolare, SM definisce le alterazioni molecolari e
genetiche (contesto) che rendono le cellule tumorali particolarmente sensibili (vulnerabili) a un
farmaco o a una combinazione di farmaci: il “contesto-di-vulnerabilità”.
Informazioni sulla Cell Therapeutics, Inc.
Con sede a Seattle, la CTI è un’azienda biofarmaceutica impegnata nello sviluppo di un
portafoglio integrato di prodotti oncologici mirati a rendere i tumori maggiormente trattabili.
Per ulteriori informazioni visitare il sito www.CellTherapeutics.com.
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Questo comunicato contiene previsioni future per loro natura soggette a rischi ed incertezze, che
potrebbero avere effetti significativi e/o influenzare negativamente i futuri risultati della società.
Specificamente, i rischi e le incertezze che possono influenzare lo sviluppo della brostallicina includono i
rischi associati agli sviluppi preclinici e clinici nell’industria biofarmaceutica in generale e alla
brostallicina in particolare, compresi senza limitazioni, l'incapacità potenziale delle risultanze
precliniche di predire i risultati della sperimentazione clinica, l'incapacità potenziale della brostallicina
di dimostrarsi sicura ed efficace ai fini del trattamento dei tumori solidi, specie del tumore ovarico o del
colon, le determinazioni da parte di autorità governative regolamentari, brevettuali ed amministrative, i
fattori di competitività, gli sviluppi tecnologici, i costi di sviluppo, produzione e vendita della
brostallicina ed i fattori di rischio elencati o descritti di volta in volta nei documenti depositati da CTI
presso la Securities and Exchange Commission, compresi, senza limitazione, i più recenti depositi della
Società dei Form 10-K, 8-K e 10-Q. Fatto salvo quanto previsto dalla normativa italiana, CTI non
intende aggiornare o variare le sue previsioni future come risultato di nuove informazioni, eventi futuri o
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