Con la democrazia Atene ebbe i suoi momenti migliori(1) Isocrate, Areopagitico, 64-65 TRADUZIONE: [64] Dopo la perdita della flotta nell’Ellesponto e la caduta della città nelle note disgrazie, chi dei nostri vecchi ignora che i cosiddetti democratici erano pronti a sopportare qualsiasi cosa pur di non fare quanto veniva loro imposto dai Lacedemoni e ritenevano indegno spettacolo vedere la città, che aveva avuto la supremazia in Grecia, sottomessa ad altri, mentre i partigiani della oligarchia erano pronti anche a distruggere le mura e a sopportare la servitù? [65] Quando il popolo era arbitro della situazione politica, chi ignora che allora eravamo noi a presidiare le acropoli degli altri, mentre, dopo che i Trenta si furono impadroniti del governo, furono i nemici a presidiare la nostra? E che in quel tempo i Lacedemoni erano nostri padroni, ma dopo che gli esuli, tornati, osarono combattere per la libertà e Conone vinse in battaglia navale giunse da parte loro un’ambasceria e diedero alla nostra città il dominio sul mare.