“Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 1 “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 2 Pronti, partenza … vita! Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra mostra didattico-divulgativa realizzata da Euresis per il Meeting per l’Amicizia tra i Popoli di Rimini 1998 presentata a Melzo in occasione della Fiera delle Palme 2004 a cura del Centro Culturale “Marcello Candia” Tra i fenomeni naturali, l’origine della vita si presenta come un evento del tutto eccezionale. Lo studio di tale fenomeno risulta estremamente complesso, in quanto non è possibile applicare in questo caso un metodo rigorosamente scientifico che ha come prerogativa la riproducibilità dell’evento. Scopo di questa mostra è accompagnarvi in un viaggio che, partendo dagli estremi confini dello spazio e del tempo, vi conduca sino a quell’evento meraviglioso che è stata la comparsa della vita sulla terra. Dalle più lontane galassie, poste ai massimi limiti del cosmo accessibili ai nostri strumenti, giungeremo al sistema solare e alla nostra Terra, accompagnata dal suo fedele satellite, la cui funzione non è soltanto quella di rendere chiare le nostre notti e di ispirare i poeti, ma ancor prima quella di aver reso possibile lo sviluppo della vita. Questa “storia”, secondo l’ipotesi cosmologica attualmente più accreditata, ha avuto inizio con l’espansione di materia e energia a partire da uno stato caratterizzato da valori inimmaginabili di densità e temperatura. Dopo oltre dieci miliardi di anni, qualcosa di prodigioso è successo: la materia prendeva vita, si animava, diveniva in grado di riprodursi. Questa mostra non pretende certo di spiegare tutti i “perché” che affollano la mente di un “osservatore intelligente”, quale è l’uomo. E il perché più essenziale riguarda proprio la vita . Che cos’è veramente la vita? All’inizio del percorso della mostra si è ritenuto utile riportare alcune definizioni di “vita”: le prime sono puramente tecniche, come si possono normalmente trovare nei testi di biologia; altre riflettono la percezione che alcuni grandi uomini hanno della vita nel suo livello più profondo: quello dell’io umano. “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 3 La vita è un sistema chimico capace di perpetuarsi e soggetto a una evoluzione darwiniana. Programma di esobiologia della Nasa La vita è un sistema autoregolabile ad alto contenuto informazionale e capace di riproduzione ed evoluzione. Definizione comunemente adottata dai biologi La vita è sogno. Calderon de la Barca La vita non è sogno. Meeting di Rimini 1998 Se la felicità non esiste, cos’è dunque la vita? Giacomo Leopardi …Che è mai la vita?/E’ l’ombra di un sogno fuggente/la favola breve è finita/il vero immortale è l’amor. Giosué Carducci La vita non è che un’ombra che cammina; un povero commediante che si pavoneggia e si agita, sulla scena del mondo, per la sua ora, e poi non se parla più; una favola raccontata da un idiota, piena di rumore e di furore, che non significa nulla. William Shakespeare, Macbeth La vita è una cosa nostra, ma la sua consistenza, il suo svolgimento non è nostro, ciò di cui è fatta la vita non è nostro. La vita è tua ma ciò di cui è fatta non è tuo. Luigi Giussani La vita dell’uomo consiste nell’affetto che principalmente lo sostiene e nel quale trova la sua più grande soddisfazione. San Tommaso D’Aquino Chi osserva con attenzione i fatti riportati in questa mostra non potrà evitare lo stupore di fronte alla impressionante combinazione di eventi che hanno dato origine al fenomeno “vita”. “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 4 Dalle molecole prebiotiche agli organismi Nelle condizioni della Terra primordiale si è dimostrato possibile ottenere alcuni dei composti organici fondamentali che si trovano in tutti gli esseri viventi (composti prebiotici), ma nessun assemblaggio complesso dei medesimi che possa assomigliare ad un organismo. Gli esperimenti "alla Miller" dimostrano così che è possibile nelle condizioni della Terra primitiva lo sviluppo di una chimica prebiotica, ma non dimostrano la possibilità di una genesi spontanea di organismi. Come pure le sostanze riscontrate nello spazio aperto in comete e meteoriti, sono composti prebiotici, cioè di interesse biologico, ma non viventi. Tuttora tra gli scienziati c’è una sostanziale incertezza circa i meccanismi di formazione dei primi organismi viventi. Qualcosa di più si può dire circa l’ambiente dove si sono probabilmente formati. Un'idea che per parecchi decenni è stata condivisa da molti biologi, è che la vita si sia originata in piccoli stagni caldi comunicanti con gli oceani, dove gli ingredienti chimici necessari per il processo si sarebbero accumulati progressivamente, dando origine al "brodo primordiale", una sorta di laboratorio chimico naturale dove si sarebbero svolti i processi necessari per l'assemblaggio delle protocellule. Il primo a proporre questa ipotesi è stato lo stesso Darwin sul finire del XIX secolo. Tuttavia, il progresso delle conoscenze rende oggi questa ipotesi assai improbabile. La ragione di questo convincimento risiede nel fatto che il nostro pianeta è stato bombardato per parecchie centinaia di milioni di anni da asteroidi e comete di imponenti proporzioni, alcuni anche di 100 chilometri di diametro. Un oggetto di queste dimensioni sarebbe stato in grado di portare a ebollizione e far evaporare tutti gli oceani, e, per quanto ne sappiamo, questo evento non solo è accaduto, ma deve essersi anche ripetuto parecchie volte. Questo periodo di intenso bombardamento deve essere iniziato con la nascita dei pianeta, 4,6 miliardi di anni fa, e deve essersi protratto fino a circa quattro miliardi di anni fa. Non appena l'intensità dei bombardamento sì è ridotta, le primitive forme di vita, organismi unicellulari molto semplici, hanno preso possesso in tempi rapidissimi di molti habitat “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 5 superficiali, dove ancora oggi possono essere rinvenute come reperti fossili. Ma dove si erano originate queste cellule primordiali? Gli elementi oggi a disposizione suggeriscono fortemente che le prime cellule si siano sviluppate in corrispondenza delle bocche idrotermali, che si trovano lungo le dorsali oceaniche. Si tratta di formazioni vulcaniche sottomarine scaglionate lungo le linee di collisione delle zolle continentali. Questi habitat non solo avrebbero rappresentato un vero e proprio rifugio entro il quale i primi organismi si sarebbero protetti dal bombardamento dei meteoriti, ma anche l'ambiente idoneo per lo sviluppo della vita primordiale.Che cosa avvalora questa convinzione? Queste formazioni vulcaniche presentano una serie caratteristiche chimico-fisiche che sono teoricamente richieste perché questo processo possa avvenire: energia, sottoforma di gradienti di temperatura che dai valori elevati che caratterizzano le emissioni vulcaniche scendono a quelli delle acque oceaniche; composti chimici di vario tipo, come organici e sostanze riducenti (per esempio metano e acido solfidrico) che nel complesso formavano e formano ancora, un ambiente acido tutt’attorno alle bocche medesime. Una volta sviluppatisi, questi organismi hanno continuato a occupare questi habitat nutrendosi delle sostanze ivi disponibili grazie a meccanismi di assimilazione molto semplici. Gli organismi adattati a questi ambienti sono stati denominati archibatteri perché siano stati i primi a essersi sviluppati . Queste ipotesi non sono pura speculazione. Gli archibatteri esistono ancora oggi, confinati in habitat molto ristretti, e presentano caratteristiche davvero sorprendenti se paragonate a quelle degli altri organismi unicellulari: resistono a temperature vicine all’ebollizione dell'acqua, sono adattati ad ambienti molto acidi e possono nutrirsi di composti dello zolfo. In considerazione di questa capacità adattativa sono denominati estremofili ( cioè: prediligono condizioni estreme). Per concludere, la storia dell’origine degli archibatteri mette in evidenza un altro importante ruolo della tettonica a placche. Senza di essa non ci sarebbero state le bocche idrotermali e forse la vita non si sarebbe mai sviluppata sulla Terra. “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 6 Dadi truccati? Il percorso proposto dalla mostra dovrebbe avere dato un'idea della complessità dei problemi che gli scienziati hanno dovuto affrontare nel tentativo di spiegare in che modo la vita abbia potuto originarsi sulla Terra. Sebbene nessuno di loro abbia potuto fornire una interpretazione plausibile dei meccanismi alla base di questo straordinario evento, sono comunque ammirevoli i loro numerosi tentativi, alcuni davvero geniali, che hanno consentito di impostare uno dei problemi scientifici più affascinanti e misteriosi. In ogni caso dalle conoscenze attuali emerge un interrogativo di fondo che ancora oggi non trova alcuna risposta definitiva: la comparsa della vita è un evento inevitabile qualora le condizioni chimico-fisiche al contorno le siano favorevoli, oppure è un evento accaduto contro ogni calcolo delle probabilità? Bisogna affermare con onestà che nessuno può dare una risposta certa a questa domanda. Comunque l'una e l'altra di queste possibilità suscitano a loro volta ulteriori interrogativi. Se la vita è un evento necessario, ciò significa che nella materia è irresistibilmente iscritta una tendenza a evolvere fino a tale livello di complessità. Se invece la comparsa della vita è un evento casuale, ci si domanda da dove sia arrivato il "suggerimento" che ha portato a percorrere con successo tutte le innumerevoli e improbabili tappe che dal mondo prebiotico hanno portato ai viventi. Sia l'uno sia l'altro scenario fanno pensare alla "fortuna" di un giocatore d'azzardo che, gettando molte volte i dadi, risulti sempre vincitore. Come non pensare che i dadi siano truccati? “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 7 Un assemblaggio per caso? La probabilità che la vita sia nata dalla combinazione casuale di atomi, è stata paragonata dall’astrofisico Fred Hoyle alla possibilità che una tromba d’aria, attraversando un hangar contenente i pezzi di un Jumbo, riesca a raggrupparli mettendo insieme un aereo perfettamente funzionante. … per gli amanti della musica, vi è la stessa possibilità che un gatto saltellando sulla tastiera di un pianoforte riesca a comporre la nona sinfonia di Beethoven. … e per i letterati, vi è la stessa probabilità ch e u n a sci mmi a pestando a caso sui tasti di un PC componga la Divina Commedia. “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 8 Cosa ne pensa… Credo che nessuno scienziato che esaminasse le coincidenze straordinarie, la mostruosa serie di accidentalità, potrebbe evitare di concludere che le leggi della Fisica Nucleare siano state deliberatamente progettate per le conseguenze che producono all’interno delle stelle. Se è così, allora il mio apparente vagare è diventato parte di uno schema tessuto nella profondità. Altrimenti saremmo di nuovo di fronte ad una mostruosa sequenza accidentale. Fred Hoyle, Astrofisico Poiché noi siamo qui, e osserviamo il cosmo, esso deve aver favorito la nostra apparizione. La vita intelligente non può esistere ovunque, nello spazio e nel tempo; è stato necessario un universo dell’età giusta perché si siano potute formare le stelle e produrre gli elementi alla base della vita; c’è voluto una stella, il nostro Sole, che ha irraggiato la quantità giusta di radiazione per permettere l’evoluzione delle primitive forme di vita sino all’uomo. Una stella che, a differenza del Sole che brucia da cinque miliardi di anni e brucerà per altri cinque, irraggiasse solo per qualche miliardo, non consentirebbe un tempo sufficiente per un’evoluzione come quella avvenuta sulla Terra. Brandon Carter, Astrofisico “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 9 Se le costanti universali che sono alla base della fisica dell’universo avessero valori anche minimamente diversi, noi non saremmo qui, la vita non si sarebbe potuta sviluppare. John Barrow e Frank Tipler, “Il Principio Antropico” La mia idea è che nell’origine e nella storia dell’universo si manifesti un grande disegno. Noi non siamo semplici creature del caso e della necessità, ma partecipiamo in un ruolo centrale al grande dramma cosmico. John Eccles, Premio Nobel Tutti i corpi, il firmamento, le stelle, la Terra e i suoi regni non valgono la più piccola intelligenza: questa conosce tutto ciò e se stessa; i corpi no. Da tutti i corpi messi insieme non si potrebbe ricavare un piccolo pensiero: questo è impossibile, appartiene a un altro ordine…. Blaise Pascal “Pensieri” “Pronti, Partenza… Vita!” Documenti e ipotesi sull’origine della vita sulla Terra pag. 10 La Mostra è stata curata da Mario Gargantini, Elio Sindoni, Paolo Tortora Il presente fascicolo è estratto dal catalogo della mostra pubblicato da Itacalibri: www.itacalibri.it L’allestimento a Palazzo Trivulzio di Melzo è a cura del Centro Culturale “M. Candia” (www.centrocandia.it) in collaborazione con Assessorato alla Cultura del Comune di Melzo