La prima
Guerra Mondiale
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Le cause della guerra
Competizione
economica:
imperialismo
Competizione
politica:
colonialismo
e rivalità
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Assassinio di
Sarajevo
Crisi dei
Balcani
Causa scatenante
Prima guerra mondiale
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Rivalità tra le potenze europee
• Francia vs Germania (revanscismo)
• Germania vs Francia e Russia → riarmo
• Gran Bretagna preoccupata
dell’aggressività tedesca → esce dallo
“splendido isolamento”
• Russia e Austria vs Impero Ottomano
(mire sui Balcani)
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Imperialismo e nazionalismo
• “Corsa” alle colonie:
ulteriori rivalità tra
le potenze, nonostante
la Conferenza di Berlino.
• Opinione pubblica influenzata dalle idee
nazionalistiche propagandate dai
giornali.
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I Balcani, la “polveriera” d’Europa
• Rivalità tra i vari popoli fomentate da
Austria e Russia.
• 1911-1913: Guerre Balcaniche (Serbia,
Grecia e Bulgaria contro Impero
Ottomano, per ottenere altri territori).
la crisi dell’Impero Ottomano è
irreversibile
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L’attentato di Sarajevo
• 28/6/1914: assassinio di Francesco
Ferdinando, erede al trono austriaco.
• L’assassino è Gavrilo Princip, studente
serbo membro di una società segreta che
voleva porre la Bosnia sotto il controllo
della Serbia.
• Ultimatum dell’Austria, appoggiata dalla
Germania.
• La Serbia, sotto la protezione della
Russia, rifiuta l’ultimatum.
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L’attentato di Sarajevo.
Illustrazione tratta da La
Domenica del Corriere, 5
luglio 1914.
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Lo scoppio della guerra
• L’Austria dichiara guerra alla Serbia.
• Scatta il meccanismo delle alleanze:
• Molti volontari entusiasti e
manifestazioni interventiste
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Dalla guerra lampo
alla guerra di posizione
• Le potenze sono convinte che la guerra duri solo
qualche mese, grazie a rapidi movimenti e armi
moderne.
• La Germania invade il Belgio, stato neutrale,
e penetra profondamente nel territorio francese.
• I francesi vincono i tedeschi nella battaglia
della Marna.
• I russi, dopo due sconfitte, riescono a bloccare
l’avanzata tedesca.
• La guerra diventa statica
due schieramenti immobili nelle trincee
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Secondo il piano elaborato dal generale Schlieffen, la conquista tedesca
di Parigi sarebbe stata molto rapida grazie all’invasione a sorpresa del
neutrale Belgio. Il piano fallì per la resistenza dell’esercito belga,
supportato da quello inglese, e per la mobilitazione russa sul fronte
orientale, che costrinse la Germania a spostare alcune truppe.
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La battaglia della Marna
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I principali fronti
Fronte
occidentale
Fronte
orientale
Fronte greco albanese
Fronte italoaustriaco
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La guerra diventa mondiale
• Impero Ottomano e Bulgaria a fianco
della Triplice Alleanza.
• Portogallo, Grecia e Romania a fianco
dell’Intesa. Poi si uniranno anche Brasile,
Giappone e Stati Uniti.
• Si combatte anche nelle colonie
dell’Africa e del Pacifico.
• Canada, Sudafrica, Australia e Nuova
Zelanda mandano uomini alla Gran
Bretagna.
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Soldati in una
trincea francese.
Sono evidentemente
di provenienza
“coloniale”.
Nuove armi …
• Mitragliatrici
• Aerei da caccia (decisivi però solo nella II
Guerra mondiale)
• Sottomarini (guerra sottomarina
tedesca)
• Gas tossici, banditi poi da una conferenza
internazionale
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Rovine di Ypres
nel 1917
… e strategie arretrate
• La guerra è molto statica anche perché gli
attaccanti vengono facilmente ributtati
indietro.
• Gli ufficiali, ancora legati a strategie di
guerra ottocentesche, ordinano attacchi a
baionetta, ma gli attaccanti vengono
falcidiati dalle mitragliatrici nemiche.
• I rifornimenti di rinforzi e munizioni
sono molto lenti.
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La neutralità italiana
• La Triplice Alleanza ha scopo
difensivo, ma è stata l’Austria a
dichiarare guerra → Salandra non si sente
obbligato ad intervenire.
• In realtà il governo italiano vuole
temporeggiare per schierarsi poi dalla
parte più vantaggiosa.
• Salandra vuole ottenere non solo le terre
irredente, ma un ruolo importante nel
Mediterraneo
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Due diverse posizioni
• Interventisti:




nazionalisti
irredentisti
grandi industriali
socialisti rivoluzionari (Mussolini)
• Neutralisti:
 cattolici (guidati da papa Benedetto XV)
 socialisti moderati (2° Internazionale)
 liberali
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Mussolini mentre viene arrestato dopo una manifestazione a favore
della guerra. Per le sue posizioni interventiste Mussolini fu espulso
dal Partito Socialista Italiano.
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La posizione dei liberali
• Giolitti e i liberali sono contrari alla
guerra, perché convinti che l’Italia non
sia ancora pronta.
• La maggioranza del parlamento è della
stessa idea.
• Vogliono negoziare con l’Austria la
cessione di Trento e Trieste sotto la
minaccia di unirsi all’Intesa.
• L’Austria però offre solo il Trentino.
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Il patto di Londra
• 26/4/1915: Salandra e il suo ministro
degli esteri Sonnino, d’accordo con
Vittorio Emanuele III, firmano un patto
segreto con l’Intesa.
• In caso di vittoria l’Italia avrebbe
ottenuto:
–
–
–
–
Trentino e Alto Adige
Venezia Giulia
Istria e Dalmazia
alcune colonie tedesche
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L’Italia entra in guerra
• Molte manifestazioni interventiste
guidate dal poeta D’Annunzio.
• Il parlamento, sotto pressione, lascia ogni
decisione al governo.
• 24/5/1915: l’Italia
entra in guerra contro
gli imperi centrali.
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La guerra degli italiani
• Scarso equipaggiamento dell’esercito →
risultati molto modesti (presa di
Gorizia, Battaglie dell’Isonzo).
• Comportamento inflessibile del generale
Cadorna (figlio dell’artefice della presa
di Roma).
• Soldati poco motivati: sui contadini il
nazionalismo non fa presa → molte
ribellioni, stroncate da Cadorna.
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Gorizia fu l’unica città
conquistata con le armi
dall’esercito italiano
Tra il 1915 e il 1917 vennero
combattute 11 battaglie nella zona
del fiume Isonzo.
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Un fallito tentativo di pace
• Carlo I d’Asburgo, succeduto a Francesco
Giuseppe, vorrebbe trattare la pace ma
fallisce.
• Nessun governo è disposto alla pace,
tutti vogliono arrivare all’umiliazione
dell’avversario.
• Anche l’appello di papa
Benedetto XV (agosto 1917)
non viene ascoltato.
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Verdun e Caporetto
• 1916, Battaglia di Verdun: i francesi
resistono per 300 giorni all’attacco tedesco
(https://www.youtube.com/watch?v=9CEw9MVhYas).
• 24/10/1917: disfatta italiana a
Caporetto → gli austriaci avanzano fino al
Piave.
• Ora gli italiani combattono per difendere
la patria. Eroica resistenza italiana.
• Cadorna è sostituito da Diaz, che
promette ai soldati di ricompensarli con
appezzamenti di terra.
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La Russia esce dalla guerra
• Marzo 1917, rivolta a san
Pietroburgo:lo zar abdica
ma il governo provvisorio
prosegue la guerra.
• I comunisti, capeggiati la
Lenin, prendono il potere
e rovesciano il governo
provvisorio.
• 1918, trattato di BrestLitovsk: la Russia si ritira e
cede molti territori.
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Gli USA entrano in guerra
• Il presidente Wilson ribadisce la dottrina
Monroe (isolazionismo), anche se considera
l’imperialismo tedesco contrario ai principi
della democrazia americana.
• Inizialmente gli USA mandano solo
rifornimenti agli inglesi.
• Guerra sottomarina tedesca: affondamento
del transatlantico americano Lusitania.
• Possibile alleanza Germania - Messico →
6/4/1917 gli Usa entrano in campo.
• Intervento decisivo per le sorti della guerra.
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Nel maggio 1915 l’affondamento della nave Lusitania, che
viaggiava da New York all’Irlanda, porta gli Stati Uniti sull’orlo
della guerra, anche se l’intervento avverrà solo nel 1917.
(video)
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Manifesto di
reclutamento
per i soldati
americani.
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1
3
2
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La fine della guerra
• Gli imperi centrali non riescono più a sostenere il
costo della guerra.
• Sul fronte occidentale, gli alleati, forti del
sostegno americano, sfondano le linee tedesche
(battaglia di Amiens).
• Guglielmo II abdica.
• Sul fronte italo-austriaco, gli italiani sconfiggono
gli austriaci (battaglia di Vittorio Veneto).
• Austria-Ungheria e Germania firmano
l’armistizio il 4 e l’11 novembre 1918.
• Anche l’Impero Ottomano si arrende.
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Il fronte italiano tra Caporetto e Vittorio Veneto
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Le conseguenze in Europa
• Caduta di 3 imperi (Germania, AustriaUngheria, Impero Ottomano) + Russia.
• Esasperazione del nazionalismo, che
porterà a regimi dittatoriali.
• 10 milioni di morti e 20 milioni di feriti.
• Difficoltà dei soldati superstiti, che non
riescono a superare l’esperienza della
guerra.
• Cambiamenti nella società civile.
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L’Europa dopo la Prima guerra mondiale
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La società civile
Nel corso della guerra mutarono la struttura del lavoro in
fabbrica e la composizione della classe lavorativa, con la
massiccia presenza delle donne.
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La società civile
Tutta l’economia degli Stati belligeranti era diretta
al sostentamento dello sforzo bellico (industria per
gli armamenti, agricoltura per i rifornimenti).
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Propaganda e censura
•Uso massiccio della
propaganda per
pubblicizzare un’immagine
positiva della guerra.
•La corrispondenza dei
soldati fu sottoposta a
censura e furono puniti gli
autori di lettere a
"contenuto disfattista”.
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