Breve guida per l'utilizzo delle ottiche da puntamento L’intento di questa guida non è una promozione commerciale ma un’analisi dei sistemi di puntamento utilizzanti svariati reticoli quindi in caso di citazioni di marche e modelli sarà solo a scopo didattico, per la stessa ragione non mi soffermerò sulla qualità intrinseca delle ottiche (la quale deve necessariamente essere data per scontata), quanto alla metodologia di utilizzo e come poter sfruttare al meglio questi strumenti. Non essendo destinata a chi conosce già l’arte dell’utilizzo dei reticolo per stimare le distanze e/o per correggere alzo ed anticipo, cercherò di utilizzare un lessico semplice e comprensibile a tutti, lasciando gli approfondimenti agli esperti in materia. RADIANTI E RETICOLO MIL-DOT Questo tipo di reticolo sviluppato per impieghi militari basa la propria funzione utilizzando il radiante (simbolo rad) il quale è un unità di misura degli angoli del Sistema Internazionale. Un radiante è definito come la misura dell'angolo al centro che intercetta un arco di cerchio di lunghezza uguale al raggio dello stesso cerchio. La lunghezza della circonferenza di un cerchio sottende un angolo uguale a 2p radianti. Questo angolo corrisponde ad un angolo di 360° sessagesimali. Per convertire in gradi sessagesimali l’angolo in radianti useremo la seguente formula; Di conseguenza, quando parliamo di 1 Milliradiante (comunemente abbreviato come Mil) la conversione in gradi corrisponde a 0.0572858°. Osserviamo come avvalendoci della trigonometria (ed un semplice problema geodetico come possiamo capire il funzionamento di un reticolo Mil-Dot, immediatamente sarà chiara la relazione tra Milliradiante, distanza e dimensione oggetto. Per calcolare l’altezza del monte raffigurato (in giallo) utilizzeremmo la seguente formula dei seni e coseni applicati ad un triangolo rettangolo; sin (∂°) = h / i Quindi, ricavando la formula inversa h = sin (∂°) x dpossiamo dimostrare che; d = 1000 ∂° = 0.0572858 (equivalente a 1 milliradiante) sin (0.0572858) x 1000 = 1 A questo punto possiamo affermare che ad una distanza di 1000 metri, 1 Milliradiante corrisponderà ad 1 metro. Prima di applicare questa relazione di grandezze osserviamo nel dettaglio un reticolo Mil-Dot . I RETICOLI MIL-DOT Osservando nell’ottica con reticolo MIL-DOT vediamo quindi una serie di “riferimenti” relativi ad un unità di misura nota come Milliradiante (Mil). Questi reticoli devono avere delle caratteristiche ben precise, esistono però anche dei falsi Mil-DOT, questo non significa che non possono essere utilizzati, semplicemente tratteremo in seguito come da formule inverse possiamo capire il dimensionamento non normato di questi e riuscire ad utilizzarli in egual modo. Tornando al nostro MIL-DOT ufficiale, ce ne sono due tipi sostanzialmente, “CIRCLE” MIL-DOT (o ARMY MILDOT reticle) e “FOOTBALL” MIL-DOT (o USMC MIL-DOT reticle). Pregi e difetti non è l’argomento che a noi interessa in questa sede, quindi passeremo alla grafica per capirne il dimensionamento e come utilizzare questi riferimenti. Per praticità di spazio ho raffigurato contemporaneamente i due reticoli, a sinistra il “Circle”, a destra il “Football”. Abbiamo ora tutte le informazioni per mettere in pratica la stima delle distanze applicando una semplice relazione tra dimesioni oggetto e lettura in Milliradianti. STIMARE LA DISTANZA Dimensione del bersaglio (in Metri) x 1000 ---------------------------------------------------- = Distanza in Metri Dimensione del Bersaglio in Milliradianti (*) (*) = ossia è la misura data dalla lettura del reticolo. E’ doverosa una premessa, adesso cominceremo con semplici esempi esplicativi che considerano un reticolo tarato, ossia l’interasse e tutte le relative misure a dato ingrandimento (o meglio ancora a ingrandimento fisso) corrisponde ad 1 milliradiante. In seguito affronteremo le casistiche sia ad ingrandimenti fissi e/o variabili in prima o seconda focale, relativi comportametni e come ricavare queste informazioni. Esempio #1: bersaglio una lattina di larghezza cm 8 per altezza 15. Nell’esempio a sinistra la lettura corrisponde a 2.9 Milliradianti, l’altezza nota o stimata abbiamo detto essere 15 cm, ossia 0.15 metri, la formula sarà di conseguenza; Distanza (Mt.) = (0.15 x 1000) / 2.9 = 51.7 Mt. Nell’esempio a destra vediamo che osservando il bersaglio in un altro punto del reticolo la cosa non cambia, anzi possiamo procedere al calcolo della distanza usando ad esempio la larghezza. Ovviamente non riusciremo a stimare i centesimi ma potremo arrotondare a 1.5 o a 1.6 Milliradianti, questo comporterà una deviazione dalla distanza reale, ma è comunque accettabile, nel caso siamo nell’ordine del 3% circa. Esempio #2: bersaglio una lattina di larghezza cm 8 per altezza 15. qui è riportata la casistica di due ottiche in mio possesso, a sinistra una regolare, a destra una anomala, per ricavare il valore reale dell’interasse tra Pallino e pallino (Dot – Dot) di quest’ultima dovremo avvalerci di due dimensioni note, le dimensioni dell’oggetto (più è grande più è facile) e la distanza. Ora passiamo allo studio di questa casistica; A destra possiamo notare che ad una data distanza il nostro oggetto risulta essere alto 5 milliradianti, di conseguenza per le formule di prima possiamo calcolare la la sua distanza; (0.15 x 1000) / 5 = 30 Mt. Ora osserviamo agli stessi ingrandimenti cosa succede con l’ottica raffigurata a destra, applicando la stessa formula con la lettura in milliradianti la distanza risulta essere errata (in questo caso semplicemente raddoppiata), da notare anche la presenza di un DOT in più rispetto al reticolo standard standard. (0.15 x 1000) / 2.5 = 60 Mt. Sostanzialmente, cosa è successo? Noi abbiamo dato per scontato che l’ottica tra Dot e Dot utilizzasse un interasse di 1 unità ossia 1 milliradiante, in realtà non è così, per ricavare il valore reale dobbiamo avvalerci di una formula inversa, ossia; Dimensione del bersaglio (in Metri) x 1000 --------------------------------------------------------------------- = Milliradianti Distanza in metri (0.15 x 1000) / 30 = 5 Possiamo ora calcolare il valore in milliradianti dell’interasse Dot – Dot nel caso dell’ottica anomala semplicemente dividendo il valore reale per la lettura sul reticolo. (5 / 2.5) = 2 Abbiamo così scoperto che l’interase Dot – Dot dell’ottica anomala corrisponde a 2 Milliradianti. In realtà è più facile considerarla come una standard, ed alla fine correggere la distanza moltiplicando il valore ottenuto per un coefficiente di correzione, corrispondente al valore letto sul reticolo diviso per il valore reale in milliradianti, la formula così corretta sarà la seguente; Coeff. = (2.5 / 5) = 0.5 ((0.15 x 1000) / 2.5) x 0.5 = 30 mt. OTTICA AD INGRANDIMENTO VARIABILE CON RETICOLO MIL DOT IN PRIMA FOCALE Osservando il reticolo al variare degli ingrandimenti, reticolo e bersaglio manterranno le stesse proporzioni, nell’esempio in figura è riportato il nostro ormai classico bersaglio osservato a 10x e a 20x, si nota immediatamente che al variare degli ingrandimenti ha mantenuto le stesse proporzioni quindi sia a 10x quanto a 20x il bersaglio in questione misurato sul reticolo corrisponde a 5 Milliradianti. Quest’ottica facilita la stima delle distanze poichè non richiede nessuna correzione. OTTICA AD INGRANDIMENTO VARIABILE CON RETICOLO MIL DOT IN SECONDA FOCALE Osservando il reticolo al variare degli ingrandimenti noteremo che il reticolo mantiene le stesse dimensioni mentre il bersaglio varierà rispetto al reticolo. Questo tipo di ottiche solitamente per la valutazione tramite Mil-Dot richiedono d’essere settate o al massimo degli ingrandimenti o ad un ingrandimento specifico. Io possiedo un ottica in seconda focale 6-24x la quale richiede d’essere settata a 10x, il vantaggio stà nel poterla utilizzare correggendo il calcolo della distanza semplicemente moltiplicando questo risultato per un coefficiente pari a 1/10 degli ingrendimenti selezionati. Distanza a 10x = (( 0.15 x 1000) / 2.5) x (10 / 10) = 60 Mt. Distanza a 20x = (( 0.15 x 1000) / 5) x (20 / 10) = 60 Mt. UTILIZZARE IL RETICOLO MIL-DOT PER CORREGGERE L’ALZO Ipotiziamo d’avere il nostro bersaglio ad una distanza differente da quella di taratura del nostro Fucile o Carabina, conoscendo la balistica esterna del nostro proiettile come facciamo a correggere l’azo utilizzando il reticolo? Per questa dimostrazione cambieremo bersaglio, un disco di diametro 0.9t., osservato nell’ottica misura 1.5 Milliradianti. (0.9 1000) / 1.5 = 600 Mt. Sappiamo ad esempio che il nostro fucile tarato a 200 Mt. Ad una distanza di 600 Mt. avrà un POI (Point Of Impact) più basso rispetto all’intersezione del reticolo di ca. 257 centimetri, con una formula inversa possiamo ricavare prima il valore di un milliradiante a data distanza, in seguito calcolare quanti Milliradianti d’alzo dovremo dare di correzione. Useremo una semplice equazione per stabilire la misura di 1 Milliradiante a 600 metri sapendo che a 1000 metri corrisponde ad 1 metro: 1 : 1000 = X: 600 Risolvendo l’equazione avremo che X = 0, 6 Metri, quindi dividendo la correzione voluta (2,7 Mt.) per il valore ottenuto di X avremo il nostro alzo per correggere il POI in. 2,57 / 0,6 = 4,28 Milliradianti