effetti collaterali biomedici del doping: livello alto

Armonizzazione delle conoscenze sugli effetti collaterali biomedici del doping
EFFETTI COLLATERALI BIOMEDICI DEL DOPING:
LIVELLO ALTO
La versione di livello alto del materiale didattico presuppone una conoscenza di base
degli argomenti relativi alle sostanze dopanti. Questo materiale è incentrato
esclusivamente sugli effetti collaterali del doping nel corpo umano. Qualora fossero
necessarie delle nozioni di base sulla prevenzione del doping, sarà possibile
utilizzare preliminarmente le versioni di livello base e/o medio del materiale didattico.
Desideriamo inoltre ricordare, anche a titolo orientativo, che l'opuscolo del
Congresso "Effetti collaterali biomedici del doping" contiene informazioni dettagliate
che integrano il presente documento e che possono essere utilizzate anche come
ulteriore approfondimento della presentazione di slide di livello alto.
Download gratuito dell'opuscolo del congresso:
www.dopingprevention.sp.tum.de/index.php?id=45
FOGLIO 2:
L'Agenzia Mondiale Antidoping (AMA-WADA, World Anti-Doping Agency) descrive il
Codice mondiale antidoping nel modo seguente: “Uno dei risultati più importanti
finora ottenuti nella lotta contro il doping nello sport è stata la stesura, l'approvazione
e l'implementazione di una serie uniforme di norme antidoping: il Codice mondiale
antidoping (d'ora in poi definito semplicemente come "Codice"). Il Codice mondiale
antidoping è il documento di base che costituisce la struttura portante di un insieme
omogeneo di politiche, norme e regolamenti antidoping, validi sia per le
organizzazioni sportive che per le istituzioni pubbliche. Il Codice è strettamente
connesso con i quattro Standard internazionali, che hanno lo scopo di armonizzare
l'attività delle organizzazioni antidoping nelle diverse aree: controlli, laboratori,
esenzioni per uso terapeutico (TUE) e Lista di sostanze e metodi proibiti. …”.
La descrizione e il documento completi possono essere scaricati all'indirizzo
http://www.wada-ama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=250.
Nella figura: Struttura globale della lotta contro il doping svolta dall'Agenzia Mondiale
Antidoping in base al Codice mondiale antidoping.
•
AMA-WADA e Codice mondiale antidoping (“Il Codice”)
Î Attività internazionale di regolamentazione, monitoraggio e sorveglianza contro
il doping sportivo svolta da un'istituzione indipendente attraverso la sua struttura
portante (“Il Codice”).
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
-1-
•
CIO (Comitato Olimpico Internazionale), IPC (Comitato Paralimpico
Internazionale), IF (Federazioni sportive internazionali)
Î Responsabili delle procedure di controllo e delle sanzioni.
•
Governi
Î Sostegno finanziario, politico, organizzativo e altro ancora.
•
NOC (Comitati olimpici nazionali), NPC (Comitati paralimpici nazionali), NF
(Federazioni sportive internazionali)
Î Devono collaborare all'attuazione del Codice.
•
NADO (Organizzazione Nazionale Antidoping), RADO (Organizzazione
Regionale Antidoping)
Î Responsabile dei controlli sugli atleti nazionali (sia in gara che fuori gara),
della giurisdizione sulle violazioni di norme contro il doping e dell'educazione
antidoping.
•
Atleti e relativo entourage
Î Devono accettare le norme del Codice.
•
LAB (Laboratori)
Î Analizzano i campioni dei controlli antidoping.
•
CAS (Corte per l'arbitrato dello sport)
Î Presiede alla composizione delle dispute in ambito sportivo.
FOGLIO 3:
Il Codice mondiale antidoping prevede i seguenti casi di violazione delle norme
contro il doping:
2.1
Presenza di una sostanza proibita o di suoi metaboliti o marker nel
campione organico di un atleta.
2.2
Uso effettivo o tentato di sostanze o metodi proibiti.
2.3
Rifiuto di sottoporsi al prelievo dei campioni o assenza ingiustificata
durante il prelievo, dopo averne ricevuto comunicazione come previsto dalle
vigenti norme antidoping, o qualsiasi atto o tentativo di elusione del prelievo.
2.4
Violazione dei requisiti relativi alla disponibilità degli atleti per i Test fuori
gara, compresa la mancata comunicazione delle adeguate informazioni di
reperibilità e la mancata presentazione per i test stabiliti in base alle norme
vigenti.
2.5
Alterazione effettiva o tentata di qualsiasi parte del controllo antidoping.
2.6
Possesso di sostanze e metodi proibiti.
2.7
Traffico di qualsiasi sostanza o metodo proibito.
2.8
Somministrazione effettiva o tentata di sostanze o metodi proibiti a
qualsiasi
atleta,
nonché
assistenza,
incoraggiamento,
appoggio,
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
-2-
favoreggiamento, copertura o qualsiasi altro tipo di complicità che preveda la
violazione effettiva o tentata delle norme antidoping.
La versione originale e completa del Codice mondiale antidoping 2003 è disponibile
all'indirizzo: http://www.wada-ama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=250.
FOGLIO 4:
La "Lista delle sostanze proibite" dell'Agenzia Mondiale Antidoping è strutturata nel
modo seguente:
Sostanze proibite in ogni caso (sia in gara che fuori gara).
S1.
Agenti anabolizzanti
S2.
Ormoni e sostanze correlate
S3.
Beta-2 agonisti
S4.
Antagonisti e modulatori degli ormoni
S5.
Diuretici o altri agenti mascheranti
Metodi proibiti in ogni caso (sia in gara che fuori gara).
M1.
Potenziamento del trasporto di ossigeno
M2.
Manipolazione chimica e fisica
M3.
Doping genetico
Sostanze e metodi proibiti durante le gare
S6.
Stimolanti
S7.
Narcotici
S8.
Cannabinoidi
S9.
Glucocorticosteroidi
Sostanze proibite in determinati sport
P1.
Alcol (proibito, ad es., nel tiro con l'arco e negli sport motoristici)
P2. Beta-bloccanti (proibiti, ad es., nel bob, lo sci, lo snowboard [salto,
halfpipe] e la lotta).
freestyle,
La Lista viene aggiornata e pubblicata annualmente. La versione attuale della Lista
delle sostanze proibite può essere scaricata all'indirizzo www.wadaama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=370.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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FOGLIO 5:
L'osservanza delle norme antidoping è garantita da procedure di controllo che
coinvolgono tutti gli atleti in speciali gruppi di esame. Le federazioni sportive
internazionali dovranno formare un gruppo di esame per gli atleti di livello
internazionale, mentre le organizzazioni antidoping nazionali dovranno creare un
gruppo di esame registrato per gli atleti di livello nazionale. Questa procedura di
controllo è chiamata anche “test mirato”, a significare che gli atleti non vengono scelti
in modo casuale. Vi sono, inoltre, dei test da effettuare nel contesto delle le gare
(per le sostanze e i metodi proibiti durante le competizioni) e dei test da effettuare
fuori gara (per le sostanze e i metodi proibiti fuori delle competizioni).
Le procedure di controllo possono essere di due tipi: i test con preavviso e i test
senza preavviso, che in genere andrebbero preferiti ai precedenti. Se viene inviato
un preavviso, il test dovrà essere effettuato non oltre le sei ore dalla comunicazione.
Invece, nel caso di un test senza preavviso, dovrà passare meno di un'ora dopo il
primo contatto con l'atleta. Durante quest'ora, l'atleta da esaminare dovrà essere
sottoposto a sorveglianza costante.
La versione originale e completa del Codice mondiale antidoping 2003 e delle
procedure di controllo in esso contenute è disponibile all'indirizzo:
http://www.wada-ama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=250.
FOGLIO 6:
I campioni utilizzati per i controlli antidoping sono di due tipi: urine e sangue. La
maggior parte dei campioni finora utilizzati sono di urine. Tuttavia, sta crescendo
sempre più il numero di campioni di sangue (due campioni, A e B, di tre millilitri di
sangue ciascuno) che vengono prelevati per verificare l'assenza di sostanze o
metodi proibiti.
Oggi la maggior parte dei campioni di sangue vengono utilizzati per il controllo dello
stato di salute dell'atleta (ad es. aumento dell'ematocrito nello sci di fondo Ö maggior
rischio di ipertensione ed eventi tromboembolici).
FOGLIO 7:
In base alle linee guida dell'AMA-WADA, la definizione di esenzione per uso
terapeutico è la seguente: l'esenzione per uso terapeutico (TUE, Therapeutic Use
Exemption) è l'autorizzazione ad assumere una sostanza proibita in condizioni
limitate e ben definite. La concessione di una TUE deve essere effettuata in
conformità con i relativi Standard internazionali. La TUE è necessaria per l'uso di
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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qualsiasi sostanza presente nella Lista delle sostanze proibite. A seconda della
sostanza e della modalità di somministrazione…, è possibile concedere una TUE
standard o abbreviata (ATUE). Tutti gli atleti che necessitano di una terapia medica
comprendente una sostanza o un metodo proibito e che sono soggetti a controllo
devono ottenere una TUE dalla propria Organizzazione antidoping (ADO). Per poter
ottenere l'approvazione per una TUE, gli atleti devono essere affetti da un disturbo
patologico ben documentato e avvalorato da precisi e attendibili dati medici.
I quattro criteri da soddisfare per la concessione di una TUE sono riportati nello
Standard internazionale per la TUE:
1.
L'atleta subirebbe un significativo peggioramento delle condizioni di salute
se la sostanza o il metodo proibito dovessero essere sospesi durante il loro
utilizzo per il trattamento di una patologia acuta o cronica (Articolo 4.2 dello
Standard internazionale per la TUE).
2.
L'uso terapeutico della sostanza o del metodo proibito non produrrebbero un
ulteriore miglioramento delle prestazioni rispetto a quello che sarebbe
prevedibile con il ripristino del normale stato di salute dopo il trattamento di una
reale condizione patologica. L'uso di qualsiasi sostanza o metodo proibito per
aumentare i livelli “bassi o normali” di un ormone endogeno non è considerato
un intervento terapeutico accettabile (Articolo 4.3 dello Standard internazionale
per la TUE). Per "miglioramento delle prestazioni" si dovrà intendere il ritorno
dell'atleta al livello di prestazioni posseduto prima della condizione patologica
sottoposta a trattamento. Ciò significa che potrà verificarsi un certo incremento
di prestazioni individuali, dovuto all'efficacia del trattamento, ma che tale
incremento non potrà superare il livello di prestazioni che caratterizzava l'atleta
prima che insorgesse il suo disturbo.
3.
Non vi sono alternative terapeutiche accettabili all'uso della sostanza o del
metodo proibito (Articolo 4.4 dello Standard internazionale per la TUE). Il
concetto di alternativa terapeutica accettabile dovrà basarsi sui due punti
seguenti:
- Verranno considerati alternative accettabili esclusivamente i farmaci validi e
approvati.
- La definizione di farmaco valido e approvato può variare a seconda dei paesi.
È perciò necessario tener conto di tali variazioni: ad es., un farmaco può essere
registrato in un determinato paese e non esserlo in un altro oppure essere
ancora in via di sperimentazione, ecc.
4.
La necessità dell'uso di una sostanza o metodo proibito non può essere una
conseguenza, totale o parziale, di un precedente uso non terapeutico di
qualsiasi sostanza inclusa nella Lista delle sostanze proibite (Articolo 4.5 dello
Standard internazionale per la TUE). La concessione di una TUE può avvenire
solo se vengono soddisfatti tutti e quattro i suddetti criteri.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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È possibile scaricare informazioni complete sulle esenzioni per uso terapeutico
(TUE) all'indirizzo: www.wada-ama.org/en/dynamic.ch2?pageCategory.id=373.
FOGLIO 8:
La maggior parte delle sostanze dopanti sono farmaci utilizzati anche per scopi
medici, specialmente per il trattamento di malattie gravi. Sotto questo aspetto, tali
farmaci ottengono da una parte l'effetto previsto sulla malattia, ma d'altra parte
esercitano anche degli effetti collaterali indesiderati. Questi effetti collaterali
biomedici sono controllati e testati in diversi studi specifici, e si sono rivelati
accettabili rispetto ai problemi provocati dalla malattia originaria.
Il problema dell'uso di alcuni farmaci per potenziare le prestazioni sta nel fatto che gli
atleti sani assumono tali farmaci senza una necessità effettiva. Inoltre, la maggior
parte delle sostanze abusate vengono assunte nelle cosiddette "dosi
sovraterapeutiche" o in diverse combinazioni ("stacking") senza ricorrere ad alcuna
consulenza medica, esponendo così gli atleti a effetti collaterali biomedici spesso
totalmente imprevedibili.
Nella figura: Rapporto tra farmaci utilizzati per scopi medici e farmaci abusati nello
sport. I farmaci utilizzati per motivi medici evidenziano effetti benefici entro livelli di
dose terapeutici, mentre i farmaci assunti per il potenziamento delle prestazioni
possono presentare effetti pericolosi a causa del loro uso in dosi
sovraterapeutiche. Di conseguenza, gli effetti collaterali possono essere a breve
termine, reversibili, irreversibili o provocare danni ritardati.
FOGLIO 9:
ƒ Panoramica dei sistemi dell'organismo interessati dall'abuso di sostanze dopanti
ƒ In questa presentazione verranno discussi il seguenti sistemi:
-
Sistema cardiovascolare
-
Sangue e sistema vascolare
-
Cute
-
Sistema epatico
-
Sistema muscoloscheletrico
-
Sistema endocrino
-
Sistema nervoso centrale
-
Sistema immunitario
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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ƒ Naturalmente, i geni correlati all'attività fisica (e perciò al doping genetico) non
possono essere inclusi direttamente nel suddetto gruppo, ma verranno
ugualmente discussi in breve, data la particolare attualità di questo tema.
FOGLIO 10:
Nel sistema cardiovascolare si manifestano diversi effetti collaterali biomedici
dell'abuso di sostanze proibite. Questi effetti dipendono dal tipo, dalla quantità e dalla
durata di assunzione del farmaco consumato, nonché dalla sensibilità di ciascun
organismo. Vi è infatti una notevole variabilità interindividuale nella risposta ai
farmaci. Di solito, le dosi utilizzate nello sport sono molto più alte di quelle analizzate
negli studi clinici e utilizzate per scopi terapeutici. L'abuso di diversi farmaci in
combinazione è abbastanza frequente, e comporta un maggior rischio di effetti
collaterali. Tra gli effetti collaterali biomedici del doping, quelli cardiovascolari sono i
più deleteri.
Le sostanze proibite con il tasso più alto di effetti collaterali biomedici sul sistema
cardiovascolare sono le seguenti (studio di Deligiannis e collaboratori):
Steroidi androgeni anabolizzanti (effetti principali) > cocaina > efedrina, alcol,
anfetamine > hGH, beta-2 agonisti > cannabinoidi > glucocorticosteroidi,
eritropoietina > diuretici, narcotici (effetti minori).
Questi farmaci provocano:
Aritmie > morte cardiaca improvvisa > ipertensione > infarto del miocardio >
insufficienza cardiaca > coronaropatia > ipertrofia del ventricolo sinistro.
Per informazioni più dettagliate:
Deligiannis, Björnstad, Carre, Heidbüchel, Kouidi, Panhuyzen-Goedkoop, Pigozzi,
Schänzer & Vanhees (2006): ESC Study Group of Sports Cardiology Position Paper
on adverse cardiovascular effects of doping in athletes; European Journal of
Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, 13:687–694.
FOGLIO 11:
Sono stati evidenziati cinque diversi meccanismi riguardo agli effetti cardiovascolari
delle sostanze proibite. Il primo è chiamato “meccanismo dell'aterogenesi”. Gli
effetti aterogenici dell'abuso di steroidi androgeni anabolizzanti (SAA) si basano sul
profilo delle lipoproteine. L'assunzione di SAA può provocare due effetti opposti per i
due tipi di colesterolo, cioè una riduzione delle lipoproteine ad alta densità (HDL) e
un aumento delle lipoproteine a bassa densità (LDL). Questi effetti costituiscono la
base per le alterazioni aterosclerotiche dei vasi sanguigni. Di conseguenza, tutto ciò
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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può comportare un più alto rischio di morte cardiaca improvvisa, ipertensione o
eventi tromboembolici.
Figura superiore: Arteria coronaria ipertrofica con parete media ipertrofica e parete
intima allargata (colorazione EVG, ingrandimento 100:1).
Figura inferiore: Infarto con aneurisma e trombo. Nel riquadro piccolo: ectasia
dell'arteria coronaria destra.
Per informazioni più dettagliate:
Hartgens & Kuipers (2004): Effects of Androgenic-anabolic Steroids in Athletes;
Sports Med, 34 (8): 513-554.
Tischer, Heyny-von Haußen, Mall & Doenecke (2003): Koronarthrombosen und ektasien nach langjähriger Einnahme von anabolen Steroiden; Z Kardiol 92: 326-331.
Deligiannis, Björnstad, Carre, Heidbüchel, Kouidi, Panhuyzen-Goedkoop, Pigozzi,
Schänzer & Vanhees (2006): ESC Study Group of Sports Cardiology Position Paper
on adverse cardiovascular effects of doping in athletes; European Journal of
Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, 13:687–694.
FOGLIO 12:
Sono stati evidenziati cinque diversi meccanismi riguardo agli effetti cardiovascolari
delle sostanze proibite. Il secondo è denominato “meccanismo della trombosi”. Gli
steroidi androgeni anabolizzanti influenzano il sistema emostatico. Da una parte
provocano un aumento dell'aggregazione delle piastrine, della trombina e della
generazione di plasmina, e d'altra parte causano una riduzione dell'attività fibrinolitica
e della sintesi della prostaciclina. Di conseguenza, l'abuso di SAA può aumentare il
rischio di eventi cardiovascolari, ad es. angina pectoris o infarto del miocardio.
Nella figura: Angiogramma dell'arteria coronaria sinistra. A una distanza di 2 cm dallo
sbocco del RIVA (ramo interventricolare anteriore) è presente un trombo della
lunghezza di 3 cm.
Per informazioni più dettagliate:
Hartgens & Kuipers (2004): Effects of Androgenic-anabolic Steroids in Athletes;
Sports Med, 34 (8): 513-554.
Tischer, Heyny-von Haußen, Mall & Doenecke (2003): Koronarthrombosen und ektasien nach langjähriger Einnahme von anabolen Steroiden; Z Kardiol 92: 326-331.
Deligiannis, Björnstad, Carre, Heidbüchel, Kouidi, Panhuyzen-Goedkoop, Pigozzi,
Schänzer & Vanhees (2006): ESC Study Group of Sports Cardiology Position Paper
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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on adverse cardiovascular effects of doping in athletes; European Journal of
Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, 13:687–694.
FOGLIO 13:
Sono stati evidenziati cinque diversi meccanismi riguardo agli effetti cardiovascolari
delle sostanze proibite. Il terzo è il “meccanismo di vasospasmo delle arterie
coronarie”. In genere, l'ossido nitrico agisce come fattore di rilassamento endotelioderivato nella muscolatura liscia delle arterie, determinando vasodilatazione. In
questo contesto gli steroidi androgeni anabolizzanti possono inibire l'ossido nitrico,
attivando probabilmente un vasospasmo. Nei casi peggiori questo vasospasmo può
indurre un'ischemia cardiovascolare e persino un infarto.
Per informazioni più dettagliate:
Hartgens & Kuipers (2004): Effects of Androgenic-anabolic Steroids in Athletes;
Sports Med, 34 (8): 513-554.
Deligiannis, Björnstad, Carre, Heidbüchel, Kouidi, Panhuyzen-Goedkoop, Pigozzi,
Schänzer & Vanhees (2006): ESC Study Group of Sports Cardiology Position Paper
on adverse cardiovascular effects of doping in athletes; European Journal of
Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, 13:687–694.
FOGLIO 14:
Sono stati evidenziati cinque diversi meccanismi riguardo agli effetti cardiovascolari
delle sostanze proibite. Il quarto è chiamato “meccanismo di morte cellulare
diretta”. Gli effetti di stimolazione della crescita esercitati dagli steroidi androgeni
anabolizzanti possono provocare un'ipertrofia dei cardiomiociti, con ulteriori
conseguenze di alterazione della struttura anatomica, che a sua volta può ridurre
l'apporto di ossigeno delle arterie. Inoltre, i cardiomiociti presentano una maggiore
fibrosi, con conseguente riduzione delle prestazioni cardiache.
Per informazioni più dettagliate:
Hartgens & Kuipers (2004): Effects of Androgenic-anabolic Steroids in Athletes;
Sports Med, 34 (8): 513-554.
Deligiannis, Björnstad, Carre, Heidbüchel, Kouidi, Panhuyzen-Goedkoop, Pigozzi,
Schänzer & Vanhees (2006): ESC Study Group of Sports Cardiology Position Paper
on adverse cardiovascular effects of doping in athletes; European Journal of
Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, 13:687–694.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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FOGLIO 15:
Sono stati evidenziati cinque diversi meccanismi riguardo agli effetti cardiovascolari
delle sostanze proibite. L'ultimo meccanismo descritto è definito come “alterazioni
degenerative”.
Fineschi e collaboratori (2006) hanno suggerito che l'arresto cardiaco può essere
mediato da una miotossicità delle catecolamine. Tale effetto, secondo i ricercatori, è
probabilmente responsabile di una fibrillazione ventricolare, dovuta a necrosi del
miocardio e alterazioni degenerative dei neuroni simpatici intramiocardici.
Per informazioni più dettagliate:
Fineschi, Baroldi, Monciotti et al. (2001): Anabolic steroid abuse and cardiac sudden
death: a pathologic study. Arch Pathol Lab Med, 125: 253-255.
Hartgens & Kuipers (2004): Effects of Androgenic-anabolic Steroids in Athletes;
Sports Med, 34 (8): 513-554.
Deligiannis, Björnstad, Carre, Heidbüchel, Kouidi, Panhuyzen-Goedkoop, Pigozzi,
Schänzer & Vanhees (2006): ESC Study Group of Sports Cardiology Position Paper
on adverse cardiovascular effects of doping in athletes; European Journal of
Cardiovascular Prevention and Rehabilitation, 13:687–694.
FOGLIO 16:
Due sono i tipi principali di sostanze che influiscono sul sistema ematico e vascolare.
Da un lato vi sono l'eritropoietina e i suoi simulatori e dall'altro lato le trasfusioni
autogene e allogene. Di conseguenza, gli effetti collaterali biomedici derivano dalle
alterazioni della consistenza del sangue. L'eritropoietina aumenta la quantità di
globuli rossi (eritrociti), mentre le trasfusioni aumentano immediatamente il volume di
sangue circolante. Di conseguenza, ciò accresce notevolmente il rischio di trombosi
venose profonde, embolie polmonari, trombosi coronariche o cerebrali oppure di
malattie infettive.
FOGLIO 17:
In questa slide viene descritto il sistema vascolare nelle sue due parti: il sistema
arterioso e quello venoso. Ciascuna delle due le parti è soggetta a complicazioni
cliniche diverse. Un'eritrocitosi stimolata aumenta i livelli di globuli rossi, emoglobina
ed ematocrito, con conseguente incremento della viscosità del sangue e della
trombogenicità. Il sistema arterioso può perciò presentare trombosi coronarica e
cerebrale, mentre il sistema venoso può evidenziare trombosi venosa profonda ed
embolia polmonare.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
- 10 -
Per informazioni più dettagliate:
Jelkmann (2001): Beneficial and adverse Effects of Erythropoietin Therapy in Peters,
Schulz, Michna: Biomedical Side Effects of Doping. Wissenschaftliche Berichte und
Materialien des Bundesinstitutes für Sportwissenschaft 13; Sport und Buch, Köln
2001, p35-42. www.lrz-muenchen.de/~tc131ac/webserver/webdata/index.html
FOGLIO 18:
Il sistema vascolare ed il sistema ematico forniscono l'ossigeno all'intero organismo.
Specialmente in situazioni di stress come le prestazioni di resistenza, risulta
essenziale un adeguato apporto di O2 al cuore ed alla muscolatura scheletrica.
Diversi sono i parametri che determinano questa capacità di resistenza. L'apporto di
O2 dipende dalla gittata cardiaca massima e dall'estrazione massima di O2.
Soprattutto un aumento della concentrazione di emoglobina favorisce il
miglioramento delle prestazioni fisiche. I metodi per la manipolazione di questo
trasportatore dell'ossigeno sono associati agli effetti collaterali biomedici sul sistema
vascolare.
Per informazioni più dettagliate:
Jelkmann (2001): Beneficial and adverse Effects of Erythropoietin Therapy in Peters,
Schulz, Michna: Biomedical Side Effects of Doping. Wissenschaftliche Berichte und
Materialien des Bundesinstitutes für Sportwissenschaft 13; Sport und Buch, Köln
2001, p35-42. www.lrz-muenchen.de/~tc131ac/webserver/webdata/index.html
FOGLIO 19:
Nella figura è riportato il percorso fisiologico della proliferazione dei globuli rossi e i
relativi punti di interruzione farmacologica. Il meccanismo che determina il trasporto
di O2 inizia nel rene, passa attraverso il midollo osseo e termina nei muscoli. Le
interruzioni farmacologiche mirano a stimolare la produzione di eritropoietina
endogena. L'abuso di eritropoietina (EPO) provoca un incremento dell'eritropoiesi nel
midollo osseo, con conseguente aumento del numero di globuli rossi. La
stimolazione fisiologica e legittima dell'EPO viene invece indotta dall'esercizio fisico e
dall'ipossia.
Abstract originale di Elliot S (2008): British Journal of Pharmacology, 529–541:
Agenti stimolanti l'eritropoiesi e altri metodi per potenziare il trasporto di
ossigeno
L'ossigeno è fondamentale per la vita, e l'organismo ha sviluppato un metodo
raffinatissimo per raccogliere l'ossigeno nei polmoni e trasportarlo nei tessuti.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
- 11 -
L'emoglobina contenuta nei globuli rossi (RBC) è il componente chiave del trasporto
di ossigeno nel sangue, e i livelli di RBC sono rigorosamente controllati a seconda
della richiesta di ossigeno. La disponibilità di ossigeno svolge un ruolo determinante
nelle prestazioni atletiche, e gli agenti che potenziano il trasporto di ossigeno ai
tessuti aumentano anche la potenza aerobica. I primi metodi di incremento del
trasporto di ossigeno comprendevano gli allenamenti ad alta quota e,
successivamente, la trasfusione di RBC conservati. Il punto di svolta che ha
consentito di comprendere a fondo il meccanismo di controllo della formazione dei
globuli rossi è stato la scoperta dell'eritropoietina (EPO) e la clonazione del gene
corrispondente. Ciò ha portato allo sviluppo commerciale dell'eritropoietina umana
ricombinante (rHuEpo). L'uso legittimo di questo e di altri agenti che influiscono sul
trasporto dell'ossigeno è importante nel trattamento dell'anemia (bassi livelli di
emoglobina) in pazienti con nefropatie croniche oppure con anemia indotta da
chemioterapia antitumorale. Tuttavia, lo sport agonistico ha ceduto alla tentazione di
utilizzare illecitamente la rHuEpo per migliorare le prestazioni di resistenza. I metodi
per il rilevamento di questi agenti hanno scatenato così una gara continua tra i
laboratori di analisi, che tentano con varie tecniche di individuare l'uso dopante di
farmaci o prodotti ematici per il miglioramento delle prestazioni atletiche, e alcuni
atleti, che ricorrono a qualsiasi metodo per assumere gli agenti proibiti senza che
vengano rilevati. Questo articolo esamina i metodi correnti per aumentare le
prestazioni aerobiche e le tecniche per rilevarne l'uso illecito.
Nella figura: Sono qui illustrati i sistemi dell'organismo, le possibilità del trasporto di
O2 nel corpo umano e i metodi per il potenziamento di tale trasporto.
FOGLIO 20:
L'esame clinico della cute consente di individuare un eventuale abuso di steroidi
androgeni anabolizzanti. Infatti, l'abuso prolungato sia di SAA che di
glucocorticosteroidi può causare la formazione di smagliature e/o acne. Altri effetti
collaterali visibili, sebbene meno comuni, possono essere alopecia androgenica e
ipertricosi. I glucocorticosteroidi provocano atrofia dei tessuti, inibizione del processo
di guarigione delle ferite e fragilità della cute. Gli altri effetti collaterali biomedici
possono essere di diversi tipi. Stimolanti, narcotici, corticotropina, eritropoietina e
alcol sono sostanze abusate meno frequentemente, per cui i loro effetti collaterali
sulla cute vengono segnalati in modo più sporadico. La disidratazione è uno degli
effetti riscontrabili per l'abuso di stimolanti (specialmente anfetamine). L'abuso di
narcotici può invece provocare orticaria, eritema e prurito. Per l'abuso di
corticotropina vengono talvolta osservate delle reazioni allergiche generali, mentre
l'abuso di eritropoietina può provocare reazioni allergiche locali (ad es. intorno al
punto di iniezione). L'alcol può invece indurre un invecchiamento prematuro della
cute.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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FOGLIO 21:
L'abuso di steroidi androgeni anabolizzanti da parte di atleti che praticano il
sollevamento pesi evidenzia un notevole aumento delle smagliature. Qui viene
osservata un'atrofia della cute, specialmente nelle zone sottoposte a maggiore
sforzo, come le spalle, la schiena, il torace e gli arti superiori. La causa sembra
essere una distensione indotta da sforzo.
Nelle figure sono riportati due esempi di smagliature, sviluppate rispettivamente in
seguito a un'intensa attività di sollevamento pesi ed a un abuso di steroidi androgeni
anabolizzanti.
Figura superiore: Smagliature per intensa attività di sollevamento pesi
Figura inferiore: Smagliature in un atleta di body building
Per informazioni più dettagliate:
Karamfilov & Elsner (2002): Sport als Risikofaktor und therapeutisches Prinzip in der
Dermatologie; Hautarzt, 53: 98-103
Wollina, Pabst, Schönlebe, Abdel-Naser, Konrad, Gruner, HAroske, Klemm &
Schreiber (2007): Side effect of topical androgenic and anabolic substances and
steroids. A short review. Acta Dermatoven APA, 16 (3): 117-122
FOGLIO 22:
Quando degli atleti giovani e forti presentano acne sulla schiena e/o sul torace, ciò
può far scattare nei medici un campanello d'allarme. Potrebbe cioè trattarsi della
cosiddetta “acne da steroidi”, indotta da un abuso di steroidi androgeni anabolizzanti.
Infatti, gli steroidi stimolano le ghiandole sebacee, provocando una maggiore
escrezione di sebo, nonché un aumento di lipidi sulla superficie cutanea, e
favoriscono la proliferazione del Propionibacterium acnes.
Abstract originale di Melnik et al. (2007): J Dtsch Dermatol Ges. 5(2), 110-117:
Abuso di steroidi androgeni anabolizzanti e acne da body building: un
problema di salute sottovalutato
In Germania, l'abuso di steroidi androgeni anabolizzanti (SAA) da parte di soggetti
iscritti a palestre e centri di fitness ha raggiunto dimensioni allarmanti. Il sistema
sanitario fornisce gli SAA illegali al 48,1 % degli utilizzatori. I medici sono coinvolti
nella prescrizione illegale di SAA e nell'assistenza al 32,1 % degli utilizzatori abusivi
di questi farmaci. Oltre agli effetti collaterali prolungati di tipo cardiovascolare,
epatotossico e psichiatrico degli SAA, notevolmente dannosi per la salute, l'acne si
verifica in circa il 50 % degli utilizzatori abusivi di SAA. Ciò rappresenta un importante
indicatore clinico dell'abuso di tali farmaci, specialmente nei giovani maschi tra i 18 e
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i 26 anni. L'abuso di SAA può provocare sia acne conglobata che acne fulminante. Il
dermatologo dovrà perciò riconoscere l'acne da body building, affrontare l'abuso di
SAA e avvisare il paziente sugli altri possibili rischi per la salute.
Figura superiore: Acne papulopustolosa indotta da steroidi androgeni anabolizzanti
Figura inferiore: Acne conglobata indotta da steroidi androgeni anabolizzanti
FOGLIO 23:
Il fegato è l'organo più importante per il metabolismo e la disintossicazione del corpo
umano. È inoltre un organo ad alta perfusione, le cui cellule sono strutturate in modo
da avere un intenso contatto con la corrente sanguigna. Durante i processi
metabolici, il fegato produce la bile, che è importante per la digestione dei grassi. I
tipi principali di cellule epatiche sono le cellule parenchimatiche del tessuto
metabolico, le cellule stromali, che formano il tessuto connettivo di supporto, e le
cosiddette cellule di Kupffer, responsabili della fagocitosi delle particelle estranee. La
maggior parte dei farmaci vengono metabolizzati dal fegato. Di conseguenza, gli
effetti collaterali biomedici dei farmaci colpiscono in modo particolare il tessuto
epatico. Soprattutto gli steroidi androgeni anabolizzanti possono provocare stasi
biliare, colestasi, peliosi epatica, epatomi e disregolazione delle lipoproteine. Gli
ormoni e le sostanze correlate influenzano la crescita generale degli organi e
causano disturbi funzionali. Inoltre, insufficienza epatica acuta ed epatite possono
essere conseguenze dell'abuso di stimolanti. Narcotici, alcol e beta-bloccanti
possono provocare insufficienza epatica acuta, steatosi epatica (fegato grasso) e
cirrosi. Esiste inoltre una serie di sintomi generalmente aspecifici e correlati a disturbi
dell'addome superiore.
Per informazioni più dettagliate:
Müller-Platz, Nishino & Sarikaya (2007): Gastrointestinal tract and liver. In Sarikaya,
Peters, Schulz, Schönfelder & Michna: Congress Manual: Biomedical Side Effects of
Doping; München 2007, p66-88. www.doping-prevention.com
FOGLIO 24:
Le malattie e i disturbi funzionali del fegato dovuti a trattamento con steroidi
androgeni anabolizzanti derivano principalmente dalla somministrazione di steroidi
17-α-alchilati (ad es. metiltestosterone, ossimetolone, fluossimesterone,
noretandrolone e metandienone). Questi disturbi epatici comprendono, ad esempio,
stasi biliare, colestasi, peliosi epatica ed epatomi. Inoltre, studi clinici hanno
segnalato un abbassamento delle lipoproteine ad alta densità (il colesterolo “buono”),
e un aumento delle lipoproteine a bassa densità (il colesterolo “cattivo”), nonché
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dell'apolipoproteina A, caratterizzata da un'azione aterogenica. Questi effetti
collaterali sono generalmente reversibili in seguito alla sospensione dei farmaci.
Nella figura: Infiammazioni del fegato, degenerazione del tessuto epatico per
alterazione dei grassi e formazione di cisti epatiche sono esempi dei danni diretti che
possono verificarsi a carico del fegato.
Abstract originale di Hartgens & Kuipers (2004): Sports Med 34 (8), p513-554:
Effetti degli steroidi androgeni anabolizzanti sugli atleti
Gli steroidi androgeni anabolizzanti (SAA) sono derivati sintetici dell'ormone maschile
testosterone. Tali ormoni esercitano sul corpo umano degli effetti importanti, che
possono risultare vantaggiosi per le prestazioni atletiche. Una rassegna della
letteratura sull'argomento ha rivelato che la maggior parte degli studi di laboratorio
non analizza le dosi effettive di SAA attualmente abusate in ambito sportivo. Di
conseguenza, questi studi potrebbero non riflettere i reali effetti avversi degli steroidi.
I testi scientifici finora disponibili indicano che l'assunzione a breve termine di questi
farmaci da parte degli atleti può aumentare la forza e il peso corporeo. È stato
osservato un aumento di circa il 5-20% della forza iniziale e di 2-5 kg del peso
corporeo, attribuibili a un incremento della massa dei muscoli lunghi. Non sembra
invece verificarsi una riduzione della massa grassa. Sebbene l'assunzione di SAA
influisca sull'eritropoiesi e le concentrazioni ematiche di emoglobina, non è stato
osservato alcun effetto sulle prestazioni di resistenza. Sono ancora limitati i dati
disponibili riguardo agli effetti esercitati dagli SAA sulle risposte metaboliche durante
gli allenamenti e le fasi di recupero. Di conseguenza, non è possibile giungere a
conclusioni definitive in proposito. I principali effetti indesiderati dell'abuso di SAA a
breve e a lungo termine, che in molti casi vengono segnalati dagli stessi atleti
maschi, sono aumento del desiderio sessuale, insorgenza di acne vulgaris,
incremento dei peli corporei e del comportamento aggressivo. L'assunzione di SAA
disturba la normale produzione endogena di testosterone e di gonadotropine, e tale
effetto può persistere per mesi dopo la sospensione del farmaco. I fattori di rischio
cardiovascolare possono subire alterazioni deleterie, quali un innalzamento della
pressione arteriosa e una riduzione dei livelli sierici di colesterolo lipoproteico ad alta
densità (HDL), HDL2 e HDL3. In studi ecocardiografici relativi ad atleti maschi, gli
SAA non sembravano influire sulla struttura e la funzione cardiaca, sebbene in studi
su animali questi farmaci abbiano evidenziato effetti cardiovascolari pericolosi. In
studi relativi ad atleti, gli SAA non sembravano danneggiare il fegato. La psiche e il
comportamento appaiono fortemente influenzati dagli SAA. In genere, questi farmaci
sembrano indurre un aumento dell'aggressività e dell'ostilità. È probabile che i
disturbi dell'umore, quali depressione, (ipo-)mania e caratteristiche psicotiche,
dipendano dal farmaco assunto e dalle dosi specifiche. Solo in un numero esiguo di
utilizzatori di SAA sembrano verificarsi dipendenza o effetti collaterali dovuti alla
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sospensione dei farmaci (ad es. depressione). Un'insoddisfazione del proprio corpo e
una scarsa autostima possono determinare la cosiddetta "sindrome da anoressia
inversa", che predispone all'uso di SAA. Molti altri effetti avversi sono stati associati
all'abuso di SAA, quali disturbi delle funzioni endocrine e immunitarie, alterazioni del
sistema sebaceo, della cute, del sistema emostatico e del tratto urogenitale. È
necessario tener presente che i dati scientifici possono sottovalutare i reali effetti
indesiderati degli SAA, a causa delle dosi relativamente basse somministrate negli
studi clinici. Tali dosi, infatti, sono notevolmente inferiori a quelle utilizzate
illecitamente dagli atleti che fanno abuso di steroidi. Il meccanismo d'azione degli
SAA può variare da un farmaco all'altro, a seconda delle differenze tra le molecole
degli steroidi e della loro affinità con i recettori degli androgeni. Sono stati individuati
diversi percorsi d'azione. L'enzima 5-α-reduttasi sembra svolgere un ruolo nella
conversione degli SAA in diidrotestosterone (androstanolone), che agisce sul nucleo
cellulare degli organi bersaglio, quali le ghiandole accessorie maschili, la cute e la
prostata. Altri meccanismi comprendono una mediazione dell'enzima aromatasi, che
converte gli SAA in ormoni sessuali femminili (estradiolo ed estrone), e inoltre
un'azione antagonistica verso gli estrogeni, nonché un antagonismo competitivo
verso i recettori dei glucocorticoidi. Inoltre, gli SAA stimolano la sintesi
dell'eritropoietina, la produzione di globuli rossi e la formazione del tessuto osseo,
ma favoriscono le fratture delle ossa. È stato ipotizzato che gli effetti degli SAA sul
sistema cardiovascolare siano mediati dall'insorgenza di aterosclerosi (dovuta a un
influsso dannoso sui lipidi e le lipoproteine del siero), trombosi, vasospasmo o lesioni
dirette alle pareti dei vasi, oppure che possano essere attribuiti a una combinazione
dei diversi meccanismi. L'aumento del tessuto muscolare indotto da SAA può essere
attribuito a ipertrofia ed alla formazione di nuove fibre muscolari, in cui un ruolo
chiave viene svolto dal numero delle cellule satellite, nonché dall'ultrastruttura, dai
recettori degli androgeni e dai mionuclei.
FOGLIO 25:
Il sistema muscoloscheletrico è fortemente influenzato da diverse sostanze proibite.
Gli steroidi androgeni anabolizzanti possono provocare fratture ossee, tendinopatie e
rabdomiolisi, oppure una chiusura prematura delle epifisi, con conseguente ritardo
della crescita. Inoltre, gli steroidi provocano dei cambiamenti nella stessa struttura
dei tendini. Di conseguenza, rotture spontanee dei tendini di giovani atleti con i
muscoli in buona salute dovrebbero mettere in guardia i medici su un possibile abuso
di steroidi androgeni anabolizzanti.
Gli ormoni e le sostanze correlate possono esprimere sintomi clinici come
l'acromegalia, mediante una secrezione abnorme da parte dell'ipofisi. I cambiamenti
visibili di ossa e cartilagine si traducono, tra l'altro, nell'ingrandimento di mani e piedi,
naso, mento, lingua e orecchie.
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I Beta-2 agonisti possono essere utilizzati per il trattamento medico degli attacchi
asmatici. Tali sostanze influiscono su diversi processi metabolici e fisiologici della
muscolatura scheletrica. Gli effetti negativi sull'architettura delle ossa, quali la
riduzione della massa e della densità minerale ossea, sono seguiti da tremore e
crampi muscolari.
I glucocorticosteroidi possono provocare osteoporosi, aumento del rischio di fratture
e allungamento dei tempi di guarigione delle ossa fratturate. Possono inoltre
verificarsi riduzione della nutrizione dei muscoli e grave rischio di atrofia muscolare.
I beta-bloccanti, utilizzati clinicamente nel trattamento delle malattie cardiovascolari,
evidenziano effetti avversi sulla muscolatura scheletrica attraverso una riduzione
della glicogenolisi.
Per informazioni più dettagliate:
Müller-Platz, Nishino & Sarikaya (2007): Gastrointestinal tract and liver. In Sarikaya,
Peters, Schulz, Schönfelder & Michna: Congress Manual: Biomedical Side Effects of
Doping; München 2007, p66-88. www.doping-prevention.com
FOGLIO 26:
Gli effetti collaterali biomedici degli steroidi androgeni anabolizzanti provocano
diverse alterazioni nel sistema muscoloscheletrico. Sono state segnalate fratture
ossee e chiusura prematura delle epifisi, con conseguente ritardo della crescita.
Inoltre, gli steroidi provocano dei cambiamenti nella stessa struttura dei tendini. Gli
steroidi androgeni anabolizzanti sembrano indurre modifiche reversibili nelle
proprietà biomeccaniche dei tendini, quali irrigidimento e riduzione dell'elasticità. È
possibile che i rapidi adattamenti all'aumento della forza prodotto dagli steroidi
androgeni anabolizzanti nei muscoli scheletrici non avvengano allo stesso tempo
nelle strutture tendinee, che presentano invece un tempo di adattamento più lungo e
una minore vascolarizzazione, facendo dei tendini l'anello debole della catena.
Inoltre, l'assunzione di steroidi androgeni anabolizzanti, associata a programmi di
allenamento con pesi, può causare distruzione muscolare per rabdomiolisi.
Caso clinico di rottura di più tendini in un atleta (calciatore) che abusava di
anabolizzanti.
Abstract originale di Isenberg et al. (2008): Unfallchirurg, 46-49:
Rotture successive del tendine rotuleo e dei tendini di Achille. Steroidi
anabolizzanti nello sport agonistico
I derivati del testosterone o del 19-nor-testosterone vengono utilizzati come
anabolizzanti allo scopo di migliorare le prestazioni, sebbene sia noto che gli effetti
degli anabolizzanti sono ancora controversi. L'uso di steroidi anabolizzanti continua
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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tuttora tra gli atleti dello sport agonistico, nonostante il continuo aumento dei controlli
e il numero sempre crescente di incidenti drammatici correlati a questi farmaci.
Mentre le disfunzioni metaboliche dovute all'uso di anabolizzanti sono ben
documentate, la rottura dei tendini principali viene segnalata di rado. Nel corso di
18 mesi, un calciatore professionista di 29 anni ha dovuto ricorrere a più interventi
chirurgici, sia per la rottura ripetuta del tendine rotuleo che di entrambi i tendini di
Achille. Rispondendo a una serie di domande mirate, il calciatore ha ammesso di
aver assunto regolarmente diversi steroidi anabolizzanti per 3 anni, con l'intenzione
di migliorare la propria potenza fisica. L'assunzione degli steroidi da parte di questo
atleta, anche ad alti dosaggi, era ripresa appena dopo ogni operazione. Ciò era
avvenuto non solo nei successivi allenamenti, ma anche fin dai primi periodi di
convalescenza. Un intervento minimamente invasivo e delle tecniche di sutura a
cielo aperto hanno consentito l'unione rapida e completa dei tendini di Achille.
L'allenamento e l'uso di anabolizzanti sono però ripresi anche poco dopo la sutura
del tendine rotuleo tramite tunnel ossei, culminando in una nuova rottura confermata
istologicamente dopo 8 settimane. Dopo una ricostruzione del legamento mediante il
trapianto di un tendine semitendinoso e una successiva infezione, il tendine e il
nuovo apparato di trazione sono andati perduti. I ripetuti avvertimenti a non fare uso
di anabolizzanti per non compromettere la guarigione dei tendini erano rimasti
inascoltati dall'atleta. Se si considera il gran numero di casi non registrati che si
verificano negli sport agonistici e atletici, è possibile supporre che l'uso di steroidi
anabolizzanti abbia anche una rilevanza quantitativa nel trattamento chirurgico delle
rotture tendinee.
Nella figura: La rotula (frecce gialle) e la perdita della connessione con la tibia
(rottura del tendine rotuleo).
FOGLIO 27:
Gli organi endocrini sono influenzati in diversi modi dalle sostanze proibite. Gli agenti
androgeni anabolizzanti influiscono sul sistema riproduttivo femminile e maschile.
Inoltre, gli steroidi provocano anche resistenza all'insulina e tolleranza al glucosio. Le
funzioni della tiroide vengono alterate dagli ormoni della crescita e dalle
gonadotropine, mentre i glucocorticosteroidi influiscono sulla corteccia surrenale.
Per informazioni più dettagliate:
Georgieva (2007): Reproductive and endocrine system. In Sarikaya, Peters, Schulz,
Schönfelder & Michna: Congress Manual: Biomedical Side Effects of Doping;
München 2007, p89-111. www.doping-prevention.com
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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FOGLIO 28:
Gli steroidi androgeni anabolizzanti (SAA) influiscono sul sistema riproduttivo
maschile. Le funzioni secretorie e gametogeniche dei testicoli dipendono dalla
secrezione dell'ormone di rilascio della gonadotropina (GnRH) dall'ipotalamo, che a
sua volta stimola nell'ipofisi anteriore la secrezione delle gonadotropine, dell'ormone
luteinizzante e dell'ormone follicolostimolante (FSH). Essendo derivati del
testosterone, gli SAA hanno marcati effetti sull'asse ipotalamico-ipofisario-gonadico,
e il loro abuso può determinare la sindrome dell'ipogonadismo ipogonadotropico.
Questo stato ipogonadico indotto da steroidi è caratterizzato da riduzione delle
concentrazioni sieriche di FSH e LH, della produzione di testosterone endogeno e
della spermatogenesi, nonché da atrofia testicolare. Tali effetti derivano dal feedback
negativo degli steroidi anabolizzanti sull'asse ipotalamico-ipofisario e, probabilmente,
anche dagli effetti soppressivi locali esercitati sui testicoli dall'eccesso di androgeni.
La somministrazione di SAA simula un più alto livello di testosterone endogeno
circolante. Infatti, gli SAA, allo stesso modo di alti livelli di testosterone, inibiscono la
secrezione di LH, agendo direttamente sull'ipofisi anteriore, e inibiscono la
secrezione di GnRH dall'ipotalamo. Ciò, a sua volta, provoca una riduzione
corrispondente della secrezione sia di LH che di FSH. Di conseguenza, la riduzione
di LH limita la produzione di testosterone endogeno. L'assunzione di alte dosi di
testosterone induce livelli sovrafisiologici di testosterone sierico totale e libero. Le
concentrazioni sieriche di estradiolo, androstenedione e diidrotestosterone (DHT)
aumentano a causa della conversione periferica degli SAA.
Nella figura: Confronto di un testicolo di dimensioni normali con un testicolo
atrofizzato dopo l'abuso di steroidi androgeni anabolizzanti.
Per informazioni più dettagliate:
Georgieva (2007): Reproductive and endocrine system. In Sarikaya, Peters, Schulz,
Schönfelder & Michna: Congress Manual: Biomedical Side Effects of Doping;
München 2007, p89-111. www.doping-prevention.com
FOGLIO 29:
L'abuso di steroidi androgeni anabolizzanti (SAA) può indurre resistenza all'insulina e
riduzione dei livelli di glucosio. Queste alterazioni riproducono la situazione del
diabete di tipo 2 e vengono osservate in pazienti trattati con androgeni orali 17alchilati e negli atleti maschi che utilizzano gli SAA per periodi prolungati (3-7 anni).
Sebbene finora non sia stata documentata l'insorgenza di diabete mellito negli atleti
che assumono steroidi anabolizzanti, questi effetti sono comunque associati a un
aumento del rischio cardiovascolare.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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Per informazioni più dettagliate:
Georgieva (2007): Reproductive and endocrine system. In Sarikaya, Peters, Schulz,
Schönfelder & Michna: Congress Manual: Biomedical Side Effects of Doping;
München 2007, p89-111. www.doping-prevention.com
FOGLIO 30:
Gli steroidi androgeni anabolizzanti provocano uno squilibrio tra l’azione degli
estrogeni liberi e degli androgeni liberi nel tessuto mammellare maschile,
determinando di conseguenza una ginecomastia.
Nelle due figure: Ginecomastia in un dilettante di body building dell'età di 30 anni
(figura superiore) e ginecomastia in un professionista di body building di 25 anni
(figura inferiore).
FOGLIO 31:
Anche il sistema endocrino delle donne viene influenzato dall'abuso di steroidi
androgeni anabolizzanti (SAA). La somministrazione di SAA sopprime l'asse
ipotalamico-ipofisario-gonadico, che presiede alla regolazione di parte del sistema
immunitario e riproduttivo. Si verifica inoltre una riduzione dei livelli sierici di ormone
luteinizzante (LH), ormone follicolostimolante (FSH), progesterone e globulina
legante gli ormoni sessuali (SHBG), e allo stesso tempo un aumento dei livelli di
testosterone. Questo squilibrio del sistema endocrino può provocare ingrossamento
del clitoride, atrofia mammaria e crescita anomala di peli (distribuzione dei peli
corporei di tipo maschile). Tutti questi effetti sono generalmente irreversibili. Sono
inoltre possibili conseguenze cliniche quali:
ƒ Virilizzazione (aspetto con caratteristiche secondarie del sesso maschile in una
donna),
ƒ Irsutismo (crescita eccessiva e distribuzione abnorme di peli) e
ƒ Amenorrea (assenza di ciclo mestruale).
Per informazioni più dettagliate:
Georgieva (2007): Reproductive and endocrine system. In Sarikaya, Peters, Schulz,
Schönfelder & Michna: Congress Manual: Biomedical Side Effects of Doping;
München 2007, p89-111. www.doping-prevention.com
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FOGLIO 32:
Il sistema nervoso centrale è influenzato principalmente da steroidi androgeni
anabolizzanti (SAA), beta-2 agonisti, narcotici e stimolanti. L'abuso di SAA può
manifestare un aumento dei livelli di irritabilità, aggressività, disturbi psichiatrici e
della personalità. L'attivazione del sistema nervoso simpatico è associata al rilascio
di adrenalina e noradrenalina. I narcotici sono associati a sollievo del dolore e
alterazioni dell'umore, nonché ad un'ampia gamma di effetti: dal sonno e
dall'immobilizzazione totale del corpo fino all'euforia e alla sovraeccitazione. I
simpatomimetici come gli stimolanti sono farmaci che attivano il sistema nervoso
centrale attraverso le catecolamine (adrenalina e noradrenalina).
Per informazioni più dettagliate:
Grucza (2007): Psychological effects and addiction including CNS. In Sarikaya,
Peters, Schulz, Schönfelder & Michna: Congress Manual: Biomedical Side Effects of
Doping; München 2007, p135-153. www.doping-prevention.com
FOGLIO 33:
L'abuso di sostanze proibite può provocare alterazioni del sistema nervoso centrale,
come ad esempio la dipendenza. Quando l'organismo viene privato del farmaco
assunto, si determina la dipendenza fisica. Tale privazione provoca sintomi fisici che
variano a seconda del farmaco: dolore (oppiacei), tremori gravi (alcol) e convulsioni
(barbiturici e benzodiazepine). La dipendenza psicologica può durare molto più a
lungo di quella fisica, e, più che sulla sostanza in se stessa, si basa sulle
caratteristiche individuali, quali abitudini, stati affettivi e stile di vita. Il sistema di
gratificazione svolge un ruolo importante nello sviluppo della dipendenza psicologica.
La cocaina e le anfetamine sono esempi emblematici di sostanze ad alta dipendenza
psicologica e bassa dipendenza fisica.
Per informazioni più dettagliate:
Grucza (2007): Psychological effects and addiction including CNS. In Sarikaya,
Peters, Schulz, Schönfelder & Michna: Congress Manual: Biomedical Side Effects of
Doping; München 2007, p135-153. www.doping-prevention.com
FOGLIO 34:
Ingegneria genetica
La definizione di doping genetico si basa sulla modulazione specifica delle
informazioni genetiche e dell'espressione dei geni. Per studiare, identificare o
modificare i geni degli organismi viventi, viene utilizzata la biotecnologia e
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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l'ingegneria genetica, termine che abbraccia una grande varietà di strumenti e
tecniche. Una di queste tecniche consiste nel trasferire il materiale genetico come il
DNA o l'RNA per introdurre dei componenti mancanti o per compensare dei geni
anomali. Altre tecniche comprendono il sequenziamento del DNA, le tecnologie della
clonazione e della marcatura genetica, le tecniche transgeniche e il silenziamento
genetico o la terapia genica. Tutte queste tecniche sono state utilizzate da diversi
scienziati come biologi, biologi molecolari, chimici, biochimici, genetisti e medici.
Nell'opinione della gente comune, il doping genetico è sinonimo di terapia genica, ma
in realtà è molto di più, essendo in pratica l'applicazione sistematica dell'ingegneria
genetica. Tale disciplina va dall'uso di determinati anticorpi per stimolare o inibire
l'espressione di un gene alla modifica selettiva di una cellula o di un gene, oppure
dalla modulazione di un recettore alla regolazione specifica dell'espressione di un
gene dopo il trasferimento genico. Di conseguenza, le strategie per l'individuazione
del doping genetico devono concentrarsi su più obiettivi: da un lato è necessario
scoprire se nell'organismo viene trasferito un vero e proprio gene per il
potenziamento delle prestazioni oppure un prodotto per la modulazione del gene.
Dall'altro lato, è necessario stabilire se determinati geni bersaglio, importanti per le
prestazioni fisiche, sono stati attivati o disattivati con sostanze speciali.
Per informazioni più dettagliate:
Schulz (2007): Gene doping. In Sarikaya, Peters, Schulz, Schönfelder & Michna:
Congress Manual: Biomedical Side Effects of Doping; München 2007, p186-208.
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FOGLIO 35:
La Lista delle sostanze proibite 2008 definisce il doping genetico un “uso non
terapeutico di cellule, geni, elementi genetici o della modulazione dell'espressione
genetica, con capacità di aumentare le prestazioni atletiche" (AMA-WADA, 2008).
L'obiettivo della terapia genica è implementare i geni modificati, collocandoli
all'interno della cellula con l'aiuto di determinati trasportatori. Dopo
l'implementazione, le proteine funzionali nuove o corrette possono essere
sintetizzate dalla cellula, e la malattia viene curata o per lo meno attenuata.
L'obiettivo medico della terapia genica è correggere i geni difettosi che sono
responsabili dello sviluppo di determinate malattie, come quelle ereditarie. Tuttavia, il
problema è rappresentato dal possibile abuso di questa idea terapeutica per scopi
sportivi.
Se è possibile correggere i geni difettosi, il passo verso la modifica dei geni muscolari
dovrebbe essere molto breve. I probabili obiettivi di tali abusi potrebbero essere:
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1. Geni di resistenza
Le prestazioni di resistenza sono strettamente legate a un livello ottimale di
ossigenazione dei tessuti e allocazione di energia. Ciò implica un potenziamento del
sistema di trasporto dell'ossigeno, ad es. lo stesso sangue o il flusso sanguigno,
oppure il miglioramento di ormoni che regolano il metabolismo dell'energia e di
proteine che ne effettuano la modulazione. Fattori di particolare interesse, in questo
caso, potrebbero essere l'eritropoietina (EPO), i fattori indotti dall'ipossia (HIF) e
l'enzima di conversione dell'angiotensina (ACE).
2. Potenziamento delle prestazioni muscolari
Tale effetto può essere raggiunto mediante ipertrofia, iperplasia e una migliore
rigenerazione. Il potenziamento delle prestazioni sportive dipende essenzialmente
dagli adattamenti della muscolatura scheletrica e perciò dal rimodellamento delle
miofibre. La risposta delle miofibre all'allenamento comprende l'attivazione dei
percorsi di segnalazione intracellulare e di riprogrammazione genetica attraverso i
meccanismi endocrini, i fattori di crescita e gli stimoli meccanici, che provocano delle
conseguenti alterazioni nella massa muscolare, nonché nelle proprietà contrattili e
negli stati metabolici dei muscoli. Fattori che potrebbero risultare interessanti per
questi obiettivi potrebbero essere il fattore di crescita Mechano (MGF), il fattore di
crescita insulino-simile 1 (IGF-1), l'ormone della crescita (GH) e la miostatina / fattore
di crescita e differenziazione (gdf-8).
Per informazioni più dettagliate:
Schulz (2007): Gene doping. In Sarikaya, Peters, Schulz, Schönfelder & Michna:
Congress Manual: Biomedical Side Effects of Doping; München 2007, p186-208.
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FOGLIO 36:
Geni di resistenza:
Le prestazioni di resistenza sono strettamente legate a un livello ottimale di
ossigenazione dei tessuti e allocazione di energia. Ciò implica un potenziamento del
sistema di trasporto dell'ossigeno, ad es. lo stesso sangue o il flusso sanguigno,
oppure il miglioramento di ormoni che regolano il metabolismo dell'energia e di
proteine che ne effettuano la modulazione. I bersagli di un trasferimento o di una
modulazione genetica in quest'area comprendono l'asse ormonale, ad es.
l'eritropoietina (EPO), geni mitocondriali o recettori come i recettori attivanti la
proliferazione dei perossisomi (PPARs), l'enzima di conversione dell'angiotensina 1
(ACE), i fattori indotti dall'ipossia (HIF) e altri fattori di crescita angiogenici come il
VEGF e il FGF.
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Per informazioni più dettagliate:
Schulz (2007): Gene doping. In Sarikaya, Peters, Schulz, Schönfelder & Michna:
Congress Manual: Biomedical Side Effects of Doping; München 2007, p186-208.
www.doping-prevention.com
FOGLIO 37:
Il miglioramento delle prestazioni muscolari può essere raggiunto mediante ipertrofia,
iperplasia e una migliore rigenerazione. Il potenziamento delle prestazioni sportive
dipende essenzialmente dagli adattamenti della muscolatura scheletrica e perciò dal
rimodellamento delle miofibre. La risposta delle miofibre all'allenamento comprende
l'attivazione dei percorsi di segnalazione intracellulare e di riprogrammazione
genetica attraverso i meccanismi endocrini, i fattori di crescita e gli stimoli meccanici,
che provocano delle conseguenti alterazioni nella massa muscolare, nonché nelle
proprietà contrattili e negli stati metabolici dei muscoli. Di conseguenza, il
modellamento dello stato ormonale e dei fattori di crescita è un obiettivo
fondamentale della terapia genica per i soggetti con patologie muscolari
degenerative. Ciò comprende, ad esempio, ormoni come gli androgeni, l'ormone
della crescita, l'insulina oppure fattori di crescita come l'MGF, l'IGF, la miostatina
(GDF-8), il TGF-ß e la follistatina. Altri fattori rilevanti sono quelli in grado di attivare o
bloccare gli ormoni correlati con i muscoli e i fattori di crescita, come la decorina
oppure IL-6 e TNF-α, che possono perciò diventare dei candidati all'utilizzo nel
doping genetico.
Figura superiore: I diversi geni che influenzano la forza muscolare.
Figura inferiore: Il neonato riportato nella foto presentava una massa e una forza
muscolare superiori alla norma, a causa di una mutazione genetica che aveva
determinato un incremento della miostatina. All'età di 4,5 anni, questo bambino era in
grado di impugnare due manubri da 3 kg ciascuno e mantenerli in sospensione
orizzontale con le braccia tese.
Per informazioni più dettagliate:
Schulz (2007): Gene doping. In Sarikaya, Peters, Schulz, Schönfelder & Michna:
Congress Manual: Biomedical Side Effects of Doping; München 2007, p186-208.
www.doping-prevention.com
Schuelke et al. N Engl J Med. 2004 Jun 24; 350(26), p2682-2688.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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FOGLIO 38:
Abstract originale di Tentori & Graziani (2007): Pharmacol Res, 55(5), 359-69:
Doping con ormone della crescita / IGF-1, steroidi anabolizzanti o
eritropoietina: un potenziale rischio di tumore?
Gli steroidi anabolizzanti e gli ormoni peptidici o i fattori di crescita vengono utilizzati
per aumentare le prestazioni, sia da parte di atleti professionisti che di sportivi
amatoriali. Nonostante gli effetti avversi ben documentati, l'uso di alcuni di questi
agenti è aumentato significativamente negli ultimi tempi, e si è esteso persino ai non
sportivi, con l'obiettivo di migliorare l'aspetto o di contrastare l'invecchiamento. Studi
preclinici ed osservazioni epidemiologiche in pazienti con eccesso di produzione
ormonale, oppure in pazienti trattati cronicamente con ormoni o fattori di crescita per
varie patologie, hanno messo in guardia sui possibili rischi di uno sviluppo e
progressione di tumori, che potrebbe essere anche associato all'uso di determinati
agenti dopanti. È stato segnalato che gli steroidi anabolizzanti provocano tumori
epatici, mentre l'ormone della crescita, oppure alti livelli del suo mediatore, cioè il
fattore di crescita insulino-simile 1 (IGF-1), sono stati associati a tumori del colon,
della mammella e della prostata. Effettivamente, l'IGF-1 favorisce la progressione del
ciclo cellulare e inibisce l'apoptosi, attivando altri fattori di crescita oppure
interagendo con percorsi che hanno un ruolo ben preciso nella carcinogenesi e nella
crescita tumorale. Più recentemente è stato scoperto che l'eritropoietina (Epo) può
promuovere l'angiogenesi e inibire l'apoptosi o modulare la chemio- o radiosensibilità
nelle cellule tumorali che esprimono il recettore dell'Epo. Ciò ha sollevato la
questione sulla possibilità che l'uso di Epo ricombinante per aumentare
l'ossigenazione dei tessuti favorisca la sopravvivenza e l'aggressività dei tumori. Il
rischio di tumori associato al doping potrebbe essere più alto rispetto ai pazienti che
utilizzano gli ormoni o i fattori di crescita come terapia sostitutiva, in quanto gli atleti
assumono dosi enormi di questi agenti, e spesso per lunghi periodi. Inoltre, in molti
casi queste sostanze vengono utilizzate in combinazione con altri farmaci leciti o
illeciti, e ciò rende quasi imprevedibile tutti i possibili effetti avversi, compresi i tumori.
In ogni caso, gli atleti dovranno essere avvisati del fatto che trattamenti prolungati
con agenti dopanti potrebbero aumentare il rischio di tumori.
FOGLIO 39:
Nel sistema immunitario si manifestano diversi effetti collaterali biomedici dell'abuso
di sostanze proibite. Questi effetti dipendono dal tipo, dalla quantità e dalla durata di
assunzione del farmaco consumato, nonché dalla sensibilità di ciascun organismo. Vi
è infatti una notevole variabilità interindividuale nella risposta ai farmaci. Di solito, le
dosi utilizzate nello sport sono molto più alte di quelle analizzate negli studi clinici e
utilizzate per scopi terapeutici. L'abuso di diversi farmaci in combinazione è
abbastanza frequente, e comporta un maggior rischio di effetti collaterali.
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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Le sostanze proibite con il tasso più alto di effetti collaterali biomedici sul sistema
immunitario sono le seguenti:
Steroidi androgeni anabolizzanti, Ormoni e sostanze correlate, Beta-2 agonisti,
Stimolanti, Narcotici, Cannabinoidi, Glucocorticosteroidi, Alcol, Beta-bloccanti
Questi farmaci provocano:
- Maggiore produzione di citochine proinfiammatorie
- Maggiore immunodepressione
- Maggiore suscettibilità alle infezioni
- Maggiore incidenza tumorale
- Immunomodulazione
Per informazioni più dettagliate:
Ortega, Hinchado, Giraldo (2007): Immune system and skin: The importance of
studying this problem. In Sarikaya, Peters, Schulz, Schönfelder & Michna: Congress
Manual: Biomedical Side Effects of Doping; München 2007, p119-134. www.dopingprevention.com
FOGLIO 40:
Gli integratori alimentari possono essere necessari per alcuni atleti di sport
agonistici, che ricorrono a queste sostanze per affrontare meglio l'intensità e la
durata delle gare. Tali competizioni richiedono livelli di calorie estremamente
elevati, che non possono essere raggiunti con la normale alimentazione
quotidiana (ad es., Tour de France, ecc.).
Sostanze fondamentali possono essere le vitamine del gruppo B e alcuni
minerali, come lo iodio, lo zinco e in parte il ferro, che viene eliminato con la
sudorazione.
Tuttavia, una dieta ben bilanciata si rivela di gran lunga migliore di qualsiasi
integrazione alimentare. Inoltre, è naturalmente necessario tener conto dei livelli di
somministrazione, per evitare gli effetti di un "sovradosaggio".
FOGLIO 41:
Uno dei principali fattori di rischio degli integratori alimentari è la possibilità che un
test antidoping risulti positivo per contaminazione di sostanze proibite. Queste
sostanze, infatti, sono a volte incluse fra gli ingredienti degli integratori, ma non sono
riportate nell'etichetta, e in casi estremi possono persino determinare esami
antidoping positivi. Di conseguenza, gli effetti collaterali biomedici degli
Per ulteriori informazioni, visitare il sito: www.doping-prevention.sp.tum.de
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integratori alimentari dipendono dal tipo di sostanze proibite non specificate.
Nella maggior parte dei casi, questi componenti sono vari tipi di steroidi
androgeni anabolizzanti.
È noto che molti atleti utilizzano integratori alimentari senza conoscerne gli effetti
collaterali né i livelli di dosaggio consigliati. Il mercato degli integratori alimentari è
vastissimo e conta un enorme volume di vendite in tutto il mondo (circa 12 miliardi di
dollari solo negli USA, nel 2001). Di conseguenza, è facile capire quanto sia labile il
confine tra l'uso consigliato e l'uso improprio di questi prodotti.
Inoltre, l'assunzione di integratori per colmare con facilità eventuali carenze
alimentari può distogliere l'attenzione dalla necessità di una dieta sana ed equilibrata.
Nella tabella: Un'analisi effettuata dal Comitato Olimpico Internazionale su 600
integratori alimentari da banco ha riscontrato che un quarto dei prodotti esaminati
conteneva sostanze proibite, quali soprattutto steroidi anabolizzanti.
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