La gestione del rischio radiologico: la radioprotezione dell'operatore sanitario e del paziente Radiologia interventistica Dr. M. Favali Radiologia Generale e cardiovascolare – NOCSAE Si ringrazia per la gentile collaborazione la Dott.ssa P. Golinelli Struttura Complessa di Fisica Sanitaria - AUSL Modena Quali sono le P.R.I. con più rischio per i pazienti? +++ Cardiologiche ++ Neuroradiologiche + Endo/Extravascolari NOTA: le procedure chirurgiche in genere comportano solo effetti di tipo stocastico La radiologia interventistica gioca un ruolo importante nella gestione del paziente politraumatizzato. Risulta essere la tecnica di scelta nel trattamento di sanguinamenti arteriosi difficilmente aggredibili chirurgicamente. Le procedure di Radiologia interventistica espongono a maggiori rischi di esposizione rispetto ad altri esami. Paziente: sono maggiori sia i rischi di danno stocastico (ripetuti esami nel follow-up) sia i rischi di danno deterministico (fascio sempre diretto verso una ben precisa parte corporea). Operatore: rischio di effetti stocastici (radiazione diffusa per la vicinanza al paziente). TC mdc (almeno 3 acquisizioni) – Angiografia – TC mdc di follow-up. Sono necessarie tutte queste radiazioni? In alcuni casi sì. “the least amount of radiation to get the job done” A. Nicholson (Leeds) M 17aa: scontro giocando a calcetto Dopo 6 mesi RIFERIMENTI DI LEGGE Due decreti legislativi disciplinano l’utilizzo medico delle radiazioni ionizzanti: RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE D.Lgs 187/00 "Attuazione della direttiva 97/43/ Euratom in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti connesse ad esposizioni mediche" RADIOPROTEZIONE DEGLI OPERATORI D.Lgs.230/95 – D.Lgs.241/00 "Attuazione delle direttive 89/618/Euratom, 90/641/Euratom, 92/3/Euratom e 96/29/Euratom in materia di radiazioni ionizzanti" Parametri Dosimetrici in P.R.I. • DAP prodotto Dose x Area (Gy•cm2): misura dell'energia totale (radiazioni ionizzanti) somministrata al paziente. • Dose Cumulativa in Cute (o Dose Cumulativa in Ingresso) (mGy); misurazione di dose massima in un punto della cute. • Tempo di scopia parametro comodo ma non da informazioni sulla distribuzione della dose e non è un buon indicatore di dose. Questi parametri dosimetrici possono essere misurati con dispositivi esterni oppure possono essere calcolati dal software dell’apparecchio in base ai dati di rendimento del tubo radiogeno. DAP = Dose x Area L’unità di misura della DAP in SI è Gy•cm2 d1=1 Area = 1 Dose = 1 d2=2 DAP è indipendente dalla distanza dal fuoco del Tubo radiogeno perchè: La Dose diminuisce con l’inverso del quadrato della distanza L’Area aumenta con il quadrato della distanza Area = 4 Dose = 1/4 DAP normalmente è posizionata dopo i collimatori del tubo radiogeno. Parametri Dosimetrici in P.R.I. DAP : è ben correlabile al rischio stocastico (induzione di cancro, effetti ereditari). Per molte procedure è però un indice di scarsa utilità nel quantificare il rischio di danno deterministico (v. procedure cardiologiche – acquisizioni multiple senza sovrapposizione). Dose Cumulativa in Cute (o Dose Cumulativa in Ingresso) (mGy). Mal correlato con la distribuzione della dose. Punto di Riferimento Interventistico DAP Portatile Ziehm Il dato è registrato anche all’interno del file DICOM dell’immagine Apparecchio OEC 9800 Cardiac DAP Dose Cumulativa a 55cm dal fuoco Angiografo Siemens Fattori Fisici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 1 CAMBIARE DALLA MODALITA’ QUALITA’ BASSA A QUALITA’ ALTA DELL’IMMAGINE (per SCOPIA, CINE e DSA - Digital Subtraction Angiography) AUMENTA LA DOSE PER IMMAGINE DI UN FATTORE DA 2 A 10 Fattori Fisici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 2 AUMENTARE L'INGRANDIMENTO AUMENTA LA DOSE FINO AD UN FATTORE 3 Fattori Fisici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 2 Diametro intensificatore 12" (32 cm) dose 100 9" (22 cm) dose 150 6" (16 cm) dose 200 4.5" (11 cm) dose 300 Dimezzando il diametro raddoppia la dose: questo effetto è tipico degli intensificatori di brillanza, non dovrebbe essere presente nei rivelatori digitali…ma occorre verificare con misure. Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 3 DISTANZA FUOCO-CUTE PAZIENTE Mantendo inalterate tutte le atre condizioni, allontanare o avvicinare il paziente al tubo radiogeno può influenzare in modo significativo il dose rate in cute 64 units of intensity 16 units of intensity 4 units of intensity 2 units of intensity Mantenere il tubo radiogeno alla massima distanza praticabile clinicamente dal paziente. Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 3 Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 4 DISTANZA PAZIENTE-RIVELATORE Mantendo inalterate tutte le atre condizioni, allontanare o avvicinare il RIVELATORE d’immagine può influenzare in modo significativo il dose rate in cute 4 units of intensity Image Receptor 2 units of intensity Image Receptor Image Receptor Mantenere il rivelatore il più vicino possibile al paziente. Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 4 Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 5 Occorre Misurare i Dose-rate in Ingresso per le Modalità operative disponibili (Qualità immagine alta o bassa) per tutti gli ingrandimenti: Fluoroscopia Continua Fluoroscopia Pulsata (15-7.5-3 imp/sec) Cineradiografia (30-15-7.5-3 frame/sec) Una fluoroscopia pulsata con 25-30 immagini al secondo è cosiderata scopia quasi continua Questo tipo di visualizzazione dell’immagine non è sempre necessaria per le procedure mediche Utilizzare un numero di immagini al secondo inferiore può produrre un enorme riduzione di dose. Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 5 Può accadere che diminuendo il numero di immagini al secondo la dose non cambi o addirittura aumenti! Immagini Raggi X 15 immagini/secondo La dose può aumentare perchè la durata dell’impulso aumenta. Immagini Raggi X 15 immagini/secondo Reproduced with permission from Wagner LK, Houston, TX 2004. Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 6 Filtri a Cuneo GE Advantx X ray system Senza filtro a cuneo Con filtro a cuneo Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 6 Riduzione della dose con filtrazione extra Filtri di Cu addizionali possono ridurre la dose al paziente di oltre il 70% mantenendo inalterata la qualità dell‘immagine, essi infatti riducono il numero di fotoni a bassa energia. E‘ possibile impiegarli solo in quegli aparecchi con generatori molto potenti. Alcuni sistemi offrono filtrazioni extra variabili (0.2 mm - 0.9 mm) che si impostano in automatico in base al peso del paziente e all‘angolazione del Braccio C. Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 7 Collimazione Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 7 Collimazione Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 7 Collimatori INNOVA Riduzione di dose del 25% Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 8 I tessuti più spessi/densi assorbono più radiazione, quindi occorre molta più radiazione per pentrare il paziente. Il Rischio per la cute è maggiore nei pazienti più corpulenti. [ESD = Entrance Skin Dose] 15 cm 20 cm 25 cm 30 cm ESD = 1 unit ESD = 2-3 units ESD = 4-6 units ESD = 8-12 units Example: 2 Gy Example: 4-6 Gy Example: 8-12 Gy Example: 16-24 Gy Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 8 Angolazione del Fascio Radiogeno I tessuti più spessi assorbono più radiazione, quindi occorre molta più radiazione per pentrare il paziente quando il fascio radiogeno è molto angolato e intercetta uno spessore più elevato Il Rischio per la cute è maggiore con angolazioni accentuate! Mantenere il fascio angolato il tempo strettamente necessario. Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 8 Esempio: Angolazione del Fascio Radiogeno 100 cm 40 cm Dose rate: 20 – 40 mGyt/min 80 cm Dose rate: ~250 mGyt/min 100 cm 50 cm Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 9 Cambiare direzione al fascio radiante distribuisce la dose in cute e riduce il rischio in una singola zona! Questo è molto importante in particolare nelle Coronarografie. Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 9 Cambiare direzione al fascio radiante in piccoli incrementi può portare a creare delle zone di sovrapposizione del fascio stesso in cute (zona rossa): per ridurre questo effetto è utile collimare il più possibile! Fattori pratici che influenzano la dose al paziente nelle P.R.I Regola 9 Grosso problema: braccio intercettato dal fascio! Il braccio riceve una dose elevata perchè è molto vicino al fascio. Radioprotezione dell'operatore sanitario Utilizzare tutte le protezioni a disposizione (camici piombati, collari, guanti piombati, lenti piombate, paratie fisse e mobili) Radioprotezione dell'operatore sanitario Lavorare alla massima distanza possibile dal tubo radiogeno; Ridurre al massimo i tempi di scopia; Utilizzare pompe angiografiche; Grazie