Metodologia per l`acquisizione ed analisi dei dati

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Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
Direzione Generale per la Difesa del Suolo
Fornitura di Dati, Sistemi e Servizi per la
Realizzazione del Sistema Informativo del Piano
Straordinario di Telerilevamento Ambientale
(PST-A) – Lotto 2
CORSO DI FORMAZIONE
Metodologia per l’acquisizione ed analisi dei dati
In collaborazione tecnica con
DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA
Gruppo di ricerca in
geologia applicata
e geomorfologia
Tematica: telerilevamento da satellite ottico e radar per la
mappatura ed il monitoraggio delle deformazioni del
terreno
Progetto PST Lotto 2 MATTM
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D.ssa Valeria Pancioli, assistente alla ricerca
D.ssa Chiara Proietti, dottoranda di ricerca
D.ssa Gaia Righini, ricercatrice TD
Prof. Nicola Casagli, coordinatore del gruppo di ricerca
Linee guida per l’analisi
di dati interferometrici satellitari
in aree soggette a dissesti idrogeologici
• Metodologia basata sull’esperienza tecnico-scientifica applicata per
la pianificazione del territorio e attività di protezione civile in ambito
nazionale ed internazionale.
• Vantaggi e limiti dell’uso del dato PSI (Persistent Scatterers
Interferometry).
• Esempi di mappatura, interpretazione e
caratterizzazione dei fenomeni individuati
con dati PSI integrati con monitoraggio
strumentale.
2a giornata didattica:
conoscere i PS
• Introduzione metodologica.
• Visualizzazione e manipolazione del dato PSI: come si
possono vedere, leggere, e preparare all’uso i PS? Quale
è il loro significato pratico?
• Esempi di mappatura, interpretazione e
caratterizzazione dei fenomeni con dati PSI.
• Tempistica e modalità ritagliata su indicazioni
pratiche per l’utilizzo dei dati.
Individuazione e Mappatura aree soggette a dissesti
idrogeologici
• Individuazione aree
– Frane
– Subsidenze
Sono compresi anche dissesti
idrogeologici correlati a dinamiche
tettoniche e vulcaniche
• Mappatura
Metodologia
Acquisizione
Acquisizionedati
datiancillari
ancillari
carte
carteinventario,
inventario,carte
cartegeologiche,
geologiche,
carte
cartetopografiche,
topografiche,carte
carteuso
usodel
delsuolo,
suolo,DTM..
DTM..
Acquisizione
Acquisizioneimmagini
immagini
ottiche
ottiche
Acquisizione
Acquisizionedati
datiPS
PS
ERS
ed
ENVISAT
ERS ed ENVISAT
Elaborazione
Elaborazionedati
dati
Elaborazione
Elaborazionedati
dati
Elaborazione
Elaborazionedati
dati
FOTO
FOTO
interpretazione
interpretazione
RADAR
RADAR
interpretazione
interpretazione
Omogeneizzazione dei dati
Individuazione
Individuazioneeemappatura
mappaturadei
dei
fenomeni
fenomeni
Integrazione
Integrazionecon
condati
datidi
disuperficie
superficieee
di
disottosuolo
sottosuolo
Interpretazione
Interpretazioneeecaratterizzazione
caratterizzazione
dei
fenomeni
dei fenomeni
Controllo
Controllodi
di
campagna
campagna
Elementi
Elementidi
disupporto
supportoall’aggiornamento
all’aggiornamentodelle
dellemappe
mappe
dei
dissesti
monitorabili
dei dissesti monitorabili
Acquisizione dati ancillari
e immagini ottiche
Ortofoto
DTM 20m
CTR
CLC 2000
Carta
geologica
Omogeneizzazione dati in ambiente GIS
Foto-interpretazione
Radar-interpretazione
State of activity
Nuova frana
Attività: modificata
Limiti: modificati
Velocity (mm/y)
Velocity (mm/y)
Nuova frana
Lo stato di attività è determinato in base alla velocità ed al periodo di riferimento
Fenomeni franosi
Individuazione nuove frane
Radar-interpretazione: i PS indicano un’area con velocità di spostamento in
allontanamento rispetto al satellite.
Foto-interpretazione: l’andamento delle curve di livello presenta nette variazioni di
curvatura lungo il profilo longitudinale del versante.
Sintesi: viene perimetrato un nuovo fenomeno franoso che non era stato
individuato nei precedenti inventari.
Espansione area in frana già mappata
Radar-interpretazione: i PS indicano un’area con velocità di spostamento in
allontanamento rispetto al satellite che si estende a monte di quella già individuata.
Foto-interpretazione: l’andamento delle curve di livello presenta nette variazioni di
curvatura lungo il profilo longitudinale del versante. Nell’area a monte si individuano
differenze nette di vegetazione.
Sintesi: viene modificato il perimetro del fenomeno franoso precedentemente
individuato. estendendo verso monte l’area interessata dal dissesto.
Deperimetrazione
Radar-interpretazione: i PS indicano diversi settori all’interno dell’area mappata
interessati da deformazioni. Altri settori risultano stabili.
Foto-interpretazione: nette variazioni di curvatura lungo il profilo longitudinale del
versante. Altri settori all’interno dell’area mappata non presentano indicatori
geomorfologici riconducibili ad aree instabili
Sintesi: nuova perimetrazione escludendo dal perimetro originale porzioni di
territorio precedentemente mappate come parti integranti della frana stessa.
Conferma perimetro
Radar-interpretazione: i PS indicano un’area con velocità di spostamento in
allontanamento rispetto al satellite circoscritta al dissesto mappato.
Evidenze geomorfologiche: l’andamento delle curve di livello all’interno dell’area
mappata presenta nette variazioni di curvatura lungo il profilo longitudinale del
versante.
Sintesi: viene confermata la
precedentemente individuato.
perimetrazione
del
fenomeno
franoso
Valutazione stato di attività
Matrice utile per valutare lo stato di attività dei fenomeni franosi a partire da dati radar
satellitari acquisiti dai satelliti ERS1/2 ed ENVISAT. I nomi delle classi di attività si
riferiscono alle definizioni proposte dal WP/WLI (1993). Sotto, la scala per la valutazione
dell’intensità dei fenomeni franosi a partire dai dati dei PS ENVISAT.
Stato di attività
La classificazione dello stato di attività è in accordo con il
Dizionario Internazionale delle frane (WP/WLI, 1993).
• Frana Attiva
– Continua
La velocità di deformazione caratteristica del fenomeno supera la soglia sia
nell’analisi dei dati storici che all’interno dei dati aggiornati.
– Riattivata
La velocità di deformazione caratteristica del fenomeno è minore della soglia
all’interno dei dati storici e maggiore di essa all’interno dei dati aggiornati.
• Frana Inattiva
– Stabilizzata
La velocità di deformazione caratteristica del fenomeno è minore della soglia
sia nell’analisi dei dati storici che all’interno dei dati aggiornati.
– Quiescente
La velocità di deformazione caratteristica del fenomeno supera la soglia
all’interno dei dati storici ma è minore di essa all’interno dei dati aggiornati.
2a giornata didattica:
conoscere i PS
• Introduzione metodologica
• Visualizzazione e manipolazione del dato PSI:
come si possono vedere, leggere, e preparare
all’uso i PS? Quale è il loro significato pratico?
ESERCIZIO al COMPUTER
• Esempi di mappatura, interpretazione e caratterizzazione
dei fenomeni con dati PSI.
Portale Cartografico Nazionale
http://www.pcn.minambiente.it
Portale Cartografico Nazionale
• Formato WMS (Web Map Server):
visualizzazione dati raster (mappe) statici
• Formato WFS (Web Feature Service): visualizzazione e
manipolazione dati vettoriali
AdBTOOLBOX
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