SALE, POCO E IODATO
COS’È LO IODIO
Lo iodio è un elemento diffuso nell’ambiente in diverse forme. È presente nelle rocce e nel suolo.
Per azione delle piogge e dell’erosione è trasportato nei mari e negli oceani. Lo iodio contenuto
nell’acqua dei mari evapora nell’atmosfera e, con le piogge, ritorna sulla superficie terrestre. Lo
iodio presente nel mare si accumula nelle alghe, nei pesci e nei crostacei, mentre quello presente
nel terreno viene assorbito dalle piante.
La fonte principale di iodio per l’organismo umano è rappresentata dagli alimenti (vegetali e
animali). Nell’aria di mare lo iodio è trascurabile.
IL CICLO DELLO IODIO
PERCHÉ È UTILE LO IODIO?
Lo iodio è necessario per il corretto funzionamento della tiroide essendo componente essenziale
degli ormoni tiroidei (la struttura chimica dell’ormone tiroxina o T4 ha quattro atomi di iodio,
mentre la struttura chimica dell’ormone triiodotironina o T3 ha 3 atomi di iodio; cfr. Figura 1).
Questi ormoni regolano numerose funzioni del nostro organismo e svolgono un ruolo
importantissimo nello sviluppo di diversi organi in particolare del sistema nervoso centrale nelle
prime fasi della vita.
Figura 1. Struttura chimica degli ormoni tiroidei
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COSA SUCCEDE SE LO IODIO È INSUFFICIENTE?
La carenza nutrizionale di iodio altera la funzione tiroidea in tutte le fasi della vita con
conseguenze che variano in rapporto al periodo della vita interessato a questo deficit e alla sua
gravità.
In epoca fetale-neonatale il deficit di iodio materno può determinare aborto e mortalità
perinatale, alterato sviluppo del sistema nervoso centrale con conseguente deficit intellettivo,
ritardo mentale, sordomutismo e paralisi spastica; In epoche successive può causare ritardo di
accrescimento
La manifestazione più diffusa del deficit nutrizionale iodico è rappresentata dal GOZZO. Secondo la
stima condotta dall’Istituto Superiore di Sanità, in Italia circa 6 milioni di persone sono affette da
gozzo. (www.epicentro.iss.it)
CARENZA DI IODIO NEL MONDO
Oltre 2 miliardi di persone nel mondo sono esposti alla carenza nutrizionale di iodio. Anche nel
nostro Paese, nonostante il programma nazionale di iodoprofilassi avviato con la Legge n. 55 del
21 marzo 2005, persiste una condizione di carenza nutrizionale di iodio che, seppure di grado
moderato (come emerge chiaramente dalla Figura 2), continua a determinare un’alta frequenza di
gozzo e altri disordini correlati alla iodocarenza. (www.ign.org)
Figura 2. National iodine status in 2014
.
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FABBISOGNO DI IODIO DURANTE LA VITA
La necessità quotidiana nell’adulto (pari a 150 mcg) corrisponde a 5 grammi di sale iodato (un
cucchiaino), mentre nel bambino corrisponde a 2-3 grammi di sale iodato (mezzo cucchiaino).
FASE DELLA VITA
APPORTO DI IODIO GIORNALIERO
mcg (microgrammi)
NEONATO
40 mcg
1 – 3 ANNI
70 mcg
4 – 6 ANNI
90 mcg
7 – 12 ANNI
120 mcg
Adulto
150 mcg
Donna in gravidanza 250 mcg
Donna che allatta
250 mcg
ALIMENTAZIONE E IODIO
Il cibo rappresenta la principale fonte naturale di iodio, ma il contenuto di questo micronutriente
nei diversi alimenti è estremamente variabile (Tabella 1). I crostacei e i pesci di mare sono gli
alimenti più ricchi di iodio, quantità minori sono presenti nei vegetali e nella frutta.
Il latte materno, se la madre ha un apporto sufficiente di iodio, è la fonte migliore di questo
oligoelemento per il lattante. Il latte per neonato in formula è addizionato della giusta quantità di
iodio.
Tabella 1: Alimenti e Contenuto medio di iodio
ALIMENTI
CONTENUTO DI IODIO
(mcg/100 grammi)
Crostacei
300
Pesci di mare
100
Formaggi stagionati (formaggio vaccino)
30
Latte e Yogurt
15
Uova
8
Cereali (pasta, pizza, pane)
6
Carne (bovino, pollame, suino)
3
Frutta e Verdure
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COME SODDISFARE IL FABBISOGNO GIORNALIERO DI IODIO?
L’uso di poco sale iodato (meno di un cucchiaino al giorno) in una dieta variata e bilanciata
consente di soddisfare il fabbisogno giornaliero di iodio.
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GRAVIDANZA, ALLATTAMENTO E INTEGRATORI ALIMENTARI DI IODIO.
Durante la gravidanza e l’allattamento materno, essendo maggiore il fabbisogno di iodio (250
mcg/die), è necessario un integratore alimentare di iodio. Gli integratori disponibili sul mercato
italiano hanno contenuti variabili di iodio (da 50 mcg a 225 mcg); vanno assunti sempre su
consiglio del Medico (Medico di Assistenza Primaria o Specialista) per evitare eccessi o difetti di
questo micronutriente.
Non è indicato il consumo di alghe, che in genere contengono quantità elevate di iodio, per il
rischio di tossicità.
IODOPROFILASSI E RIDUZIONE DEL CONSUMO DI SALE (SODIO) IN ITALIA
L’Italia, con l’emanazione della Legge n. 55 del 21 marzo 2005, avvia il programma nazionale di
iodoprofilassi, recependo le raccomandazioni e le strategie suggerite dall’Organizzazione Mondiale
della Sanità in collaborazione con l’International Council for Control of Iodine Deficiency Disorders
(ICCIDD) finalizzate alla riduzione del consumo di sale e all’adeguato apporto di iodio attraverso il
consumo di sale iodato.
A supporto dello strumento legislativo il 26 febbraio 2009 l’Intesa Stato Regioni istituisce
l’Osservatorio Nazionale per il Monitoraggio della Iodoprofilassi in Italia (OSNAMI), il cui
coordinamento è affidato all’Istituto Superiore della Sanità, per sorvegliare su scala nazionale il
programma di iodoprofilassi.
In Italia il sale viene arricchito di iodio (sale iodato) aggiungendo 30 milligrammi di Iodio per 1
chilo di sale; perciò 1 grammo di sale iodato fornisce 30 microgrammi di iodio.
5 grammi di sale iodato (1 cucchiaino) coprono il fabbisogno quotidiano di iodio nell’adulto (pari a
150 microgrammi di iodio).
Secondo le linee guida OMS finalizzate alla prevenzione dell’ipertensione e delle malattie
cardiovascolari il consumo giornaliero di sale non dovrebbe superare i 5 grammi, che
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corrispondono a 2 grammi di sodio, nelle persone adulte e i 2-3 grammi nei bambini
(www.cuore.iss.it).
IPERTENSIONE ARTERIOSA E SALE (SODIO)
Studi randomizzati e osservazionali hanno dimostrato che assumere sodio in quantità non
superiore a 2 grammi al giorno (1 cucchiaino di sale) può determinare una riduzione della
pressione arteriosa e ridurre il rischio di eventi cardio-vascolari.
La restrizione sodica (introito giornaliero di sale pari a 5 grammi, ossia 2 grammi di sodio) non ha
effetti sfavorevoli sulla pressione arteriosa di soggetti normotesi, mentre nei soggetti affetti da
ipertensione arteriosa determina una riduzione dei valori di pressione arteriosa con conseguente
diminuzione del numero e della dose di farmaci antipertensivi.
IL “SALE NASCOSTO”
E’ importante considerare non solo il sale che si aggiunge al cibo, ma anche il “sale nascosto”,
ossia quello già presente in alcuni alimenti (Tabella 2), cibi confezionati o precotti, che possiamo
conoscere guardando con attenzione le etichette.
Tabella 2: Alimenti e Contenuto medio di Sodio
ALIMENTI
300 g di pizza Rossa o Bianca
50 g prosciutto crudo
1 piatto di pasta pronta surgelata
100 g fagioli in scatola
3 g dado da brodo
1 porzione di crackers
50 g. prosciutto cotto
50 g parmigiano
1 fetta di pane
1 fetta di pane toscano
frutta e verdura fresca
CONTENUTO MEDIO DI SODIO
grammi (g)
2.0
1.3
1.0
0.5
0.5
0.4
0.35
0.3
0.15
Quasi nulla
Quasi nulla
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RICORDA CHE
5 grammi di SALE IODATO (ossia un cucchiaino) corrispondono a 150 microgrammi di
IODIO e circa 2 grammi di SODIO
Un’alimentazione a BASSO CONTENUTO di SODIO (non oltre i 2 grammi al giorno) aiuta a
tenere sotto controllo la pressione arteriosa e riduce il rischio di malattie cardio-vascolari
Attenzione alla quantità di “SALE NASCOSTO” nei cibi confezionati o precotti (abituati a
guardare nelle Etichette dei cibi confezionati la quantità di sale o la presenza di
glutammato monosodico)
Il Sale Marino Integrale NON è ricco di iodio
Lo iodio assorbito dall’Aria, anche se quella di mare, è TRASCURABILE
Meglio usare il sale fino iodato a crudo, perché durante la cottura (come durante
l’ebollizione dell’acqua della pasta) si perde una grossa quantità di iodio. Quindi, non
mettere sale nell’acqua della pasta: usalo solo quando la condisci, prima di mangiarla
TUTTI possono usare il sale arricchito di iodio, anche se ipertiroidei, perché il contenuto di
iodio è tale da garantirne una quantità fisiologica con la dieta
Per migliorare l’appetibilità dei cibi usa erbe aromatiche ed eventualmente spezie.
CAMMINARE un’ora al giorno fa bene alla salute
SALE POCO E IODATO e ATTIVITA’ FISICA
per RIMANERE IN BUONA SALUTE
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FONTI E LINK PER APPROFONDIMENTI: http://www.iss.it/osnami/ www.cuore.iss.it
dr.ssa Alessandra Benettin (medico specialista in Cardiologia)
dr.ssa Alessandra Pedrocco (medico specialista in Cardiologia)
dr.ssa Margherita Rizzato (medico specialista in Endocrinologia)
UOC di Attività Specialistica – Azienda ULSS 9 Treviso
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